Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Irrlicht]

Nulla da commentare.
Assolutamente tutto meritato.

[Sean]

ATALANTA, ROMA E FIORENTINA PORTANO 5 ITALIANE IN CHAMPIONS LEAGUE

Atalanta e Roma nelle semifinali di Europa League, la Fiorentina in quella di Conference League. A loro va prima di tutto un grazie, non quello mio personale, che non me ne viene in tasca assolutamente nulla, ma quello dell’intero calcio italiano sicuramente sì visto che ora è matematicamente sicura della quinta squadra in Champions League il prossimo anno. Tutti ci hanno messo qualcosa, anche la Fiorentina che in silenzio fa il suo cammino, magari annaspa in campionato, ma in Europa sono due anni che corre come pochi.

Penso a tutte quelle squadre che soffrono e si battono tra terzo e sesto posto in campionato, l’Atalanta che ha eliminato il Liverpool – quella è l’impresa – ha aperto un’inaspettata, fino a qualche tempo fa, porta da cui poter passar

ELIMINATO IL LIVERPOOL, LE MEDAGLIE DELL’ATALANTA DI GASPERINI

La copertina, si diceva, va sicuramente all’Atalanta di Gasperini, abbracciato a lungo, alla fine, da Jurgen Klopp. Il Liverpool l’aveva combinata talmente grossa all’andata per poterci porre rimedio e alla fine non è restato che prenderla con filosofia mentre a Bergamo esplodeva la grande festa con tanto di fuochi artificiali. Gasperini in trionfo e felice come mai, si meriterebbe davvero un trofeo. “E’ vero nella mia carriera non sono ancora riuscito a ottenere un trofeo, ma io dico sempre che ho conquistato comunque tante medaglie”.

DE ROSSI, MANCINI E DYBALA, LA NOTTE PERFETTA DELLA ROMA

E’ stata inaspettata, per la maniera con cui è arrivata, anche la vittoria della Roma. E’ vero che il gol di Mancini dell’andata a San Siro aveva spostato l’ago della bilancia del match col Milan, ma nessuno pensava in maniera così decisa. Pronti via e ancora il solito Mancini e poi Dybala hanno spedito al tappeto il Milan. Squadra fiacca e irriconoscile, che per oltre un’ora non è nemmeno riuscita ad approfittare di una Roma ridotta in dieci dall’espulsione di Celik.

PIOLI GIU’ DI MORALE E ORMAI AL CAPOLINEA DEL MILAN

La Roma in semifinale contro il Bayer Leverkusen, l’Atalanta nell’alta contro il Marsiglia. C’è la possibilità di mandare due italiane nella finale di Europa League. In questo momento Daniele De Rossi ha il tocco magico, squadra trasformata, lanciatissima, superdeterminata. Il povero Stefano Pioli invece sembra bastonato dagli eventi, il suo Milan si è spento, a cominciare da Leao. La qualificazione alla semifinale di Europa League era determinante per la conferma dell’allenatore, già oggetto di un lungo tira e molla ormai da molti mesi.

E PER I ROSSONERI ORA C’E’ ANCHE L’INCUBO DEL DERBY SCUDETTO PER L’INTER

Bisogna vedere ora che contraccolpo avrà questa improvvida notte romana su quella del prossimo derby che può assegnare lo scudetto all’Inter. Siamo dalle parti dell’incubo e dello psicodramma. Pioli è apparso oggettivamente molto giù di morale: “Se giochiamo come abbiamo giocato con la Roma non abbiamo possibilità”. Cioè il primo dei pessimisti è proprio lui. Senza starla a fare troppo lunga, la sorte di Pioli al Milan sembra oggettivamente segnata. E non da oggi.

https://www.bloooog.it/2024/04/18/ro...he-fiorentina/

[Sean]

Milan-Pioli, dopo l’eliminazione dall’Europa League il tempo delle scelte

Il Milan non deve pensare al derby con l’Inter lunedì, ma prendere decisioni illuminate, vediamo se radicali, guardando al futuro. La Roma ha risolto tutti i problemi confermando De Rossi

La Roma ha risolto ogni problema a suo tempo affidando la squadra a De Rossi. Non è stato facile smontare il totem Mourinho, ma non c’è dubbio che De Rossi, oltre a dare un nuovo volto tattico e tecnico alla Roma, ha reso tutti più sereni, regalando certezze e cancellando ogni isteria, condizione questa troppo frequente, persino contagiosa, con il vate portoghese, apparso ormai prigioniero del suo personaggio.

Il Milan non ha cambiato allenatore, ha dato fiducia a Stefano Pioli, anche quando tirava un’aria pessima (il ritornello festoso «Pioli is on fire» con scarsa fantasia era cambiato in «Pioli is fired»: licenziato) e ha fatto bene: il secondo posto, seppur lontano anni luce dal primato presto tricolore dell’Inter, il sorpasso sulla Juve hanno dato ragione alla dirigenza del Milan. Ma adesso ci risiamo, l’eliminazione dall’Europa League, la doppia sconfitta con la Roma, riaprono sicuramente una ferita e danno fiato all’opposizione, come sempre più rumorosa di chi governa.

I toni alti spesso creano confusione e questo invece è il momento della riflessione, di costruire un’idea, che guardi al futuro, non quello immediato, non certo quindi a lunedì, quando si giocherà un derby che per l’Inter potrebbe anche voler dire festa grande, scudetto, seconda stella. Meglio che il Milan non ci pensi, non sono affari suoi, il tricolore dell’Inter arriverà, è scontato, se non sarà lunedì, basterà aspettare. Per il Milan c’è una Champions da difendere, da rilanciare, generosa, la prossima stagione con 5 squadre italiane, uno stato di grazia europeo che deve essere riconoscente anche all’Atalanta (e Fiorentina) capace di domare il Liverpool. Ma c’è bisogno di un Milan che sappia prendere decisioni illuminate, vediamo se radicali, il momento è arrivato: spazio a Cardinale, Scaroni, Furlani e Ibra.

CorSera

[Sean]

Genoa-Lazio

(ore 18.30 su Dazn)
Il Genoa vuole allungare la serie di partite senza sconfitta. I rossoblù non perdono dal 9 marzo, dal 3-2 contro il Monza. Poi hanno conquistato una vittoria e tre pareggi e puntano a continuare su questa squadra nel match contro la Lazio. Alberto Gilardino è orientato a puntare su Gudmundsson trequartista alle spalle di Retegui ed Ekuban. Invece, la Lazio arriva dal 4-1 rifilato alla Salernitana (12 aprile) grazie alla doppietta di Felipe Anderson, che nel frattempo è stato annunciato dal Palmeiras. Igor Tudor per la gara con il Genoa può recuperare Marusic, che giocherebbe esterno sinistro con Lazzari a destra.

Cagliari-Juventus

(ore 20.45 su Dazn)
Il Cagliari è galvanizzato dal 2-2 conquistato a San Siro contro l’Inter (il 14 aprile) e ci riprova con la Juventus. «Non ci sono messaggi particolari per la squadra, se non ricordarsi che dall’euforia si può passare rapidamente allo sconforto. Dunque a noi serve mantenere sempre il giusto equilibrio. La Juventus sa il fatto suo come poi lo sa il suo allenatore. È una squadra molto forte che sa trovare il gol e in difesa è fortissima, la più forte in Europa secondo me. Sono micidiali nelle ripartenze», ha spiegato Claudio Ranieri. Così, invece, Massimiliano Allegri: «Il Cagliari delle otto vittorie ne ha fatte sei in casa. È una delle prime squadre che realizza tante reti negli ultimi 15 minuti, con tanti gol fatti con giocatori subentrati. Sarà complicato, come sempre lo è giocare a Cagliari. I tifosi spingono, loro si stanno giocando la salvezza, ma noi la Champions».

CorSera

[Sean]

La gestione Pioli dei due anni successivi allo scudetto è stata ampiamente insufficiente. Basti pensare che nella stagione scorsa, quella con lo scudetto sul petto, sarebbe finito quinto se non ci fosse stata la penalizzazione della Juve. Nelle coppe in questi due anni zero assoluto.

Il secondo posto di quest'anno che dovresti farci, quando non certifica che sei stato lì a lottare punto a punto con l'Inter per il primo di posto, ma sempre molto dietro e mai in concorso.

Inoltre Pioli parla troppo e non si capisce sulla base di quale pulpito: ha parlato subito dopo l'eliminazione dalla champions ("EL da vincere"), parlato prima e dopo il turno di andata con la Roma, come se non affrontasse in realtà una delle squadre più in forma del campionato: in due partite una mediocrità diffusa, mai davvero anche qui in gioco, la sensazione di evanescenza.

C'è poco da "riflettere": se vuoi crescere Pioli non è il tecnico adatto. Inoltre va rivista a fondo la rosa: al Milan serve un attaccante che segni, e monetizzare con Leao, il quale dopo la stagione dello scudetto ha iniziato a produrre più fumo che arrosto.

[Irrlicht]

Io avrei sicuramente mantenuto un profilo più basso e posso concordare con l'assunto.

Ma sei il Milan.
A domanda, se te la fanno, non puoi fare finta di nulla e dire di non puntare sulla EL.

Dopo ha calcato la mano, è vero.
Un filo "presuntuoso" in certe dichiarazioni.

Però non è che abbia messo in atto strali di proclami.
Il più che queste esternazioni non sono da lui, che ha sempre mantenuto il volante ben saldo e non si è mai "sbilanciato". Profilo ultrabasso.
Ha perso lucidità pure in questo e non va bene.

Oggi brucia assai.
Fondamentalmente non te la sei mai giocata.
Qualificazione persa all'andata.

Per il resto il rapporto è fisiologicamente saturo e va troncato con garbo, oramai.

[Ospite]

Sicuro si chiamasse Ubaldo Bonetti? O era un altro Bonetti?

Righetti...errore di battitura.. ora correggo

[Fabi Stone]

Quel demente di Zazzaroni sul CorSport parla di "direzione disastrosa di Marciniak" ed espulsione di Celik quantomeno esagerata.
"La gamba che colpisce Leao è quella di richiamo, sarebbe stato da punire il primo intervento e non la scivolata" ed altre cazzat@.
Premesso che mancano sicuramente i gialli a Calabria e Giroud, prima dell' espulsione di Celik...per me un intervento del genere sarebbe da rosso pure se non prendi l'avversario, perché se entri in quel modo, entri per fare male.

[Venkman85]

Ok che il Liverpool è il Liverpool, ma ve lo dicevo che le loro chance di rimonta fossero quasi nulle

[germanomosconi]

Ok che il Liverpool è il Liverpool, ma ve lo dicevo che le loro chance di rimonta fossero quasi nulle

diciamo altamente improbabile, ma non impossibile dai

[fede79]

Quel demente di Zazzaroni sul CorSport parla di "direzione disastrosa di Marciniak" ed espulsione di Celik quantomeno esagerata.
"La gamba che colpisce Leao è quella di richiamo, sarebbe stato da punire il primo intervento e non la scivolata" ed altre cazzat@.
Premesso che mancano sicuramente i gialli a Calabria e Giroud, prima dell' espulsione di Celik...per me un intervento del genere sarebbe da rosso pure se non prendi l'avversario, perché se entri in quel modo, entri per fare male.

Giroud è stato un miracolato a terminare la partita se il metro di paragone è il rosso a Celik.

Riflettevo invece sulle dichiarazioni di Pioli pre partita, questo passaggio non l’ho proprio capito:

Se è l’ultima spiaggia? Ho letto questa cosa, dico di si perché l’occasione è solo domani per superare il turno. Noi però la Champions League la giocheremo l’anno prossimo”.

[Sean]

Pioli con le parole non è molto bravo ultimamente, ma forse voleva dire che l'EL non era l'ultima spiaggia nel senso che non è che dovevano vincerla per andare in champions, perchè per quella sono già qualificati. Si è espresso malissimo ma non penso ci fosse un riferimento alla Roma ma piuttosto al fatto che l'EL non era l'ultima spiaggia per andare in champions.

[fede79]

Pioli con le parole non è molto bravo ultimamente, ma forse voleva dire che l'EL non era l'ultima spiaggia nel senso che non è che dovevano vincerla per andare in champions, perchè per quella sono già qualificati. Si è espresso malissimo ma non penso ci fosse un riferimento alla Roma ma piuttosto al fatto che l'EL non era l'ultima spiaggia per andare in champions.

Sarei d’accordo se “l’ultima spiaggia” non fosse stato il termine usato da De Rossi in conferenza (anzi, ieri ha anche messo i puntini sulle i rispondendo da gran signore): evidentemente gli hanno proprio riportato male la notizia ho aveva un po’ il nervo scoperto.

[Fabi Stone]

Xabi Alonso e il suo staff, nel mentre, esultano gagliardi per il passaggio della Roma...
Ora io lo sapete, sono anti scaramanzia per eccellenza...ma se tanto me da tanto...
Staremo a vedere.

[Irrlicht]

Giroud è stato un miracolato a terminare la partita se il metro di paragone è il rosso a Celik.

Riflettevo invece sulle dichiarazioni di Pioli pre partita, questo passaggio non l’ho proprio capito:

Se è l’ultima spiaggia? Ho letto questa cosa, dico di si perché l’occasione è solo domani per superare il turno. Noi però la Champions League la giocheremo l’anno prossimo”.

Non è semplicemente da tempo lucido mediaticamente come è sempre stato nel passato

Questo succede quando una persona, in ogni ambito, si sente soventemente messa in discussione

Ha perso anche sotto questo punto di vista molto smalto

Prima è stato irreprensibile