Lazio migliore della Juventus, il Milan è un caso irrisolvibile
Bianconeri battuti due volte dallo stesso avversario in 10 giorni: a centrocampo sono «vecchi» e pigri. Rossoneri senza personalità, pieni di mezzi campioni e mezzi niente
di Mario Sconcerti
Le notizie sono due, Milan e Juventus. Seguendo la classifica è giusto cominciare dalla Juve. Ha perso la Supercoppa e già questo è grave. Sono Titoli, uno vale uno negli almanacchi. Lo scherzo in Arabia Saudita conta nei numeri quanto un campionato. Ma soprattutto rovescia una parte della realtà. La Juve in dieci giorni perde due volte contro lo stesso avversario. Il dubbio che la Lazio sia migliore è legittimo. Non più forte, migliore.
Nessuno tocca la qualità della Juve, che è quasi tutta negli attaccanti, a centrocampo è un po’ vecchia nel pensiero e qua e là anche pigra. Manca però di ordine giaguaro, di possibilità naturali. Correa non è inferiore a Dybala nel suo schema. Questo in Arabia ma anche in campionato. Immobile segna più di Ronaldo e Higuain insieme. Nessuno ha due registi come Leiva e Luis Alberto, senza parlare di Milinkovic che è un fantasista super eroe, da 90 chili e 190 cm, che la Juve non ha. La Juve con la Lazio perde perché si addice al gioco di Inzaghi. È possibile che questo pesi molto anche sul campionato.
Il Milan non va visto per questo risultato enorme, ma nell’insieme. È una buona squadra di giocatori normali, di poca personalità. È piena di mezzi campioni e di mezzo niente. Il Milan ha vinto 6 partite, contro Brescia, Verona, Spal, Genoa, Parma e Bologna. Ha perso 8 volte, di cui 5 contro le prime 5 della classifica. Di cosa stiamo parlando?
Non è ironia, è destino, un amore mai nato ma intensamente voluto, l’inespressione delle notti bianche, sudate e malaticce. Non c’è squadra in questo Milan che sia all’altezza dell’idea che abbiamo di un qualunque altro Milan. C’è gentilezza, crasi, leggerezza di muscoli e idee. Un alto e basso non deciso dal Milan, ma dalla qualità degli avversari. Era chiaro fin dall’inizio, fin da Giampaolo, ma direi anche fin da Fassone. Dentro c’è tutto, incompetenza, ingenuità, arroganza, sfortuna, limiti tecnici. Non è risolvibile, ma nemmeno sopportabile. Buon Natale comunque, a tutti.
CorSera
Bianconeri battuti due volte dallo stesso avversario in 10 giorni: a centrocampo sono «vecchi» e pigri. Rossoneri senza personalità, pieni di mezzi campioni e mezzi niente
di Mario Sconcerti
Le notizie sono due, Milan e Juventus. Seguendo la classifica è giusto cominciare dalla Juve. Ha perso la Supercoppa e già questo è grave. Sono Titoli, uno vale uno negli almanacchi. Lo scherzo in Arabia Saudita conta nei numeri quanto un campionato. Ma soprattutto rovescia una parte della realtà. La Juve in dieci giorni perde due volte contro lo stesso avversario. Il dubbio che la Lazio sia migliore è legittimo. Non più forte, migliore.
Nessuno tocca la qualità della Juve, che è quasi tutta negli attaccanti, a centrocampo è un po’ vecchia nel pensiero e qua e là anche pigra. Manca però di ordine giaguaro, di possibilità naturali. Correa non è inferiore a Dybala nel suo schema. Questo in Arabia ma anche in campionato. Immobile segna più di Ronaldo e Higuain insieme. Nessuno ha due registi come Leiva e Luis Alberto, senza parlare di Milinkovic che è un fantasista super eroe, da 90 chili e 190 cm, che la Juve non ha. La Juve con la Lazio perde perché si addice al gioco di Inzaghi. È possibile che questo pesi molto anche sul campionato.
Il Milan non va visto per questo risultato enorme, ma nell’insieme. È una buona squadra di giocatori normali, di poca personalità. È piena di mezzi campioni e di mezzo niente. Il Milan ha vinto 6 partite, contro Brescia, Verona, Spal, Genoa, Parma e Bologna. Ha perso 8 volte, di cui 5 contro le prime 5 della classifica. Di cosa stiamo parlando?
Non è ironia, è destino, un amore mai nato ma intensamente voluto, l’inespressione delle notti bianche, sudate e malaticce. Non c’è squadra in questo Milan che sia all’altezza dell’idea che abbiamo di un qualunque altro Milan. C’è gentilezza, crasi, leggerezza di muscoli e idee. Un alto e basso non deciso dal Milan, ma dalla qualità degli avversari. Era chiaro fin dall’inizio, fin da Giampaolo, ma direi anche fin da Fassone. Dentro c’è tutto, incompetenza, ingenuità, arroganza, sfortuna, limiti tecnici. Non è risolvibile, ma nemmeno sopportabile. Buon Natale comunque, a tutti.
CorSera
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