Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Però almeno ci provavano...e non sempre vincere 1-0 è un fatto di fortuna, se stai lì in area avversaria invece di invitare o arretrare nella tua area.

    L'elemento involutivo è proprio l'atteggiamento rinunciatario, con sterilità di ritorno.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • germanomosconi
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      • Jan 2007
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      • pordenone
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      Ma non era regolare questo gol?
      Originariamente Scritto da Marco pl
      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      IO? Mai masturbato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      Io sono drogato..

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      • KURTANGLE
        Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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        • Borgo D'io
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        che bella squadra il Lipsia
        gioca sempre all'attacco....senza mai chiudersi
        e ha tanti giocatori di talento

        Lo scouting della RB è sempre di un altro livello

        Sesko però pur essendo tecnicissimo non diventerà mai un grande centravanti
        non ha fiuto del goal
        Last edited by KURTANGLE; 14-02-2024, 00:07:10.
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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        • KURTANGLE
          Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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          Vinicius è la personificazione del Dio Mercurio
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




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          • Sean
            Csar
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            • In piedi tra le rovine
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            Champions, una perla di Brahim Diaz lancia il Real a Lipsia. Manchester City, tutto facile a Copenhagen

            ​Gli spagnoli e i campioni in carica ipotecano il passaggio del turno vincendo in trasferta l’andata degli ottavi. Gli uomini di Ancelotti passano (1-0) in Germania grazie ad un grande gol dell’ex Milan. Gli inglesi vincono 3-1 in Danimarca trascinati da un super De Bruyne, autore di una rete e due assist

            Gli spagnoli e i campioni in carica ipotecano il passaggio del turno vincendo in trasferta l’andata degli ottavi. Gli uomini di Ancelotti passano (1-0) in Germ…
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            nella necropoli deserta»

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            • Sean
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              • In piedi tra le rovine
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              Juventus e Allegri, la crisi. I motivi della resa

              ​ L’attacco perde colpi: 3 gol in tre partite, la difesa non è più un punto di forza. I giovani e il rendimento altalenante e il futuro di Allegri: ha un contratto fino al 2025 ma il club strizza l’occhio a Thiago Motta

              La terza sconfitta della stagione, la prima allo Stadium, è una specie di resa: il sogno scudetto è finito. A meno di tracolli dell’Inter, la Juve dovrà preoccuparsi di difendere il secondo posto dall’assalto del Milan, lontano solo un punto e reduce da sei vittorie nelle ultime sette partite. I bianconeri, invece, hanno perso il ritmo: un punto in tre gare e un solo gol segnato. Anche la difesa, il punto di forza degli allegriani, perde colpi: tre reti in tre partite e tutte per colpe evidenti. Contro l’Empoli, Locatelli non ha chiuso su Baldanzi, a San Siro l’autorete di Gatti pressato da Thuram e con l’Udinese il pasticcio di Alex Sandro. E proprio la scelta di impiegare il brasiliano al posto dello squalificato Danilo, e quella dell’inguardabile Weah per Kostic, hanno ridato fiato ai contestatori di Allegri. Applaudito e premiato prima della partita per aver raggiunto Lippi e contestato dopo sui social.

              Il calcio è schizofrenico. Dall’euforia alla delusione, nello spazio di due settimane. Ora il rischio è la rassegnazione. Allegri ammette che «il momento è delicato». Neppure lui si immaginava una frenata così. Alla fine, era nervoso e se l’è presa con l’arbitro tanto che il giudice sportivo gli ha rifilato 10 mila euro di multa per «aver rivolto una critica irrispettosa» ad Abisso. Nervi tesi. Max ce l’aveva per il pugno rifilato in uscita dal portiere Okoye a Milik, che al livornese ha ricordato quello di Sommer a Nzola, punito con un rigore per la Fiorentina.

              Ma Allegri non cerca alibi e una volta sbollita la rabbia ha preferito guardare in faccia la realtà. La Juve deve ritrovarsi e deve farlo in fretta. L’ultima partita, al netto del gol annullato a Milik e di un altro paio di occasioni capitate allo stesso polacco, è stata modesta. Sono mancate rabbia, intensità, convinzione. Anche la precisione sotto porta, gli inserimenti dei centrocampisti, i movimenti senza palla. La Juve, sino adesso, è andata oltre i propri limiti. Ma l’Inter è di un altro pianeta e Allegri lo sa. Quando ha avuto i giocatori migliori non ha mai sbagliato. Adesso ha lungamente nascosto la differenza con l’armata interista grazie al senso di squadra, all’applicazione, all’entusiasmo dei giovani. Lunedì sera, però, i giovani hanno sbandato. Sarebbe servita esperienza ma proprio i più scafati, Locatelli, Rabiot e Chiesa, sono mancati. La Juve è tornata normale e adesso l’allenatore si chiede cosa fare per riaccendere la corrente.

              La sconfitta nello scontro diretto ha pesato e anche di più la vittoria in rimonta dell’Inter a Roma. Forse anche le voci sul futuro dell’allenatore. La conferma di Allegri, a dispetto del contratto sino a giugno 2025, è tutt’altro che scontata. «Max ha un altro anno e mezzo di contratto e abbiamo la volontà di proseguire con lui», ha detto il direttore tecnico Cristiano Giuntoli, che però tiene d’occhio Thiago Motta, nel mirino di grandi club stranieri, a cominciare da Barcellona e Psg. Situazione liquida e in evoluzione. Difficile immaginare, al momento, che Max possa essere esonerato. Più facile arrivare a una separazione consensuale.

              Ma bisogna capire quali saranno i piani del club che, nella prossima stagione, vuole tagliare ancora il monte stipendi e rimanere in equilibrio tra cessioni e acquisti. Allegri ha lavorato bene con i giovani. Di sicuro, se resterà, dovrà allungare e spalmare il contratto da 7 milioni. L’appuntamento è a fine marzo, durante la sosta per le Nazionali. Ora Max ha un’altra missione: risollevare Madama con i gol del suo cavaliere Vlahovic.

              CorSera​​
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              • Sean
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                Lazio-Bayern Monaco
                (ore 21 su Amazon Prime Video)
                La Lazio cerca l’impresa all’Olimpico contro una corazzata come il Bayern Monaco. Per Maurizio Sarri non ci sono buone notizie: non avrà a disposizione, per questo match di Champions, né Patric né Zaccagni. Non sta bene neanche Rovella, alle prese con un risentimento agli adduttori. Nel ruolo di play è pronto Vecino. I biancocelesti sono in ripresa dopo il successo per 3-1 in casa del Cagliari (10 febbraio). Invece, il Bayern Monaco arriva da una batosta in Bundesliga, dalla sconfitta per 3-0 contro il Bayer Leverkusen, ora in vetta al campionato a +5 proprio sui bavaresi. Nella gara contro la Lazio non ci saranno Coman, Davies, Gnabry e Laimer. L’unico precedente tra Lazio e Bayern Monaco risale agli ottavi di Champions 2020-21, con la squadra tedesca che vinse entrambe le gare (4-1 all’Olimpico, «solo» 2-1 in casa).

                CorSera

                ________

                Lazio, Sarri: “Contro il Bayern non è una partita impossibile, faccia tosta e nessun pensiero”

                ​Mercoledì sera all’Olimpico l’andata degli ottavi di Champions contro i tedeschi. Il tecnico: “Bisogna soffrire tutti insieme”. Immobile: “La vittoria di Cagliari ci ha fatto rivedere la luce”. Dubbio Vecino

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                  Si gioca oggi, mercoledì 14 febbraio, il primo recupero della 21ª giornata di campionato. Match che era stato rinviato per la Supercoppa Italiana, per la prima volta con un formato da quattro squadre, giocata in Arabia Saudita a gennaio. In campo Bologna-Fiorentina alle 19: la gara sarà trasmessa da Dazn.

                  Quello tra i rossoblù e i viola, al Dall’Ara, è uno scontro diretto per la Champions. Da una parte c’è la squadra di Thiago Motta, che ha ottenuto sette punti nelle ultime tre gare e arriva dal 4-0 rifilato al Lecce con i sigilli di Beukema e Odgaard e la doppietta di Orsolini (11 febbraio); dall’altra quella di Vincenzo Italiano che ha ritrovato la vittoria nel 5-1 rifilato al Frosinone con il primo gol con la maglia della Fiorentina di Belotti e i sigilli di Ikoné, Martinez Quarta, Nico Gonzalez e Barak.

                  Il Bologna punta ad agganciare l’Atalanta: in caso di successo i rossoblù vanno a 42 punti raggiungendo la Dea al quarto posto, anche se la squadra di Gian Piero Gasperini recupererà il match con l’Inter il 28 febbraio.

                  CorSera​​
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                  • KURTANGLE
                    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                    campionato stratosferico del Bologna, che sta cercando di dare continuità al miracolo
                    a Gennaio hanno speso 20 milioni per 2 giovanissimi talenti e per Odgaard
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




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                    • NaturalHardCore
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                      Cmq i giornali ormai sono sempre più carta straccia, fino a 15 giorni fa Allegri era un abile stratega che stava facendo crescere giovani di talento in amalgama con i senatori per una rinascita juventina imminente. Adesso è da buttare. Vediamo le prossime 4 partite e ne riparliamo, ma vie di mezzo non esistono.
                      Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                      • Sean
                        Csar
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                        Antonio Conte vuole tornare ad allenare: «Gli altri aspettano il mio fallimento, io sogno la Champions»

                        L'ex allenatore del Tottenham: «Serviva tempo per la famiglia e per me, ora ho energia. Devo vincere, serve un club con le mie ambizioni. La Champions sarebbe un regalo a mio padre»

                        Tornerà in panchina, ma dalla prossima stagione. È vicino il rientro di Antonio Conte: «Mi sono preso questo tempo per me, per la mia famiglia e per stare con i miei genitori. È importante ricaricarsi, fisicamente e mentalmente, ora il mio unico problema è che ho troppa energia», ha detto l’ex tecnico di Juventus (con la quale ha vinto tre scudetti) e Inter (lo scudetto del 2021) — che lo scorso marzo ha rescisso consensualmente il ritratto con il Tottenham e da allora è rimasto fermo — nell’intervista rilasciata al quotidiano inglese «Telegraph». Adesso tutti lo sognano.

                        In primis, si vocifera, il Milan . Però, al di là dei corteggiamenti vari, Conte ha un solo obiettivo: «La migliore opzione possibile è divertire e vincere. E per essere celebrato, devo vincere appunto. Altrimenti gli altri aspettano di festeggiare il mio fallimento. Questa è la verità». Al momento, all’ex c.t. (guidò l’Italia fino ai quarti di finale di Euro 2016) piace Pep Guardiola, campione di tutto con il Manchester City: «Lui è il miglior allenatore del mondo. E poi quando puoi abbinare il miglior allenatore del mondo con un club che può sostenerti e può investire per portare giocatori importanti per migliorare la squadra ogni stagione perché vogliono rimanere in cima al mondo, allora è molto, molto difficile competere allo stesso livello. La mia storia dice che nei miei club sono sempre arrivato in una situazione difficile e con problemi».

                        Il sogno: alzare la Champions League

                        Tante vittorie per Conte, ha un grande sogno: «Un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions da allenatore. Ma so che è molto difficile. La gente pensa che sia semplice, ma devi restare nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l’ultimo passo per vincerla. Guarda il Manchester City. Sette anni, no? Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto “voglio vederti sollevare la Champions”. Non è semplice, ma tutti possono avere un sogno». Inoltre, Conte è pronto anche ad aprirsi a novità classiche: «La gente pensa che il 3-5-2 sia un sistema difensivo, ma non è vero. Basta vedere quanti gol segnano le mie squadre in ogni stagione. Non dipende dal fatto che siano tre o quattro in difesa, dipende da come costruisci la squadra e costruisci l’attacco. Allo stesso tempo, non va bene essere troppo offensivi. E nemmeno troppo difensivi. Bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori e adattarsi a loro. La mia esperienza mi dice che se vuoi vincere il campionato o alzare un trofeo, devi avere una squadra equilibrata. La scorsa stagione il Manchester City è stato il miglior esempio di squadra dotata di grande equilibrio, difensivamente e offensivamente».

                        CorSera













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                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Bologna batte Fiorentina 2-0 e sale al quarto posto con l'Atalanta.
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                            Lazio-Bayern 1-0: Immobile decide su rigore, ora i quarti sono alla portata

                            ​Impresa della squadra di Sarri. Tedeschi in dieci nella ripresa per l’espulsione di Upamecano

                            La perfetta organizzazione difensiva, l'applicazione feroce di ogni giocatore, la spinta dei 60mila dell'Olimpico e la freddezza del suo formidabile capitano-goleador, Ciro Immobile. Così, miscelando con testa e cuore questi quattro elementi, la Lazio si è regalata una serata storica. Contro la corazzata Bayern Monaco, una delle favorite in Champions League, la squadra di Sarri – nonostante l'assenza di Zaccagni, Rovella e in extremis Vecino, sostituito da Cataldi in regia – è riuscita a vincere (1-0) costruendo un piccolo capolavoro.

                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Champions League: sorpresa Lazio, battuto il Bayern Monaco 1-0, rigore di Immobile. La squadra di Sarri adessi spera nell’impresa dell’eliminazione di un Bayern in crisi e con Tuchel contestato. Recupero di Serie A: il Bologna batte la Fiorentina 2-0 con i gol di Orsolini e Odgaard e aggancia l’Atalanta al quarto posto, sognando un posto in Champions. Un altro punto a favore di Thiago Motta, dato anche come possibile sostituto di Allegri alla Juventus. Insomma non è stata certo la notte dei soliti noti

                              Sorpresa Lazio, Bayern in crisi: Sarri dà una lezione a Tuchel

                              Non le solite Juve, Milan, o Inter. Per una sera il calcio è degli altri, della Lazio e del Bologna che festeggiano il loro mercoledì da leoni. La Lazio in Champions League era la vittima predestinata del Bayern Monaco fin dal sorteggio, e invece incappa in una notte perfetta e soprattutto d’amore con i suoi tifosi all’ Olimpico. Tale è l’impresa che il senatore Lotito s’è fatto subito il giro d’onore in campo insieme a tutta la Lazio.

                              Basta un gol a rovesciare la frittata, Ciro Immobile spara dentro il rigore perfetto, il gol più importante dopo mesi di sofferenze, infortuni, incomprensioni, perfino gravi incidenti stradali.

                              La Lazio ha giustamente e cinicamente approfittato di un Bayern in crisi anche in Bundesliga, abbastanza irriconoscibile, con un Harry Kane costato 100 milioni imbarazzantemente inceppato, con un Tuchel in difficoltà, preoccupato e innervosito dalle contestazioni e probabilmente inviso ormai ai suoi stessi giocatori, soprattutto il boss Thomas Müller. Tanto da sollevare perfino voci di sostituzione se non ci saranno svolte decise.

                              L’1-0 non garantisce certo il passaggio del turno – “andremo all’inferno” ha detto Sarri – ma sicuramente regala una chance in più e comunque ci offre una Lazio sopravvissuta e non già fuori dal gioco. Da Guendouzi a Luis Alberto, Maurizio Sarri – non particolarmente soddisfatto perché “si poteva ottenere un risultato più ampio” – è riuscito a rivitalizzare la Lazio in un momento particolarmente delicato, in cui ci si interrogava perfino sulla sua stessa permanenza alla Lazio il prossimo anno.

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                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Quest'anno mi pare di capire che non ci sono in realtà veri e propri squadroni in champions, tolto forse il City campione in carica. Guardiola può fare il bis, però attenzione a possibili sorprese di altro tipo.

                                Una squadra che gira bene come l'Inter, ad esempio, che ha un margine sufficiente in campionato per poter preparare bene le partite di coppa, potrà dare fastidio a molti.
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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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