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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Messaggio di Andrea Agnelli
Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
Unico a fare schifo come sempre insigne, mortacci sua.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggiobeh , Rabiot che scrive "meritavi un addio diverso" lascia poco spazio a dubbi sulla permanenza
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Fiorentina-Napoli 2-2: punizioni d’autore di Biraghi e Kvaratskhelia. Viola in zona Conference
Azzurri in vantaggio con Rrhamani, poi rimontati dal capitano toscano e Nzola. Fissa il punteggio una magia del georgiano, Politano colpisce il palo. Il ct Spalletti in tribuna
Botta e risposta e discorso Europa rimandato alla prossima giornata. La Fiorentina andava a caccia di una vittoria che l’avrebbe spedita matematicamente in Conference League per la terza stagione di fila. Ovvero da quando Vincenzo Italiano è sulla panchina viola. Il Napoli, invece, sperava nel sorpasso e invece rimane due punti sotto e con gli scontri diretti a favore dei viola. Il vantaggio di Rrahmani, il sorpasso firmato da Biraghi e Nzola, il pari di Kvaratskhelia. Sotto gli occhi di oltre 28 mila tifosi e uno spettatore speciale in tribuna: è il ct Luciano Spalletti, alle prese con le scelte in vista dei prossimi Europei e alcuni giocatori che in campo rientreranno in quel gruppo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Juventus, consegnata ad Allegri una contestazione disciplinare: i legali avranno 5 giorni per rispondere. Ipotesi accordo tra le parti.
La vicenda tra Allegri e la Juventus non si è conclusa con l'esonero comunicato questo pomeriggio.Il club bianconero proverà infatti a tentare la strada del licenziamento per giusta causa per risparmiare qualcosa del suo ingaggio. Da capire se le parti troveranno un accordo tramite una transazione che permetterebbe al livornese di essere libero e tornare ad allenare nella prossima stagione. Max, dal canto suo, visto che nel comunicato viene citata la questione disciplinare, tramite i suoi legali dovrà difendersi entro cinque giorni. Sulla base di questo si deciderà il da farsi per il licenziamento per giusta causa o meno.
Nella lettera di esonero consegnata ad Allegri aggiunta contestazione disciplinare propedeutica al licenziamento per giusta causa
[Giovanni Guardalà - Sky Sport]
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Allegri-Juventus: ipotesi transazione. La telefonata di Elkann, la nota, poi la formula «sollevato dall'incarico»
La telefonata di Elkann a Danilo, il capitano, aveva anticipato la decisione della Juventus, poi comunicata dall'ad Scanavino ad Allegri. Ora Montero per due partite, poi inizierà l'era di Thiago Motta
Finisce con un sette in condotta, come nella scuola di una volta: Massimiliano Allegri è stato «sollevato dall’incarico» per «taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta». La decisione diventa ufficiale alle cinque e mezzo della sera, con una nota ufficiale e abrasiva, dopo che l’allenatore era stato richiamato al campo base, dove aveva diretto l’allenamento del mattino, surreale. «Ci siamo giocati il mister», aveva ammesso, la sera prima, un giocatore. La conclusione era nell’aria, quasi scontata, dopo la sbornia di Roma, tra il furibondo strip-tease sul prato, il gesto poco elegante a Cristiano Giuntoli, un set fotografico preso a calci, la sfuriata al direttore di Tuttosport, pur ricomposta, ieri in pausa pranzo. Un provvedimento comunicato in un colloquio dall’ad Maurizio Scanavino, che sarebbe poi il datore di lavoro, il che ne conferma il rango di decisione disciplinare, e non tecnico-sportiva.
Juventus, proposta di transazione
C’erano altri indizi sparsi qua e là, che il foglio di via sarebbe stato inevitabile: una storia su Instagram del collaboratore tecnico di Allegri, Aldo Dolcetti, uno talentuoso e raffinato anche fuori dal campo: colonna sonora impeccabile dei Doors, «The End», la fine. E poi, la telefonata di John Elkann, alias la proprietà, a Danilo, il capitano, preannunciando il ribaltone e i progetti futuri del club. «Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 — c’era scritto ancora nella nota della società — e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la finale di Coppa Italia. La società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri».
Tono formale d’ordinanza perché poi, la sostanza, rischia di diventare materia per avvocati: la società è pronta a sostenere il licenziamento per giusta causa, anche se la prima opzione potrebbe essere la proposta di una transazione, tagliando la busta paga dell’ultimo anno di contratto (sui 7 milioni di euro netti più bonus). Ci sarà tempo per parlarne, visto che il tecnico, come quasi tutto lo staff, sono stati «sollevati dall’incarico», non licenziati. Già pronto il traghettatore per le ultime due partite, a Bologna e in casa con il Monza: Paolo Montero, allenatore della Primavera e bandiera bianconera, che sconterà oggi a Frosinone la giornata di squalifica. Verve polemica l’aveva pure da giocatore (16 espulsioni, record), ma pare eviterà spogliarelli. Morale: l’allenamento di stamattina sarà guidato da Francesco Magnanelli e Simone Padoin, superstiti dello staff di Allegri, magari con i consigli di Danilo, che in Brasile ha già preso il primo patentino da allenatore.
Inizia l'era Thiago Motta
Finito il campionato, bacchetta a Thiago Motta, che dovrà essere compositore e direttore; scelto con l’idea di esplorare un futuro diverso, che solo il tempo potrà dire se anche migliore. Di Allegri, uno che, in 8 anni, ha fatto trionfare e dannare. Sapendo che la storia della Juve, e della città, somigliano più al pragmatismo radicale di Allegri, che alle geometrie estetiche di Sarri, o ai progetti ambiziosi di Pirlo. L’allenatore italo-brasiliano potrebbe essere l’uno e gli altri, tradizione e innovazione. Del resto, nella sua tesi di Coverciano — «Il valore del pallone - Lo strumento del mestiere nel cuore del gioco» — citò Albert Einstein: «Se la logica porta da un punto A a un punto B, l’immaginazione porta dappertutto». A sognare, anche.
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Perché Allegri ha sbagliato: scamiciato ma vincente, è passato dalla ragione al torto
L'accusa pesante a Massimiliano Allegri nel comunicato della società bianconera che ha valutato e pesato ogni parola. Così Giuntoli lo ha cotto, mese per mese
Lui si è scamiciato troppo e la Juve lo mette a nudo: «Esonerato con effetto immediato per comportamenti non compatibili con i valori della Juventus». Pem, Pem, Pem: accusa pesante nel comunicato della società bianconera che avrà valutato e pesato ogni parola. Allegri un fuoriclasse in panchina, con tutti quei trofei conquistati, coppe e scudetti vinti. Ma anche un campione nel passare in un amen, con la Coppa Italia appena vinta, la quinta in carriera, dalla ragione al torto. Cosa gli viene in mente, con l’esperienza che ha, con quelle lauree (e master) raggiunte sbracciandosi dal primo all’ultimo minuto in panchina, a girare per il campo, appena sconfitta l’Atalanta, una signora squadra, un capolavoro di tecnica e tattica, a cercare prima Rocchi, il capo degli arbitri «Dove sei Rocchi…» urlava, ma soprattutto a mettere in fuga Cristiano Giuntoli che avrebbe voluto festeggiare come era suo diritto la vittoria.
Poi si è superato aggredendo e insultando un giornalista, con il quale due giorni dopo per fortuna ha fatto pace. Non la farà mai con Giuntoli che lo ha cotto per bene, mese dopo mese, giorno dopo giorno, minuto dopo minuto portandolo all’implosione (non esplosione: l’inferno si è scatenato dentro di lui, contagiando fegato, stomaco e testa) della sera dell’Olimpico e all’esonero di ieri. Non si fa. Punto. Ma non esageriamo. Allegri è un vincente, nello sport conta soprattutto questo. L’ultimo ad accorgersene è stato Gasperini, altro grande allenatore, portato col cuore e con la testa alla guida della Juve, non sarebbe male un giorno (ri)vederlo da quelle parti, ora sta bene all’Atalanta.
L’esonero di un allenatore non è mai un dramma, ci sta, fa parte del gioco, ma mai dimenticare che la scorsa stagione, in piena bufera alimentata dai processi sportivi e dalle indagini penali ha condotto con mano ferma la squadra da solo, mentre in società banchettavano. E ora che lo esonerano ha portato la Juve, nonostante il fuoco amico, in Champions e ha vinto la Coppa Italia. Se non si chiamano valori questi…. (100 milioni per Champions, Mondiale di club e Supercoppa).
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Il Napoli aspetta Gasperini. Milan, scatto di Van Bommel. Su De Zerbi c’è il Barcellona, Arsenal in pole per Zirkzee
Dopo la finale di Europa League il tecnico nerazzurro - corteggiato da De Laurentiis - parlerà con la famiglia Percassi per decidere se restare o meno all’Atalanta. L’ex Sassuolo sull’agenda di Laporta, l’olandese (clausola di 40 milioni, il 25% al Bayern) verso la Premier
Gian Piero Gasperini riflette sul suo futuro: il tecnico dell’Atalanta, contratto in scadenza nel 2025, al termine della stagione parlerà con la famiglia Percassi e insieme si deciderà il da farsi. Aurelio De Laurentiis lo corteggia, ma le possibilità che il tecnico piemontese lasci la Dea non sono molte.
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Inter, Zhang tra Oaktree e Pimco. Ipotesi proroga
Un debito da 375 milioni da saldare in 72 ore: una trama fitta di mezze voci, sospetti incrociati e accuse reciproche. Il finale del finanziamento dell'Inter resta tutto da scrivere
Un debito da 375 milioni, 72 ore di tempo per saldarlo, una disfida finanziaria. Sono gli ingredienti della saga Inter che ha tre protagonisti — Suning, Oaktree e Pimco — e una trama fitta di mezze voci, sospetti incrociati e accuse reciproche. Il finale rimane ancora tutto da scrivere.
L’unico dato certo è che entro l’inizio della prossima settimana il gruppo Suning è tenuto a restituire il prestito da 275 milioni (più 100 di interessi) accordato nel 2021 da Oaktree alla lussemburghese Grand Tower, cassaforte di controllo dell’Inter. Per farlo, la proprietà cinese ha da tempo imbastito una trattativa con il colosso Pimco, volta a ottenere i 430 milioni necessari al rimborso e almeno altri due anni e mezzo alla presidenza di Steven Zhang.
In vista della festa del 20 maggio, il presidente nerazzurro appare tranquillo, fiducioso che l’intesa con Pimco si troverà. Indubbiamente, però, il negoziato per il rifinanziamento si sta rivelando complesso. C’è chi sostiene che Oaktree ne stia ostacolando il buon esito per evitare una dilazione della vendita dell’Inter. In base al contratto stipulato tre anni fa con Suning, infatti, il fondo avrebbe diritto a incassare una quota del prezzo di cessione del club. Secondo fonti vicine a Oaktree, invece, non esiste alcun ostruzionismo, solo un debito da onorare: il creditore, sottolineano, non avrebbe alcun potere per opporsi a un rimborso tempestivo. Che arrivi, cioè, entro tre giorni.
Inter-Oaktree, ipotesi proroga
Pochi per ufficializzare l’accordo con Pimco e strutturare la relativa operazione finanziaria. Fra gli addetti ai lavori, così, si ventila l’ipotesi di una proroga. Per ora, Suning non l’avrebbe domandata ma non è da escludere che la richiesta arrivi nelle prossime ore. Nel caso, comunque, bisognerebbe capire se e a quali condizioni Oaktree sarebbe disposto a concederla. «I tempi sono strettissimi, ma in 72 ore ho visto succedere di tutto», confida una fonte vicina al dossier. «Un accordo vincolante con Pimco sarebbe sufficiente per evitare la conversione del credito di Oaktree».
Già, la conversione. In caso di mancato rimborso, Oaktree avrebbe diritto ad escutere il pegno sul 69% dell’Inter in mano a Suning, divenendo proprietario del club. Il passaggio sarebbe automatico. Ma Oaktree ha davvero intenzione di assumere il controllo dell’Inter? Anche qui le fonti divergono. Qualcuno ritiene che il fondo non abbia interesse a gestire il club e l’associata esposizione mediatica. Altri sostengono invece che avrebbe già chiesto la valutazione dell’Inter, necessaria a versare a Suning la differenza fra il valore di mercato del club e quello del debito. Oaktree intenderebbe poi proseguire con l’attuale dirigenza dell’Inter che tanto bene ha fatto in questi anni in campo sportivo ed economico. Possibile che anche questa sia una posizione negoziale per risedersi al tavolo con Zhang. Per dissipare le ombre, cinesi o americane, sul futuro dell’Inter restano poche ore.
CorSeraLast edited by Sean; 18-05-2024, 09:05:21....ma di noi
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