Il Napoli va giù a precipizio, il Maradona fischia pesantemente la squadra e Mazzarri è di fatto un allenatore esonerato. Che resiste strenuamente sulla panchina nascondendosi dietro le sue solite scuse. “Si fa tutti quello che si può, ci gira male”. De Laurentiis, troppo orgoglioso per ammettere i suoi fatali errori, sta gestendo la discesa del Napoli per poterlo poi rifondare con cessioni illustri, a cominciare da Osimhen, e un nuovo allenatore. Ma se il nome che gira adesso è quello di Giampaolo… Il tutto aspettando il Barcellona indossando la maschera, siamo a Carnevale no?, di Walking Dead.
DE LAURENTIIS E LA CONTESTAZIONE DEL MARADONA
Il Maradona fischia forte quel Napoli per cui un anno fa faceva impazzire i sismografi vesuviani.
Credo che De Laurentiis abbia molti difetti, ma non possa essere uno stupido. Almeno io non riuscirei a capacitarmene. E’ un antico satrapo che non sente discorsi e non ammette il dissenso nella provincia che governa, ma 20 anni di Napoli non possono comunque essere cancellati da una stagione incubo.
MAZZARRI E GLI ALLENATORI SBAGLIATI
Per rimanere ai suoi difetti, credo che il presidente sia talmente orgoglioso da non ammettere mai di aver sbagliato l’intera gestione del dopo scudetto, compreso aver completamente toppato rapporti e scelte di tre allenatori uno appresso all’altro. Spalletti per averlo perduto, Garcia e Mazzarri per aver pensato che potessero sostituire il primo. E non è escluso, così a naso, che non toppi pure il quarto, a quel che si sente già dire…
OSIMHEN IN VENDITA E LA SVALUTAZIONE DEL NAPOLI
Sa benissimo, De Laurentiis, che il vecchio condottiero di un antico Napoli parecchio pre scudetto come Walter Mazzarri, assolutamente inadeguato al compito, e di fatto già ritirato prima che lui lo ributasse in mischia, lo trascinerà a fondo, ma vuole solo arrivare a fine stagione e poi reinventarsi un altro Napoli. Cominciando dalla vendita di Osimhen al miglior offerente, anche se i 150 milioni che pretendeva adesso può pure scordarseli, credo.
Non potendo andare oltre, De Laurentiis sta praticamente governando la discesa e forse addirittura una progressiva, lenta e più gestibile svalutazione del Napoli. Quando vinci i costi si moltiplicano, quando perdi quantomeno gli ingaggi restano quelli e puoi vendere liberamente sul mercato. Non solo, se presto arrivasse un fondo arabo o americano a farsi avanti non mi meraviglierei che De Laurentiis considerasse conclusa la sua avventura da patron del calcio
Probabilmente su questa stagione De Laurentiis ci ha già messo la croce sopra, e già una qualificazione al’Europa League o alla Conference League lo considererebbe uno scudetto, per come le cose stanno messe disastrosamente adesso.
IL NOME DI GIAMPAOLO COME SOSTITUTO
Inevitabilmente il presidente finirà per sostituire Mazzarri che ha preso il posto di Garcia, ma deve trovare il tempo e il modo, e se davvero ha per le mani solo Giampaolo, come si sente dire, è anche comprensibile che voglia evitare di aggiungere errore ad errore, visto che già ne ha commessi molti oltre il limite questa stagione.
MAZZARRI E LE SOLITE SCUSE
Dopo l’1-1 strappato al Genoa con un altro gol di Ngonge, Walter Mazzarri ha già assunto la posizione di crocifissione e di martire perseguitato dalla sorte avversa. “Si fa tutti quello che si può, ci gira male”.
E via con le solite scuse per cui è diventato famoso da quando dieci anni fa dal Napoli andò via. “Alla prima sbavatura prendiamo gol”. “Loro col pullman davanti alla porta”. “Stare zitti pedalare correre”. La categoria è quella, nemmeno a dirlo, non mi dimetto manco morto.
E via così aspettando il Barcellona. Più che una festa un allenatore e un’intera squadra mascherati nei giorni di Carnevale da Walking Dead.
DE LAURENTIIS E LA CONTESTAZIONE DEL MARADONA
Il Maradona fischia forte quel Napoli per cui un anno fa faceva impazzire i sismografi vesuviani.
Credo che De Laurentiis abbia molti difetti, ma non possa essere uno stupido. Almeno io non riuscirei a capacitarmene. E’ un antico satrapo che non sente discorsi e non ammette il dissenso nella provincia che governa, ma 20 anni di Napoli non possono comunque essere cancellati da una stagione incubo.
MAZZARRI E GLI ALLENATORI SBAGLIATI
Per rimanere ai suoi difetti, credo che il presidente sia talmente orgoglioso da non ammettere mai di aver sbagliato l’intera gestione del dopo scudetto, compreso aver completamente toppato rapporti e scelte di tre allenatori uno appresso all’altro. Spalletti per averlo perduto, Garcia e Mazzarri per aver pensato che potessero sostituire il primo. E non è escluso, così a naso, che non toppi pure il quarto, a quel che si sente già dire…
OSIMHEN IN VENDITA E LA SVALUTAZIONE DEL NAPOLI
Sa benissimo, De Laurentiis, che il vecchio condottiero di un antico Napoli parecchio pre scudetto come Walter Mazzarri, assolutamente inadeguato al compito, e di fatto già ritirato prima che lui lo ributasse in mischia, lo trascinerà a fondo, ma vuole solo arrivare a fine stagione e poi reinventarsi un altro Napoli. Cominciando dalla vendita di Osimhen al miglior offerente, anche se i 150 milioni che pretendeva adesso può pure scordarseli, credo.
Non potendo andare oltre, De Laurentiis sta praticamente governando la discesa e forse addirittura una progressiva, lenta e più gestibile svalutazione del Napoli. Quando vinci i costi si moltiplicano, quando perdi quantomeno gli ingaggi restano quelli e puoi vendere liberamente sul mercato. Non solo, se presto arrivasse un fondo arabo o americano a farsi avanti non mi meraviglierei che De Laurentiis considerasse conclusa la sua avventura da patron del calcio
Probabilmente su questa stagione De Laurentiis ci ha già messo la croce sopra, e già una qualificazione al’Europa League o alla Conference League lo considererebbe uno scudetto, per come le cose stanno messe disastrosamente adesso.
IL NOME DI GIAMPAOLO COME SOSTITUTO
Inevitabilmente il presidente finirà per sostituire Mazzarri che ha preso il posto di Garcia, ma deve trovare il tempo e il modo, e se davvero ha per le mani solo Giampaolo, come si sente dire, è anche comprensibile che voglia evitare di aggiungere errore ad errore, visto che già ne ha commessi molti oltre il limite questa stagione.
MAZZARRI E LE SOLITE SCUSE
Dopo l’1-1 strappato al Genoa con un altro gol di Ngonge, Walter Mazzarri ha già assunto la posizione di crocifissione e di martire perseguitato dalla sorte avversa. “Si fa tutti quello che si può, ci gira male”.
E via con le solite scuse per cui è diventato famoso da quando dieci anni fa dal Napoli andò via. “Alla prima sbavatura prendiamo gol”. “Loro col pullman davanti alla porta”. “Stare zitti pedalare correre”. La categoria è quella, nemmeno a dirlo, non mi dimetto manco morto.
E via così aspettando il Barcellona. Più che una festa un allenatore e un’intera squadra mascherati nei giorni di Carnevale da Walking Dead.
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