Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Scontro infuocato tra Roberto De Zerbi e i giocatori dell’Olympique Marsiglia. Secondo L’Équipe, il tecnico italiano ha affrontato un vero e proprio ammutinamento dopo la sconfitta per 3-1 contro il Reims, squadra che non vinceva da novembre. La crisi del Marsiglia, con appena una vittoria nelle ultime cinque partite, ha fatto scivolare la squadra al terzo posto della Ligue 1, con solo due punti di vantaggio su Nizza e Lilla, e a sole sette giornate dalla fine del campionato.
De Zerbi ha convocato la squadra al centro sportivo della Commanderie per un faccia a faccia e ha annullato il riposo previsto, sottolineando la sua frustrazione: “Io non vedo mai la mia famiglia, ora anche voi non vedrete la vostra”, ha esordito. Il tecnico ha poi lasciato i giocatori in balia del suo staff, rifiutandosi di allenarli personalmente, in segno di protesta contro alcuni comportamenti che riteneva inadeguati, come quello di Pol Lirola, che, sorridendo in mensa, ha suscitato la rabbia di De Zerbi. “Nessuno ti voleva qui la scorsa estate, io ero l’unico a credere in te. E mi ripaghi così?” ha accusato il calciatore.
La situazione è degenerata quando la squadra ha deciso di non scendere in campo per l’allenamento. Solo l’intervento del direttore sportivo Medhi Benatia, ex difensore di Udinese, Roma e Juventus, è riuscito a mediare tra le parti. Alla fine, De Zerbi ha accettato di allenarsi con lo staff, ma la sua frustrazione era evidente: “Volete che io fallisca? Allora falliremo tutti insieme”, ha dichiarato.
Nel frattempo, il futuro di De Zerbi è sempre più in bilico. Secondo le voci di mercato, il Milan starebbe pensando a lui per la panchina rossonera. In caso di un suo addio, Daniele De Rossi, ex compagno di Benatia, potrebbe essere la sua possibile sostituzione a Marsiglia, con già un primo contatto esplorativo.
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sta cosa che i giocatori quando non gli sta bene un allenatore gli remano contro è una cosa che proprio non sopporto.......Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Parma-Inter
(ore 18 su Dazn)
Cristian Chivu sfida il suo passato. Per il Parma è una gara fondamentale in ottica salvezza: «A Milano ho passato 13 anni, la mia stima e il riconoscimento rimarranno per sempre. Ma in questo momento penso al Parma, a quello che dobbiamo fare e a quello che è il nostro obiettivo. Affrontiamo una delle squadre più forti d’Europa», ha detto l’allenatore dei gialloblù. Simone Inzaghi, invece, sorride per il rientro di Lautaro Martinez, che potrebbe anche giocare titolare. A centrocampo Barella è squalificato.
Milan-Fiorentina
(ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now)
Archiviato il pari nel derby di Coppa Italia, il Milan ospita la Fiorentina. Ansia per Reijnders, ma dovrebbe farcela a giocare dal primo minuto (è in allarme Musah). In difesa Thiaw dovrebbe essere affiancato da Tomori che non gioca da titolare da otto gare consecutive. Maglia da titolare pronta anche per Chukwueze. In attacco Abraham è in vantaggio su Gimenez. Squalificato Jimenez. Così, invece, Raffaele Palladino: «Ho visto un ottimo Milan in Coppa Italia. Mi aspetto una partita difficile, ma dobbiamo essere bravi a proseguire la nostra strada».
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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forse, tra mille inverni
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio[B]
Nel frattempo, il futuro di De Zerbi è sempre più in bilico. Secondo le voci di mercato, il Milan starebbe pensando a lui per la panchina rossonera. In caso di un suo addio, Daniele De Rossi, ex compagno di Benatia, potrebbe essere la sua possibile sostituzione a Marsiglia, con già un primo contatto esplorativo.
Intanto è saltato Paratici al Milan. Adesso si fa il nome di Tony D'Amico dell'Atalanta....ma di noi
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Thiago Motta esonerato, cosa ha detto sulla Juve
"Sicuramente sono deluso - ha spiegato Motta - perché non è andata come speravamo, soprattutto in Coppa Italia e Champions. Però non sono d'accordo quando sento parlare di fallimento: il nostro lavoro è stato interrotto quando eravamo a un punto dal quarto posto in classifica che era, a inizio stagione, l'obiettivo prioritario". Motta non ha, almeno pubblicamente, contestazioni da fare sull'esonero, ma su come ci si è arrivati e sulle ricostruzioni fatte: "In una squadra grande come la Juventus la vittoria è un imperativo e, soprattutto nelle ultime due partite, non abbiamo fatto bene e loro hanno, legittimamente, scelto un'altra strada. Nelle ultime due partite abbiamo giocato male e quindi certamente cambierei le mie scelte. Ma chi dice che io avevo lo spogliatoio contro è un bugiardo. Sono cose inaccettabili, non è vero".
Motta smentisce di aver discusso animatamente con Giuntoli: "Mai, mai. Questo modo di agire nell'ombra è indecente. Sono proprio queste bugie che non intendo lasciar passare". Parole al miele per i tifosi, invece: "Li ringrazio per tutto quello che abbiamo vissuto insieme. La Juve è una grande squadra e ha bisogno di vincere, non basta mai partecipare. In 25 anni di calcio ho imparato che per vincere serve fiducia, serve chiarezza e serve che alla fine ognuno di noi assuma fino in fondo le proprie responsabilità. La Juve deve tornare a vincere. Il che non le accade da troppi anni, dopo un ciclo leggendario". Tutto legittimo ma, per la cronaca, l'ultimo trofeo della Juve risale a meno di un anno fa: una Coppa Italia, con Allegri in panchina.
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza MessaggioThiago Motta esonerato, cosa ha detto sulla Juve
"Sicuramente sono deluso - ha spiegato Motta - perché non è andata come speravamo, soprattutto in Coppa Italia e Champions. Però non sono d'accordo quando sento parlare di fallimento: il nostro lavoro è stato interrotto quando eravamo a un punto dal quarto posto in classifica che era, a inizio stagione, l'obiettivo prioritario". Motta non ha, almeno pubblicamente, contestazioni da fare sull'esonero, ma su come ci si è arrivati e sulle ricostruzioni fatte: "In una squadra grande come la Juventus la vittoria è un imperativo e, soprattutto nelle ultime due partite, non abbiamo fatto bene e loro hanno, legittimamente, scelto un'altra strada. Nelle ultime due partite abbiamo giocato male e quindi certamente cambierei le mie scelte. Ma chi dice che io avevo lo spogliatoio contro è un bugiardo. Sono cose inaccettabili, non è vero".
Motta smentisce di aver discusso animatamente con Giuntoli: "Mai, mai. Questo modo di agire nell'ombra è indecente. Sono proprio queste bugie che non intendo lasciar passare". Parole al miele per i tifosi, invece: "Li ringrazio per tutto quello che abbiamo vissuto insieme. La Juve è una grande squadra e ha bisogno di vincere, non basta mai partecipare. In 25 anni di calcio ho imparato che per vincere serve fiducia, serve chiarezza e serve che alla fine ognuno di noi assuma fino in fondo le proprie responsabilità. La Juve deve tornare a vincere. Il che non le accade da troppi anni, dopo un ciclo leggendario". Tutto legittimo ma, per la cronaca, l'ultimo trofeo della Juve risale a meno di un anno fa: una Coppa Italia, con Allegri in panchina.
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Comunque nemmeno lui mi pare sia così convinto che non meritasse l'esonero...contesta solo alcune ricostruzioni giornalistiche...e d'altro canto anche io sono convinto che con Giuntoli non abbiano mai litigato...mentre lato spogliatoio francamente qualche riserva me la lascio...ma di noi
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come avevo detto sia Inter che Napoli perderanno punti in questo finale
lunedi sera abbiamo una grande chance
ma a bologna sarà durissimaOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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L'Inter si fa rimontare dal Parma due goal: 2-2 il finale.
Al Napoli si presenta una enorme occasione per accorciare le distranze...è vero, contro l'ottimo Bologna...ma niente è facile, figurarsi uno scudetto, per cui se vuoi avere una speranza devi muovere il sedere....ma di noi
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Milan-Fiorentina 2-2: Abraham e Jovic rimontano nella gara delle mille occasioni
Partenza tremenda dei rossoneri, sotto per l’autorete di Thiaw e il guizzo di Kean. Poi si sveglia la squadra di Conceiçao, ma l’Europa resta lontana
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Cosa è successo all'Inter: si fa male da sola, il Milan sbaglia ancora e l'Europa è lontana
L'Inter distratta nella ripresa a Parma fa un assist al Napoli. E aprile è il mese migliore per Conte che, dopo Bologna, avrà un calendario in discesa. Il Milan sbaglia ancora l’approccio e Conceicao la formazione, per l'Europa c'è solo la Coppa Italia
L’Inter si fa male da sola e sul più bello, all’alba della 31ª giornata che poteva essere decisiva per lo scudetto. È vero che mercoledì la squadra di Inzaghi ha giocato 95 minuti ad alta intensità nel derby di Coppa Italia e che martedì, in Baviera, l’attende il Bayern Monaco.
Ma cedere di schianto, in vantaggio 2-0 e con 6 punti di vantaggio sul Napoli, è una leggerezza che sfiora l’autolesionismo. Superficialità e presunzione. Non si vincono così gli scudetti. La capolista stacca la spina all’inizio del secondo tempo, convinta di aver già chiuso la pratica e dopo l’uno-due del Parma, riaggiustato da Chivu, rischia persino di perdere. Tutto sbagliato. Anche i cambi ordinati da Inzaghi, squalificato e perciò in tribuna. Simone pensa alla gestione complessiva e non alle urgenze del Tardini.
L’Inter nel braccio di ferro con il Napoli regala un assist agli azzurri che, vincendo lunedì sera a Bologna, possono arrivare a meno 1. Non sarà facile però. La squadra di Italiano, che viene da 6 vittorie consecutive compresa la semifinale di Coppa Italia, macina gioco e ha un Orsolini in più nel motore. Conte confida nel dolce aprile, il mese in cui ha ottenuto i risultati migliori. Al di là della frenata nerazzurra, il Napoli deve però guardare dentro di sé e cambiare passo. I numeri non sono tutto, ma spiegano moltissimo. Due vittorie soltanto nelle ultime 8 sono un bilancio magro. Dopo il viaggio al Dall’Ara il calendario degli azzurri è in discesa, ammesso che lo sia sfidare squadre con l’acqua alla gola, ma la seconda della classe deve tornare quella che tra dicembre e gennaio di partite ne ha vinte 9 su 10.
Il Milan anche stavolta sbaglia l’approccio e Conceicao la formazione. Il risultato è che la Fiorentina si trova avanti 2-0 dopo appena 10 minuti. Il Diavolo, specialista in rimonte, stavolta si ferma a metà dell’opera. Un pari inutile. De Gea, che all’andata aveva parato due rigori, è insuperabile. Maignan non gli è da meno. Una partita bellissima e combattuta, in bilico sino all’ultimo respiro.
Il Milan, fuori gioco per la Champions, è in ritardo anche per l’Europa League, l’obiettivo dei viola trascinati da Kean, che mai aveva segnato a San Siro e arrivato a 25 gol complessivi compresa la Nazionale. Spalletti può sorridere pensando alla Norvegia.
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Atalanta-Lazio
(ore 18 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport 4k, Sky Sport Calcio)
L’Atalanta ha dato l’addio ai sogni scudetto con le due sconfitte di fila con Inter (2-0, 16 marzo) e Fiorentina (1-0, 30 marzo) e ora prova a ritrovare la vittoria nella sfida ostica con la Lazio. Gian Piero Gasperini si affiderà a De Ketelaere, che si è un po’ smarrito rispetto alla prima parte di stagione, e Lookman alle spalle di Retegui. Invece, Marco Baroni continua a cullare il sogno Champions, distante quattro punti. In attacco potrebbe esserci Dia.
Roma-Juventus
(ore 20.45 su Dazn)
La Roma arriva da sette vittorie di fila in campionato subendo soltanto un gol. Adesso, però, arriva l’esame più complicato, quello contro la Juventus. «Con i bianconeri non è stata una separazione traumatica, sono state dette cose non vere. Se un giorno scriverò un libro dirò la verità sulla mia esperienza juventina che per ora sappiamo solo io e le due persone che erano a capo all’epoca (Blanc e Cobolli Gigli, ndr)», ha detto Claudio Ranieri. Igor Tudor, invece, è orientato a confermare Nico Gonzalez, mentre McKennie è in vantaggio per giocare sulla fascia sinistra.
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