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Esonerato Pippo Inzaghi a Salerno.
Si parla di Liverani
Qatar campione d'Asia.
3-1 alla Giordania
ma il qatar come fa a vincere per 2 volte di fila la coppa d'asia contro nazioni molto superiori come giappone e corea del sud?
Cristo i giapponesi giocano tutti in europa praticamente
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
ma il qatar come fa a vincere per 2 volte di fila la coppa d'asia contro nazioni molto superiori come giappone e corea del sud?
Cristo i giapponesi giocano tutti in europa praticamente
Harakiri con l'Iran
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenziobrucerà la campagna come i falò la sera."
L'Atalanta batte fuori casa il Genoa 2-1 e rafforza il suo quarto posto.
Nel pomeriggio vincono anche Bologna (col Lecce 4-0) e Fiorentina (col Frosinone 5-1) e restano entrambe in zona-Europa, la quale continua ad avere in pochi punti un treno di squadre.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
L'Atalanta batte fuori casa il Genoa 2-1 e rafforza il suo quarto posto.
Nel pomeriggio vincono anche Bologna (col Lecce 4-0) e Fiorentina (col Frosinone 5-1) e restano entrambe in zona-Europa, la quale continua ad avere in pochi punti un treno di squadre.
4 a 1...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
La sorpresa Milan che avanza da dietro e sconvolge la classifica. Forse non riuscirà ad agganciare l’Inter, ma certo sta mettendo una gran pressione addosso alla Juventus, da cui ora è solo a -1. Possibili dunque novità e sorpassi in classifica. Theo Hernandez ha battuto il Napoli e rimesso Pioli ben saldo al comando del gruppo. Il Napoli invece è precipitato proprio in basso a -7 dal quarto posto, mentre Osimhen ha pure perso la Coppa d’Africa. Insomma una tristezza totale…
Il dai e vai di Theo Hernandez e Leao
Leao più Theo Hernandez, quelli che masticano il covercianese di moda parleranno della catena sinistra, noi praticoni del linguaggio comune di dai e vai. Il gol così prodotto lancia il Milan a -1 dalla Juventus, provvisorio ma pur sempre qualcosa di concreto.
Pioli e il confronto con ‘Inter
“Sono 4 anni che siamo qui. Stiamo viaggiando da un mese e mezzo allo stesso ritmo dell’Inter, stiamo facendo un campionato incredibile, vedremo cosa si può fare” dice orgoglioso Pioli, rivendicando i meriti del suo lavoro e sempre accarezzando la pazza idea dell’impresa di un scudetto da giocarsi tutto dentro San Siro.
Quel -1 dal secondo posto della Juve
Che il Milan possa arrivare fino all’ Inter sembra francamente improbabile, che possa rompere le scatole alla Juventus sembra francamente probabile. Perché chi arriva da dietro ha il fattore sorpresa dalla sua, perché chi sta avanti può entrare in ansia e la pentola sobbollente far saltare il coperchio per la pressione.
La serie positiva del Milan
Qualche sorpresa in quella zona di classifica insomma io me l’aspetto, il Milan gioca anche discretamente male, ma ha il grande pregio di infilare buoni risultati (è in serie positiva da 9 partite, 7 vittorie e 2 pareggi) e stavolta di essersela cavata anche senza prendere gol. Che se ci pensate è la stessa identica etichetta che solitamente appiccichiamo alla Juventus di Allegri. Insomma il fascino del brutto.
L’eterna provvisorietà dell’allenatore
Diciamo la verità, col Milan non ci capisce niente nessuno. L’unico che ci capisce è il suo allenatore, Stefano Pioli, di cui però nessuno si fida, su cui noi periodicamente sfoghiamo come su un punching ball i nostri aggettivi più sferzanti e che consideriamo pur sempre provvisorio, a mezzo servizio.
Oggi c’è, domani no, chissà, probabilmente ci sarà un altro, forse… Non so da cosa derivi questa instabilità di Pioli, fatto sta che il suo terzo posto comincia a diventare sempre più pregiato ed è la critica invece a dover rapidamente strambare per adeguarsi alla nuova situazione.
Quel che non resta del Napoli
l Milan ha approfittato di quel che resta del Napoli scudetto, ormai precipitato a -7 dal quarto posto e dunque condannato a espiare per intero tutti gli errori e le nefandezze post spallettiano. La gestione di Garcia è stata fallimentare e quella di Mazzarri, come prevedibile, ancora di più. Anche qui ricorre un -7 che sono i punti in meno realizzati rispetto al predecessore.
Povero Osimhen
Ha pure perso due volte il Napoli. A San Siro contro il Milan, e in Coppa d’Africa dove la Nigeria di Osimhen si è ritrovata addirittura sbertucciata in finale dalla Costa d’Avorio, che aveva cacciato l’allenatore al termine della prima fase mettendone uno nuovo dagli ottavi. Povero Osimhen, altro che ingaggi da favola, di questo passo gli toccherà tenersi stretto il Napoli.
Serie A, 24a giornata: vince l'Inter ed è sempre più sola in testa, il Milan batte il Napoli e va a -1 dalla Juve, vincono Atalanta, Bologna, Fiorentina e Lazio
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Ultima gara della 24ª giornata in programma oggi, lunedì 12 febbraio, tra Juventus e Udinese. Si gioca alle 20.45 e sarà trasmessa da Dazn.
I bianconeri arrivano dalla sconfitta di San Siro nel derby d’Italia contro l’Inter (1-0, 4 febbraio) e non avranno a disposizione Vlahovic. Rientra, però, Milik dalla squalifica: «Il gruppo ha lavorato bene come tutte le settimane, non mi posso lamentare. Serve tornare alla vittoria contro una squadra che secondo me per il valore e le gare che ha giocato non merita la classifica che ha. Non sarà assolutamente facile», ha detto Massimiliano Allegri.
Che poi ha aggiunto: «Quanto mi vedo sulla panchina della Juventus? Pensiamo a finire bene la stagione, ho ancora un anno di contratto. Noi dipendiamo dai risultati e dal lavoro che svolgiamo. Sono soddisfatto di raggiungere Lippi, lui ha fatto la storia della Juve e del calcio italiano. Sono molto contento».
Così, invece, Gabriele Cioffi: «La squadra è motivata e consapevole. Siamo alle prese con una maratona di testa, perciò dobbiamo credere in ciò che facciamo. Siamo focalizzati sul poter e voler far punti. Sappiamo che affrontiamo la prima della classe come mentalità, giocatori abituati a vincere, che cercheranno il riscatto dallo scivolone di San Siro. Siamo pronti a disputare una partita oltre ai nostri limiti fisici e mentali: daremo battaglia».
E ancora: «L’avversario non entrerà in campo sottovalutandoci. Ci si salva con 40 punti, nella nostra testa ci deve essere questo. Può darsi che ci si salvi anche a 34 o 35, ma rimaniamo concentrati sulla soglia dei 40 punti». Nell’Udinese non ci sarà Pereyra per squalifica. Invece, confermati Giannetti in difesa e Lucca in avanti.
CorSera
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Simone Inzaghi, cosa rischia per la chiamata in vivavoce alla squadra durante l’intervallo di Roma-Inter
I contatti fra tecnici squalificati e squadra sono vietate dal codice Figc: dipende da cosa hanno messo a referto gli ispettori
federali
Un’ulteriore giornata di squalifica per il tecnico e una multa per chi, nel suo staff, lo ha aiutato a comunicare con la squadra. Ecco cosa rischia nella peggiore delle ipotesi Simone Inzaghi se sarà appurato – come raccontato dal calciatore Alessandro Bastoni – che durante la partita con la Roma ha dato indicazioni, in modo più o meno diretto, ai calciatori. La versione di Bastoni
Ecco il racconto fatto da Bastoni dopo la vittoria per 4-2 in rimonta dell’Inter all’Olimpico contro i giallorossi: “Ci siam guardati, ci siamo parlati. Ci ha chiamato il mister nello spogliatoio in vivavoce. Ha detto che dovevamo essere noi, quelli che eravamo fino a pochi giorni fa. Siamo scesi in campo e nel secondo tempo l'abbiamo fatto vedere”.
Il codice di giustizia sportiva
Il comma 9 dell’articolo 21 del Codice di Giustizia Sportiva recita: “I tecnici nei cui confronti è stata inflitta la sanzione della squalifica non possono svolgere, per tutta la durata della stessa, alcuna attività inerente alla disputa delle gare; in particolare sono loro preclusi, in occasione delle gare, la direzione con ogni mezzo della squadra, l’assistenza alla stessa in campo e negli spogliatoi nonché l'accesso all'interno del recinto di gioco e degli spogliatoi”.
Che gli allenatori squalificati comunichino con la panchina è prassi. Di solito però i giocatori non sono così ingenui da raccontarlo dopo la gara, sollevando il caso.
I contatti fra tecnici squalificati e squadra sono vietate dal codice Figc: dipende da cosa hanno messo a referto gli ispettori federali
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Lukaku lascerà la Roma: la crisi del bomber a tempo
Lukaku dopo un inizio con 7 gol in 7 gare è calato di rendimento e come realizzazioni. Pochi gol decisivi e un cartellino che pesa: il Chelsea ha fissato il riscatto a 45 milioni
C’eravamo tanto amati. L’avventura di Lukaku alla Roma, dopo un’estate tumultuosa di calciomercato, era cominciata alla grande. Arrivato in prestito oneroso dal Chelsea, dopo lo spezzone di 21’ contro il Milan del 1 1 settembre, appena sceso dall’aereo, Big Rom aveva ingranato subito: 7 gol nelle prime 7 presenze da titolare, 5 in campionato e 2 in Europa League.
La coppia con Dybala faceva sognare i tifosi della Roma e permetteva a Mourinho di giocare con una squadra molto «chiusa»: che in avanti ci pensassero i due fenomeni... Dalla doppietta al Cagliari dell’8 ottobre, però, l’apporto del belga è calato: 8 gol in 21 partite, tra campionato (4 in 15 presenze), Coppa Italia (uno in due partite, contro la Cremonese e non contro la Lazio) e Europa League (3 gol in 4 apparizioni). I gol «pesanti», che hanno davvero portato punti, sono stati segnati contro Lecce (2-1), Verona (2-1), Torino (1-1) e Fiorentina (1-1). Quella viola, insieme al Napoli, è l’unica concorrente alla Champions League contro la quale sia andato a segno. Le due sfide con l’Inter sono state forse le peggiori di tutte: all’andata aveva l’alibi della contestazione dei tifosi nerazzurri con i fischietti, sabato scorso ha fallito un gol solo davanti a Sommer proprio davanti alla curva Sud che già stava esultando.Sarebbe stato il 3-3.
Il prestito di Lukaku scade a giugno. Il Chelsea ha inserito una clausola rescissoria da 43 milioni di euro, impensabile per una Roma non qualificata per la Champions League e comunque da valutare dopo il rientro di Tammy Abraham, a marzo, che al contrario di Lukaku è di proprietà del club e ha un contratto fino al 2026. Ci dovrà pensare De Rossi, che nel frattempo ha perso Belotti (in gol ieri con la maglia della Fiorentina contro il Frosinone) ma recuperato Azmoun, ritornato dalla Coppa d’Asia giocata con l’Iran.
Questi i numeri di Lukaku alla Roma: 21 presenze, 1.810 minuti e 9 gol in campionato; 2 presenze, 180 minuti e un gol in Coppa Italia; 6 presenze, 494 minuti e 5 gol in Europa League. Dopo la sconfitta di sabato, come è giusto e come fa sempre in pubblico, De Rossi ha difeso il suo giocatore: «Per me Romelu ha fatto la partita che hanno fatto tutti gli altri, il momento non è felice perché abbiamo perso. Le partite si vincono e si perdono tutti insieme, se Lukaku avesse segnato saremmo stati tutti contenti. Se continuerà a crearsi 3-4 occasioni a partita, farà tantissimi gol, poi dovremmo dargli un po’ di fiato. Lo dico perché esiste un po’ di stanchezza, ma Romelu ha fatto comunque una buona gara. In settimana ha un atteggiamento fenomenale, con me e con i compagni. Resta tante volte a fare supplemento di allenamenti, è un professionista. Capisco che con i giocatori forti siamo tutti più esigenti, parlerò con lui come con tutti gli altri».
Giovedì la Roma gioca a Rotterdam l’andata del playoff di Europa League con il Feyenoord. Non vedere Lukaku titolare sarebbe una grande sorpresa. Riposerà a Frosinone la domenica dopo? E a giugno chi lo prenderà?
CorSera
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Il Milan superati quei momenti di giro a vuoto si è ritrovato, mentre in calando è finito la Juventus...ma questo saliscendi delle inseguitrici non incide in nulla sulla marcia dell'Inter, che ha continuato a viaggiare ai suoi ritmi e difatti nessuna delle due le ha recuperato dei punti, per cui è un qualcosa che riguarda il secondo/terzo posto, non più il primo.
Per quanto riguarda Lukaku, dobbiamo prendere atto che il giocatore è questo: qualche buona partita, in genere con le piccole squadre, e poi pause. La stagione con Conte, rappresentando una eccezione, va derubricata alla voce overperformare. Pagare 45 milioni per riscattarlo sarebbe una follia, il giocatore è bello che pronto per l'Arabia (come forse pure Dybala, troppo fragile per il suo costo).
Il Napoli non si riprende, non riesce a fare delle vittorie in fila e il quarto posto inizia a diventare chimerico.
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Genio del mese ovviamente Bastoni, che confessa bellamente ai giornali che Inzaghi radiocomandava la squadra dalla tribuna...come dice l'articolo lo fanno tutti gli allenatori squalificati, ma la differenza è che di solito nessuno lo dice.
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il Napoli ha sfidato il Milan con un atteggiamento di un rinunciatario da piangere
5-3-1-1
per carità di Dio....
e pensare che l'anno scorso eravamo la squadra che segnava di più in serie A
Mazzarri prendesse spunto da De Rossi che ha affrontato l'Inter a viso aperto
Ha perso anche lui (con la prima della classe però) ma almeno ha disputato una grande partita
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ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Inter, Juve, Milan e Roma hanno portato avanti la linea presentata la scorsa settimana nell'incontro con la Figc nella Capitale, ma la loro istanza non è passata. E il diritto d'intesa non si tocca
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