La Juve vola a Riad a caccia del primo trofeo ed è tentazione tridente. Sarri ripensa ancora al Dygualdo: l’attacco nobile è un pensiero ricorrente, ma Ramsey è pronto
(...) Quella solita idea... Il tridente, insomma: sarà una costante dell’anno, ma è il pensiero stupendo nella caccia a questo primo trofeo stagionale. Sarri pensa e ripensa, compone e scompone: il laboratorio è in piena attività. La suggestione arriverà oggi a Riad assieme alla squadra: alla Continassa è previsto un allenamento mattutina, poi dopo pranzo tutti saliranno sul charter per l’Arabia Saudita. Tutti perché l’infermeria (a parte Khedira e Chiellini) si è svuotata. I riflettori, però, saranno per i soliti tre: Dybala più Higuain più Cristiano. La precondizione per lanciarli insieme dal primo minuto è che tutti siano al top della forma: il campo ha dato conferma che è effettivamente così. La Lazio non è poi la squadra con marcata «costruzione da dietro» che spingerebbe ad avere particolare prudenza: questi due giorni serviranno, comunque, a sciogliere la riserva. Nel caso, sorgerebbe un ballottaggio sulla trequarti: Bernardeschi ha portato a lungo la carretta, Ramsey ha dimostrato a Genova di avere gamba. Douglas Costa, invece, è la variante anarchica a partita in corsa.
Vecchie certezze La difesa bianconera ritroverà, comunque, le vecchie comodità: sicuro il ritorno di Wojciech Szczesny, probabile quello di Matthijs de Ligt. L’olandese tornerebbe a fare lo scudiero di Bonucci dopo che per tre partite filate la Signora ha visto da vicino il livello di testosterone di Demiral. Sarri, a caccia del primo trofeo italiano della vita, potrà pure coccolare il suo figlioccio, rimasto fuori da Marassi per squalifica. Rodrigo Bentancur era l’uomo più in forma di Madama primadi sentire dolore al ginocchio proprio contro la Lazio. Il guaio fisico si è risolto in fretta,malo stop forzato in campionato gli ha permesso di recuperare ancora meglio. Tra l’altro, fin quando l’uruguaiano era in battaglia all’Olimpico, la Juve dominava senza ansie. Da mezzala destra con licenza di offendere avrà a Riad il compito di aiutare le punte: anche nel deserto molti sperano che alla fine siano tre
Gazzetta
(...) Quella solita idea... Il tridente, insomma: sarà una costante dell’anno, ma è il pensiero stupendo nella caccia a questo primo trofeo stagionale. Sarri pensa e ripensa, compone e scompone: il laboratorio è in piena attività. La suggestione arriverà oggi a Riad assieme alla squadra: alla Continassa è previsto un allenamento mattutina, poi dopo pranzo tutti saliranno sul charter per l’Arabia Saudita. Tutti perché l’infermeria (a parte Khedira e Chiellini) si è svuotata. I riflettori, però, saranno per i soliti tre: Dybala più Higuain più Cristiano. La precondizione per lanciarli insieme dal primo minuto è che tutti siano al top della forma: il campo ha dato conferma che è effettivamente così. La Lazio non è poi la squadra con marcata «costruzione da dietro» che spingerebbe ad avere particolare prudenza: questi due giorni serviranno, comunque, a sciogliere la riserva. Nel caso, sorgerebbe un ballottaggio sulla trequarti: Bernardeschi ha portato a lungo la carretta, Ramsey ha dimostrato a Genova di avere gamba. Douglas Costa, invece, è la variante anarchica a partita in corsa.
Vecchie certezze La difesa bianconera ritroverà, comunque, le vecchie comodità: sicuro il ritorno di Wojciech Szczesny, probabile quello di Matthijs de Ligt. L’olandese tornerebbe a fare lo scudiero di Bonucci dopo che per tre partite filate la Signora ha visto da vicino il livello di testosterone di Demiral. Sarri, a caccia del primo trofeo italiano della vita, potrà pure coccolare il suo figlioccio, rimasto fuori da Marassi per squalifica. Rodrigo Bentancur era l’uomo più in forma di Madama primadi sentire dolore al ginocchio proprio contro la Lazio. Il guaio fisico si è risolto in fretta,malo stop forzato in campionato gli ha permesso di recuperare ancora meglio. Tra l’altro, fin quando l’uruguaiano era in battaglia all’Olimpico, la Juve dominava senza ansie. Da mezzala destra con licenza di offendere avrà a Riad il compito di aiutare le punte: anche nel deserto molti sperano che alla fine siano tre
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