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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza MessaggioPogba annuncia il ricorso
A me non dispiace per niente quanto gli è accaduto. Già dal primo giorno del suo ritorno mi era completamente scaduto.
Il tentato "sequestro", lo sciamano, l'arrivare mezzo rotto da Manchester, il ginocchio che non ha voluto operare, alla fine pure questa storia o storiaccia del doping...dire che ce n'è abbastanza.
Vada a godersi i suoi soldi dove vuole, finchè gli dureranno....ma di noi
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Hai il fuso orario?
Non posso stare mica tutto il giorno online.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Lavoro.
Non posso stare mica tutto il giorno online.Last edited by Irrlicht; 29-02-2024, 19:58:07.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Basterebbe leggere il thread prima di postare
Certo, se avessi più tempo lo farei di sicuro.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Last edited by Irrlicht; 01-03-2024, 06:09:12.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Il Milan e il mal di Lega Lombarda: ko fatali con Inter, Atalanta e Monza. Pioli s’arrende: “Per lo scudetto è finita”
L’allenatore rossonero ammette la superiorità della capolista, ma dichiara l’obiettivo Europa League e chiede subito una vittoria in casa della Lazio di Sarri per aggiustare il rendimento in trasferta e per rimediare alla pessima statistica nei derby con Simone Inzaghi, Gasperini e Palladino: 4 sconfitte in 6 partite stagionali
La sentenza di Pioli è ovvia, se si guarda la classifica e non solo: la corsa per lo scudetto, a dodici giornate dalla fine del campionato, è già chiusa: “L’Inter di questa stagione è al livello delle più grandi imprese: sta facendo numeri incredibili, come il Napoli dell’anno scorso e la Juventus di Conte. Chi vince così e perde finora solo una partita sta facendo un campionato sopra le righe.
L’allenatore rossonero ammette la superiorità della capolista, ma dichiara l’obiettivo Europa League e chiede subito una vittoria in casa della Lazio di Sarri …
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Pogba squalificato 4 anni, la sua carriera – se non intervengono riduzioni – di fatto finisce qui. Le sentenze di doping contengono un forte fattore di moralismo, di indegnità a frequentare lo sport. Ma non si arriva quasi mai a una verità assoluta e accertata, ci si ferma intorno a una provetta irregolare, il resto c’è e non c’è, ci si può credere oppure no.
POGBA E LA SANTA INQUISIZIONE DEL DOPING
Quattro anni di squalifica a Paul Pogba. La lotta al doping comporta una certa dose di Santa Inquisizione e di intransigente giustizialismo. Quasi inevitabile, perché la bieca truffa, tra l’altro fatta sulla propria stessa pelle, insidia e mina le fondamenta stessa della regolarità sportiva e squilibra artificialmente la competizione. Al di là che è come dare 10 anni a uno scippatore, si sconfina inevitabilmente nel moralismo. Colui che si è dopato è prima di tutto indegno di frequentare lo sport.
POGBA E IL PESO DI QUEI 4 ANNI
Dunque quando si infliggono 4 anni di squalifica a un calciatore, la cui carriera è già la metà circa di qualsiasi altro lavoratore per cui le pene hanno un peso enorme, non si può né essere perfidi con un “tiè ti sta bene” né reagire con la classica indignazione urlando al sopruso per la lesione dei diritti del lavoratore costretto a pagare un prezzo insopportabile.
POGBA E LE TRE VERSIONI DELLA COLPA
Lo sport ha le sue leggi draconiane e non credo che qui si sia di fronte al giallo di un nuovo caso Schwazer. Si tratta solo di stabilire se Pogba si sia dopato deliberatamente, per errore o se per caso qualcuno gli abbia messo gocce o polverine dentro la borraccia. E’ evidente che che la giustizia sportiva non crede alle ipotesi 2 e 3.
LA JUVE E L’ERRORE FATTO CON POGBA
A patto che non intervengano considerevoli riduzioni di squalifica, ricorsi al Tas etc, è chiaro che la carriera del 31enne Pogba, già precedentemente fiaccato e fermato dagli infortuni, sia di fatto finita qui. E la Juventus, per quanto ora lo assecondi e gli stia vicino, probabilmente ne approfitterà per strappare quel contratto assurdo che gli fece. Pentendosene fin da subito, appena 6 partite per il francese il primo anno e quando stava ormai per tornare, questa storia del doping: positivo al testosterone.
POGBA E I LIMITI DELLA VERITA’
L’impressione è che con queste storie di doping non si arrivi mai a una verità assoluta e accertata, ma spesso piuttosto approssimativa. Più verosimile che vera. Basata unicamente su quella provetta irregolare. Tutto il resto c’è e non c’è, ci si può credere, oppure no.
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Claudio Lotito: “Facciamo causa alla Figc per una Serie A modello Premier League”
Il colloquio con il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia: “Come campionato non contiamo nulla. Gravina si sente blindato dallo Statuto, le sue regole non ci stanno più bene”
«Gli facciamo causa». Tre parole indirizzate al cuore del calcio italiano. Claudio Lotito parla con calma, nessuna esagerazione, non ci sono iperboli, nessuna arroganza. Siamo a margine dei festeggiamenti del presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, una sala colma all’inverosimile e il presidente della Lazio pesa con attenzione i ragionamenti che per giorni hanno accompagnato la decisione di aggredire
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Primo anticipo della 27ª giornata di campionato. Si gioca oggi, venerdì 1° marzo, la gara all’Olimpico tra Lazio e Milan. Fischio d’inizio alle 20.45: la partita sarà trasmessa da Dazn.
I rossoneri vogliono tornare a vincere. Tra campionato ed Europa League non accade da tre gare, dal 15 febbraio nel 3-0 rifilato al Rennes all’andata dei playoff di EL. Stefano Pioli si aggrappa a Rafael Leao e come centravanti ancora a Giroud, vista la squalifica di Jovic: «Dopo la gara con l’Atalanta, Leao mi ha detto che stava bene. Gli ho detto di sentirsi sempre bene», ha detto il tecnico rossonero. Che ha aggiunto: «La Lazio ha grande qualità. Saranno motivati, ma possiamo metterli in difficoltà giocando con intensità. Se il campionato è chiuso? Per il primo posto credo di sì. L’Inter sta facendo un campionato incredibile e hanno avuto un calendario difficile, in cui le hanno vinte tutte: superando quel percorso in modo così netto credo sia finita. Se può vincere lo scudetto nel derby? Al 21 aprile manca ancora tanto tempo. Noi dobbiamo pensare solo a domani».
La Lazio sa che non può più sbagliare. Dopo il successo nell’andata degli ottavi di Champions contro il Bayern Monaco (1-0, 14 febbraio), la squadra di Maurizio Sarri ha perso due partite su tre in campionato. I biancocelesti si affidano a Immobile con Zaccagni e Felipe Anderson al suo fianco. A centrocampo conferme per Guendouzi e Luis Alberto.
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Ma l'articolo su Pogba l'ha scritto qualcuno che vive in una realtà parallela?Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Perché Pogba per doping è stato squalificato così tanti anni?
Fino al 2010 la squalifica media era di 5 mesi. Quella di Paul Pogba è quindi la prima maxi punizione che colpisce il mondo del calcio: ecco che cosa è cambiato
Il Codice Antidoping è chiaro: se un atleta positivo a una sostanza «pesante» non dimostra che l’assunzione della sostanza dopante è stata involontaria (art. 11.2.1 del Codice Wada) va squalificato per quattro anni. La pena comminata dal Tribunale Nazionale Antidoping (Tna) a Paul Pogba è quindi coerente con la gravità del caso (c’è di mezzo il Dhea, il potente «ormone della giovinezza») e con l’incapacità del francese di dimostrare l’involontarietà. Eppure la maxi-sanzione fa scalpore: nessun calciatore di serie A aveva finora incassato il massimo della pena alla prima infrazione.
Da quanto trapela, gli avvocati di Pogba avrebbero scelto una strategia difensiva che in passato dava ottimi risultati: l’atleta non ha assunto un farmaco proibito (vero) ma, in vacanza e in fase di recupero da un infortunio, ha comprato un integratore per sviluppare la massa muscolare «tagliato» con uno steroide come succede spesso nei prodotti confezionati negli Usa. Cosa c’è di più non intenzionale di questo? Fino al 2010, in venti casi di positività al nandrolone (sostanza analoga al Dhea) in serie A la squalifica media era di 5 mesi e la tesi della contaminazione involontaria (integratori, pomate, barrette) comunemente accettata. Era l’epoca, però, in cui il doping nel calcio veniva giudicato dallo stesso calcio, sia in primo grado che in appello, e dove indulgenza e deferenza verso sportivi popolarissimi regnavano sovrane.
Oggi i calciatori, come tutti gli altri atleti esclusi quelli soggetti a tribunali internazionali come i ciclisti, sono indagati da Nado Italia e giudicati dal Tna in modo uniforme. Positivo a un altro anabolizzante, il Clostebol, l’atalantino Josè Palomino nel 2023 è stato assolto per aver dimostrato che la sostanza era in una pomata (l’ha esibita) a basso contenuto di principio attivo e prescritta da un medico per curare una piaga.
Perché pur avendo dichiarato l’integratore contaminato Pogba è stato invece condannato al massimo della pena? Perché il Dhea è altamente dopante, perché lui per contratto non può prendere nemmeno un’aspirina senza il permesso della squadra e sopratutto perché (art. 11.2.3 del Codice) un professionista deve evitare «ogni rischio significativo che la sua condotta costituisca o produca una violazione» e non «manifestamente ignorare quel rischio» come accade se compri un integratore negli Usa fidandoti dell’etichetta o, peggio, senza leggerla. Applicata regolarmente dal Tna, questa procedura (che il Tas di Losanna valida puntualmente) distingue la colpa più lieve di un giovane atleta dilettante e sprovveduto da quella grave di un professionista strapagato che non può commettere errori. Pogba paga caro, il calcio italiano però dimostra di non mostrarsi più indulgente o peggio compiacente come in passato verso chi non rispetta le regole.
CorSera
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza MessaggioMa l'articolo su Pogba l'ha scritto qualcuno che vive in una realtà parallela?
Penso che sia in questione la pesantezza della pena emessa (in primo grado): 4 anni. Come illustra l'articolo postato sopra, siamo di fronte ad una novità assoluta nell'ambito del calcio.
Ora bisognerebbe conoscere la verità, se cioè Pogba ha assunto consapevolmente e regolarmente quel prodotto dopante o se si tratta di una singola o quasi singola volta ed è stato preso ignorando (anche se per le norme l'ignoranza non è mai una scusante) che contenesse anche tracce di sostanze dopanti.
Se escludiamo il doping sistematico, 4 anni sono tanti, al di là del fatto che il soggetto stia o meno simpatico. Da qui credo questa sorta "difesa" di Pogba da parte di Bocca....ma di noi
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