Stralcio della conferenza stampa di Conte
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Lukaku ha detto che lei è il miglior allenatore che abbia mai avuto.
“Parliamo di un calciatore forte. Non c’è nessun commento da fare”.
Qual è il reparto da rinforzare?
“Il Napoli ha preso 48 gol ed è stata la decima peggior difesa del campionato e stranamente siamo finiti decimi. Abbiamo subito 27 gol in casa, siamo stati la quindicesima peggior difesa della serie A. Sicuramente dobbiamo ritrovare un equilibrio, non ho mai visto squadre che vincono o si qualificano per la Champions con delle difese che prendono tantissimi gol. Ci deve essere sempre un equilibrio. Dobbiamo fare delle riflessioni, è sempre tutta la squadra ad essere coinvolta nella fase difensiva. Vogliamo portare dei correttivi. Girano tanti nomi e cercheremo di trovare il profilo migliore, rispettando sempre determinati parametri. Questo deve essere chiaro. Cercheremo di fare qualcosa in difesa, dal punto di vista tattico che di cambio di uomini per avere maggiore equilibrio”.
Kvaratskhelia giocherà altrove se resta?
“Rimane e non voglio più parlarne, Sono stato molto categorico. Basta con questo ritornello. Lo ha detto il presidente che resta. Ha caratteristiche importanti, non ce ne sono così. E’ forte nell’uno contro uno, ma sa essere decisivo pure in posizione più centrale. Quello che faremo con lui è semplice: esalteremo le sue caratteristiche, a volte giocherà sull’esterno, a volte no. Se resta sempre dentro al campo, perde un po’ di libertà. Dobbiamo assecondare le sue caratteristiche. Lo faremo con Politano, Ngonge, Lindstrom. Tutti hanno queste capacità. L’idea tattica è molto chiara. Dovremmo decidere quando difendere con cinque giocatori e a volte con quattro. La costruzione e il modo di attaccare sarà molto simile”.
Quanto tempo servirà per vedere qualcosa di concreto?
“Ripeto le parole del presidente. Vogliamo essere competitivi, l’ho già detto, chi ha tempo, non aspetti tempo. Comincerei già domani. Voglio battagliare sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo essere realisti. Lo scudetto è arrivato due anni fa, la cosa è più imminente è un’altra, siamo arrivati a 40 punti dalla prima. I distacchi sono abissali, questi sono dati che non dobbiamo nascondere. Non basta cambiare allenatore. C’è un progetto, non possiamo competere con le solite note per il monte ingaggi e per gli investimenti, ma possiamo competere creando delle basi solide. La cultura del lavoro sarà importante. Ho detto in napoletano amma fatica’ e su questo non ci batterà nessuno. Deve rappresentare la nostra forza. Dobbiamo avere la voglia di vincere e la voglia di ammazzare sportivamente l’avversario: con queste caratteristiche cercheremo di accorciare i tempi. Non ho tanta pazienza sotto questo punto di vista”.
Cosa dovrà fare nell’immediato?
“Dobbiamo essere equilibrati, posso dire che questo campionato sarà completamente diverso. Il Napoli si è trovato a gestire la vittoria che è totalmente differente dai piazzamenti. Quando vinci, le dinamiche cambiano. Ci sono onori ma anche oneri nell’affrontare una nuova situazione. Dovremmo far tesoro dello scorso campionato, la vittoria dobbiamo ricercarla di nuovo ed essere più bravi a gestirla. Sono sicuro che tutte le componenti abbiano fatto tesoro di quanto accaduto. Ripeto, ora non dobbiamo parlare”.
Baderete più al risultato che al gioco?
“Non mi piacciono queste etichette. L’obiettivo è entrare nel cuore della gente e dei tifosi. Io l’ho fatto, che sia giochista o risultatista. Direi di aver scritto qualche pezzo di storia, per me è importante. Non vado dietro al fumo, sono molto pratico. Le mie squadre hanno vinto con miglior difesa e miglior attacco”.
È tornato per fare cosa?
“Di sicuro non sono rientrato per essere soltanto la statuina del Presepe. L’ho ricevuta e mi ha emozionato tanto, ma voglio essere protagonista. Ho già ricevuto tanto e non ho dato ancora niente. Sono in debito nei vostri confronti e voglio replicare subito”.
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Lukaku ha detto che lei è il miglior allenatore che abbia mai avuto.
“Parliamo di un calciatore forte. Non c’è nessun commento da fare”.
Qual è il reparto da rinforzare?
“Il Napoli ha preso 48 gol ed è stata la decima peggior difesa del campionato e stranamente siamo finiti decimi. Abbiamo subito 27 gol in casa, siamo stati la quindicesima peggior difesa della serie A. Sicuramente dobbiamo ritrovare un equilibrio, non ho mai visto squadre che vincono o si qualificano per la Champions con delle difese che prendono tantissimi gol. Ci deve essere sempre un equilibrio. Dobbiamo fare delle riflessioni, è sempre tutta la squadra ad essere coinvolta nella fase difensiva. Vogliamo portare dei correttivi. Girano tanti nomi e cercheremo di trovare il profilo migliore, rispettando sempre determinati parametri. Questo deve essere chiaro. Cercheremo di fare qualcosa in difesa, dal punto di vista tattico che di cambio di uomini per avere maggiore equilibrio”.
Kvaratskhelia giocherà altrove se resta?
“Rimane e non voglio più parlarne, Sono stato molto categorico. Basta con questo ritornello. Lo ha detto il presidente che resta. Ha caratteristiche importanti, non ce ne sono così. E’ forte nell’uno contro uno, ma sa essere decisivo pure in posizione più centrale. Quello che faremo con lui è semplice: esalteremo le sue caratteristiche, a volte giocherà sull’esterno, a volte no. Se resta sempre dentro al campo, perde un po’ di libertà. Dobbiamo assecondare le sue caratteristiche. Lo faremo con Politano, Ngonge, Lindstrom. Tutti hanno queste capacità. L’idea tattica è molto chiara. Dovremmo decidere quando difendere con cinque giocatori e a volte con quattro. La costruzione e il modo di attaccare sarà molto simile”.
Quanto tempo servirà per vedere qualcosa di concreto?
“Ripeto le parole del presidente. Vogliamo essere competitivi, l’ho già detto, chi ha tempo, non aspetti tempo. Comincerei già domani. Voglio battagliare sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo essere realisti. Lo scudetto è arrivato due anni fa, la cosa è più imminente è un’altra, siamo arrivati a 40 punti dalla prima. I distacchi sono abissali, questi sono dati che non dobbiamo nascondere. Non basta cambiare allenatore. C’è un progetto, non possiamo competere con le solite note per il monte ingaggi e per gli investimenti, ma possiamo competere creando delle basi solide. La cultura del lavoro sarà importante. Ho detto in napoletano amma fatica’ e su questo non ci batterà nessuno. Deve rappresentare la nostra forza. Dobbiamo avere la voglia di vincere e la voglia di ammazzare sportivamente l’avversario: con queste caratteristiche cercheremo di accorciare i tempi. Non ho tanta pazienza sotto questo punto di vista”.
Cosa dovrà fare nell’immediato?
“Dobbiamo essere equilibrati, posso dire che questo campionato sarà completamente diverso. Il Napoli si è trovato a gestire la vittoria che è totalmente differente dai piazzamenti. Quando vinci, le dinamiche cambiano. Ci sono onori ma anche oneri nell’affrontare una nuova situazione. Dovremmo far tesoro dello scorso campionato, la vittoria dobbiamo ricercarla di nuovo ed essere più bravi a gestirla. Sono sicuro che tutte le componenti abbiano fatto tesoro di quanto accaduto. Ripeto, ora non dobbiamo parlare”.
Baderete più al risultato che al gioco?
“Non mi piacciono queste etichette. L’obiettivo è entrare nel cuore della gente e dei tifosi. Io l’ho fatto, che sia giochista o risultatista. Direi di aver scritto qualche pezzo di storia, per me è importante. Non vado dietro al fumo, sono molto pratico. Le mie squadre hanno vinto con miglior difesa e miglior attacco”.
È tornato per fare cosa?
“Di sicuro non sono rientrato per essere soltanto la statuina del Presepe. L’ho ricevuta e mi ha emozionato tanto, ma voglio essere protagonista. Ho già ricevuto tanto e non ho dato ancora niente. Sono in debito nei vostri confronti e voglio replicare subito”.
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