Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • germanomosconi
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    • pordenone
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    L'Atalanta vince sul Milan 2-1 e incamera 3 punti pesanti, perchè era uno scontro diretto. Atalanta in un momento top...

    Il campionato è ancora lungo, l'unica incognita è capire se potranno viaggiare così fino a maggio...ma se qualcuno volesse iniziare ad associarla allo scudetto non direbbe una bestemmia.
    Per me è ancora presto per dirlo poi hanno anche la Champions non è facile
    Originariamente Scritto da Marco pl
    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    IO? Mai masturbato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    Io sono drogato..

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    • Irrlicht
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      Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
      match abbastanza equilibrato
      a noi mancano i guizzi di Theo dei tempi d'oro
      e tijiani un pò addormentato.
      Dai sylv che vinciamo la Champions
      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

      "Un acceso silenzio
      brucerà la campagna
      come i falò la sera."

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      • Sean
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        Atalanta da scudetto, va in testa alla classifica con Lookman che fa fuori il Milan, sempre più affossato in classifica. Fonseca delira e attacca l’arbitro a testa bassa, ma Gasperini lo snobba e risponde duro: “Tentativo di parlare d’altro”. Dimarco e Barella (e Thuram), l’Inter vola con i gol dei suoi uomini chiave. Tutti italiani, a beneficio della Nazionale di Spalletti

        ATALANTA-MILAN 2-1, LOOKMAN FA L’ATALANTA DA SCUDETTO, FONSECA DELIRA CONTRO L’ARBITRO

        Atalanta-Milan 2-1 (De Ketelaere A, Morata M, Lookman A) – Prima l’inzuccata di De Ketelaere e poi quella decisiva, dopo il pari del Milan con Morata, di Lookman. L’uomo in più, quello decisivo, l’attaccante che spacca e rende l’Atalanta così micidiale da mandarla in testa alla classifica.

        Adesso è il Napoli che insegue e che si sente sotto pressione e sotto attacco da parte di più avversari. Dopo 9 vittorie consecutive, dopo aver già vinto un’Europa League, nell’attesa del Real Madrid a simboleggiare anche la bella avventura in Champions League, la parola scudetto per l’Atalanta non è più un tabù, ormai bisogna farci i conti per davvero. I tifosi intanto già intonano il coro: “vinceremo, vinceremo, vinceremo il tricolor!”.

        Lookman è alla sua terza stagione con l’Atalanta, questo livello l’aveva già raggiunto tanto da trascorrere l’estate da separato in casa nel tentativo di sbarcare al Paris Saint Germain. Operazione poi abortita per restare all’Atalanta. E ben gliene incolse visti i risultati.

        L’inzuccata di Lookman sbatte il Milan ancora più in basso. La differenza con l’Atalanta almeno per metà partita si è vista nettamente e del resto 12 punti di differenza (ma il Milan deve recuperare col Bologna) si vedono tutti.

        Fonseca per la prima volta ha usato il metodo del connazionale Mourinho e ha tuonato contro l’arbitro La Penna, accusandolo addirittura di aver pilotato la partita. “Il primo gol del Milan non è legale, c’è il fallo di De Ketelaere, ma in generale l’arbitro ha guidato molto bene l’intera partita. Non c’è rispetto per il Milan, è sempre così tutte le settimane e sempre con lui”.

        Gasperini non gli ha dedicato più di tanto nella risposta, tre parole per stroncarlo: “La mia opinione è che la vedo come un tentativo di parlare d’altro”. Morale: secondo me il gol di De Ketelaere è validissimo, almeno per come intendiamo il calcio da 100 anni a questa parte. Che l’arbitro abbia pilotato addirittura la partita non sta né in cielo né in terra, è un’invenzione pura. Conclusione: Fonseca ha problemi seri col suo Milan.​

        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Fonseca contro l'arbitro dopo Atalanta-Milan: «Fallo sul gol di De Ketelaere. Nessun rispetto per noi»

          Furioso l'allenatore del Milan Paulo Fonseca dopo il k.o dei rossoneri sul campo dell'Atalanta, nel mirino l'arbitro La Penna colpevole di non aver sanzionato il fallo di De Ketelaere su Theo Hernandez nel primo gol

          Paulo Fonseca è furioso dopo il k.o del suo Milan sul campo dell'Atalanta, che condanna i rossoneri a un ritardo di 12 punti proprio dai nerazzurri ora in testa alla classifica. Nel mirino dell'allenatore portoghese finisce l'arbitro La Penna, criticato per il gol di De Ketelaere e il presunto fallo non sanzionato del belga su Theo Hernandez: «Voglio dire una cosa: sono sempre stato zitto mentre tutti parlano, ma sulla prima rete non ci sono episodi, quello che è successo è incredibile — il suo sfogo a Sky Sport — Quello dell'arbitro è un lavoro difficile e lo so, ma sono stanco di vedere sempre le stesse cose. Non c'è rispetto nei confronti del Milan».

          «L'arbitro era lo stesso delle polemiche in Atalanta-Udinese»

          Un fiume in piena Paulo Fonseca, che allarga le sue critiche: «Non ho paura di dire la verità, tutte le settimane succede sempre qualcosa. Iniziamo la partita con un gol che non è regolare e questo cambia tutto. Questo arbitro era alla Var nella partita dell'Atalanta contro l'Udinese e potete vedere cosa è accaduto (mano di Hien in area non sanzionato e feroci polemiche dei dirigenti friulani)».

          Gasperini replica: «Non vuole parlare della partita»

          «Per noi è normale che sia una grande vittoria. L'abbiamo vinta in modo strameritato, con tutti i numeri a nostro favore. L'avversario era difficile,
          la vittoria ci sta tutta», le parole dell'Atalanta Gian Piero Gasperini ai microfoni di Sky Sport: «Dopo il vantaggio abbiamo preso una brutta
          infilata sul pareggio. Siamo sempre riusciti a chiudere, qualche volta con affanno. In mezzo al campo siamo riusciti ad evitare il loro pressing, abbiamo costruito delle ottime azioni. Noi non ci siamo mai accontentati, non ci siamo mai buttati a terra, abbiamo sempre cercato di fare gol. Il fallo di De Ketelaere? Se il tentativo è di parlare di altro e non di parlare della partita... — la risposta alle accuse di Fonseca — De Ketelaere è andato in
          cielo».

          ​CorSera
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            Stia cheto Fonseca ed impari lo stile di quei colori che ha addosso.
            Molto cheto.
            Ha ragione Gasperini, anche se è una merda nella comunicazione.

            Edit: ah, il gol di cdk è straregolare.
            Ma il punto è che anche se non lo fosse, Fonseca deve tacere
            Last edited by Irrlicht; 07-12-2024, 09:25:41.
            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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              Juventus-Bologna

              (ore 18 su Dazn)
              Per Thiago Motta sarà una gara molto speciale, avendo guidato il Bologna fino alla qualificazione in Champions. Adesso sulla panchina bianconera l’italo-brasiliano non sta vivendo un ottimo periodo. La Juventus non vince da un mese, dal derby del 9 novembre contro il Torino (2-0). Da quel successo contro i granata sono arrivati tre pareggi di fila tra campionato (Milan e Lecce) e Champions (Aston Villa), segnando soltanto un gol. Invece, il Bologna di Vincenzo Italiano deve ancora trovare continuità, ma intanto ha potuto festeggiare per il 3-0 rifilato al Venezia in serie A (30 novembre) e la qualificazione ai quarti di Coppa Italia per il 4-0 al Monza (3 dicembre).

              Roma-Lecce

              (ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now)
              La Roma non può più sbagliare. Claudio Ranieri cerca il riscatto: «Il nostro campionato inizia ora. Io non sono stato un gran campione, ma davo tutto in campo. Potevo sbagliare partita, ma non l’impegno. Ho detto subito ai ragazzi che tutti pensiamo di giocare bene, ma dentro di noi sappiamo se abbiamo giocato bene o male. Una cosa non potete non controllare voi: la volontà di dare tutto sul campo, bisogna lottare fino all’ultimo secondo. Anche se si perde 3-0, non me ne frega niente. Devono uscire dal campo avendo dato tutto loro stessi. Poi puoi giocare bene o male, ma in campo dammi tutto», le parole dell’allenatore giallorosso. Per il Lecce è un buon momento: con l’arrivo di Marco Giampaolo ha conquistato quattro punti in due gare con il successo in casa del Venezia e il pari conquistato al 93’, gol di Rebic, con la Juventus.

              CorSera
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                Era una partita importante, per il Milan una occasione di accorciare su di una diretta concorrente per la champions, quindi di conseguenza il nervosismo dopo il risultato aumenta di giri...però queste proteste dirette non servono, non hanno mai cambiato niente, l'unico risultato che si ottiene è di riceve lazzi e frizzi dalle tifoserie avversarie.

                Non servono nemmeno a crearsi un alibi con la proprietà, perchè se il Milan non dovesse entrare in champions Fonseca non verrà salvato perchè "poveretto, ha avuto gli arbitri contro"...non funziona così e chi sta nel calcio da tanti anni dovrebbe saperlo.

                Ci si guadagna di più a stare zitti o dire che "non commento l'arbitraggio", perchè tanto è un gioco delle parti, sempre lo stesso: se fosse stato Gasperini a subire un goal che considerava "viziato" da un fallo, lo avremmo visto perdere la serenità con la quale ha commentato la partita e sclerare in tv...per cui se ne conclude che l'unica cosa che conta è prendere i 3 punti: quelli restano...le lagnanze e i piagnistei invece non interessano a nessuno e non fanno classifica.
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                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

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                  È una questione di stile, del gol preso non mi interessa neanche, se non per le bestemmie scaturite e il risultato

                  Oltretutto è buono, ma questo è solo un dettaglio
                  Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                  come i falò la sera."

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                    Lo stile quando vinci viene facile...guarda Gasperini come è stato stiloso
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                      Squadra in netta regressione...mi verrebbe di usare la tanto temuta definizione di "crisi" conclamata.
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                        2-2...

                        Io di questi pareggi ho fatto il pieno. Non ti portano da nessuna parte, non sono nè carne e nè pesce. Mi si dirà che è meglio pareggiare che perdere alla fine...ma mica è vero o non del tutto...perchè se la scorsa avessi perso e questa l'avessi vinta avresti 3 punti...e invece pareggio la scorsa e pareggio oggi sono 2 punti...con 2 partite, una sconfitta e una vittoria, avresti comunque un punto in più di due pareggi.

                        Difatti a forza di pareggi stai allontanandoti dalla zona champions, questo è il risultato. Bisogna cambiare marcia ma scriverlo serve a poco, anche perchè non tocca a me cambiarla quella marcia.
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                          Roma-Lecce 4-1: prima vittoria di Ranieri nella terza avventura in giallorosso

                          Saelemaekers, tornato titolare dopo l’infortunio, sblocca il match. Pareggia su rigore Krstovic. Nella ripresa i padroni di casa costruiscono la vittoria con Mancini, Pisilli e Kone

                          Saelemaekers, tornato titolare dopo l’infortunio, sblocca il match. Pareggia su rigore Krstovic. Nella ripresa i padroni di casa costruiscono la vittoria con M…
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                            Atalanta, ecco come Gasperini l'ha migliorata ancora: lo scudetto è possibile, e ora il Real Madrid da pari

                            Energica, compatta, soprattutto matura: la capolista Atalanta ha il record di punti, l’attacco più prolifico e nelle ultime settimane ha sistemato anche la difesa

                            L’Atalanta non è una sorpresa, ma una solida realtà. Energica, compatta, matura. Soprattutto matura. La differenza, con il passato, anche recente, sta nella consapevolezza della propria forza, nella serenità della grande squadra che capisce i momenti della partita e sa sfruttare quelli favorevoli, implacabile come un killer. È successo contro la sofferente Roma di Ranieri e la storia si è ripetuta con il Milan.

                            Paziente e spietata, la banda del Gasp ha steso i giallorossi nell’ultimo quarto di partita e Fonseca a tre minuti dal novantesimo dopo averlo cucinato a fuoco lento nel secondo tempo. Un piccolo gioiello.

                            ​ I Percassi sorridono compiaciuti mentre i tifosi sognano lo scudetto. Loro possono farlo, Gasperini se lo concede solo quando parla con se stesso. L’Atalanta è una macchina perfetta e il guru, alla nona stagione e già questo è un record, ogni volta l’ha migliorata. Non sarà simpatico, però nessuno può negare che sia bravo.

                            E adesso tutti insieme a Bergamo credono all’impresa attraverso il gioco, l’entusiasmo della piazza, una rosa molto competitiva dentro a un bilancio sano. L’Atalanta è un modello. Una squadra senza pecche e con molte soluzioni.

                            ​ Gasperini a Roma ha cambiato tutto l’attacco e l’ha vinta così. Contro il Milan ha inserito Samardzic che ha creato scompiglio e ha battuto l’angolo decisivo. La squadra che ha cominciato in panchina contro il Diavolo finirebbe tra le prime dieci della serie A.

                            La cessione dolorosa di Koopmeiners è stata assorbita. Ederson è il padrone del centrocampo, De Roon è l’allenatore in campo. Le punte svettano: Retegui è il capocannoniere, Lookman è implacabile, De Ketelaere sempre più maturo. È tornato Scalvini e entro marzo arriverà Scamacca. I numeri sono tutti per la nuova regina: nove vittorie di fila, come nell’anno del Covid e sabato a Cagliari darà l’assalto alla decima.

                            ​L’Atalanta ha il record di punti, l’attacco più prolifico e nelle ultime settimane ha sistemato anche la difesa, che ha subìto appena tre gol nelle ultime sei partite. I tifosi, vincendo la scaramanzia, cominciano a fare i conti e sognano al pensiero che nel girone di ritorno i gasperiniani giocheranno in casa contro Napoli e Inter. Ora bisognerà vedere se l’Atalanta riuscirà a resistere sino a maggio all’alta pressione, ma intanto viaggia che è un piacere e martedì sfida il Real Madrid acciaccato di Ancelotti guardandolo dritto negli occhi: chi se lo sarebbe mai immaginato?​

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Fiorentina-Cagliari

                              (ore 12.30 su Dazn)
                              Dopo il malore di Bove durante il match con l’Inter, la Fiorentina ha pagato la tensione di quei giorni con l’eliminazione ai rigori negli ottavi di Coppa Italia contro l’Empoli. Adesso la squadra di Raffaele Palladino prova a ripartire in campionato nella sfida con il Cagliari. Invece, i rossoblù arrivano da tre risultati utili di fila: dai pareggi con il Milan (3-3, 9 novembre) e con il Genoa (2-2, 24 novembre) e dalla vittoria ottenuta contro il Verona (1-0, 29 novembre). Davide Nicola si affida a Piccoli in attacco.


                              Napoli-Lazio
                              (ore 20.45 su Dazn)
                              Pochi giorni dopo la gara di Coppa Italia, vinta dai biancocelesti 3-1 con la tripletta di Noslin all’Olimpico, il Napoli ritrova la Lazio, ma stavolta al Diego Armando Maradona. Antonio Conte affida la regia a Lobotka con McTominay e Anguissa ai suoi fianchi. Il centravanti sarà Lukaku con Politano e Kvaratskhelia come esterni. Il Napoli vuole l’undicesima vittoria per compiere il controsorpasso all’Atalanta. Invece, la Lazio deve ripartire in campionato dopo il k.o. al Tardini contro il Parma (3-1) e dare continuità alla qualificazione ai quarti di Coppa Italia​

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Caso Fonseca-La Penna, gli arbitri vogliono la squalifica dopo lo sfogo in Atalanta-Milan. Decide la Procura Figc

                                I vertici arbitrali molto irritati per le dichiarazioni di Fonseca nel post della partita contro La Penna e promuovono l'arbitro: ha gestito bene

                                La rabbia del Milan, che si sente defraudato per l’ennesima volta. Ma anche quella degli arbitri, che non ci stanno, chiedono rispetto e ora si aspettano una maxi squalifica di Fonseca per il suo sfogo-show dopo la sconfitta in casa dell’Atalanta.

                                La difesa di La Penna: ha gestito bene

                                La palla passa alla Procura Figc, che però di solito procede solo in casi particolarmente gravi. Quelle parole, «avevo paura di La Penna, il modo con cui ha condotto la partita contro di noi è evidente, non c’è rispetto» pronunciate dall’allenatore hanno irritato i vertici arbitrali, che difendono a spada tratta il fischietto romano: per loro non c’era fallo di De Ketelaere su Theo Hernandez e quindi il gol dell’1-0 era da convalidare. Non solo: La Penna, sempre secondo i responsabili Aia, ha gestito bene un big match considerato ad altissima difficoltà.

                                L'episodio con De Ketelaere

                                L’episodio in realtà qualche dubbio lo lascia. Perché la spinta di Cdk c’è e si vede. Tutto sta nella valutazione dell’intensità. Secondo l’arbitro e i suoi superiori, la sbracciata del belga non era abbastanza forte per configurarsi come un fallo. Una cosa è certa: la Var non poteva né doveva intervenire, quindi almeno sulla procedura non c’è nulla da eccepire. Sui social, c’è chi è andato a recuperare il curriculum di La Penna, che nel 2021 fu squalificato 11 mesi per rimborsi spese gonfiati: vicenda che però non ha evidentemente minato la fiducia nei suoi confronti in Aia.

                                La tensione, ad ogni modo, resta altissima. E la furiosa intemerata di Fonseca, andato forse un po’ oltre, proprio nel giorno della manifestazione degli arbitri contro la violenza, rischia di lasciare strascichi. Come quella di Conte dopo Inter-Napoli, anche se l’allenatore dei campani poi non è stato deferito. A indispettire i vertici arbitrali, anche il riferimento ad alcuni precedenti di La Penna, varista in Milan-Udinese, quando davanti allo schermo certificò l’espulsione più che dubbia di Reijnders per fallo da ultimo uomo. Riferimenti che sembrano tratteggiare l’ipotesi di complotto anti-Milan. Il club rossonero sta col tecnico, che prima di parlare in tv aveva avvisato i dirigenti. La linea è condivisa: nessuno pensa a complotti, semplicemente si chiede agli arbitri più attenzione al fine di evitare errori che possono compromettere le partite.

                                Il Milan sta con l'allenatore

                                La società non prenderà tuttavia altre iniziative, vale a dire non spedirà alcun dossier con i presunti torti subiti, come si usava una volta, ritenendo che la posizione espressa dall’allenatore sia più che chiara. Anche se Morata, per dire, ha dato una lettura opposta: «Non possiamo guardare gli arbitri, perché non abbiamo meritato la vittoria».

                                Morata non vuole alibi: «Ha meritato l'Atalanta»

                                Ha ragione Alvarito: errore arbitrale o no, la 4ª sconfitta stagionale non è dipesa da quell’episodio, ma da un secondo tempo non all’altezza del primo e dai soliti fatali errori difensivi. Ecco perché Fonseca farebbe bene a evitare di trasformare quel fallo-non fallo in un pericoloso alibi, del quale il suo altalenante Milan non ha bisogno, anzi. La sua panchina resta solida, malgrado il -12 dal primo posto, ma serve una svolta definitiva. A Bergamo non è arrivata. Pulisic, uscito per un dolore al polpaccio, preoccupa: si teme una lesione, domani i controlli, ma di sicuro salta la Champions e probabilmente anche il Genoa. Una grana in più. Il Diavolo è spalle al muro, ancora una volta.



                                ​CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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