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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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sigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Napoli già in vantaggio dopo 5 minuti...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da sylvester01 Visualizza MessaggioConte
perché non sei venuto da noi?!?
Scegliere Fonseca ci vuole una scienza di quelle particolari che non tutti comprendono....ma di noi
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Importante vittoria del Napoli a San Siro contro il Milan per 2-0 coi goal di Lukaku e Kvara. Il Napoli è un serissimo candidato allo scudetto.
Per Fonseca si riaddensano le nubi....ma di noi
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Originariamente Scritto da sylvester01 Visualizza MessaggioConte
perché non sei venuto da noi?!?
perchè avete un progetto ridicolo!
SEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioImportante vittoria del Napoli a San Siro contro il Milan per 2-0 coi goal di Lukaku e Kvara. Il Napoli è un serissimo candidato allo scudetto.
Per Fonseca si riaddensano le nubi.
Il Milan ha giocato bene, attaccando molto e sbagliando altrettanto
non credo abbia grandi colpe
Il Napoli è stato di un cinismo impressionante
difesa perfetta e 2 goal su 2 vere azioniOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Clamoroso, zitttiti a San Siro i filosofi del bel gioco. O’ Scarrafone del Napoli di Conte se ne va: +7 sull’Inter e +8 sulla Juventus, che ora si ritrovano sotto pressione e costrette a recuperare e correre in salita. Lukaku e Kvaratskhelia mandano il Milan ko al tappeto con una facilità incredibile. Fonseca prima della partita aveva detto: “Il Milan è in corsa per lo scudetto, vogliamo vincerlo”. Mai visto portarsi così clamorosamente autosfiga. Ora è più probabile che Fonseca, con la sua guerra personale a Leao, venga cacciato via prima che riesca a fare altri danni. Anche perché il Napoli di Conte lo ha spedito a -11. Altro che scudetto.
Cineforum Napoli: signori dopo la proiezione non andate via perché seguirà dibbattito sul cinismo e l’anticalcio dell’allenatore del Napoli, Antonio Conte. Si discuterà anche della filosofia di mister Fonseca e delle sue recenti dichiarazioni pubbliche: “L’ ambizione del Milan è chiara, lottare per lo scudetto”. Ha detto così, giuro che ha detto così.
Casomai ce ne fosse bisogno Milan-Napoli 0-2 ha ulteriormente divaricato la forbice dell’essere e dell’avere, del calcio teorico e di quello reale, della bellezza fine a se stessa e del cinismo che è tipico invece dello spettacolo sportivo. Dove l’estetica da sola e non unita al risultato non ha praticamente senso. E’ la dimostrazione, Milan-Napoli 0-2, come ci si sia tutti attardati in un dibattito davvero surreale, puro esercizio di retorica.
In questo quadro di troppe chiacchiere e troppe parole potete però chiaramente collocare i protagonisti della vicenda di questo campionato. Antonio Conte e il suo Napoli Scarrafone lasciano tutti volentieri al dibbattito e sbaraccano il tavolo di San Siro con Lukaku e Kvaratskhelia facendo fare pessima figura al Milan e a Fonseca. E soprattutto approfondendo ulteriormente la crisi rossonera, ora latente ora lacerante.
E siccome dentro di me ho un gene rubato a Lee Van Cleef, il cattivo per antonomasia di Sergio Leone, vorrei segnalare come il Milan sia un’altra dimostrazione di come certe proprietà Usa pratichino il football europeo scambiandolo per quello americano. Solo che qui il pallone è tondo e oltreoceano ovale. Oggi Gerry Cardinale fa scopa con Dan Friedkin, tanto per stare ai proprietari di due grandi squadre che annaspano nella pancia della balena come Pinocchio e Geppetto.
Il Napoli Scarrafone annichilisce la platea filosofa e teoretica col suo +7 sull’Inter, +8 sulla Juventus – e siamo solo alla decima giornata – che ora si ritrovano sotto pressione e costrette a inseguire in salita. Fine della storia del Napoli che finora ha avuto ha avuto vita facile: ha pareggiato a Torino con la Juve, ha dominato a San Siro col Milan. Sono in arrivo Atalanta e Inter, a verificare l’impressione. Molto altro non c’è da dire, se non che vincere alla meno peggio con Empoli e Lecce non deve per forza diventare una teoria sull’improbabilità e l’insussistenza del calcio di chi vince, e che Lukaku e Kvaratskhelia, per quanto controversi e instabili, sono oggi i temibili opliti spartani di Conte.
Pronostico qui che Paulo Fonseca non finisca la stagione col Milan e che nemmeno giunga al fatidico panettone, posto che al portoghese del Mozambico, piaccia quello classico milanese con canditi e uvetta. La faida interna con Leao e Theo Hernandez – all’esclusione quelli rispondono con gesti di ribellione e quello li riesclude… – alla fine sta destabilizzando il Milan. E la transustanziazione in società di Io Sono Dio Zlatan Ibrahimovic non ha portato contemplazioni mistiche quanto spergiuri, eresie e bestemmie.
...ma di noi
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Conte e lo scudetto del Napoli: «Qua nessuno si nasconde, ma neanche un folle lo avrebbe pensato...»
L'allenatore del Napoli Antonio Conte si gode la sua squadra, sempre più prima in classifica dopo la vittoria sul Milan: «Questi ragazzi sono uno dei migliori gruppi che ho allenato»
Non si nasconde («i miracoli possono accadere») e probabilmente è l’unico a non sorprendersi del gol di Lukaku, perché Antonio Conte quando sceglie sa che a volte è solo. Ha respinto critiche, e tante, su Big Rom, ha tutelato un omone di un metro e novanta come fosse un figlio. In solitudine, appunto. Quella dei numeri primi. «É un ragazzo a posto» insiste. Sicuro, come solo chi è autorevole sa esserlo. Romelu è dimagrito, si è allenato con i compagni e anche da solo, gli ha giurato fedeltà.
Conte sorride soltanto al triplice fischio, è rimasto in tensione per tutta la durata della gara. Continua a parlare, a dare indicazioni. Il profumo della vittoria lo sente, ma non vuole restarne stordito. Si lascia andare a fine gara abbracciando uno per uno i suoi giocatori. La sua adesso è una squadra, sempre più a immagine e somiglianza. Non gli piace sentirselo dire, ma la fuga del Napoli ha preso forma e sostanza. Lo scudetto, adesso, non è roba solo per altri: cinque vittorie di fila, la settima senza subire gol, il segnale al campionato è inequivocabile, sotto gli occhi del c.t. Spalletti.
«Uno dei migliori gruppi che ho allenato»
«Nessuno si nasconde, vediamo realisticamente quello che stiamo facendo dopo 10 giornate — dice sorridente a fine gara —. Ed è qualcosa di incredibile e inaspettato anche da parte del più folle. Ma rimaniamo umili, andiamo di partita in partita. Ho le spalle larghe, le responsabilità me le hanno sempre date a prescindere, ho un nome, una carriera, qualcosa penso di aver fatto. Ma ogni club sa qual è il suo obiettivo: tornare in Europa perché dopo 14 anni, questa è la prima volta senza coppe. Se entriamo dalla porta principale è tanto di guadagnato. Ma partiamo di rincorsa, perché l’anno scorso siamo finiti a 41 punti dall’Inter: però vogliamo che i nostri tifosi sognino».
La partita perfetta l’ha preparata e gestita minuto per minuto (lì dove in estate i tifosi lo reclamavano a gran voce e il club è invece andato in tutt’altra direzione), e proprio Lukaku in campo gli ha fatto da sponda. Romelu fa gol e non solo: segue la palla, indica ai compagni come muoversi e a chi passare. Funziona così, la coppia perfetta. Ma il Napoli è anche di più, una squadra che si è scrollata di dosso la vulnerabilità del recente passato, è tornata consapevole. Conte ne fa un punto d’orgoglio: «In 4 mesi siamo riusciti a creare gruppo molto unito, solido, nel quale si pensa con il noi. È uno dei migliori che ho avuto in carriera. Respiro aria pulita, bella, respiro la passione e l’entusiasmo. Io soffro perché vorrei vincerle tutte, la disponibilità di tutti è la cosa che mi piace di più».
Fonseca resta a guardare la buona volontà della squadra che ha schierato, fa i conti con le proprie scelte che non hanno pagato. Leao e anche Pulisic (influenza ma nel secondo tempo entra) avrebbero garantito almeno maggiore qualità.
CorSera...ma di noi
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Non è la prima volta che Fonseca si lancia in dichiarazioni spericolate prima di certi match, come volesse autoconvincersi di essere un allenatore che può permettersi di sostenere sulle sua labbra la parola scudetto, come se quei lidi li avesse abitualmente frequentati, come se insomma fosse un Antonio Conte...e invece non è nemmeno un suo lontano parente: non sa nemmeno dove sta di casa lo scudetto, è un allenatore capitato per caso a Milano (forse un giorno Ibrahimovic si degnerà di spiegare la ratio di quella scelta senza offrirci superc@zzole al riguardo) e che si espone pure alla perculella.
Il Napoli dà una bella ripassata al Milan e svela tutta la fumosità del progetto estivo: il tecnico "giovane" (Fonseca ha 50 anni), il gioco "offensivo e spettacolare" (lo si apprezza ad ogni partita), il "puntare in alto" e qui ci si fermiamo.
Il campionato è molto lungo e dunque è ancora presto per cucire lo scudetto sulle maglie del Napoli, molto presto, ma Conte però in 3 mesi ha completamente rivitalizzato un Napoli arrivato decimo...e questo dovrebbe far fischiare le orecchie a quegli altri americani che stanno a Roma e ai loro Progetti Triennali: bastano un tecnico con le p@lle fumanti e una spasmodica ossessione per la vittoria, una campagna acquisti razionale, una proprietà competente (già...De Laurentiis non pilota aerei ma sa come è fatto un pallone e quello che c'è dentro) e una società che si mette a completa disposizione dell'allenatore per sostenerne il lavoro.
Il calcio è questo qui, poche chiacchiere, tanta competenza, ambizione e lavoro....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Poco fa dire quando prendi un gol dopo 5 minuti com 2 verticalizzazioni lineari dopo errori in impostazione... Manco quando giocavo con le porte coi pali fatti dalle felpe.
Fotografia del Milan.
Per il resto, nel globale dello schifo, non abbiamo perso partite giocate prettamente peggio.
Questo potrebbe fare riflettere ancora di più sulle reali ambizioni del Napoli, anche se è presto.
Minimo sforzo, massimo risultato.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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C'è da dire che il Napoli ha saputo sfruttare un calendario particolarmente favorevole perchè in queste prime 10 giornate ha avuto partite non difficilissime (che comunque bisogna vincere, questo va ripetuto) e che gli hanno permesso dunque di acquistare fiducia e arrivare agli scontri diretti con un vantaggio da gestire (a Milano con l'Inter potrà permettersi anche un pareggio per dire).
Al ritorno poi avrà Juve, Milan e Inter tutte a casa sua...insomma, Conte zitto zitto si sta sistemando le portate nel modo migliore: in quell'ottica, vincere col Milan prima di Atalanta e Inter è stato un colpaccio.Last edited by Sean; Ieri, 09:24:27....ma di noi
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