Le coppe sono così, per cui solo nella prima parte ti porti dietro (in forma di punti nel carniere) quanto hai accumulato partita dopo partita (formula a gironi). Dopo la pausa invernale si passa però alla eliminazione diretta, come se iniziasse un'altra manifestazione...per cui ogni volta è come se ripartissi da zero con l'eliminazione diretta, entrando in gioco poi anche il fattore sorteggio, che incide anch'esso.
Però, come detto, è proprio questa sorta di sfida senza appello ad aumentare il brivido e l'attrattiva verso il pubblico. Le eliminazione fanno male ma vanno prese con una certa filosofia: chiaro che non è tutta colpa del destino cinico e baro, ci sono anche questioni calcistiche dentro, in fondo se esci qualche errore lo hai fatto.
Nel caso dell'Inter la partita di andata magari poteva essere conclusa con un margine di goal maggiore; al ritorno si è fatto troppo poco per evitare lo spettro dei rigori, Lautaro non era in formissima.
Però, come detto, è proprio questa sorta di sfida senza appello ad aumentare il brivido e l'attrattiva verso il pubblico. Le eliminazione fanno male ma vanno prese con una certa filosofia: chiaro che non è tutta colpa del destino cinico e baro, ci sono anche questioni calcistiche dentro, in fondo se esci qualche errore lo hai fatto.
Nel caso dell'Inter la partita di andata magari poteva essere conclusa con un margine di goal maggiore; al ritorno si è fatto troppo poco per evitare lo spettro dei rigori, Lautaro non era in formissima.
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