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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Noto che l’Italia è partita subito in quinta!
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      Gol fantastico! Gran traversone di Cambiaso e meraviglioso triangolo tra Di Marco e Tonali, con assist di tacco e tiro al volo sontuoso

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        Altro bel gol di squadra. Chissà che Spalletti non stia iniziando a capire qualcosa sulla nostra Nazionale

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          Perché Spalletti è il vero vincitore. Orgoglio, autocritica e schemi classici, così ha ritrovato l'Italia

          ​Dietro alla vittoria contro la Francia on c'è solo la voglia di reagire ma anche altro, l'allenatore ha rinunciato al suo calcio visionario e all'esasperazione. Schierare titolare Tonali sembrava rischioso e invece...

          No, vabbè. Un’Italia strepitosa. Che gioca all’«italiana». È questa la prima riflessione che viene da scrivere, mentre i nostri stanno tutti lì sotto, in mucchio, ad abbracciarsi e a dirsi cose belle (i francesi mortificati, Mbappé a capo chino, Saliba in ginocchio che chiede acqua): sì, ecco, abbiamo giocato all’italiana, come ci viene naturale. E bene. Molto bene. Chiusi e crudi, feroci in difesa. E poi bravi a ripartire. Letali nelle occasioni da gol.

          Per chiunque abbia preferito guardarsi Sinner: sappiate che qui al Parco dei Principi, con la Nazionale, ci siamo divertiti come matti. Non succedeva da almeno un paio d’anni. E forse è presto per dire se, in questo gruppo azzurro, sia successo davvero qualcosa di importante e definitivo. Però, dopo l’ultimo drammatico europeo, è chiaro che c’è stata una scossa, una scintilla. Banalmente, si può pensare a una botta di puro orgoglio: ipotesi possibile e probabile. Il sospetto, però, è che ci sia anche dell’altro. Indizi concreti: le parole di profonda e struggente autocritica di Luciano Spalletti, il suo rinunciare ad essere esasperante negli allenamenti, e poi l’aver rinnegato il suo calcio visionario, complesso e fantasmagorico, decidendo di affidarsi a schemi classici, familiari alla maggior parte dei suoi. Questo ha avuto un peso. Com’è ovvio, si capirà tutto e meglio già a Budapest, contro Israele, lunedì. Ma è chiaro che ci arriviamo con una certa allegria, diciamo così.

          CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Per chiunque ha deciso di guardarsi Sinner ha fatto bene
            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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              Eviterei trombette e trombettieri (i giornalisti al solito sono già partiti in quinta), perchè si tratta di amichevoli estive...e la Francia, se possibile, ha fatto più pena di noi agli europei, considerando il potenziale su carta...e questa poi è solo una partita e ufficiale per modo di dire.

              Le controprove alle qualificazioni per i mondiali, le trombette riserviamole per quegli appuntamenti.
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                infatti non mi farei le pippe per questa vittoria...
                anche se male non fa, anzi
                Originariamente Scritto da Marco pl
                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                IO? Mai masturbato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                Io sono drogato..

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                  Era necessario ripartire con il piede giusto. Più che per il risultato (a Parigi non è mai una passeggiata) per la prestazione

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                    Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                    Per chiunque ha deciso di guardarsi Sinner ha fatto bene
                    Non ho avuto il minimo dubbio.
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                      GASPORT - Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato sulle situazioni economiche di alcune società. Ecco le sue parole.

                      Non invidia nessun club che in questi anni ha vinto?
                      «No, perché certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato... Stavo per comprare il Milan poi è finito a mister Li e sapete come è finita. E Zhang? Non si sa più dov'è... Anche lui costretto a lasciare l'Inter, indebitata col Fondo Oaktree. Poi c'e il caso Juve: da Ronaldo in poi Exor in cinque anni ha dovuto mettere 900 milioni di euro per sistemare i bilanci, nonostante i ricavi annuali fossero superiori a 450 milioni, più del triplo di quelli della Fiorentina. Dei club a cui possiamo paragonarci, per dimensione e ricavi, solo l'Atalanta ha fatto meglio di noi come risultati, ma il loro progetto, compreso di infrastrutture, è partito prima. Le altre no, non posso invidiarle».

                      Lei fin dal suo arrivo è stato molto critico nell'analisi del sistema calcio italiano come organizzazione, rispetto delle regole, governance, diritti tv, valorizzazione del prodotto, impianti, settori giovanili. In questi 5 anni ha visto qualche cambiamento in positivo? E rimasto tutto uguale? Ha ancora fiducia o ha perso le speranze?
                      «La fiducia c'è sempre, ma non ho visto migliora menti in nessuno degli aspetti che lei ha citato, a partire dal rispetto delle regole. La Juventus ha subito una penalizzazione per irregolarità, ma Milan e Inter continuano a spendere nonostante centinaia di milioni di debiti e non sono mai state penalizzate per questo. Non si è voluto intervenire. Questi club, a partire dalla Juve, volevano aggiustare i bilanci con i soldi della Super Lega a scapito dei tornei nazionali! Per fortuna quel progetto è fallito ed il calcio si è salvato».

                      In questi anni sono entrate nel calcio italiano tante proprietà straniere, grandi e piccole, che si pensava e sperava potessero portare novità, esperienze, conoscenze. Invece, al di là di quanto fatto per i propri club, non sono riuscite a modernizzare il sistema.
                      «Purtroppo è vero. Non si riesce a cambiare il sistema per ottenere più risorse e garantire un equilibrio tra entrate e uscite. Chi investe nel calcio italiano oggi deve continuamente ripianare e mettere altri soldi: un pozzo senza fondo. lo nel secondo triennio della mia presidenza ho messo gli stessi soldi del primo triennio... I Friedkin credo abbiano investito nella Roma già quasi un miliardo. Sa la verità? L'unico momento in cui le proprietà potranno rientrare delle spese sostenute è quando rivenderanno il club, se non sono andate in bancarotta prima. Perché nel club, finché ce l'hanno, continueranno a mettere soldi su soldi».
                      Last edited by fede79; 08-09-2024, 10:48:01.
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                        Parlano sempre i soliti e dicono sempre le stesse cose...Rispondo circa la Juve, non mi interessano Inter e Milan: Commisso i soldi della Juve per i suoi calciatori li accetta ben volentieri, allora cosa ha da lamentarsi? Li spenda pure lui (i soldi) se vuol vincere, qualcuno glielo vieta?

                        I Cairo, i Commisso, a che titolo vengono intervistati o a che titolo dovrebbe interessarmi cosa dicono? Preferisco leggere Marotta, simpatico o no...ma se devo ascoltare qualcuno, che sia uno che sa quel che fa e che i titoli per parlare ce l'ha.

                        Commisso è un disco rotto, ripete da anni le stesse cose e da anni tiene la Fiorentina nella parti basse della sinistra della classifica, questo ci dice la classifica, l'unica deputata a parlare.
                        ...ma di noi
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                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Ma poi ascoltare imprenditori che fanno populismo sui debiti, populismo sì, polemica atta alla propaganda presso la massa bovina, perchè non posso ipotizzare che un imprenditore non sappia che debito in sè non vuol dire niente se il debito lo onori o finchè lo onori...e che avere un bilancio in "regola" non vuol dire avere una società "sana" se questo ad esempio significa non investire per progredire e crescere - un esempio stupido è fare qualche centinaio di milioni di debito per lo stadio...sono debiti oggi ma guadagni domani.

                          L'Inter era/è piena di debiti, è verissimo...ma i cinesi non hanno mai saltato le rate presso creditori quali quote iscrizione al campionato o stipendi calciatori, onorando i debiti però come? Facendo altri debiti presso fondi o banche per trovare liquidità per pagare la gestione corrente: certo che non è una pratica sana e che alla lunga ti costringerà ad un duro risanamento (a meno che non trovi degli arabi...) ma finchè onora il debito si può solo storcere la bocca: quando non sono più riusciti a ridare i soldi presi a prestito dal fondo-strozzino, quello si è preso il club...ma dal profilio sportivo possiamo lamentarci quanto ci pare, ma tecnicamente è tutto in "regola", se i requisiti di iscrizione e di debiti verso i dipendenti sono soddisfatti.

                          Ronaldo-Juve, uno sfizio pagato caro...ma se sta bene al proprietario coprire le perdite, al tifoso che gli dovrebbe fregare? A Milano Messi lo hanno visto in ologramma proiettato sul Duomo, a Torino Ronaldo l'hanno visto in carne ed ossa: quando una proprietà ti regala i grandi calciatori, te li regala senza che siano obbigati a spendere quei soldi, te li regala per pura soddisfazione, io come tifoso dovrei rimproverare che però il bilancio si sconquassa? Ma mica le devo coprire io poi le perdite, e nemmeno i Commisso, e allora se Exor copre a lui che gliene frega?
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                            Il calcio col fiato sospeso per Totò Schillaci. Il simbolo di Italia 90, volto mitico delle Notti magiche, è ricoverato all’ospedale Civico di Palermo. Totò Schillaci ricoverato a Palermo

                            A dare notizia della situazione è stata la famiglia del giocatore, attraverso un post sui social sul profilo totogoal90: “Visto le innumerevoli chiamate da parte di molte testate giornalistiche e visto le brutte notizie che circolano, informiamo che il nostro amato Totò è in condizioni stabili ed è controllato da una equipe di medici continuamente notte e giorno. Forza Totò”. Seguito da un cuore e dalle mani giunte.

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                              Daje Totò
                              Originariamente Scritto da BLOOD black
                              per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                                Recentemente, anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è finito in mezzo al caso dei dossier contro politici, imprenditori ed esponenti dello sport su cui sta indagando la procura di Perugia. Il presidente della Federcalcio sarebbe indagato per autoriciclaggio. Esiste, infatti, l'ipotesi che abbia intascato tangenti dalla vendita dei diritti della Lega Pro nel 2018. Gravina, però, ha replicato a queste accuse tramite una nota cercando di ricostruire i fatti e smascherando un complotto nei suoi confronti. Ecco un passaggio di ciò che il dirigente ha scritto:

                                "Con riferimento alle notizie di stampa relative all’indagine sui dossier abusivi della Direzione nazionale antimafia, sento il dovere, anche a tutela dell’istituzione che rappresento, di offrire alcune precisazioni. Gli accertamenti compiuti dalla procura di Perugia, e contenuti nell’ordinanza a firma del procuratore capo Raffaele Cantone, certificano l’innesco inquinato dell’indagine a mio carico, e cioè «la falsità della proposta investigativa e l’illiceità dell’attività di approfondimento posta in essere». Smascherano così il complotto che ha portato alla mia iscrizione nel registro degli indagati. Vale la pena di ricostruire i fatti, così come verificati dalla magistratura di Perugia. L’atto d’impulso dell’indagine su «presunte compravendite fittizie poste in essere da Gravina» nasce dagli incontri tra il sostituto procuratore Antonio Laudati e il comandante del gruppo SOS, Pasquale Striano, con Emanuele Floridi e Angelo Fabiani, così come si legge nell’ordinanza «persone vicine a Lotito Claudio, il quale aveva avuto ragioni di contrasto con il presidente della Figc, Gabriele Gravina». In particolare il Procuratore di Perugia accerta che «la fonte dei documenti è Floridi, il cui contatto con Striano nasce attraverso Fabiani, previ contatti di quest'ultimo con Laudati». L’attribuzione dell’indagine a «elementi informativi provenienti dalla Procura di Salerno e da quest’ultima acquisiti» è falsa, ma è diretta a giustificare un’indagine che – come precisa la Procura di Perugia – «nulla ha a che vedere con le prerogative della Procura nazionale Antimafia», e a coprire la vera fonte..."
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