Intanto era importante ripartire con una vittoria, anche se i problemi chiaramente questi sono e questi restano...poi per il resto vediamo a fine stagione...Koopmeiners non ha reso fin qui per quanto ci si aspettava ed è stato pagato, ma bisogna appunto prima capire chi non ha reso a causa della confusione mottiana e chi perchè è una pippa.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMa se dobbiamo affrontare Bologna e Roma fuori casa ancora, e mi pare pure la Lazio...tutti scontri diretti...qua la stagione rischia di trasformarsi in un incubo ad occhi aperti.
Il Bologna ha: Napoli, Atalanta, Inter, Udinese, Juventus, Milan, Fiorentina, Genoa
La Lazio ha: Torino, Atalanta, Roma, Genoa, Parma, Empoli, Juventus, Inter, Lecce
La Roma ha: Lecce, Juventus, Lazio, Verona, Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan, TorinoI SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Lecce-Roma 0-1: decide Dovbyk, Ranieri resta in corsa per il quarto posto
Settima vittoria consecutiva, gol del centravanti ucraino a dieci minuti dalla fine. Domenica lo scontro diretto con la Juventus
...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Tudor e la festa del 29 marzo: la Juventus liberata dal fanatismo religioso
TUDOR E YILDIZ, LA JUVE DICE ADDIO AL THIAGOMOTTISMO
Al gol di Kenan Yildiz si sono sentite le campane, ed è probabile che la mozione del 29 marzo come giorno della Liberazione della Juventus passi ora all’unanimità. La data andrà ricordata perché dopo i 7 gol incassati da Atalanta e Fiorentina, anche un golletto a zero sembra quasi mezzo scudetto. E va celebrato come merita.
Il gol si Yildiz (Juventus-Genoa 1-0), dovuto a prodezza, dribbling e sculettamenti vari che hanno fatto saltare gli aspri difensori del Genoa, è un manifesto contro l’oppressione dello schema e in genere di quelli che ciclicamente, ogni 20 o 30 anni, arrivano e pretendono di ricondizionare e rieducare gli essenziali e dogmatici cervelli bianconeri – “vincere è l’unica cosa che conta” -, manco al comando fosse arrivato un emerito Sangiuliano – Gennarino! – ovviamente nel posto sbagliato al momento sbagliato. E con una fissa in testa…
Il liberatore Aigor Tudor, da rude gladiatore ma soprattutto da ruffiano dello juventinismo, ha cancellato il medio evo lugubre del thiagomottismo fanatico e religioso cui la Juventus si era consegnata. Più o meno come la Meloni fa con Super Trump, per cui ogni *******ta diventa prodigio e a noi tocca pure assistere inerti.
DUSAN VLAHOVIC USCITO DALLA GALERA
Con la liberazione tudoriana Dusan Vlahovic è uscito dal carcere della panchina, la porta la si cerca là in fondo al campo e non sulla linea del fallo laterale, e l’aggressività nuda e cruda è rientrata a far parte del bagaglio tecnico e caratteriale della Juventus, al posto di quella gran rottura di palle del possesso palla. Insieme alla costruzione dal basso, tipico degli allenatori fanatici che ci maciullano le nostre semplici e innocenti abitudini.
Sarebbe potuta finire un po’ più larga per la Juventus se Leali non avesse fatto un paio di paratone e se Thuram e Weah avessero trovato miglior sbocco del furore che comunque è stato messo in campo, ma insomma il minimalismo del risultato ci dice sempre che la Juventus cammina sul filo e che certo la crisi cova sotto brace. Anzi forse è addirittura endemica e va gestita. E comunque il Bologna, che va a vincere a Venezia con egual risultato e bellissimo sinistraccio al volo di Orsolini, le sta sempre davanti a tappare l’accesso alla zona Champions League. Il confronto si preannuncia feroce.
I SINISTRI ORSOLINI E DOVBYK
I sinistrI di Orsolini e Dovbyk, a dirci che nel calcio i gol fatti con quel piede lì hanno sempre un certo fascino esoterico. E forse spingono anche più degli altri (teoria che ha bisogno di ulteriori conferme visto che Yildiz ha invece segnato di destro), particolarmente Bologna e Roma che adesso fanno da guastafeste e destabilizzano lo status quo.
Il Bologna continua a stare lì nonostante rifacimenti e ricostruzioni, la Roma di Ranieri è addirittura arrivata alla settima vittoria consecutiva e ha scavalcato addirittura la Lazio, confermando la tesi che gli allenatori migliori sono quelli che fanno meno danno possibile. Ed effettivamente pensando a De Rossi e Juric… Si va tutti o quasi di 1-0, un risultato che nel calcio italiano “basta e avanza”, si sta tutti appiccicati dalle parti del quarto posto e della porta d’ingresso alla Champions League. Prendete il numeretto, ma poi andate giù di gomito…
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Fiorentina-Atalanta
(ore 15 su Dazn)
Non sarà semplice per la Fiorentina sfidare l’Atalanta, come ha ricordato Raffaele Palladino: «Affrontarli è sempre difficile e complicato, sappiamo la forza degli avversari e lo stile di gioco. L’abbiamo preparata bene, con grande entusiasmo. Affronto un grandissimo allenatore. Come ci sono i fenomeni fra i giocatori, ci sono tra gli allenatori e lui fa parte di questa categoria», ha detto. Invece, l’Atalanta si deve rifare del k.o. contro l’Inter prima della sosta (2-0, 16 marzo). Giocherà senza Retegui in attacco, out per infortunio.
Inter-Udinese
(ore 18 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio e in streaming su Sky Go e Now)
Simone Inzaghi per la sfida di San Siro contro l’Udinese non avrà a disposizione Bastoni per squalifica e Dumfries e Lautaro Martinez per infortunio. In difesa Bisseck è in vantaggio su Carlos Augusto, mentre l’olandese sarà sostituito da Darmian (a sinistra, invece, torna Dimarco). In attacco, infine, Correa è in vantaggio su Arnautovic e Taremi per giocare accanto a Thuram. Da parte sua, l’Udinese non avrà Thauvin e Sanchez: «Contro l’Inter noi vogliamo fare bene», ha detto Kosta Runjaic.
Napoli-Milan
(ore 20.45 su Dazn)
Antonio Conte è orientato a puntare sul 3-5-2 anche contro il Milan, non rilanciando David Neres dal primo minuto. Quindi, ci sarà ancora Raspadori con Lukaku in attacco, mentre a centrocampo possibile ritorno di Anguissa al fianco di Lobotka e McTominay. Spinazzola e Politano saranno ancora gli esterni. Invece, Sergio Conceiçao non avrà a disposizione Emerson Royal (infortunato) e Musah (squalificato). In attacco il tecnico dei rossoneri è orientato a puntare su Abraham, autore del grande assist a Reijnders contro il Como prima della sosta. A centrocampo, invece, dovrebbe tornare titolare Loftus-Cheek con uno tra Fofana e Bondo.
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Come dice Bocca, comunque la "crisi cova ancora sotto alla brace" alla Juve, e d'altra parte 9 mesi di mottismo non possono essere cancellati in 90 minuti e nemmeno nel tempo (poco) che resta da qui alla fine del campionato...dove però bisognerà cercare di fare dei punti per il quarto posto, perchè il Bologna, come l'anno scorso, ci prova e ci crede; la Roma ha imboccato una serie di vittorie che l'hanno rilanciata anche in ottica champions; Lazio e Fiorentina sono ancora in corsa; il Milan pure...e insomma qua al ballo sono in tanti e adesso dovrai affrontare proprio la Roma e il Bologna...per cui tempo per discorrere sui massimi sistemi non ce n'è, e anzi il rischio di restare col ciufolo in mano è altissimo.
Più che sul gioco dunque, in questo paio di mesi, dove tutte le partite saranno decisive, puoi solo puntare alla reazione nervosa, stimolare quella...e mettere gli uomini giusti in campo, ecco questo sarebbe di grande aiuto, azzeccare formazioni e cambi, quello che Motta puntualmente sbagliava....ma di noi
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Fiorentina-Atalanta 1-0: decide Kean, i viola non mollano il sogno Champions
La squadra di Palladino vince con merito grazie a una rete del suo bomber. Secondo ko di fila per i nerazzurri che dicono addio alle speranze scudetto e ora devono guardarsi le spalle
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L'Inter vince con il brivido: 2-1 all'Udinese, Sommer decisivo
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Adesso vediamo che combina il Napoli...deve vincere per forza se vuole ancora tenere aperto uno spiraglio....ma di noi
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioL'Inter con questa vittoria, purtroppo, ha vinto lo scudetto!...ma di noi
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il Milan ha una difesa imbarazzante
l'Atalanta si scioglie come neve al sole quando i punti pesano davvero
l'Inter riesce a vincere anche facendo turnoverOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioL'Inter con questa vittoria, purtroppo, ha vinto lo scudetto!
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Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggioil Milan ha una difesa imbarazzante
l'Atalanta si scioglie come neve al sole quando i punti pesano davvero
l'Inter riesce a vincere anche facendo turnover
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Inzaghi ha portato l'Inter al massimo nella fase decisiva, ma il Napoli si sveglia sempre all'ora giusta (non come il Milan)
Continua il duello scudetto fra i nerazzurri e gli azzurri, con l'Atalanta che ha ormai perso il bandolo della matassa e che si deve guardare le spalle. Il Milan è la squadra più svagata del campionato
La bellezza del primo gol dell’Inter, e in generale il suo intero primo tempo, illustra il margine che i campioni mantengono sulla concorrenza. Il ritorno a pieno regime di Mkhitaryan e Dimarco, la fluidità di gioco di Calhanoglu, il killer instinct ritrovato di Arnautovic e Frattesi: Inzaghi ha portato l’Inter al massimo tecnico ed estetico per la fase decisiva della stagione, e questo è un merito enorme. Che ha un prezzo, connesso all’ambizione di vincere tutto. Appena si sente al sicuro la squadra entra in modalità gestionale, non vuole sprecare energie perché teme di non ritrovarsele la sera del derby o magari quella del Bayern. A volte la differenza di qualità le consente il controllo anche così. A volte no, e l’Udinese è una squadra capace di entrare da porte socchiuse e finestre accostate. L’Inter alla fine ha rischiato, Inzaghi si è autoinflitto un’espulsione insensata, Sommer ha strappato ai compagni la palma del migliore.
Meno di un’ora dopo la sua ultima prodezza, il Napoli è andato in campo con molta pressione addosso e una fortuna: non c’è squadra che parta più svagata del Milan, e infatti nel giro di 20’ due catastrofiche letture difensive hanno permesso a Conte di avanzare 2-0. Un giorno parleremo di quanto sia cresciuto con lui un giocatore non più giovane (31) come Politano, autore del primo gol dopo 60’’. Come successo altre volte (Lecce, Como, Lazio, Torino…) dopo la sveglia il Milan è stato superiore, ricco com’è di talento e giocate. È stato persino dominante nel finale ma il Napoli, pur perdendo terreno e chiudendo in apnea, ha resistito perché è una squadra. E si sveglia sempre all’ora giusta.
La campana dell’ultimo giro — da qui al traguardo non ci si fermerà più — ha segnato un cambio di passo del treno che insegue la Champions. Tutte le candidate hanno vinto 1-0 tranne il Milan (la Lazio affronta oggi il Torino), e il dato saliente del 30° turno è la posizione non più blindata dell’Atalanta: da tempo si ragionava su un solo posto a disposizione perché le prime tre sembravano fuori portata, da ieri non è più così. La squadra di Gasperini ha perso il bandolo della matassa, nel 2025 l’unico squillo in una gara chiave è stato il sacco dello Juventus Stadium, e gli avvenimenti successivi hanno rivelato quanto di quel risultato andasse ascritto alla crisi dei bianconeri.
Le prossime partite, non banali (Lazio, Bologna, Milan), diranno se davvero chi insegue può contare su due posti Champions, o se un reset degli obiettivi — lo scudetto è ufficialmente sfumato — consentirà a Gasperini un’ulteriore ripartenza. Intanto la Fiorentina è rimasta aggrappata al treno, e per il valore dell’avversaria la sua va considerata una risposta forte agli scatti di Bologna, Juve e Roma. L’ha gridata Kean, 21 gol in stagione: la più solare in carriera, preghiamo perché duri fino alla Norvegia.
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