Io spero NON arrivino né Conceicao, né Fonseca. Sapete cos'hanno in comune? Mendez! Se arriva uno di loro...aspettatevi acquisti portoghesi.. in stile Rui Patricio.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Io vorrei Conte oppure il grande ritorno di Carletto.
Ovviamente impossibili entrambi.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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L'Atalanta a Salerno batte 2-1 la squadra di casa e aggancia la Roma al quinto posto....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioIo vorrei Conte oppure il grande ritorno di Carletto.
Ovviamente impossibili entrambi....ma di noi
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Udinese-Napoli 1-1: Success riprende gli azzurri al 92’
Due grandi gol di Osimhen, il secondo annullato per fuorigioco. Nel finale il colpo in area dell’attaccante inserito da Cannavaro nella ripresa. La squadra di Calzona non vince da quattro partite
Stesso risultato (1-1) di un anno fa, quando però il pareggio sul campo dell'Udinese aveva permesso al Napoli di festeggiare il suo terzo scudetto. Stavolta il gol di Osimhen - nella stessa porta del campionato scorso e quasi allo stesso minuto della ripresa - non è servito agli azzurri nemmeno per ritornare finalmente alla vittoria. In pieno recupero è arrivato infatti il pareggio di Success, che ha consentito a Fabio Cannavaro di strappare un punto prezioso nella lotta per la salvezza. L'ex Pallone d'Oro è riuscito a evitare il peggio contro la squadra della sua città indovinando i cambi e con un po' di buona sorte. Per Francesco Calzona invece è arrivata l'ennesima beffa nel finale, con la difesa che nella sua gestione non è mai riuscita a finire una gara mantenendo la porta imbattuta.
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Milan, la violenza in quel silenzio dei tifosi. È il percorso che conta, il calcio prenda esempio da Atalanta e Catanzaro
di Massimo Mauro
Partiamo da un concetto semplice. Il campionato lo vince una squadra sola, fa festa una sola città ecc. Detto ciò, e allargo l’orizzonte, penso che se vogliamo avere politici, maestri e studenti migliori, dobbiamo iniziare ad accettare che una sconfitta fa parte del percorso. Poi vedo i tifosi del Milan protestano in quella maniera e mi chiedo. Ma è proprio impossibile concepire di arrivare secondo? Perché un conto è avere una propria opinione, un conto è non accettare uno pseudo fallimento. Quel silenzio della curva lo trovo molto pù violento di qualsiasi forma di aggressività che si può vedere in campo o in un talk show.
I giocatori sotto la curva
Incredibile anche la storia della Lazio, quel processo a Monza sotto la curva. A me Lotito non è simpatico, ma se uno deve fare la storia della Lazio da quando c’è lui, allora chapeau. Ma perché non si può accettare una stagione difficile? La Roma con il Leverkusen non si è impegnata? I giocatori hanno dato tutto, solo che gli altri sono stati superiori. Punto. Qualcuno deve dire basta, ma i segnali non sono granché. Vedere il tentativo del governo di entrare a piedi uniti nell’autonomia dello sport: una follia. E vedere anche e soprattutto le guerre, l’incapacità dei politici di fare una delle cose più importanti del loro mandato: garantire la convivenza civile tra i popoli. Ma se non si capisce che i rapporti umani sono più importanti di qualsiasi vittoria, allora che si campa a fare?
L’esempio di Guardiola
Cito ad esempio uno che ha tentato in tutti i modi di valorizzare il secondo posto, Pep Guardiola. Lo ha fatto con gesti eclatanti, come il bacio della medaglia degli sconfitti dopo aver perso la finale di Champions alla guida del Manchester City contro il Chelsea. Un gesto che è piaciuto talmente tanto da essere preso come esempio da Papa Francesco. Guardiola ha voluto dire che conta essere arrivati, conta tutto il percorso. E se poi non si vince, non è che quel percorso si azzera.
Il percorso che resta
Prendiamo Atalanta e Catanzaro. Sono due realtà. Una consolidata in serie A e con obiettivi importantissimi, e questo pur non avendo ancora vinto scudetto e coppe. Bergamo è un centro piccolo diventato una meravigliosa realtà del calcio europeo. Il Catanzaro ha avuto fasi di gloria in serie A, poi si era perso. Ora è protagonista in B e giocherà i play-off per la promozione. Non dovesse farcela, la conduzione tecnica di Vivarini non è valsa a niente? E’ il percorso che resta, non le sconfitte e le vittorie.
Il lunedì mattina faccio una rassegna stampa e sono più incazzato degli altri giorni a leggere certe cose. I tifosi hanno tutto il diritto di esprimere la loro opinione, io stesso ho criticato la gestione della situazione Pioli. Ma ricordo che il tecnico è una persona perbene che ha rispetto di tutto. Della storia, dei tifosi. Uno così fa fatica in un mondo in cui c’è gente che bacia la maglia senza averla mai amata.
La Juve, il gioco e gli allenatori
Passo alla Juve, società che ha stravinto sempre. Ora non lo sta facendo, ma serve una critica serena. Con la Roma è stata una partita meravigliosa, a fasi alterne. Ci ha detto che se ci si preoccupa meno di prendere gol, si rischia di farne qualcuno in più. Ma finita la partita, ero contento di averla vista. Se fossi un presidente conierei questo motto: “Gioco per vincere, ma voglio comunque far contenti i tifosi con il gioco”. E prenderei un allenatore che condivide questa idea. Di allenatori che ne sono tanti che propongono bel gioco anche nelle zone basse. La lotta per la salvezza è bellissima ed è un messaggio verso chi ipotizza un calcio stile Nba, tutto potere economico e senza retrocessioni, con le grandi attrezzate con squadre dalla rosa interminabile (giocare ogni 2 giorni come a volte si fa nel basket non è sostenibile). Facciamo il calcio stile Nba, ma poi a Frosinone, Empoli, Verona e compagnia chi glielo spiega?
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Milan, l’ora della scelta: Conceicao-Fonseca, corsa a due per la panchina rossonera
Ibrahimovic e Cardinale hanno ristretto a due nomi la lista dei candidati al dopo Pioli. Accordo verbale con l’ex Roma, incontro con Mendes per il portoghese
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Gasperini attacca la Roma: “Le nostre partite rinviate per motivi seri, non per un codice giallo”
L’allenatore dell’Atalanta e il riferimento al malore di Ndicka che ha portato a sospendere Udinese-Roma
Un attacco violento, diretto. Che non ha moltissimo senso, a questo punto della stagione. Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, graffia la Roma. Dopo la vittoria in rimonta contro la Salernitana, ha usato parole dure sul rinvio di Udinese-Roma, quando i giocatori giallorossi chiesero di non proseguire dopo il malore del loro compagno Ndicka.
Gasoperini: “Le nostre partite rinviate per problemi seri, non per un codice giallo”
Roma e Atalanta sono avversarie dirette per un posto in Champions nella prossima stagione e si affronteranno a Bergamo nel prossimo turno. Quell’episodio di Udine però per qualche motivo non è andato giù a Gasperini. “Non è colpa nostra se non si conosce la data del recupero con la Fiorentina. Questa situazione ci ha penalizzato, avremmo giocato prima ma non era possibile. Stiamo scendendo in campo da tanto tempo per tre volte a settimana. Purtroppo, in quella circostanza, è successo un qualcosa di drammatico e bisogna rendersi conto che non era un codice giallo”. Eccolo il riferimento a Ndicka, ricoverato a Udine proprio in codice giallo, nonostante in campo la paura fosse di qualcosa di molto serio. Una frase simile era sfuggita al presidente della Lazio Claudio Lotito.
Gasperini: “Nessun vantaggio dalle gare rinviate”
Gasperini voleva probabilmente puntare l’attenzione sul fatto che l’Atalanta sta giocando troppo, ma la frase è certamente infelice. La spiegazione non lo assolve ma chiarisce: “Non abbiamo tratto nessun vantaggio, questo deve essere chiaro. Anzi, vedere la classifica che ci vede distanziati dalle altre può avere un peso. Ci hanno messo anche il recupero con l'Inter tra Milan e Bologna, sfida che per noi è stata negativa. Il problema riguarda la densità delle partite, non è una scelta mia o della società”. Poi, sulla sfida alla Roma: “Sia con il Marsiglia, sia con la Roma potremo contare su un ambiente in fibrillazione. Domenica prossima non è decisiva, solo quando ci sarà la matematica potremo fare altri tipi di ragionamenti”.
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Mauro dice mezze cose sensate solo nel terzo paragrafo.
Nelle altre è una carie agli occhi.
I tifosi del Milan hanno inscenato una protesta compostissima ed è nel loro assoluto diritto farlo.
Gasp, insensato nei toni.
Quando dico che DDR non sbaglia nulla nelle dichiarazioni.
Si può esprimere un concetto similare senza parlare degli altri o mettere altre cose in mezzo che non c'entrano nulla, condivisibili o meno che siano.Last edited by Irrlicht; 07-05-2024, 08:54:58.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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La "simpatia" di Gasperini è inversamente proporzionale alla sua indiscutibile bravura come tecnico, almeno tarato su certe realtà come l'Atalanta dove è da anni che sta facendo benissimo e quest'anno è in corsa addirittura per due trofei...ma nemmeno questo gli calma quel carattere acidulo e anche un pò rancoroso, con queste uscite a freddo su temi ormai cassati.
C'è talmente tanta attualità che risulta inutile tirare fuori polemiche chiuse, quando ormai si tratta di concentrarsi sulle partite (importantissime) che restano...e questo fa capire come proprio non riesce a trattanersi.
Venendo al Milan, se fossi un tifoso starei in silenzio anche io...quando leggo come obiettivi i Conceicao e i Fonseca. Il primo ammetto di non conoscerlo, ma il secondo in Italia ha già allenato, facendo un quinto ed un settimo posto...non ha l'allure del vincente, se vuoi concorrere per vincere non prendi un Fonseca, parliamoci chiaro. Anche la sua espressione rotonda e molle rivela una mancanza di fermezza caratteriale, che ci devi fare con Fonseca? Vedremo.Last edited by Sean; 07-05-2024, 09:35:26....ma di noi
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Il suo momento più alto la semifinale di champions. Il resto dimenticabile e insufficiente. Non penso sia un profilo adatto al Milan....ma di noi
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Se l'Atalanta dovesse vincere l'EL (ma prima deve arrivare in finale ovviamente) ci sarebbero 6 squadre in champions, ovverosia anche il sesto posto sarebbe valido...quindi si arriva alla curiosa situazione dove la Roma in EL potrebbe fare il "tifo" per l'acidulo Gasperini, se non dovesse battere domenica a Bergamo l'Atalanta...o giovedì uscire col Leverkusen....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSe l'Atalanta dovesse vincere l'EL (ma prima deve arrivare in finale ovviamente) ci sarebbero 6 squadre in champions, ovverosia anche il sesto posto sarebbe valido...quindi si arriva alla curiosa situazione dove la Roma in EL potrebbe fare il "tifo" per l'acidulo Gasperini, se non dovesse battere domenica a Bergamo l'Atalanta...o giovedì uscire col Leverkusen.sigpic
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