Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Fabi Stone
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    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio

    Ci sono tecnici meno "sbandierati" che nonostante non stiano a contatto 7/7 con i propri giocatori, fanno vedere un minimo di organizzazione, tipo l'Austria, ma anche Svizzera e Slovenia. Quindi secondo la tua teoria, dovremmo invidiare il materiale tecnico a disposizione di codeste compagini, rispetto all'Italia pur di non mettere in discussione la scarsa organizzazione di gioco dell'Italia.

    Continui a tirare fuori sta cosa di Mourinho, sei rimasto proprio vittima...
    Austria, Svizzera e Slovenia.
    Ok, hai vinto te.

    Su Mourinho sia bene come la penso...oggi è bastato che non ricordo chi ha tirato fuori un articolo su Calafiori e te sei messo elmetto e baionetta per difenderlo, Cristo.
    V'ha preso per cul0 proprio per bene eh.
    È il primo tecnico che cacciano e sento parlare di Onestà Intellettuale.
    "Chi tocca Difra muore" però n sé mossa na paglia per quel poveretto.

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    • Sean
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      Antonio Conte, conferenza al Napoli: «La mia squadra avrà una faccia inc... Decido io chi resta e chi va. Non sono paziente a fare il comprimario»

      ​Il nuovo allenatore del Napoli Antonio Conte si è presentato a Palazzo Reale. Insieme a lui c'era il presidente De Laurentiis

      «Una presentazione così davvero non l’ho mai ricevuta, non ho dato nulla e già ricevo». Emozionato, commosso Antonio Conte al teatrino di corte di Palazzo Reale, davanti a una platea di 400 persone, con tutte le istituzioni cittadine. E primo attore, la scena è sua, la notizia la dà subito: «Basta ritornello, Kvara resta qui, è un nostro calciatore. Sono qui per esaltare ancor di più le sue caratteristiche».​

      Convinto, carico e chiaro. «Sono convinto che questa sfida arrivi per me al momento giusto. Sono qui per promettere serietà... per rassicurarvi che qui non c’è più confusione ma tanta chiarezza». Chiaro è soprattutto il suo pensiero. I concetti sono quelli di sempre: maglia sudata, cultura del lavoro e passione. «Bisogna ricostruire e lo sappiamo. Non posso promettere la vittoria perché è solo una squadra ad arrivarci. Voglio restituire credibilità a questo club che appena due anni fa ha vinto lo scudetto. Dobbiamo riposizionarci a ridosso delle solite note. Zitti e lavorare», è un po’ questo il suo slogan.

      Patti chiari, accanto a lui c’è il Presidente De Laurentiis e l’argomento progetto è inevitabile. «Sono qui per il progetto che mi ha subito entusiasmato, ho sentito qualcosa alla pancia. Avevo offerte dall’estero ma col Napoli avevo un discorso aperto. Ho posto una condizione ed è stata accettata: decido io chi resta e chi va».

      Di Lorenzo e Kvara sono i problemi del momento. «Stiamo gestendo queste due situazioni, a Di Lorenzo ho detto che non solo è un calciatore top ma è una persona perbene fondamentale per lo spogliatoio. Vale anche per Kvara». Poi interviene De Laurentiis: «Con Kvara ci siederemo e gli offrirò la proposta di rinnovo. Non ci saranno problemi, e Di Lorenzo sa quanto è importante per noi». Non solo loro ma anche Lobotka e Anguissa sono giocatori su cui l’allenatore ha posto il veto. «La maggior parte dei giocatori sarà confermata, li ritengo validi. Su Osimhen non posso dire nulla, la sua è una situazione decisa prima che arrivassi». Lukaku? «Giocatore top, eccellente. Ci si augura sempre di averli dalla propria parte, giocatori così».

      Conte chiede equilibrio e serietà: «Ma non dobbiamo dimenticare completamente il dolore dello scorso anno, da lì deve venire la spinta per ricominciare e fare una stagione diversa». La chiosa è tutta sua: «Sono un manager, il presidente lo sa. Voglio avere voce in capitolo. Non sono venuto qui a fare la statuina del presepe». Il Napoli può cambiare veramente volto… e filosofia. De Laurentiis gli ha lasciato completamente la scena per un’ora e mezza. Ed è la prima volta.

      La conferenza di Antonio Conte: «Il mio Napoli avrà una faccia inc...»

      «Prometto ai nostri tifosi che daremo più del massimo. Massima serietà da tutti i punti di vista. Napoli è una piazza importante e passionale. Lo sarà sempre, al di là degli allenatori, dei calciatori e delle proprietà. Da parte nostra, dovremo alimentare questa passione e per noi questa deve essere una responsabilità. Il mio Napoli che faccia avrà? Una faccia incazzata. Perché veniamo da un'annata in cui tante cose non sono andate nel verso giusto. Il mercato? Cerchiamo di fare le cose migliori per non sbagliare e per far arrivare giocatori che possano migliorare la rosa».

      «L'obiettivo è diventare di nuovo un'alternativa credibile alle solite note»

      «Perché ho scelto Napoli? Per il progetto. Ho firmato un contratto di tre anni e il presidente è stato molto chiaro su quello che possiamo fare — ha proseguito Conte —. Il progetto di cui abbiamo parlato sarà quello di cercare di far diventare Napoli di nuovo un'alternativa credibile alle solite note nel più breve tempo possibile. Ho avuto opportunità anche dall'estero ma c'era già un discorso in piedi con il presidente...».

      «Non sono paziente, non posso fare a lungo il comprimario»

      «Voi parlate a un uomo del sud, io sono nato a Lecce. So cosa significa e cosa rappresenta il calcio per il Sud. Per me è un ritorno a casa. E da allenatore dico che Napoli è una grande squadra. Vogliamo ricreare fondamenta e basi importanti per essere di nuovo competitivi. Chi ha tempo non aspetti tempo. Fosse per me inizierei già domani a fare battaglia da subito. Ma bisogna fare i conti con la realtà: il presente di oggi dice che l'anno scorso la squadra ha finito il campionato con 40 punti di distacco da quella che ha vinto lo scudetto. Sono dati che bisogna tenere in considerazione, non va nascosta la testa sotto la sabbia. Qui c'è un progetto e non possiamo competere con le solite note per il monte ingaggi ma possiamo farlo creando basi solide, fatte di lavoro e di cultura del lavoro. Quando ho detto che dobbiamo lavorare, 'Amma faticà', questa è la verità in assoluto. Qualcuno potrà essere più forte a livello di investimenti ma sulla mentalità e di ammazzare sportivamente chi ci sta davanti, no. Poi sapete che non ho troppa pazienza a fare il comprimario».

      Conte: «Dal presidente una sola rassicurazione: che avrei deciso io chi resta e chi va. A Napoli non c'è confusione, c'è chiarezza»

      «Come sto gestendo le difficoltà con i giocatori 'con il mal di pancia'? Le stiamo gestendo insieme al club nel migliore dei modi. Sono stato molto chiaro col presidente, prima di parlare di aspetti contrattuali ho voluto una sola rassicurazione: che avrei deciso io chi sarebbe rimasto e chi poteva prendere altre strade lontano da Napoli. Sono stato molto categorico su questo. Se noi parliamo di ricostruzione ma diamo via i migliori è un controsenso. E su questo ho trovato grande condivisione da parte del club, ho parlato con tutti i ragazzi, li ho chiamati perché volevo conoscerli e far capire le mie idee. Però alla fine se ci sono i problemi si risolvono. I giocatori che fanno parte del progetto saranno al 100 per cento del Napoli. C'è chi parla di confusione: non c'è nessuna confusione, c'è chiarezza».

      Conte su Di Lorenzo, Kvara e Osimhen

      «Di Lorenzo, oltre ad essere un giocatore top che conosciamo tutti, lo considero una persona perbene e importante nello spogliatoio. Stesso discorso per Kvara. L'anno scorso è stata un'annata in cui la frustrazione ha portato a situazioni non nitide. Ma i giocatori sanno che le difficoltà ci stanno, siamo uomini. Quest'anno deve essere una stagione di rivalsa. Osimhen? Sapevo benissimo anche della sua situazione ma è diversa dalle altre. Ci sono degli accordi e io in questo caso assisto, non posso entrare oggi in alcun discorso clausola che lo riguarda».

      ​CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Conte con una sola competizione è facile pronosticare che sarà una spina al chiulo.

        Kean alla Fiorentina pare trattativa non solo vera ma anche molto avanzata.
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          Dalle parole di Conte si capisce che prenderebbe Lukaku domani mattina...e si capisce pure che Osimehn è in partenza. Vediamo se daranno davvero 40 al Chelsea per Lukaku una volta venduto il nigeriano.

          L'ipotesi Milan-Lukaku sarebbe solo in prestito, il Milan non avrebbe intenzione di acquistarlo.
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          • germanomosconi
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            • pordenone
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            Si parla di cessione di Kean alla Fiorentina per 12 milioni
            ​​​...
            Che miseria
            Originariamente Scritto da Marco pl
            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            IO? Mai masturbato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            Io sono drogato..

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            • Venkman85
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              • Apr 2015
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              • Liguria
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              Se riusciamo a sbolognare Kean alla Fiorentina stappo lo spumante. Un attaccante da 11 gol nelle ultime tre stagioni di Serie A, di cui zero nell'ultima. Dodici milioni sono anche troppi

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              • Irrlicht
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                • Aug 2021
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                Miseria?

                Ci sarebbero da fare le capriole che lo sbolognate
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                • Sean
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                  Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                  Si parla di cessione di Kean alla Fiorentina per 12 milioni
                  ​​​...
                  Che miseria
                  Incassi 12 e ti liberi dello stipendio...tanto di più chi te lo paga? E' anzi un miracolo che la Fiorentina si sia interessata. A bilancio pesa 9,5 ho letto, per cui ogni centesimo sopra a quella cifra è pure plusvalenza...ma soprattutto lo sbologni a titolo definitivo.
                  ...ma di noi
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                    Deulofeu non farà parte della rosa 2024/25 dell'Udinese. Decisione consensuale. Giocatore e società faranno il punto tra un anno.
                    Sa tanto di carriera finita. Sarebbe un peccato, vista la grandezza del giocatore.

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                    • Steel77
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                        La Fiorentina si muove sul mercato per cercare il nuovo centravanti. Dopo le prime indiscrezioni nella giornata di oggi, la trattativa tra Moise Kean e il club toscano procede: l’accordo con il giocatore è quasi raggiunto. C’è grande ottimismo

                        Continuano i contatti tra #Napoli e #Torino per Alessandro #Buongiorno. De Laurentiis offre 30+5, la richiesta granata però è di 35 milioni fissi più bonus. Si continua a lavorare per raggiungere l’intesa

                        #Napoli, blitz in Germania di De Laurentiis e Manna per proporre il rinnovo a #Kvaratskhelia

                        ​Il #Galatasaray, per Nicolò #Zaniolo, chiede 20 milioni tra il prestito oneroso fissato a 3 e il diritto di riscatto a 17-18 che può trasformarsi in obbligo a determinate condizioni, ovvero le presenze. Partita aperta tra #Fiorentina e #Atalanta

                        #Milan e #Napoli rimangono interessate a Romelu #Lukaku. L’attaccante belga è in uscita dal #Chelsea, dove farà rientro dopo l’ultima stagione in prestito alla Roma. Ora le due società lavorano a un suo ritorno in Italia dopo le esperienze con l’Inter e coi giallorossi.

                        #Lazio, si va verso la chiusura per #Noslin, che potrebbe arrivare in prestito con obbligo di riscatto a 15 milioni più 2 di bonus

                        Il #Bologna ha aumentato l’offerta all’Union Berlin a nove milioni di euro per Robin #Gosens. Prestito con obbligo di riscatto a condizioni, rossoblù fiduciosi di poter chiudere l’operazione

                        Di Marzio







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                          Giuntoli sta lavorando forte su Thuram. È una priorità e c’è fiducia da parte della Juventus di arrivare al traguardo nei prossimi giorni. Khéphren ha già detto si ai bianconeri per un quinquennale​ [Schira]

                          Secondo quanto riportato dall'Inghilterra, da Caughtoffside, lo United è pronto a chiudere per Zirkzee. I Red Devils hanno deciso di pagare la clausola da 40 mln ed i 15 mln di commissione a Kia per anticipare tutti gli altri club interessati, tra i quali anche il Chelsea. [Milan World]

                          Gazzetta conferma quanto già riportato ieri sera. Lukaku apre al Milan, che sfida il Napoli nella corsa al belga. Con Zirkzee il discorso si è arenato sulle commissioni, allora i rossoneri si stanno guardando intorno. Ad oggi il Chelsea apre solo alla cessione di Lukaku: servono 25-30 mln. Per il prestito se ne potrebbe riparlare ad agosto. Ed occhio sempre anche ad Abraham che piace a Fonseca. ​[Milan World]

                          Per Sky sfida Milan - Napoli per Lukaku. Il Napoli non può fare l'operazione ad oggi perchè non ha ancora ceduto Osimhen. Lukaku andrebbe volentieri da Conte, ma il Milan ha il fattore tempo e un buon rapporto col Chelsea. Il Chelsea potrebbe scendere a 30-32. Lukaku ha un contratto da 11-11,5 mln. Quindi dovrebbe abbassare l'ingaggio. Lo farà? E quando vorrà decidere? Se dopo l'europeo, potrebbe tornare seriamente in corsa il Napoli.​ [Milan World]


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                            Conte allenatore-manager a Napoli, De Laurentiis si mette da parte: cosa è cambiato

                            ​Presentato a Palazzo Reale il nuovo allenatore del Napoli, il presidente gli lascia spazio e tempo. Si fida: «Antonio fa impresa», poi vola in Germania a convincere Kvara

                            Se il protagonista della scena madre non è più «lui» ma «l’altro», qualcosa è veramente cambiato. Un buon inizio o comunque un nuovo inizio: il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis siede accanto ad Antonio Conte sul palco del Teatrino di Corte di Palazzo Reale, lo ascolta, sorride, gli lascia spazio e tempo: per un’ora e tre quarti riflettori puntati solo sul nuovo allenatore. Conte ha tante cose da dire, senza inutili diplomazie: pochi fronzoli, tanta emozione, soprattutto all’inizio, quando riceve applausi senza che neanche abbia cominciato a parlare. Impeccabile in abito blu e camicia bianca, risalta il volto abbronzato. Sguardo acceso. «Sono un manager e voglio avere voce in capitolo, non sono venuto a Napoli per fare la statuina sul presepe, il presidente questo lo sa».

                            La platea di Palazzo Reale

                            De Laurentiis lo guarda compiaciuto, si limita ad aggiungere: «L’ho scelto proprio per questo, Antonio fa impresa». Quattrocento gli invitati a quello che senza alcun dubbio è un evento — in prima fila il sindaco Manfredi, il presidente della Regione De Luca, il capo degli Industriali Iannotti Pecci — per la città che dopo la sbornia scudetto si è risvegliata mortificata dal decimo posto in classifica: tutto in pochi mesi.

                            Le vicenda Kvara e Di Lorenzo: restano qui

                            Mentre Rocco Hunt fa le prove del suo concerto in piazza del Plebiscito, Conte accende il palco a «Corte» («mai avuta prima una presentazione così» dice mentre si guarda attorno anche un po’ incredulo). Risponde nel merito ad ogni domanda, quelle più scomode non gli creano imbarazzo (mai un vedremo, faremo, decideremo: il futuro è adesso, le declinazioni sono tutte al presente), al contrario detta la sua legge, una nuova legge. «Ho già tutto in mente, il Napoli è una squadra forte e le mie condizioni sono state chiare: decido io chi resta e chi invece va via». Va dritto al cuore del problema. Il riferimento a Di Lorenzo e Kvara è fin troppo evidente, non ci prova neanche a sviare. «Sono due giocatori importanti, fondamentali per noi. Il capitano oltre ad essere un top è una persona perbene, nel nostro spogliatoio è fondamentale. Capisco la frustrazione per la scorsa stagione ma noi siamo qui per ricostruire». Conte non ha (e lo dice) alcuna ricetta per la vittoria («non posso prometterla, è difficile. Solo una squadra ce la fa») ma propone serietà e passione.

                            Perchè Conte ha scelto Napoli

                            «Niente chiacchiere, qui non dev’esserci confusione ma chiarezza. Ci sono giocatori fondamentali come Lobotka, Anguissa che da qui non si muovono. Con De Laurentiis ne ho parlato dal primo momento della nostra trattativa». L’ex Tottenham spiega la scelta Napoli, dettata dalla voglia di ricominciare dal Sud, la sua terra, dal progetto del club e rivela di aver sorriso quando qualcuno gli ha detto: ma non hai paura di andare lì? «Paura di cosa? Questa è una sfida arrivata nel momento giusto per me come uomo e come allenatore. Nessuno mi ha mai regalato nulla, sudore e fatica sono i concetti che trasferisco a mia figlia e ai miei calciatori. Con questi colmeremo il gap del tetto ingaggi. Se qualcuno è scontento, si siede accanto a me in panchina e proviamo a fargli tornare l’entusiasmo». Lo ha studiato bene il mondo Napoli, Conte. Snocciola i numeri impietosi della scorsa stagione: 48 gol presi, 15ª peggior difesa, 27 reti subite in casa. «Dati sconcertanti. Non è soltanto colpa di portiere e difensore ma di tutta la squadra. La rosa, è una buona base di partenza ma faremo qualcosa sul mercato per renderla ancora migliore».

                            Osimhen e Lukaku

                            Capitolo Osimhen, l’unico giocatore che sfugge al suo controllo. «Conoscevo da prima la sua situazione. Sono cose stabilite quando non c’ero». Lukaku è il suo piano A, non lo nega. Ammette che Romelu (lo chiama per nome) è «un giocatore eccellente, sempre meglio averlo dalla nostra parte». L’allenatore del Napoli, in città con la moglie Elisabetta e la figlia Vittoria, ha già acceso i motori. «Qui c’è passione, fuoco, ho sentito subito qualcosa nella pancia». De Laurentiis signorilmente gli ha lasciato la scena, da oggi diventa di nuovo lui il primo attore: con il d.s. Manna e l’ad del club Chiavelli vola in Germania per il nuovo contratto di Kvara. Un buon inizio.

                            ​CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • 18080
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                              Mi cadono le braccia per Lukaku
                              Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                              • Sean
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                                • In piedi tra le rovine
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                                Stralcio della conferenza stampa di Conte

                                ______

                                Lukaku ha detto che lei è il miglior allenatore che abbia mai avuto.
                                “Parliamo di un calciatore forte. Non c’è nessun commento da fare”.

                                Qual è il reparto da rinforzare?
                                “Il Napoli ha preso 48 gol ed è stata la decima peggior difesa del campionato e stranamente siamo finiti decimi. Abbiamo subito 27 gol in casa, siamo stati la quindicesima peggior difesa della serie A. Sicuramente dobbiamo ritrovare un equilibrio, non ho mai visto squadre che vincono o si qualificano per la Champions con delle difese che prendono tantissimi gol. Ci deve essere sempre un equilibrio. Dobbiamo fare delle riflessioni, è sempre tutta la squadra ad essere coinvolta nella fase difensiva. Vogliamo portare dei correttivi. Girano tanti nomi e cercheremo di trovare il profilo migliore, rispettando sempre determinati parametri. Questo deve essere chiaro. Cercheremo di fare qualcosa in difesa, dal punto di vista tattico che di cambio di uomini per avere maggiore equilibrio”.​

                                Kvaratskhelia giocherà altrove se resta?
                                “Rimane e non voglio più parlarne, Sono stato molto categorico. Basta con questo ritornello. Lo ha detto il presidente che resta. Ha caratteristiche importanti, non ce ne sono così. E’ forte nell’uno contro uno, ma sa essere decisivo pure in posizione più centrale. Quello che faremo con lui è semplice: esalteremo le sue caratteristiche, a volte giocherà sull’esterno, a volte no. Se resta sempre dentro al campo, perde un po’ di libertà. Dobbiamo assecondare le sue caratteristiche. Lo faremo con Politano, Ngonge, Lindstrom. Tutti hanno queste capacità. L’idea tattica è molto chiara. Dovremmo decidere quando difendere con cinque giocatori e a volte con quattro. La costruzione e il modo di attaccare sarà molto simile”.​

                                Quanto tempo servirà per vedere qualcosa di concreto?
                                “Ripeto le parole del presidente. Vogliamo essere competitivi, l’ho già detto, chi ha tempo, non aspetti tempo. Comincerei già domani. Voglio battagliare sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo essere realisti. Lo scudetto è arrivato due anni fa, la cosa è più imminente è un’altra, siamo arrivati a 40 punti dalla prima. I distacchi sono abissali, questi sono dati che non dobbiamo nascondere. Non basta cambiare allenatore. C’è un progetto, non possiamo competere con le solite note per il monte ingaggi e per gli investimenti, ma possiamo competere creando delle basi solide. La cultura del lavoro sarà importante. Ho detto in napoletano amma fatica’ e su questo non ci batterà nessuno. Deve rappresentare la nostra forza. Dobbiamo avere la voglia di vincere e la voglia di ammazzare sportivamente l’avversario: con queste caratteristiche cercheremo di accorciare i tempi. Non ho tanta pazienza sotto questo punto di vista”.​

                                Cosa dovrà fare nell’immediato?
                                “Dobbiamo essere equilibrati, posso dire che questo campionato sarà completamente diverso. Il Napoli si è trovato a gestire la vittoria che è totalmente differente dai piazzamenti. Quando vinci, le dinamiche cambiano. Ci sono onori ma anche oneri nell’affrontare una nuova situazione. Dovremmo far tesoro dello scorso campionato, la vittoria dobbiamo ricercarla di nuovo ed essere più bravi a gestirla. Sono sicuro che tutte le componenti abbiano fatto tesoro di quanto accaduto. Ripeto, ora non dobbiamo parlare”.​

                                Baderete più al risultato che al gioco?
                                “Non mi piacciono queste etichette. L’obiettivo è entrare nel cuore della gente e dei tifosi. Io l’ho fatto, che sia giochista o risultatista. Direi di aver scritto qualche pezzo di storia, per me è importante. Non vado dietro al fumo, sono molto pratico. Le mie squadre hanno vinto con miglior difesa e miglior attacco”.​

                                È tornato per fare cosa?
                                “Di sicuro non sono rientrato per essere soltanto la statuina del Presepe. L’ho ricevuta e mi ha emozionato tanto, ma voglio essere protagonista. Ho già ricevuto tanto e non ho dato ancora niente. Sono in debito nei vostri confronti e voglio replicare subito”.​

                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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