Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Quando sul ring si scontrano due pugili, uno affermato e l'altro meno, od uno con tanti titoli e l'altro meno, od uno campione in carica e l'altro no, nel caso di match incerto o di verdetto ai punti i giudici tendono a favorire il pugile affermato, quello famoso, quello coi titoli o campione in carica: lo "sfidante" o vince in maniera incontestabile per ko o, se ai punti, deve prendersi tutte le riprese, perchè quelle incerte od in bilico i giudici le daranno al pugile più affermato.

    Nel calcio qualche volta è la stessa cosa.

    In questo caso però due su due volte consecutive è un pò troppo, una esagerazione. Ho 46 anni di tifo sulla groppa, ho iniziato a seguire la Juve (e quindi il calcio italiano) nel '78, ormai secoli fa...non mi scandalizzo per l' "aiutino"...ma che si eviti almeno di renderlo sistematico.
    Last edited by Sean; 08-01-2024, 10:35:06.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Virulogo.88
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      ho visto il risultato 1-1 salernitana Juve al 89, ho subito pensato: tanto allegri il golletto al recupero le mette. taaaac
      Originariamente Scritto da Pesca
      lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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      • Sean
        Csar
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        • In piedi tra le rovine
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        La partita di ieri dimostra che la Juve è già al suo massimo (cioè per vincere certe partite deve fare grossi sforzi, pure con squadre minori) e che questo suo massimo non è bastevole per poter aggredire il primo posto...per cui, anche nella ipotesi (non scontata) che replicherai il girone di andata, servirebbe una Inter che essa non replicasse il suo girone di andata...per cui sognare è gratis ma è tutto molto difficile.

        Nel ritorno la Juve avrà molti scontri diretti fuori casa (a Milano proprio con l'Inter, a Napoli, a Roma ecc...) e tenere questa tensione alta per tutto il percorso, evitare o mascherare crisi o crisette, è davvero una impresa di massimo grado...

        L'Inter ha più risorse, quando gira vince "facile", se Inzaghi non farà cazzate dovrebbe arrivare in porto senza troppe ansie.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Zbigniew
          Valens in bibacitate
          • Oct 2009
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          La Juve ha le potenzialità per vincere lo scudetto.
          O la Juve vincerà lo scudetto, oppure non avrà fatto il massimo in campionato.

          Nessuna scusante ci può essere.
          Originariamente Scritto da Sean
          mò sono cazzi questo è sicuro.
          Originariamente Scritto da bertinho7
          ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

          Originariamente Scritto da Giampo93
          A me fai venire in mente il compianto bertigno
          Originariamente Scritto da huntermaster
          Bignèw

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Se Chiesa e Vlahovic segnassero un pò di più sarei più fiducioso...comunque partita dopo partita va fatto il massimo, proprio sulla scorta del fatto che non si sa mai.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • Zbigniew
              Valens in bibacitate
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              Tu vorresti poter mettere il dito nel segno dei chiodi, lo capisco.
              Ma così, dove sarebbe il divertimento?
              Originariamente Scritto da Sean
              mò sono cazzi questo è sicuro.
              Originariamente Scritto da bertinho7
              ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

              Originariamente Scritto da Giampo93
              A me fai venire in mente il compianto bertigno
              Originariamente Scritto da huntermaster
              Bignèw

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              • Virulogo.88
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                La partita di ieri dimostra che la Juve è già al suo massimo (cioè per vincere certe partite deve fare grossi sforzi, pure con squadre minori) e che questo suo massimo non è bastevole per poter aggredire il primo posto...per cui, anche nella ipotesi (non scontata) che replicherai il girone di andata, servirebbe una Inter che essa non replicasse il suo girone di andata...per cui sognare è gratis ma è tutto molto difficile.

                Nel ritorno la Juve avrà molti scontri diretti fuori casa (a Milano proprio con l'Inter, a Napoli, a Roma ecc...) e tenere questa tensione alta per tutto il percorso, evitare o mascherare crisi o crisette, è davvero una impresa di massimo grado...

                L'Inter ha più risorse, quando gira vince "facile", se Inzaghi non farà cazzate dovrebbe arrivare in porto senza troppe ansie.
                Guardati l'ingresso in campo di Arnautovic, per capire le risorse in panchina dell'inter....
                Originariamente Scritto da Pesca
                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                • marcu9
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                  Tra Inter e Juve per la lotta scudetto, da Milanista tifo Juve per quest'anno.

                  1. Inzaghi non lo posso vedere, antipatia pura.

                  2. La seconda stella andrebbe prima all'Inter che al Milan, e ciò mi darebbe fastidio.

                  3. La Juve ha vinto mille scudetti ed è, e sarà irraggiungibile per chissà quanti secoli, la cosa cambia poco...
                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  • Irrlicht
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                    • Aug 2021
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                    Ed infatti

                    Accuse al Var dopo Inter-Verona, la Procura Figc apre un procedimento su Sogliano
                    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                    • Sean
                      Csar
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                      Per Sogliano il deferimento era scontato, d'altra parte ha affermato che quanto accaduto: "o è mancanza di rispetto oppure è una decisione dall'alto"...il che è grave, lo si capisce, adombrare una qualche macchinazione "dall'alto"...ma viste le attenuanti (nel post partita è facile essere surriscaldati) penso che si chiuderà tutto con una multa.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Steel77
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                        Altri tre babà su per il culo per il nostro kurtino rottinculino

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                        • Irrlicht
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Per Sogliano il deferimento era scontato, d'altra parte ha affermato che quanto accaduto: "o è mancanza di rispetto oppure è una decisione dall'alto"...il che è grave, lo si capisce, adombrare una qualche macchinazione "dall'alto"...ma viste le attenuanti (nel post partita è facile essere surriscaldati) penso che si chiuderà tutto con una multa.
                          Si, dai, poi c'è un precedente, non uguale, ma affine...

                          *Ogni riferimento a persone e/o fatti esistite o realmente accaduti è puramente casuale*
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                          • Fabi Stone
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                            Ma è morto il Kaiser?

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                            • Sean
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                              • Sep 2007
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                              E' morto. Stavo leggendo proprio adesso.

                              Nella ristretta cerchia dei miti assoluti. "Mitico" è diventato poi un aggettivo spesso usato a sproposito, abusato, appiccicato ovunque, ma Beckenbauer, con appunto pochi altri, mito lo è stato davvero perchè ha contribuito a formare un immaginario collettivo, per cui, quando si voleva definire uno bravo in quel ruolo, si diceva "pare Beckenbauer".
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
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                              «nessun vincolo univa questi morti
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                                Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: l'ex campione tedesco malato

                                ​ Il leggendario calciatore tedesco è morto ieri, campione del mondo da giocatore nel 1974 e da ct aveva vinto il titolo nel 1990. Oggi il comunicato della famiglia all'agenzia tedesca Dpa

                                Franz Beckenbauer è morto all’età di 78 anni. Per tutti «Der Kaiser», Beckenbauer è stato una leggenda del calcio tedesco. Da giocatore è stato campione del mondo nel 1974 e da allenatore aveva vinto il Mondiale del 1990. Negli ultimi anni Beckenbauer aveva sofferto di gravi problemi di salute e si era ritirato dalla scena pubblica. Viveva in Austria nella zona di Salisburgo.


                                I suoi compagni erano brutti, sporchi e cattivi. Lui solo cattivo. Che a vederlo non avresti detto. Perché sapeva anche sorridere. O era un ghigno? Di sicuro appariva elegante ed educato. Persino quando il campo le scarpe dribblavano nel fango. Lo chiamavano Kaiser e c’entrava una certa altezzosità e distacco. Del resto, ai Grandi non è richiesta l’empatia. Franz Beckenbauer, morto a 78 anni, era così.

                                Gli dei del calcio gli avevano regalato una classe immensa. Sembrava planasse sull’erba e ogni gesto sapeva di raffinata tecnica. Figlio di quella Germania uscita devastata dalla guerra aveva trovato nel pallone lo strumento di un riscatto possibile. Un padre postino, madre casalinga e uno zio che giocava benino a pallone. Franz già a vent’anni insegnava calcio nel tempio di Wembley. Finale Mondiale, quella del ’66. Una possibile rivincita non cruenta della guerra persa. Contro gli odiati inglesi. Finì come finì. Male per i tedeschi con un gol fantasma che non c’era bisogno della Var per annullarlo, bastavano occhi sani e coscienza pulita. Che l’arbitro russo non voleva usare. Vero che c’era la regina Elisabetta in tribuna e così certe cose si spiegano. Da allora il mondo del pallone cambiò. E lo descrisse bene Gary Lineker quando disse che «il calcio è quel gioco dove si gioca undici contro undici e vince sempre la Germania».

                                Infatti da quel momento il Wunderteam, se andava male, arrivava in semifinale. E a guidarlo c’era sempre lui. Dal campo e fuori. Raccontano che ai Mondiali del 1974 in Germania fece furi il commissario tecnico Helmut Schön e gli concesse solo di sedersi in panchina. La squadra la decideva Kaiser Franz. E lui metteva sempre in campo i suoi amici e lasciava fuori i rivali. I compagni “brutti, sporchi e cattivi” del Bayern di Monaco. Gente come Sepp Mayer, Paul Breitner, Gerd Muller e Uli Hoeneß. Non si sono mai persi di vista anche quando la Baviera li guardava da lontano. e Il rivale era Gunther Netzer del Borussia Mönchengladbach che gli toccò emigrare al Real Madrid. Il biondo centrocampista profeta di un’altra Germania. Più sbarazzina e incosciente. Beckenbauer era un Kaiser vero e quella finale la portò a casa, sebbene con l’onta di perdere con l’altra Germania nel girone di qualificazione.

                                Il mondo, tranne Gianni Brera, sbavava per gli olandesi. Loro sì belli, puliti e gentili. Con i capelli al vento e le mogli in ritiro. La marea arancione che non c’era diga capace di arginare. E in finale segnò al primo affondo. Poi il Kaiser alzò la testa. Ecco, lui giocava sempre senza guardare il pallone tra i piedi. Un libero che era un valore aggiunto per il centrocampo. Un piede sopraffino, un tocco che la palla andava dove doveva andare. Noi italiani l’avevamo ammirato quattro anni prima nello storico 4-3 per gli azzurri all’Azteca. Se chiudiamo gli occhi rivediamo il gol di Rivera e il braccio al collo di Beckenbauer.

                                Come si fa a giocare così bendati? Non si può. Difatti solo lui. Due anni dopo, nel 1972, il titolo europeo e il primo Pallone d’Oro. Il secondo arrivò nel 1976. Ma intanto aveva già vinto tre Coppe dei Campioni consecutive. Un riconoscimento obbligato per un fuoriclasse che non aveva bisogno di trofei per legittimare il suo essere al di sopra del cielo (calcistico). Non si fece mancare di giocare insieme a Pelè in quei Cosmos che erano il campionato degli sceicchi mezzo secolo in anticipo. L’arrivo in ASmerica gli costò la vendetta di Schön che mica poteva convocare per i Mondiali uno che giocava in quel circo Barnum, anche se si chiamava Beckenbauer.

                                Finiva qui il primo tempo del più iconico calciatore tedesco di ogni epoca. Da allenatore si accontento di rivincere i Mondiali quelli del 1990 in Italia. Uno dei tre, insieme a Zagalo del Brasile e Deschamps della Francia, a vincerlo in campo e a bordo campo. Da dirigente scalò le vette del suo Bayern e anche quelle della Fifa. Con qualche caduta di troppo. Ma nessuna di stile. C’è un calcio prima di Beckenbauer e uno (bellissimo e sublime) con lui. Il dopo Kaiser sarà come una birra senza schiuma.

                                CorSera​​
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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