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La squadra di Gasperini limita quella di Arteta e sfiora il colpaccio. Il portiere spagnolo grande protagonista
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il tecnico portoghese si gioca la panchina nel derby. In corsa anche Tuchel, Tudor e Sarri
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Si gioca la panchina ahahaah, possono esonerarlo direttamente prima invece di fare ste pagliacciate... come se solo se si vince con l'inter può continuare ad allenare.. facile no?
Originariamente Scritto da Pesca
lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
Si gioca la panchina ahahaah, possono esonerarlo direttamente prima invece di fare ste pagliacciate... come se solo se si vince con l'inter può continuare ad allenare.. facile no?
Il calcio vive di moti e azioni che paiono ripetersi all'infinito uguali a loro stessi: se un allenatore non funziona, aspettare "la prossima partita" non serve a niente se non a prolungare l'agonia, perchè al successivo inciampo si torna da capo.
Fonseca non funziona non tanto o non solo per i risultati di queste prime giornate (che in quanto prime giornate sono suscettibilissimi di miglioramento) ma perchè inadatto al compito per quanto chiede o pretende il Milan; perchè allenatore è questo ormai e più di questo non è e non diventerà (ha passato i 50 anni); perchè circondato fin dall'inizio da un clima di sfiducia; perchè semplicemente è stato una scelta sbagliata.
Se la situazione è quella, anche dovesse vincere il derby nulla cambierebbe circa l'essenziale, perchè un tondo non diventa quadro.
La scelta giusta c'era da farla a giugno e con Fonseca non è stata fatta. Adesso o la difendi al di là dei risultati di una singola partita, convinto che il progetto deve essere portato avanti perchè prima o poi darà i suoi frutti o devi cambiare non perchè ti perde il derby ma perchè hai preso la decisione sbagliata a giugno.
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"la manager greca è stata executive board member in qualità di “diversity representative”"
Ottimo, fondamentale la DEI in uno sport professionistico maschile
Sono tutte belle cose...occuparsi della parità di genere, specializzarsi in diritto sportivo, far parte del collegio arbitrale del calcio...bellissime cose, importanti eh, di quelle che ti fanno squittire: "ma che brava!"...ma col calcio come rettangolo verde, pallone che gira, gioco e giocatori cosa hanno a che fare? Un bel niente.
Se mi si presentasse una signora con quel curriculum, al massimo potrei pensare di assumerla per lo studio legale del club...ma nemmeno nell'anticamera del cervello mi verrebbe in mente di darle in mano le chiavi del club, comprese quelle della parte sportiva, che è l'essenza, il cuore, l'anima di un club di calcio.
Devo arrivare in Grecia per portarmi dentro casa una tizia simile e consegnarle il destino decisorio di una squadra di calcio in Italia, il paese del calcio?
Se, come si dice, Trigoria si è riempita di procuratori che fanno i cripto dirigenti, forse è perchè a livello calcistico non c'è nessun dirigente capace di occuparsene, tanto per dire...
Se la proprietà è digiuna di cosa calcistiche, affidarsi ad una donna che al più mi sa recitare qualche codicillo del diritto sportivo non vedo come mi riempirebbe quel vuoto di conoscenza sul lato calcio, su come deve funzionare un club lato calcio...e difatti alla Roma da quel lato non funziona niente, e la fuoriuscita di De Rossi ha completamente alzato il velo su di un vuoto di senso e di scopo circa la direzione, gli obiettivi, i programmi, i "progetti", sul cosa voler essere o fare come club di calcio.
Agli americani andrebbe spiegato che i ruoli apicali possono anche sdoppiarsi, non è obbligatorio che chi si occupa della parte amministrativa debba farlo anche di quella calcistica: alla Juventus Marotta era l'AD della parte sportiva, e c'era un tal Mazzia come AD di quella amministrativa; all'Inter è stato replicato lo stesso schema, con Marotta AD della parte sportiva e un tal Antonello AD di quella amministrativa.
Ad occuparsi di cose di calcio mettiamoci chi sa di calcio, perchè è così difficile da capire? Che cosa c'è che non risulta chiaro e perchè mi devo prendere una signorina raccomandatami da un arabo e che fino a ieri si occupava di parità di genere, quando poi del calcio sarebbe cosa buona e giusta che se ne preoccupino i maschietti?
Barbara Berlusconi, che è durata il tempo di una mezza estate, almeno aveva la scusa di essere la figlia del capo.
Alla Juventus le donne non hanno mai messo un mezzo piede in società, nè ieri e nè oggi. Nei bei tempi andati e antichi, le dame di Torino che tifavano bianconero, si riunivano in una associazione che si occupava di opere di carità. Per i tempi di oggi, alla Continassa le puoi trovare al più a fare le segretarie.
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ma della Dea che sfiora la vittoria con l'Arsenal ne vogliamo parlare? <3
Se fosse andato dentro quel rigore forse l'Atalanta avrebbe anche vinto...
Riguardo all'Atalanta ormai ci si deve settare nella forma mentale di considerarla una big del nostro calcio. In questi anni la sua non è stata una stagione della vita che fai quella e poi torni da dove sei venuto...ma ha costruito un qualcosa di molto importante e soprattutto durevole...per cui quel modello (almeno per loro) funziona.
Anni di alte posizioni in classifica, di qualificazioni in champions, di una vittoria in EL sciorinando un grande calcio, di campagne acquisti importanti e soprattutto azzeccate...insomma, non si può non tener conto dell'Atalanta anche quando si fanno le griglie per i posti champions, e questo ci dice del ruolo che ormai ha assunto.
Ovviamente in tutto questo centralissima è la figura di Gasperini. In quella realtà, che gli si adatta come un ritratto fedelissimo, è geniale: sta all'Atalanta come Ferguson stava allo United.
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Verona-Torino 2-3, Zapata ispira e segna: granata in testa da soli almeno per una notte
Con un gol e un assist il colombiano mette la firma sul successo della squadra di Vanoli, agevolata dall'espulsione, dopo appena 21', di Dawidowicz, reo di una folle gomitata ai danni di Sanabria, autore del momentaneo 0-1. Di Kastanos, Adams e Mosquera le altre reti
Con un gol e un assist il colombiano mette la firma sul successo della squadra di Vanoli, agevolata dall'espulsione, dopo appena 21', di Dawidowicz, reo di una…
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(ore 18 su Dazn)
Dopo i due pareggi, a reti inviolate, contro Roma ed Empoli, la Juventus ha ritrovato la vittoria in Champions con il Psv (3-1, 17 settembre) e ora vuole continuare su questa strada anche nella sfida con il Napoli. «Sarà una grande partita, con giocatori forti in campo e con il nostro pubblico. Dovremo affrontare la partita con grande serietà e responsabilità, giocando il nostro calcio: dobbiamo avere la sana ambizione di migliorare sempre», le parole di Thiago Motta. Così, invece, Antonio Conte, che affronta il suo passato, con il quale ha vinto sia da giocatore sia da allenatore: «Stiamo lavorando per cercare di trovare la giusta quadra. Chi ha tempo non aspetti tempo. Ogni partita vale tre punti. Mi aspetto di dare continuità. Dobbiamo continuare a crescere sotto tanti punti di vista, non fermarci a quello che è stato l’ultima partita».
CorSera
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Per ora due squadre che pensano più a non prenderle che a segnare. Formazione iniziale della Juve con ancora Locatelli e McKennie, Thuram e D. Luiz in panca...il che mi ha lasciato perplesso.
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Terzo 0-0 consecutivo in campionato. Se è cosa buona non prende goal, lo è meno (buona) non segnarli o non provarci nemmeno...
A forza di pareggi non si va da nessuna parte, mi auguro che questo sia chiaro a squadra e allenatore.
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