If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Rigorini o rigori, in serie A sono il triplo rispetto alla Premier: il confronto
In Italia sono stati assegnati 32 rigori in 70 partite, in Premier ne sono stati concessi appena 12 nello stesso numero di gare. Polemiche arbitrali su Fiorentina- Milan e Monza-Roma
Rigori o rigorini? Con il primo freddo piovono i tiri dagli undici metri e arrivano immancabili, le polemiche arbitrali. C’era una volta la «massima punizione», ora c’è l’inflazione di fischi in area, spesso a scoppio ritardato con l’aiuto della Var: sono 32 quelli assegnati finora in 70 partite giocate in serie A (dati Opta), quasi uno ogni due partite, una proiezione monstre di 170 a fine torneo. In Premier, che è all’opposto anche culturalmente, i rigori concessi sono stati appena 12, sempre in 70 partite. Una bella differenza, più sfumata con la Liga spagnola: 28 rigori in 90 gare.
Cosa succede nella super Champions
Però la tendenza della super Champions, dove notoriamente non si regala mai nulla (e il Milan a Leverkusen ha protestato con ragione per il fallo su Loftus-Cheek) è addirittura superiore a quella della serie A con 17 rigori concessi nelle prime 36 partite, quindi quasi uno ogni due. Non a caso la linea italiana in Europa (dove al governo arbitrale c‘è Rosetti) è decisamente apprezzata.
Fonseca: «Un circo»
Ma il punto di vista degli allenatori, come quasi sempre, è diverso. E, al netto degli interessi di parte, va registrato. Perché campo e video non sono sempre la stessa cosa. Non a caso Fonseca e Palladino, al termine di un elettrico Fiorentina-Milan, su un punto erano d’accordo, anche dopo tre penalty sbagliati su tre dai loro giocatori: la generosità di certi calci di rigore molto «televisivi». «Non mi piace parlare degli arbitraggi, ma per me questo non è calcio. Il contatto deve esserci, altrimenti è un circo», ha detto il portoghese milanista dopo la sconfitta. A Fonseca non è piaciuto il primo rigore fischiato alla Fiorentina per un lieve contatto tra Dodò e Theo Hernandez, ma neppure il secondo di Ranieri su Reijnders. Palladino dà ragione al collega e rincara: «Bisogna cambiare il regolamento, vengono concessi rigori con troppa facilità». Anche il rigore dato alla Juventus con il Cagliari (e trasformato da Vlahovic a differenza di quelli di Firenze) è generoso. Luperto, dopo un contatto con Gatti, allarga inevitabilmente il braccio e tocca impercettibilmente il pallone.
Spalletti: «Bisogna lasciar giocare»
Sull’argomento interviene anche Luciano Spalletti, il c.t. dell’Italia, super partes, domenica sera in tribuna a Firenze e seduto poco lontano dal designatore Rocchi. «Non mi piace entrare nel lavoro degli altri, che peraltro Gianluca fa molto bene. Ma se facessi l’arbitro lascerei giocare molto di più». Spalletti al primo giorno di raduno a Coverciano centra il punto: «Bisogna mettersi d’accordo sul concetto di contatto. Il calcio è un gioco di contatto. Quando c’è un impatto forte allora è rigore, altrimenti...». Probabilmente la pensano così anche gli arbitri. Pairetto, che ha diretto bene Fiorentina-Milan, il primo penalty lo aveva lasciato perdere e si è convinto solo dopo essere stato richiamato alla Var.
La posizione dell'Aia
I vertici arbitrali, dopo aver rivisto con attenzione gli episodi, hanno promosso i direttori di gara: a termine di regolamento i rigori di Firenze ci sono tutti e tre. Rigorini favoriti dall’ingenuità dei giocatori e dall’alto sviluppo tecnologico. In serie A ci sono tante telecamere e quasi nulla sfugge. È sfuggito, ed è grave, il rigore non concesso alla Roma per un pestone di Kyriakopoulos a Baldanzi: doveva vederlo l’arbitro La Penna e soprattutto Aureliano davanti allo schermo. Serve cambiare il regolamento. Ma nel frattempo le squadre devono attrezzarsi e i giocatori stare più attenti. Ovviamente anche quando i rigori devono tirarli.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Due riflessioni finali. La prima riguarda la storia dei capitani a rotazione. Fonseca sostiene che al Milan ce ne siano «almeno cinque» meritevoli della fascia, ma forse sarebbe meglio sceglierne uno e basta, dandogli fiducia e continuità. Morata?
Concordo sia meglio avere un solo capitano, ma davvero l'articolista propone Morata che è rossonero da due giorni? La fascia dovrebbe indossarla uno dei titolari con più longevità in una squadra. Purtroppo vista la rivoluzione della rosa anche nella mia Juve da qualche anno vedo indossare la fascia a giocatori con poche stagioni in bianconero. Senza contare Conte e Delpiero, ci eravamo abituati bene con Buffon che ha ereditato da Alex quando era già da 10 anni a Torino e in seguito Chiellini che era bianconero da una vita. E siamo finiti a darla a Danilo che era da noi da appena 3 stagioni e ora Gatti che pure è qui da poco
Rocchi: “Non sono soddisfatto degli ultimi arbitraggi. Il Var a chiamata una possibile soluzione”
Il responsabile della Commissione non cerca alibi dopo le tante polemiche in serie A e ammette: “Uniformità di giudizio impossibile”
Gli arbitri sbagliano e, no, non è una chiacchiera da tifoso infuriato. Non è vittimismo, è un “no”, chiaro, senza alibi, un rimprovero severo e onesto del loro capo. Dice Gianluca Rocchi, responsabile Can (Commissione Arbitri Nazionale): "Soddisfatto degli arbitraggi dell'ultima giornata? No". Nessun ma, nessun però.
Uniformità di giudizio? Impossibile
Rocchi cerca se non giustificazione, almeno una spiegazione, sull’uniformità di giudizio, un concetto sovrannaturale: non dire omogeneità invano. È un desiderio, un’utopia, si chiede, si invoca, ma è impossibile: "Ogni arbitro ha una testa pensante e una filosofia. È chiaro che l'ideale sarebbe avere una uniformità al 100% ma è impossibile, perché siamo esseri umani. Sull'interpretazione si può discutere per settimane, ma non dimentichiamo che il calcio è anche soggettività. Dietro ogni decisione c'è sempre una persona".
Var a chiamata
Certo, accettare errori banali, nell’era del Var è più difficile da accettare: hanno protestato la Roma (fallo su Baldanzi nella gara con il Monza), ma si è discusso dei rigori in Juventus-Cagliari e in Fiorentina-Milan.
Rocchi apre al challenge, la versione calcistica dell’occhio di falco nel tennis, che potrebbe essere richiesto dallo staff tecnico di una squadra. L’Italia si era proposta per la sperimentazione: "Var a chiamata e tempo effettivo? Sono proposte su cui è in corso di valutazione. Di sicuro il Var a chiamata è una soluzione alternativa, potrebbe essere una soluzione complementare per aiutare l'arbitro a trovare una soluzione corretta".
Le perdite di tempo
Altro problema: le perdite di tempo, gli svenimenti dei giocatori prolungati quando una squadra sta vincendo. Ancora Rocchi. "Il tempo effettivo? Stiamo facendo un lavoro importante sulle perdite di tempo, un lavoro certosino per anticipare le riprese del gioco, l'eventuale introduzione del tempo effettivo porterebbe sicuramente a uno stravolgimento importante, ma tutti giocherebbero gli stessi minuti".
Il responsabile della Commissione non cerca alibi dopo le tante polemiche in serie A e ammette: “Uniformità di giudizio impossibile”
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Gli arbitri hanno perso la testa. Il Var è finzione, non verità
di Massimo Mauro
Se metti il grande fratello in campo peggiori tutto, perché questo è finzione e non verità. Chi è stato in campo sa benissimo quando il contatto è fallo o è un normale momento di gioco. L’essenza del calcio è questa: si gioca con i piedi, non puoi chiamare fallo alla moviola per un pestone. E’ una cosa di una tale semplicità… Il Var crea un mondo irreale che può andare bene sui giochi on line, ma un mondo fatto di meraviglie come quello del calcio non può essere regolato da una macchina. La tecnologia per il Gol-Non gol e il fuorigioco va bene, ma usarla in questa maniera è la mortificazione.
Anche durante la stessa partita ci sono cose giudicate in maniera completamente opposta. I due rigori di Torino, quello che a Monza doveva essere dato (ma solo facendo il paragone con quelli assegnati a Torino e Firenze). Gli arbitri e chi li comanda hanno perso la testa, e i giocatori cercano di approfittarne. Una volta per un pestone non fermavi neanche il gioco, ora tutti si fermano come se avessero la caviglia spaccata in 4 pezzi. Vorrei sapere chi ha deciso le regole del Var, ma di sicuro dello sport non sa nulla. In fondo le battaglie per introdurlo le ha fatte un grande giornalista (Aldo Biscardi, ndr), che però non era un calciatore… Il calcio in Italia è tutto, non puoi metterlo in mano al populismo.
Anche durante la stessa partita ci sono cose giudicate in maniera completamente opposta. Un modo fatto di meraviglie come quello del calcio non può essere rego…
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Secondo la classe arbitrale serve ancora più tecnologia...per tentare di coprire la sua mediocrità ormai incancrenitasi...nel mentre la cura sarebbe peggiore del male, perchè il calcio, come scrive giustamente Mauro, diventa e diventerebbe ancora di più una proiezione irreale, quando l'unica realtà è quello che accade sul campo e che andrebbe risolto lì in diretta, dal vivo...nonostante si possa sbagliare certo, ma vivisezionare al video una azione, a parte che non produce alcun risultato concreto (la gente non ci capisce più niente e le polemiche e le diffformità si sono moltiplicate) ma stravolge il gioco trasformandolo in una irrealtà parallela.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Secondo la classe arbitrale serve ancora più tecnologia...per tentare di coprire la sua mediocrità ormai incancrenitasi...nel mentre la cura sarebbe peggiore del male, perchè il calcio, come scrive giustamente Mauro, diventa e diventerebbe ancora di più una proiezione irreale, quando l'unica realtà è quello che accade sul campo e che andrebbe risolto lì in diretta, dal vivo...nonostante si possa sbagliare certo, ma vivisezionare al video una azione, a parte che non produce alcun risultato concreto (la gente non ci capisce più niente e le polemiche e le diffformità si sono moltiplicate) ma stravolge il gioco trasformandolo in una irrealtà parallela.
Tutto bello, intanto però alla Roma hanno tolto potenziali 4 punti, Genoa e Monza, che in classifica ti avrebbero portato a -2 dal glorioso Napoli di Conte.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
Secondo la classe arbitrale serve ancora più tecnologia...per tentare di coprire la sua mediocrità ormai incancrenitasi...nel mentre la cura sarebbe peggiore del male, perchè il calcio, come scrive giustamente Mauro, diventa e diventerebbe ancora di più una proiezione irreale, quando l'unica realtà è quello che accade sul campo e che andrebbe risolto lì in diretta, dal vivo...nonostante si possa sbagliare certo, ma vivisezionare al video una azione, a parte che non produce alcun risultato concreto (la gente non ci capisce più niente e le polemiche e le diffformità si sono moltiplicate) ma stravolge il gioco trasformandolo in una irrealtà parallela.
Per i fuorigioco è indispensabile però, Sean.
Ha risolto veramente la vita.
A volte a me sembra ci siano robe ridicole anche per il fuorigioco. Vengono annullati gol dove di fatto la parte del corpo del giocatore un millimetro avanti non porta alcun vantaggio concreto. Poi capisco che se mettiamo discrezionalità anche lì è un casino, però quando vedo annullare certi gol in cui l'attaccante ha avuto zero vantaggi un "vaffa" (nella migliore delle ipotesi) contro la tv mi scappa
A volte a me sembra ci siano robe ridicole anche per il fuorigioco. Vengono annullati gol dove di fatto la parte del corpo del giocatore un millimetro avanti non porta alcun vantaggio concreto. Poi capisco che se mettiamo discrezionalità anche lì è un casino, però quando vedo annullare certi gol in cui l'attaccante ha avuto zero vantaggi un "vaffa" (nella migliore delle ipotesi) contro la tv mi scappa
È il regolamento, li c'è poco da discutere.
bianco/nero
poi che giri il cazzò per un alluce avanti ci sta
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
Sì, quello che ho detto. Finora l'unico uso della tecnologia che trovo fondamentale è la goal line technology
Ho capito Venk...a me gira più il cazz0 quando uno dei miei se magna un gol fatto.
L'offside è così e basta invece e per me è sacrosanto. Almeno una certezza oggettiva ci dovrà pure essere per dio.
Io quelli che contestano la luce tra i corpi o mezzo dito avanti non li capisco.
Allora se la palla sta dentro mezzo millimetro invece che un metro, che famo?
"Ehhhhh ma è un' inezia"...
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta