Attenzione 3 - 2
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Come è successo? Avevo staccato dopo il 2-0. Adesso mi riguardo tutto....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Si sono un pò addormentati in difesa alla fine sto leggendo...vabbè, ormai quello che conta è sapere chi sarà l'allenatore, vedere chi tenere e chi cedere e proiettarsi oltre....ma di noi
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Joey Saputo, presidente del Bologna, ai microfoni di 'DAZN': "Incontro con Thiago Motta? Faremo di tutto per continuare con lui, lo incontreremo questa settimana"....ma di noi
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La Juventus tracolla e va sotto tre gol, poi pareggia con Chiesa, Milik e Yildiz. Beffa per il Bologna di Thiago Motta destinato sulla panchina dei bianconeri. Saputo: «Proverò a trattenerlo»
È qui la festa, anche se bagnata e un po’ triste per la clamorosa rimonta juventina ma soprattutto perché l’attore protagonista, oggi o al massimo domani, saluterà la compagnia. Thiago Motta fatica a togliersi di dosso gli occhi curiosi e indagatori dei suoi tifosi che non lo vorrebbero lasciare andare e quelli dei bianconeri, sistemati nello spicchio della curva San Luca e scossi dal licenziamento turbolento di Allegri, che invece lo aspettano per un nuovo inizio. La partita, che mette in palio il terzo posto, passa un po’ in secondo piano ed è un peccato perché è bella, intensa, folle.
Il Bologna prima la domina sul piano del ritmo, del gioco, dell’intensità, poi la butta via. La Juve si rianima quando è al tappeto e niente sembra poterla salvare dalla figuraccia. Il duro Montero, un esordio così, non lo dimenticherà mai. Sotto 3-0, la sua creatura viene fuori grazie a un finale prepotente in cui segna tre volte in otto minuti con Chiesa, la punizione di Milik e Yildiz, gli ultimi due partiti dalla panchina. 3-3 e tutto resta come prima: il terzo posto Bologna e Juve se lo giocheranno all’ultima giornata.
Il pari non sciupa la festa del Bologna, che ritrova la Champions dopo 60 anni: fuochi d’artificio accompagnano il giro d’onore della squadra. Il presidente Joey Saputo, alla fine, confida la sua speranza: «Parlerò con Thiago e faremo di tutto per continuare il percorso insieme». L’allenatore: «Decideremo insieme e lo comunicheremo». Trattenere l’italo brasiliano sarebbe un altro miracolo dopo quello che il Bologna ha compiuto in campo.
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Zhang, il sogno perduto: quanti soldi bruciati dopo lo stop da Pechino
A mezzanotte scade il prestito di Oaktree che da mercoledì può prendersi il club. Dai proclami ai debiti, la parabola discendente di Suning
Questa notte o molto più probabilmente mercoledì, salvo sorprese, il fondo Oaktree annuncerà l’intenzione di escutere il pegno sulle azioni dell’Inter, per il mancato pagamento da parte di Zhang del finanziamento triennale da 275 milioni concesso nel 2021, che scade oggi.
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Napoli, Conte sbatte la porta: casting troppo lungo, si candida Gasperini
Il tecnico salentino ha deciso di sfilarsi dalla short list dei pretendenti alla panchina
Fuori uno, anzi il numero 1. Il casting è quasi finito (almeno per lui), andate in pace. Antonio Conte ha deciso di sfilarsi dalla short list dei pretendenti alla panchina del Napoli, stanco di essere messo in concorrenza da Aurelio De Laurentiis con colleghi di cui ha grande stima, ma che non possono vantare un curriculum paragonabile a quello dell’ex ct della Nazionale.
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Inter, alle 17 l'ora X: senza il rimborso del prestito, il club passerà a Oaktree
Considerata l'incapacità di Zhang di rientrare dei 380 milioni di finanziamento ricevuti nel 2021, nel pomeriggio il fondo americano diventerà il nuovo proprietario
Oggi, ore 17. È la deadline, la scadenza, il termine ultimo trascorso il quale l’Inter passerà nelle mani di Oaktree. Meglio ancora: il momento in cui potrà scattare ufficialmente la procedura di escussione del pegno, considerata l’incapacità di Steven Zhang di rimborsare i 380 milioni di euro di finanziamento ricevuti nel 2021. Dalle 17 in poi, ogni minuto a quel punto sarà buono per un comunicato con cui il fondo californiano renderà pubblico uno scenario ormai inevitabile.
E certo, nel mondo della finanza funziona un po’ come nel calcio, non è finita fino al fischio di chiusura. Ma la strada ormai è tracciata: nessuna novità è arrivata dal fronte Suning, lo stesso Zhang ha annullato il suo intervento alla festa del Castello Sforzesco, che pure era nei programmi ieri sera: non era il caso. È il segnale di una difficoltà estrema, senza vie d’uscita se non quelle che appartengono a colpi di scena oggettivamente inimmaginabili. Perché anche l’ultimo tentativo di Suning, quello di provare a riallacciare i rapporti con Oaktree per un’estensione breve del prestito, sono caduti nel vuoto. A questo punto, dal fondo californiano filtra la ferma volontà di aspettare la dead line e poi prendere in mano la società. La verità è che a questo punto anche la dirigenza attuale dell’Inter si sta preparando a un cambio di proprietà. La procedura di escussione del pegno, che tecnicamente avverrà in Lussemburgo, dovrebbe avere una tempistica piuttosto breve: giorni, neppure settimane. Poi sarà la volta delle dimissioni dell’attuale consiglio d’amministrazione del club e il tempo tecnico perché se ne formi uno nuovo, così da restituire alla società nerazzurra la possibilità di andare oltre l’ordinaria amministrazione: in tutto 20 giorni, al massimo un mese.
dettagli
— Questo, evidentemente, non evita lo scenario per cui Zhang potrà continuare a battagliare dal punto di vista legale: l’eventualità non è mai stata smentita, anzi viene rafforzata dal tipo di comunicato dello stesso Zhang di sabato scorso, parole ponderate e “pesate” da uno staff di avvocati. I dettagli del passaggio di mano sono molteplici. Smentita l’ipotesi che Zhang possa tenere una quota di minoranza. Non trova conferma, ma neppure smentite, il fatto che il presidente interista incasserà una quota dalla cessione, quota che risponde al differenziale tra una stima del valore del club fatta da un perito terzo e l’ammontare della posizione debitoria dello stesso presidente.
E poi, quanto futuro? Difficile sbilanciarsi. Almeno per il tempo necessario a trovare un compratore che valuti molto il club, una cifra non lontana dalla valutazione che ne dava Zhang, ovvero 1,2 miliardi di euro. Questa, a pensarci bene, è la miglior garanzia possibile per i tifosi dell’Inter: è interesse del fondo mantenere alta la competitività, non depauperare il club dal punto di vista tecnico, anzi ove possibile aumentarne i ricavi. In ogni caso un nuovo compratore non sembra esserci, almeno al momento: non c’è notizia di due diligence in corso. Meglio tenere la testa su Oaktree, allora: 2906 giorni dopo quel 6 giugno 2016, Suning si appresta a lasciare l’Inter. È il giorno più lungo per Zhang, anche se dura solamente 17 ore.
Considerata l'incapacità di Zhang di rientrare dei 380 milioni di finanziamento ricevuti nel 2021, nel pomeriggio il fondo americano diventerà il nuovo proprietario
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E' incredibile come nel calcio la ruota giri e trituri tutto e tutti. Si scende (o si viene buttati giù dal carro) e si finisce nella polvere e immediatamente sotto al tappeto, nel mentre i servienti sono già sul nuovo calesse a incensare e leccare il posteriore del nuovo padrone.
Zhang, formalmente ancora il presidente della società Inter, ieri non ha più tenuto il discorso celebrativo lo scudetto al Castello Sforzesco (qualcuno dice che il discorso "glielo hanno cancellato"): il giovane Zhang, fino ad un nanosecondo fa celebrato, incensato, è già nell'oblio, come se non fosse mai esistito.
La festa al Castello Sforzesco è diventata una stralunata celebrazione dei nuovi, incipienti padroni: gli yankee di Oaktree, sorta di boss californiani che prestano soldi ai disperati, affossandoli con tassi impossibili e che moltiplicano il debito, per poi incamerarsi i loro beni, sistemare i conti e rivendere guadagnandoci - questi sono i fondi speculativi dei quali una stampa senza dignità e senza il senso del decoro e del ridicolo sta tessendo le laudi.
Una mano di scolorina e i cinesi Suning (due scudetti e una finale di champions in 6 anni) sono finiti nel sottoscala, il calcio funziona così.
Vedremo all'opera dunque questo fondo speculativo: ci vuole un grosso atto di fede per credere che essi credano nel pallone e non nella speculazione finanziaria...un grosso atto di fede o una grossa abitudine a baciare i piedi dei padroni, chiunque essi siano, e nel mondo del pallone, come stiamo vedendo a ennesima conferma, di leccapiedi ne trovi quanti ne vuoi.Last edited by Sean; 21-05-2024, 11:08:18....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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L'unica fortuna per i tifosi nerazzurri è che i nuovi, pur non capendo nulla di pallone, avranno l'interesse a non disperdere il "valore" della squadra, perché vorranno rivendere ad un prezzo con una forbice di guadagno più alta possibileSpesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Sì, ma siccome appunto devono guadagnarci, devono pure abbattere i debiti e sottoporre il club ad una cura dimagrante, proprio per aumentare il margine di guadagno quando andrai a rivendere il club "risanato".
Già in questo mercato mi aspetto la spedizione aerea di almeno un big. La fortuna dell'Inter è avere un Marotta che col mercato "creativo" ci va a nozze e almeno nell'immediato riuscirà a non far pesare calcisticamente questo ribaltamento...sulla lunga distanza invece sarà tutta una incognita....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Si, molto probabile un big lo diano via.
Comunque, visto l'andazzo delle altre, a meno di sconsquassamenti difficilmente pronosticabili, già Taremi e Zielinski gli basterebbero per partire ampissimamente avanti nei pronostici.
Sulla lunga distanza, assolutamente vero ciò che affermi.
Vedremo se il giocattolo riuscirà a stare suLast edited by Irrlicht; 21-05-2024, 09:55:33.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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