Bologna-Napoli 1-1: Anguissa illude gli azzurri, Ndoye li riporta a -3 dall’Inter
La squadra di Conte perde l’occasione di accorciare dalla capolista. Gara dai due volti, con i padroni di casa autori di un grande secondo tempo
Bologna-Napoli ci dice che lassù qualcuno ama di più l’Inter
Dan Ndoye somiglia terribilmente a Neymar. Gli auguro la stessa carriera, ma non la stessa fine, visto che il brasiliano si è perso alla fine nel suo stesso cartone animato. Lo svizzero Dan Ndoye gli ha staccato il viso e forse gli somiglia anche un po’ tecnicamente: il suo gol a palombella di tacco, da pazzoide che ci prova sempre e comunque, rende giustizia a un Bologna che contro il Napoli ha giocato meglio e ha avuto persino più coraggio.
Nel secondo tempo sembrava che per lo scudetto giocasse la squadra di Italiano, e per un piazzamento in Champions League il Napoli di Conte. Cosa che potrebbe anche succedere se il Napoli continua a buttare via occasioni e a mancare “imprese” che comunque a quella quota di classifica sono quasi un dovere se si vuol mantenere la confidenza con lo scudetto.
Il pareggio di Bologna fa esercitare del revisionismo anche sul processo indiziario contro Simone Inzaghi, oggi sotto botta per i cambi e la gestione dell’ Inter. Alla fine è lui che deve vedersela con scudetto, Champions League e Coppa Italia, mentre chi non ha tutto questo alla fin stringe pure meno. Tre punti di differenza nel momento più delicato possono pesare quasi come dieci, considerato come sono maturati. Il fattore C assiste l’Inter, lassù qualcuno la ama decisamente un po’ di più del Napoli. E questo vale molto di più degli psicotravagli eistenziali di Lautaro & C.
La squadra di Conte perde l’occasione di accorciare dalla capolista. Gara dai due volti, con i padroni di casa autori di un grande secondo tempo
Bologna-Napoli ci dice che lassù qualcuno ama di più l’Inter
Dan Ndoye somiglia terribilmente a Neymar. Gli auguro la stessa carriera, ma non la stessa fine, visto che il brasiliano si è perso alla fine nel suo stesso cartone animato. Lo svizzero Dan Ndoye gli ha staccato il viso e forse gli somiglia anche un po’ tecnicamente: il suo gol a palombella di tacco, da pazzoide che ci prova sempre e comunque, rende giustizia a un Bologna che contro il Napoli ha giocato meglio e ha avuto persino più coraggio.
Nel secondo tempo sembrava che per lo scudetto giocasse la squadra di Italiano, e per un piazzamento in Champions League il Napoli di Conte. Cosa che potrebbe anche succedere se il Napoli continua a buttare via occasioni e a mancare “imprese” che comunque a quella quota di classifica sono quasi un dovere se si vuol mantenere la confidenza con lo scudetto.
Il pareggio di Bologna fa esercitare del revisionismo anche sul processo indiziario contro Simone Inzaghi, oggi sotto botta per i cambi e la gestione dell’ Inter. Alla fine è lui che deve vedersela con scudetto, Champions League e Coppa Italia, mentre chi non ha tutto questo alla fin stringe pure meno. Tre punti di differenza nel momento più delicato possono pesare quasi come dieci, considerato come sono maturati. Il fattore C assiste l’Inter, lassù qualcuno la ama decisamente un po’ di più del Napoli. E questo vale molto di più degli psicotravagli eistenziali di Lautaro & C.
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