Morata furioso: «Forse lascio la Spagna dopo gli Europei». E il Milan lo aspetta
A poche ore dalla semifinale contro la Francia, l'attaccante si sfoga in una lunga intervista a El Mundo: «Probabilmente lascerò la Nazionale dopo gli Europei, qui mi è molto difficile essere felice»
«In Spagna faccio fatica ad essere felice». Alvaro Morata non ha mai nascosto le proprie fragilità emotive. Con coraggio, ha sempre ammesso le difficoltà di vivere ogni giorno sul palcoscenico. In questo è sempre stato un giocatore speciale, diverso rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi, più propensi a nascondere le debolezze come se questo li rendesse più forti. Il machismo del pallone è duro a morire. In un’intervista a El Mundo, quotidiano del gruppo Rcs, a poche ore dalla semifinale dell’Europeo fra la sua Spagna e la Francia, Alvarito ha risposto così a chi gli chiedeva perché sembri sempre triste: «Non sono triste, per nulla. Però è vero che in Spagna faccio molta fatica ad essere felice. Alla fine c’è sempre qualcuno da qualche parte che dice qualcosa. L’altro giorno ho fatto un gesto che era rivolto al gruppo e alcune persone l’hanno usato per criticarmi, come sempre. O il tema dell’ammonizione, che non si sapeva se me l’avevano data o no e c’era già gente che diceva: "Magari, Giochiamo meglio senza di lui". Queste cose emergono anche quando andiamo bene…».
«In Spagna non c'è rispetto». Futuro al Milan?
In Spagna, è la verità, le critiche nei suoi confronti sono feroci. A volte eccessive. Da sempre. Eppure lui continua a essere il centravanti titolare. Cambiano i commissari tecnici, ma è sempre al suo posto. Da capitano, ora. Una garanzia: non segna, insegna poco, ma fa segnare. Questo evidentemente dà fastidio. «Se mi sento più felice quando sono all’estero? Sì, senza dubbio — continua Alvarito —. L’ho detto tante volte, soprattutto perché la gente mi rispetta. In Spagna non c’è rispetto per nulla e per nessuno». Il Milan è sulle sue tracce. E chissà che questo malessere non possa fare la differenza. Morata ha detto più volte in questi giorni che non prenderà decisioni sul suo futuro prima della fine dell’Europeo. Ma queste parole sembrano chiare: in Spagna non sta più bene.
«Alcuni amici offesi perché avevano la mia maglia»
La moglie Alice è italiana, qui ha già giocato, con la Juventus dal 2014 al 2016 e dal 2020 al 2022, chissà quindi che tornare in serie A non sia davvero la soluzione a tutto. «Sarà quel che sarà. Magari quando me ne andrò a qualcuno mancherò pure — spiega l’attaccante oggi all’Atletico Madrid, che lo libera col pagamento di una clausola da 13 milioni di euro . Però oggi… L’altro giorno degli amici hanno avuto problemi perché indossavano la mia maglia. La gente gli diceva che faccio schifo. Può essere che sia invidia, però non è piacevole. Per questo sto pensando, anche se ora sono concentrato sull’Europeo, che forse è meglio che non resti in Spagna». Il Milan lo aspetta a braccia aperte.
CorSera
A poche ore dalla semifinale contro la Francia, l'attaccante si sfoga in una lunga intervista a El Mundo: «Probabilmente lascerò la Nazionale dopo gli Europei, qui mi è molto difficile essere felice»
«In Spagna faccio fatica ad essere felice». Alvaro Morata non ha mai nascosto le proprie fragilità emotive. Con coraggio, ha sempre ammesso le difficoltà di vivere ogni giorno sul palcoscenico. In questo è sempre stato un giocatore speciale, diverso rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi, più propensi a nascondere le debolezze come se questo li rendesse più forti. Il machismo del pallone è duro a morire. In un’intervista a El Mundo, quotidiano del gruppo Rcs, a poche ore dalla semifinale dell’Europeo fra la sua Spagna e la Francia, Alvarito ha risposto così a chi gli chiedeva perché sembri sempre triste: «Non sono triste, per nulla. Però è vero che in Spagna faccio molta fatica ad essere felice. Alla fine c’è sempre qualcuno da qualche parte che dice qualcosa. L’altro giorno ho fatto un gesto che era rivolto al gruppo e alcune persone l’hanno usato per criticarmi, come sempre. O il tema dell’ammonizione, che non si sapeva se me l’avevano data o no e c’era già gente che diceva: "Magari, Giochiamo meglio senza di lui". Queste cose emergono anche quando andiamo bene…».
«In Spagna non c'è rispetto». Futuro al Milan?
In Spagna, è la verità, le critiche nei suoi confronti sono feroci. A volte eccessive. Da sempre. Eppure lui continua a essere il centravanti titolare. Cambiano i commissari tecnici, ma è sempre al suo posto. Da capitano, ora. Una garanzia: non segna, insegna poco, ma fa segnare. Questo evidentemente dà fastidio. «Se mi sento più felice quando sono all’estero? Sì, senza dubbio — continua Alvarito —. L’ho detto tante volte, soprattutto perché la gente mi rispetta. In Spagna non c’è rispetto per nulla e per nessuno». Il Milan è sulle sue tracce. E chissà che questo malessere non possa fare la differenza. Morata ha detto più volte in questi giorni che non prenderà decisioni sul suo futuro prima della fine dell’Europeo. Ma queste parole sembrano chiare: in Spagna non sta più bene.
«Alcuni amici offesi perché avevano la mia maglia»
La moglie Alice è italiana, qui ha già giocato, con la Juventus dal 2014 al 2016 e dal 2020 al 2022, chissà quindi che tornare in serie A non sia davvero la soluzione a tutto. «Sarà quel che sarà. Magari quando me ne andrò a qualcuno mancherò pure — spiega l’attaccante oggi all’Atletico Madrid, che lo libera col pagamento di una clausola da 13 milioni di euro . Però oggi… L’altro giorno degli amici hanno avuto problemi perché indossavano la mia maglia. La gente gli diceva che faccio schifo. Può essere che sia invidia, però non è piacevole. Per questo sto pensando, anche se ora sono concentrato sull’Europeo, che forse è meglio che non resti in Spagna». Il Milan lo aspetta a braccia aperte.
CorSera
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