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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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UFFICIALE: la #FIGC cancella la norma che avrebbe impedito l'iscrizione ai campionati in caso di partecipazione alla #Superlega o altre competizioni non FIFA o UEFA. La norma era fuorilegge, come da sentenza della Corte di Giustizia Europea
mirko nicolino
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza MessaggioPerin non è detto rimanga....ma di noi
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Strano che FIGC e Lega non vogliono che il governo si inserisca nella valutazione dei bilanci e relative iscrizioni al campionato...I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioStrano che FIGC e Lega non vogliono che il governo si inserisca nella valutazione dei bilanci e relative iscrizioni al campionato...
Fa bene in questo caso il governo a varare una agenzia terza che certifichi i numeri e la regolarità delle iscrizioni, anche se alla fine i personaggi si conoscono tutti, in Italia il controllore e il controllato magari si conoscono da una vita per frequentazioni degli stessi salotti romani o politici...per cui non lo so se nella sostanza cambierà davvero qualcosa.
Intanto Gravina però si è preso una bella badilata sui denti con la cancellazione della norma anti superlega, che era completamente illegale...e infatti la Figc fu l'unica a vararla, i soliti ridicoli, nessun campionato mise una norma simile....ma di noi
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Torna in risalita il nome di Conte per il Napoli....ma di noi
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Attenzione: Di Marzio dice Conte al Napoli....ma di noi
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Il Genoa vince 2-0 sul Bologna nella loro ultima di campionato.
La partira rivestiva un interesse squisitamente collaterale, cioè per capire se il sesto posto varrà o no per la champions. Se l'Atalanta farà 3 punti nelle prossime 2 gare la Roma andrà in EL, perchè l'Atalanta arriverà terza o quarta; se dovesse farne due o di meno la Roma andrà in champions, perchè l'Atalanta resterà quinta....ma di noi
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La Roma ora trema: è fuori dalla Champions se l’Atalanta vince una partita
La sconfitta del Bologna con il Genoa complica i piani dei giallorossi e rende ininfluente il risultato di Juventus-Monza
La Champions è più lontana, ma ancora possibile. La sconfitta del Bologna a Marassi contro il Genoa, però, lascia solo una speranza alla Roma: che l’Atalanta non vinca nessuna delle due partite che le restano, contro il Torino domenica e contro la Fiorentina nel recupero del 2 giugno. Ininfluente (per i giallorossi, non per i bianconeri) la partita fra Juventus e Monza. Soprattutto, la Roma non potrà avere un verdetto favorevole in questo weekend. Se l’Atalanta batte il Torino, De Rossi dice addio alla Champions. Se l’Atalanta perde o pareggia, la Roma dovrà aspettare il 2 giugno.
Il gioco dei punti, degli scontri diretti e della classifica avulsa
Il Bologna ha chiuso il suo campionato a 68 punti. L’Atalanta ne ha 66: con una vittoria la supera in classifica ed entra fra le prime 4. La squadra di Gasperini può restare quinta solo se non vince più e ottiene al massimo due pareggi: in caso di arrivo a pari punti con il Bologna, sarebbe dietro per gli scontri diretti. Di contro, se l’Atalanta vince le sue due partite è sicuramente terza.
Per la Roma è ormai indifferente il cammino della Juventus
E la Juventus? Fino a ieri per la Roma era importante anche il successo dei bianconeri sul Monza, per tenere l’Atalanta a distanza. Adesso, paradossalmente, non serve più: se la Juve perde e resta a 68, la classifica avulsa a tre mette nell’ordine Bologna, Juventus e Atalanta al terzo, quarto e quinto posto.
La Juventus gioca solo per sé a questo punto: se vince o pareggia con il Monza stacca il Bologna, conquista almeno il quarto posto finale e poi dovrà attendere Atalanta-Fiorentina per sapere se sarà terza o quarta. Se i bianconeri perdono con il Monza, invece, sono quarti o quinti in base ai risultati dell’Atalanta. La Juve ha due pareggi con il Bologna e due con l’Atalanta ma è sfavorita dalla differenza reti in caso di arrivo a parità a due squadre.
https://www.repubblica.it/sport/calc...nta-423105759/...ma di noi
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Gasperini e l’Atalanta avanti insieme: il tecnico verso il sì, sabato la risposta definitiva. E il Napoli ricontatta Antonio Conte
L’incontro di venerdì tra il tecnico che ha vinto l’Europa League e la società nerazzurra ha avuto esito positivo: ora Percassi, che ha proposto il rinnovo fino al 2028 per 5 milioni di euro più bonus a stagione, attende la conferma ufficiale. De Laurentiis tra l’ex ct e Pioli
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Milan, per Fonseca contratto di 3 anni. Quando arriva il nuovo allenatore
Dopo l'annuncio della separazione da Stefano Pioli, il Milan ora guarda al futuro con Paulo Fonseca, il suo successore (salvo colpi di scena). Per il portoghese un triennale a 3 milioni a stagione e il compito di conquistare stima e fiducia dell'ambiente
Come le porte girevoli degli alberghi: uno entra, l’altro esce. Così è la vita, così è il calcio. Per un allenatore che saluta e va per la sua strada, eccone un altro che arriva e prende il suo posto. Il Milan volta pagina: chiusa ufficialmente l’era Stefano Pioli, il club rossonero si prepara ora ad accogliere il suo successore, che a meno di colpi di scena sarà Paulo Fonseca.
Il portoghese, 51 anni, liberatosi dal Lille di Ligue1 in questi giorni, avrebbe definitivamente superato la concorrenza e convinto il board rossonero, da Cardinale in giù. Il «profilo internazionale» cercato dai dirigenti rossoneri è quindi lui: ha già allenato in più campionati, incluso il nostro, fra 2019 e 2021 alla Roma, ottenendo un quinto e un settimo posto. L’annuncio non sarà immediato, forse a giugno, ci vorrà ancora qualche giorno per risolvere gli ultimi nodi burocratici.
La verità è che il suo nome non scalda i tifosi, che avrebbero preferito un tecnico più esperto come Antonio Conte o più cool come Roberto De Zerbi. Starà quindi a lui risalire la corrente e conquistarsi la stima e la fiducia dell’ambiente, esattamente come ha fatto Pioli all’inizio della sua avventura nell’ottobre del 2019, quando fu accolto con la tempesta social del #pioliout, dopo il no di Luciano Spalletti, per poi arrivare a essere un idolo due anni e mezzo più tardi, dopo la conquista dello scudetto. Una mano a Fonseca potrebbe arrivare dal mercato, con l’ingaggio di quei due-tre innesti chiave che al suo predecessore sono mancati maledettamente: un attaccante (Guirassy dello Stoccarda è ora in prima fila, costa 17 milioni), un mediano di piede e di gamba come Fofana del Monaco, infine un centrale difensivo di livello o meglio due, per iniziare a sistemare un reparto che ha fatto acqua da tutte le parti.
Il modulo tattico non cambierà, alternandosi come adesso fra 4-2-3-1 e 4-3-3. Fra gli incassi della nuova Champions e un’eventuale cessione di peso (Hernandez, Maignan e Bennacer gli indiziati principali) il budget consentirà di rafforzare la squadra come serve. Il portoghese, amante dei cavalli e della batteria, firmerà un contratto di tre anni a 3 milioni di euro a stagione.
Il futuro è adesso. Ma prima, c’è un addio da onorare. Milan-Salernitana di stasera per la classifica non conta più nulla, ma da un punto di vista emotivo sarà una serata forte. Pioli saluterà San Siro per l’ultima volta, dopo un’avventura lunga quattro anni, conclusa in maniera amara, ma che ha regalato gioie e successi, dopo troppi anni di feroci delusioni. Non solo: sarà l’ultima volta anche per Olivier Giroud e Simon Kjaer, due dei simboli dello scudetto 2021-22. È la fine di un’era.
CorSera
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La Juventus si prepara a una piccola rivoluzione. La panchina è ormai un affare chiuso e Giuntoli inizia a costruire la squadra del futuro dalla porta: in chiusura Di Gregorio, Szczesny ai saluti
Thiago Motta sì, Di Gregorio quasi. Il nuovo corso della Juventus non parte più esclusivamente dall’allenatore, per cui manca ormai solo l’ufficialità (sarà un triennale da circa 5 milioni di euro a stagione). Giuntoli sta infatti progettando la ristrutturazione della rosa, che comincerà dalla porta. La notizia non è tanto sul nome preferito, cioè il portiere del Monza che, a 26 anni, in due stagioni ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter competere a livelli molto alti. Ma sulle gerarchie.
La strategia di Giuntoli e il futuro di Szczesny
Quello che infatti sembrava essere un gregario di Szczesny almeno per il prossimo campionato (il polacco ha il contratto in scadenza nel 2025), dovrebbe essere invece da subito eletto a portiere titolare. Con Perin, anche lui con il contratto che terminerà l’anno prossimo, come suo vice. Una porta quindi tutta italiana, con Szczesny pronto a salutare dopo sette stagioni e 252 partite (forse 253 con la prossima) in bianconero.
Una strategia chiara, quella di Giuntoli, che vuole regalare aria nuova a una squadra pronta a ripartire quasi da zero. Con il Monza, la Juventus sta lavorando a un accordo da circa 20 milioni di euro per l’acquisto a titolo definitivo: restano ancora pochi dettagli da risolvere, ma la direzione sembra presa.
Dopodiché, la dirigenza si sposterà verso le altre aree del campo, dove nei piani c’è l’idea di arrivare a Calafiori per la difesa e a Koopmeiners per il centrocampo. L’attacco? Al momento, senza un’uscita importante, difficilmente potrà prevedere un colpo grosso in entrata. Ma il nome di Zirkzee resta sempre nella lista. Soprattutto con Thiago Motta in panchina.
CorSera...ma di noi
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