Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • fede79
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    Che barzelletta...

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    • sylvester
      Bodyweb Senior
      • Dec 2004
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      Carletto ha firmato.









      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

      (L. Pirandello)

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      • Sidius
        Trequartista User
        • Apr 2006
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        • Torino
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        Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
        Scusa Sid, ma è finita la partita della Lazio contro il Cagliari? Stamattina ho acceso la TV ed erano ancora al 97', Grazie.
        Sto ancora seguendo la radiocronaca
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        modroc - yy

        piquet - gabbiani

        acquilani - manchini

        maybe - Vendola

        mandjukic - Sjneider

        lialicic - Kongobia

        il Mangio - Cointreau

        izco - Mihajlovich

        Bonacci - Falcata

        Cancrena - Val di fiori

        mouse - Sczesjky

        Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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        • fede79
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          • Oct 2002
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          • Roma
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          Originariamente Scritto da Sidius Visualizza Messaggio
          Sto ancora seguendo la radiocronaca
          Ho acceso ora la TV, ancora il 97', i giocatori indossano le bombole dell'ossigeno.

          Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Il Milan la deve smettere di guardarsi indietro e iniziare a guardare avanti. E' la premessa per ogni rinascita.

            Io pero' ho forti dubbi su Maldini e Boban. Servono professionisti veri, capaci di dare una direzione, costruire un percorso, indicare una meta e, prima di quella, i passi necessari per arrivarci.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • robybaggio10
              Bodyweb Senior
              • Dec 2011
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              • Franciacorta
              • Send PM

              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Il Milan la deve smettere di guardarsi indietro e iniziare a guardare avanti. E' la premessa per ogni rinascita.

              Io pero' ho forti dubbi su Maldini e Boban. Servono professionisti veri, capaci di dare una direzione, costruire un percorso, indicare una meta e, prima di quella, i passi necessari per arrivarci.
              Io non ho dubbi...sono due incapaci.
              I SUOI goals:
              -Serie A: 189
              -Serie B: 6
              -Super League: 5
              -Coppa Italia: 13
              -Chinese FA Cup: 1
              -Coppa UEFA: 5
              -Champions League: 13
              -Nazionale Under 21: 19
              -Nazionale: 19
              TOTALE: 270

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              • Sean
                Csar
                • Sep 2007
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                • In piedi tra le rovine
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                Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                Pero' non capisco il collegamento tra il microfono sparito e i 7 minuti e passa di recupero...non colgo il nesso (o non riesco a decifrare Pinci in questa occasione).
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • Fabi Stone
                  Bodyweb Senior
                  • Jan 2015
                  • 11042
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                  • 313
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                  Ma oggi non ricordo bene dove, me lo hanno mandato, leggevo che Petrachi vorrebbe offrire ad Ibra una roba a gettone.
                  Sapete niente?

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                  • Pesca
                    Bodyweb Senior
                    • Jun 2009
                    • 2561
                    • 770
                    • 626
                    • Send PM

                    ora, io comprendo i dubbi sollevati, che non tutti gli arbitri seguono alla lettera il regolamento, che si va molto a sensazione, blabla, ecc ecc, ma questo pezzettino buttato così, senza spiegare bene, insinuando, con la puntina maligna... permettetemi di dire che stavolta mi unirei al coro di laziali lamentosi per dire che pinci è proprio un romano-ista del genere più miserello.

                    Originariamente Scritto da Sergio
                    Sei un coglione.



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                    • Venkman85
                      Bodyweb Senior
                      • Apr 2015
                      • 6720
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                      • Liguria
                      • Send PM

                      Vi immaginate se al posto della Lazio ci fosse stata la Juve?

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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
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                        Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                        Ma oggi non ricordo bene dove, me lo hanno mandato, leggevo che Petrachi vorrebbe offrire ad Ibra una roba a gettone.
                        Sapete niente?
                        La fonte è Radio Radio. Petrachi starebbe pensando ad un contratto a gettone con premi a salire al raggiungimento di determinati obiettivi.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • fede79
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          La fonte è Radio Radio. Petrachi starebbe pensando ad un contratto a gettone con premi a salire al raggiungimento di determinati obiettivi.
                          Radio Radio, cioè i laziali che (s)parlano della Roma, quelli che Conte era stato all'Eur e aveva già firmato, insomma il famoso "ambiente".
                          Sean, alla prossima parto con Fabi ed assisterai al rogo del tuo amato B&B, essi buono.

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                          Free at last, they took your life
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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            Lega Serie A, anche Roma e Milan bocciano le tre scimmie contro il razzismo. E l'ad De Siervo si scusa

                            Continuano le polemiche per l'opera di Simone Fugazzotto. Il club giallorosso: "Siamo molto sorpresi, non è il modo giusto per combattere il fenomeno". I rossoneri: "Siamo in totale disaccordo". Lukaku parla di ulteriore "vergogna". Condanna anche dai pubblicitari


                            Le tre scimmie per combattere il razzismo dilagante negli stadi e promuovere l'integrazione, la fratellanza e la multiculturalità, scelte come simbolo dalla Lega Serie A fanno discutere ancora. E, ora dopo ora, la scelta si sta trasformando in un nuovo autogol nella delicata partita contro le discriminazioni nel calcio, con le critiche piovute dagli stessi club, come Milan e Roma, e dai media internazionali. Tanto che alla fine l'amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, si scusa e conferma che la posizione dei club è di "forte condanna contro ogni forma di discriminazione e razzismo".


                            Le critiche di Roma e Milan

                            Il trittico dell'artista Simone Fugazzotto, che dovrebbe essere esposto permanentemente nella sala assemblea della Lega, mostra tre scimmie in primo piano con il muso dipinto a rappresentare tre etnie: quella caucasica, quella africana e quella asiatica. Un'associazione che molti hanno considerato di pessimo gusto. La Roma su Twitter si è detta "molto sorpresa". "Siamo consapevoli che la Lega voglia combattere il razzismo ma non crediamo che questo sia il modo giusto per farlo", ha twittato il club giallorosso. Insomma, se il primate viene evocato dai razzisti per offendere i calciatori di colore, per molti usarlo come simbolo dell'anti-razzismo è un controsenso. Sulla stessa lunghezza d'onda c'è il Milan che ha postato a sua volta un tweet: "L'arte può essere forte, ma siamo in totale disaccordo nell'utilizzare l'immagine delle scimmie come icona per la lotta al razzismo e siamo sorpresi dalla totale carenza di condivisione".

                            Lukaku: "Una vergogna"

                            Romelu Lukaku, l'attaccante belga dell'Inter in prima linea nella lotta al razzismo, ha fatto filtrare la sua critica parlando di "vergogna". "Ogni volta che la Lega apre la bocca peggiora la situazione", ha affermato Michael Yorkmark, ad di Roc Nation, l'agenzia che cura l'immagine dell'attaccante di Lukaku, "quelle immagini sono insensibili, imbarazzanti non solo per la Lega ma per i club in tutta Italia. E' solo un'ulteriore indicazione della loro incapacità di capire il problema. Non hanno la minima idea di cosa fare in relazione al tema del razzismo nel calcio".

                            Sarri: "Non penso niente"

                            Più moderato il giudizio di Maurizio Sarri, allenatore della Juventus: "Della campagna della Lega contro il razzismo non penso niente. E' giusto sensibilizzare ma il mondo del calcio a livello di addetti ai lavori è multirazziale da anni, è sensibile su questo tema. Delle singole polemiche su un dipinto o su un titolo di un giornale sinceramente non mi interessano", ha concluso Sarri in conferenza stampa alla vigilia del match con la Sampdoria.

                            Le scuse dell'ad De Siervo


                            Dopo le molte voci contrarie all'iniziativa, Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, "si scusa con tutti coloro che si sono sentiti offesi per l'opera realizzata da Simone Fugazzotto lo scorso maggio, in occasione della finale di Coppa Italia. Nonostante l'artista avesse spiegato che il senso della sua creazione fosse proprio un messaggio contro il razzismo, l'opera è apparsa però a molti discutibile. Ciò che non può essere oggetto di discussione è la forte e costante condanna da parte della Lega Serie A contro ogni forma di discriminazione e razzismo, fenomeni che siamo impegnati a sradicare dal nostro campionato". De Siervo ha anche voluto ribadire che "la Lega Serie A sta lavorando alla campagna ufficiale antirazzismo, che non può essere identificata con l'opera di Fugazzotto, e che sarà presentata entro fine febbraio".

                            Anche i pubblicitari internazionali bocciano il progetto

                            Bocciatura anche da parte dei pubblicitari a livello internazionale. La International advertising association (Iaa), la più rilevante organizzazione internazionale di leader del marketing e della comunicazione a livello mondiale presente in 56 Paesi, tra cui l'Italia, stronca infatti il soggetto realizzato da Fugazzotto "non tanto per la qualità artistica o realizzativa né tanto meno per il concept, quanto invece perché un messaggio se vuole impattare su un audience, e figuriamoci se si prefigge di modificare i comportamenti del pubblico, deve essere molto chiaro, diretto e preciso", spiega Stella Romagnoli, direttore generale di IAA Italy. "Ma soprattutto - continua la rappresentante dei pubblicitari - deve parlare il linguaggio del proprio uditorio. In questo la campagna è fallace. E' come se Fugazzotto, o meglio Lega Serie A che è il committente - conclude Romagnoli- parlasse in greco antico al popolo degli stadi, un pubblico di gente comune quali tutti noi siamo, per convincerli su un tema enorme come il razzismo".

                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              Milan, Ibrahimovic sempre più lontano: ora il favorito è l'Everton

                              Ormai l'arrivo dello svedese appare un miraggio. L'arrivo di Ancelotti sulla panchina del club inglese sembra indirizzarlo in Premier

                              Ibrahimovic e il Milan sembrano sempre più lontani. I dirigenti rossoneri iniziano davvero a spazientirsi per l’attesa della risposta dello svedese che continua a non arrivare. E’ da un mese e mezzo che è stata formulata la prima proposta all’ex centravanti del Los Angeles Galaxy. Un tempo che comincia a essere considerato troppo lungo. A Casa Milan a questo punto l’opzione dell’arrivo di Ibrahimovic viene definita “surreale”. Il club rossonero avrebbe voluto l’attaccante a Milanello già nei primi giorni di dicembre per ottenere subito l’effetto di una scossa non solo tecnica sulla squadra. Lo svedese sarebbe stato il motivatore ideale per una squadra bloccata. Ma c’è anche un’ovvia esigenza di allenamento per un giocatore che ora è fermo da qualche settimana e dovrebbe sostenere i primi impegni agonistici a inizio gennaio. La pazienza del Milan sembra vicina a esaurirsi. Ibrahimovic potrebbe essere tentato dall’Everton. Il club inglese lo aveva già contattato nei giorni scorsi. La marcia di avvicinamento potrebbe essere agevolata dall’approdo di Ancelotti sulla panchina della squadra di Liverpool.

                              Ormai l'arrivo dello svedese appare un miraggio. L'arrivo di Ancelotti sulla panchina del club inglese sembra indirizzarlo in Premier
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
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                                • In piedi tra le rovine
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                                Vidal al lavoro, l'Inter nel mirino. Skriniar 'promosso' a centrocampo

                                L'agente del cileno sta cercando un modo per lasciare Barcellona. Il club nerazzurro sta alla finestra e gioca al ribasso. Intanto lo slovacco potrebbe avanzare la propria posizione tattica contro il Genoa viste le tante assenze. Alla cena di Natale Conte arringa la squadra: "Voglio lasciare una traccia qui, serve passione, sacrificio e sudore"

                                Anche se usciti dalla Champions League l'Inter non ha intenzione di rivedere tutti i piani in vista dell'apertura del mercato di gennaio. Le spese non saranno folli come confermato dall'ad Beppe Marotta, in ogni caso la rosa va rafforzata soprattutto a centrocampo, il reparto dove i nerazzurri hanno più bisogno di nuove pedine. Il nome in cima alla lista è quello di Arturo Vidal. Una trattativa che si gioca sull'asse Milano-Barcellona, dove a far da trait-d'union c'è Fernando Felicevich, agente di Vidal (e anche di Sanchez), incaricato di trovare una formula per liberare il suo assistito.

                                L'agente già da tempo al lavoro, nella giornata di oggi ha proseguito i contatti iniziati ieri con i dirigenti catalani, che avrebbero ribadito al procuratore di non aver intenzione di lasciar partire il cileno a gennaio. Vidal, dal canto suo, stanco di sentirsi un rincalzo in blaugrana, continua a spingere per sbarcare a Milano dove ritroverebbe Antonio Conte, con il quale troverebbe più spazio. Nel mentre, dalla Catalogna non sono così certi che Vidal lascerà la Liga. Secondo il quotidiano El Mundo Deportivo - notoriamente molto vicino al Barca - infatti, che il club interista in seguito all'eliminazione dalla Champions League avrebbe spiegato ai dirigenti catalani di essere meno interessati al centrocampista. Un messaggio, quello dell'Inter al Barca, che sa più di strategia che realtà.

                                Inter verso Genoa in emergenza totale. Skriniar a centrocampo?

                                Al netto di Vidal e del mercato, c'è il campionato per l'Inter, che sabato ospita a San Siro il Genoa. La testa di tutti i dirigenti, tecnico compreso, è anche lì. Perché, e non è un segreto, l'emergenza a centrocampo è travolgente. Alle assenze di Barella, Gagliardini, Sensi, Candreva, Asamoah si aggiungono Borja Valero, uscito nel secondo tempo con la Fiorentina per un affaticamento e Brozovic fermo per squalifica. Dunque, il diktat sarà: fare di necessità virtù. Al momento le alternative sarebbero quattro: una sarebbe un momentaneo cambio modulo, un'altra possibilità sarebbe puntare dal 1' su Agoumé, possibile ma improbabile il recupero di uno tra Sensi e Gagliardini. Infine, c'è l'ultima soluzione che porta allo spostamento di Skriniar in mezzo al campo, ruolo già ricoperto dallo slovacco in Nazionale.

                                Conte: "Voglio lasciare una traccia nell'Inter"

                                Lo spazio The Mall di Milano ha accolto la tradizionale cena natalizia che coinvolge tutta la famiglia interista. A dare il benvenuto a tutti gli ospiti con il Presidente Steven Zhang, mister Antonio Conte, alla sua prima cena di Natale nerazzurra: "Volevo augurarvi buone feste e cogliere l'occasione per ringraziare tutte le persone che fanno parte della famiglia dell'Inter iniziando dai calciatori per quello che danno ogni giorno, il mio staff, le persone che lavorano al Centro Sportivo Suning e quelle che non vediamo quotidianamente in tutti i nostri uffici ma che ci aiutano in maniera continuativa. Per me questo è il primo anno all'Inter e voglio ringraziare prima di tutto il Presidente e la proprietà perché mi hanno dato questa possibilità. Il mio desiderio è quello di lasciare una traccia e per farlo bisogna lavorare con passione, sacrifico e sudore. Abbiamo il dovere di rendere l'Inter migliore ogni giorno di più e c'è una sola via, migliorare noi stessi, porci obiettivi sempre più alti e cercare di raggiungerli. Vi voglio lasciare con una frase di Pelè: Più difficile è la vittoria, più grande è la felicità nel vincere".

                                L'agente del cileno sta cercando un modo per lasciare Barcellona. Il club nerazzurro sta alla finestra e gioca al ribasso. Intanto lo slovacco potrebbe ava…
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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