Gasperini conferma che ha una proposta del Napoli sul tavolo: da capire dunque che vorrà fare, ma col campionato ormai agli sgoccioli non mancherà molto per scoprire le carte relativa alla panchina, la sua è quelle di tanti altri.
Per quanto riguarda tutti i discorsi che si stanno facendo sui media in queste ore, torna in tavolo uno dei topoi del calcio: il famoso Modello...tutti lo citano di continuo come si parlasse del vello d'oro, di volta in volta appiccicando quella etichetta ad una squadra differente - un secondo prima della finale di EL il Modello era il Leverkusen ad esempio.
Che cosa è e che vuol dire il Modello? Non si sa. Lo si può descrivere però in negativo: se per Modello si intende infatti la gestione provinciale di squadre di provincia, ecco che si capisce che non è un Modello adatto alle squadre metropolitane, per cui tutto il discorsone cade subito.
L'Atalanta è arrivata a vincere l'EL dopo 8 anni di gestione Gasperini: in una grande squadra se per 8 anni non vinci di allenatori ne cambi 3 o anche 4 per dire. Il Modello Atalanta va dunque bene per l'Atalanta e realtà consimili, dove se non ti piazzi in champions non succede nulla, dove la vittoria del campionato non è prevista nè un obiettivo, dove i giocatori li cresci e poi li vendi, dove gli stipendi non superano mai una certa soglia e quindi fai con i giovani, senza cioè portare in casa una stella: questo Modello, per evidenti ragioni, non può essere trasferito alle squadre metropolitane, dove le pressioni e le gestioni dell'insieme sono di tutt'altra natura perchè si perseguono tutt'altri obiettivi.
Quello che invece si può prendere ad esempio è la capacità di scovare bravi giocatori a poco: Koopmeiners fu acquistato dall'AZ per 15 milioni se non sbaglio...ed è adesso un centrocampista che farebbe comodo a tante big italiane...quindi questa sapienza sul mercato, che in epoca di ristrettezze economiche farebbe comodo a tanti: tutto il resto non è applicabile nè esportabile a realtà di dimensioni ed esigenze completamente differenti, per cui il Modello è buono per i giornali ed i deliri degli Adani.
Per quanto riguarda tutti i discorsi che si stanno facendo sui media in queste ore, torna in tavolo uno dei topoi del calcio: il famoso Modello...tutti lo citano di continuo come si parlasse del vello d'oro, di volta in volta appiccicando quella etichetta ad una squadra differente - un secondo prima della finale di EL il Modello era il Leverkusen ad esempio.
Che cosa è e che vuol dire il Modello? Non si sa. Lo si può descrivere però in negativo: se per Modello si intende infatti la gestione provinciale di squadre di provincia, ecco che si capisce che non è un Modello adatto alle squadre metropolitane, per cui tutto il discorsone cade subito.
L'Atalanta è arrivata a vincere l'EL dopo 8 anni di gestione Gasperini: in una grande squadra se per 8 anni non vinci di allenatori ne cambi 3 o anche 4 per dire. Il Modello Atalanta va dunque bene per l'Atalanta e realtà consimili, dove se non ti piazzi in champions non succede nulla, dove la vittoria del campionato non è prevista nè un obiettivo, dove i giocatori li cresci e poi li vendi, dove gli stipendi non superano mai una certa soglia e quindi fai con i giovani, senza cioè portare in casa una stella: questo Modello, per evidenti ragioni, non può essere trasferito alle squadre metropolitane, dove le pressioni e le gestioni dell'insieme sono di tutt'altra natura perchè si perseguono tutt'altri obiettivi.
Quello che invece si può prendere ad esempio è la capacità di scovare bravi giocatori a poco: Koopmeiners fu acquistato dall'AZ per 15 milioni se non sbaglio...ed è adesso un centrocampista che farebbe comodo a tante big italiane...quindi questa sapienza sul mercato, che in epoca di ristrettezze economiche farebbe comodo a tanti: tutto il resto non è applicabile nè esportabile a realtà di dimensioni ed esigenze completamente differenti, per cui il Modello è buono per i giornali ed i deliri degli Adani.
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