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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    La next gen della Juventus: Yildiz, Nonge e gli altri fratelli, quel tesoro cresciuto in casa

    Il progetto bianconero sta dando i suoi frutti: sono trenta i giovani lanciati in prima squadra e formati alla Continassa. Il segreto di una rete di osservatori, oggi alternativa al mercato


    Probabilmente ha ragione Allegri («due partite non bastano per decidere se un giovane è campione»), ma di “normale” nelle magie di Kenan Yildiz con la maglia della Juve c’è davvero poco. L’aspetto che sorprende di più del nuovo fenomeno turco, fanciullo che manda in estasi la tifoseria strizzando l’occhio a Del Piero nei colpi e nelle esultanze, è la capacità essere subito pronto e all’altezza, affrontando le novità con la sicurezza e la tranquillità di un fuoriclasse navigato [...]

    Il progetto bianconero sta dando i suoi frutti: sono trenta i giovani lanciati in prima squadra e formati alla Continassa. Il segreto di una rete d…

    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Inter-Verona

      (ore 12.30 su Dazn)
      Emergenza finita per l’Inter. Gli infortuni sono solo un ricordo. Simone Inzaghi ha recuperato Lautaro Martinez e Dimarco. L’argentino non vede l’ora di tornare in campo, è pronto per una maglia dal primo minuto al fianco di Thuram, mentre Dimarco può dare il cambio a Carlos Augusto (favorito) sulla fascia sinistra a gara in corso. Nel terzetto difensivo si candida Pavard, che potrebbe prendere il posto di Bisseck. I nerazzurri possono conquistare il titolo d’inverno. Sarebbe il terzo in carriera per Calhanoglu da quando è in Italia: nel 2021 lo vinse con il Milan, ma lo scudetto andò al club di viale della Liberazione e nel 2022 lo conquistò con l’Inter ma fu il Diavolo a festeggiare lo scudetto. Da parte sua, il Verona arriva dalla sconfitta casalinga contro la Salernitana e Marco Baroni sa di essere a rischio.

      Sassuolo-Fiorentina

      (ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Calcio e in streaming su Sky Go e Now)
      Il Sassuolo è in crisi. Un solo punto nelle ultime cinque gare (2-2 con l’Udinese il 17 dicembre) ed eliminazione dagli ottavi di Coppa Italia contro l’Atalanta (3-1, 3 gennaio). Con la Fiorentina serve un successo: «L’unico ostacolo siamo noi. Dobbiamo liberare la testa dalle negatività, dalle influenze esterne, possiamo metterla in difficoltà», le parole di Alessio Dionisi. Da parte sua, Vincenzo Italiano non avrà gli infortunati Nico Gonzalez e Sottil. Assente anche Kouamé convocato dalla sua Nazionale per la Coppa d’Africa. Quindi, per i viola è emergenza sulle fasce. Probabile chance per Ikoné e Brekalo.

      CorSera









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        Djalò si avvicina, pronto il vertice. Arriverà subito, Inter anticipata

        Si lima l’intesa con il Lilla: 2 milioni e bonus. Giuntoli fa cassa per far spazio al portoghese: la prima mossa è Ranocchia verso il Palermo

        ​La Juventus ha convinto Tiago Djaló a rivedere i propri programmi e adesso è in pole per portare il difensore del Lilla immediatamente a Torino. Il sorpasso sull’Inter, iniziato con il gioco d’anticipo dei giorni scorsi e rafforzatosi nei contatti delle ultime ore, potrebbe concludersi già nei prossimi giorni. L’ultima curva è rappresentata dall’Atletico Madrid, che resiste sullo sfondo. Il d.t. Cristiano Giuntoli e il d.s. Giovanni Manna non si sentono ancora al traguardo, ma iniziano a vedere la bandiera a scacchi. Gli ultimi colloqui con l’entourage del 23enne portoghese sono stati positivi. Djaló, in scadenza di contratto a giugno e in parola con l’Inter per l’estate, si è preso un ultimo weekend. Ma, salvo nuovi colpi di scena, la prossima settimana i manager del giocatore incontreranno i dirigenti bianconeri con l’obiettivo di definire gli ultimi dettagli del contratto. La strada sembra in discesa, però nel mercato fino alle firme non si può escludere nulla.

        Di sicuro la possibilità di cambiare aria subito - e non in estate, come progettato dall’Inter - ha fatto breccia nel giocatore. Djaló, fermo da marzo dopo l’infortunio al ginocchio (rottura del crociato), ha voglia di tornare a giocare gradualmente, ma fin dai primi mesi dell’anno, per ritornare quello pre intervento chirurgico nel più breve tempo possibile. Troppo pesanti sei mesi d’attesa - e da separato in casa del Lilla - con il rischio concreto di non giocare un minuto. Djaló in un primo momento pensava di poter resistere e aveva dato la parola all’Inter. Ma negli ultimi giorni la prospettiva di non vedere il campo ancora a lungo ha aumentato i dubbi del ragazzo. Giuntoli e Manna, dopo il lavoro sottotraccia con il Lilla da cui a luglio avevano acquistato Timothy Weah, hanno capito che l’unica possibilità per arrivare al giocatore era quella di tentare l’acquisto immediato. La coppia mercato bianconera ha intercettato le perplessità crescenti del portoghese e puntando su quelle ha architettato il più classico dei contropiede di mercato. E l’Inter? Un po’ per la crescita mostrata da Bisseck e un po’ per la scelta di investire su Tajon Buchanan non sembra più avere né la voglia né la possibilità di progettare un controsorpasso. Djaló è sempre stato considerato dai nerazzurri una opportunità a zero.

        Si lima l’intesa con il Lilla: 2 milioni e bonus. Giuntoli fa cassa per far spazio al portoghese: la prima mossa è Ranocchia verso il Palermo
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          La Juventus con la nuova dirigenza sta gettando le fondamenta per il futuro. Nella crisi strutturale del calcio italiano, nella sua penuria economica, puntare su prospetti futuribili è un antidoto: ti permette di tenere bassi i costi, di avere buoni/ottimi giocatori se dovessero andare bene, di recuperare l'investimento o guadagnarci, se dovessi, per qualunque motivo, sfrondare la rosa.

          Il polmone verde di questa strategia, la riserva di ossigeno, è rappresentata dalla next generation, dalla quale sta uscendo una filiera di giocatori, alcuni trattenuti in prima squadra, altri dati in prestito, altri ancora ceduti (Dragusin oggi è valutato 20 milioni, fu acquistato per 2; Yldiz è stato preso per 200mila euro...).

          I Weah, i Cambiaso, gli Yldiz, i Fagioli, i Miretti, gli Iling-Junior e altri sono tutti nel giro della prima squadra. Alcuni li terrai, altri li venderai, hai una via tutta interna per il famoso mercato "sostenibile". Se poi qualcuno dovesse esploderti tra le mani, avresti un tesoro.

          Rispetto alla filosofia dei parametri zero a tutti i costi (ma che i costi te li alzavano, tra stipendi e commissioni) e a giocatori prelevati dal mercato e non sempre rispondenti alla loro fama (spesso passata o declinante), un deciso cambio di rotta e di pelle. Ovviamente questo non esclude l'ingresso di profili esperti, visto che non puoi certo fare una squadra di soli giovani, ma nel calcio italiano odierno è una politica che ti permette di non distrarre risorse, di valorizzare le tue (per la rosa e per la cassa), di avere, in una fase generale di arsura, cisterne con dentro l'acqua.
          Last edited by Sean; 06-01-2024, 09:02:03.
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Con i 9 punti persi oltre l'80°...il Genoa avrebbe 30 punti...in piena zona Europa. LUI sta facendo un miracolo sportivo. Assieme a Palladino e Italiano e' destinato a diventare uno dei migliori allenatori italiani. E LUI ha qualcosa che agli altri 2 manca...il passato da calciatore vincente...in Italia e in Europa.
            I SUOI goals:
            -Serie A: 189
            -Serie B: 6
            -Super League: 5
            -Coppa Italia: 13
            -Chinese FA Cup: 1
            -Coppa UEFA: 5
            -Champions League: 13
            -Nazionale Under 21: 19
            -Nazionale: 19
            TOTALE: 270

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              Oggi i giornali non ci deliziano con le meraviglie del Bologna e del suo maestro allenatore? Avanti il prossimo guru...
              sigpic
              Free at last, they took your life
              They could not take your PRIDE

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                In linea generale però il Bologna non è obbligato ad andare in champions o nelle coppe di solito la sua posizione "normale" è a metà tra la parte sinistra e destra della classifica...e chi dovesse valutare un allenatore diciamo in rampa di lancio lo fa su parametri che non riguardano l'ambito dei soli risultati (visto che appunto quel tipo di allenatori guidano auto non tarate sulle prime posizioni) ma tutto un insieme...poi è chiaro che la stampa ci ricama parecchio sopra, ma questo accade ad ogni novità o successo estemporaneo, pensiamo anche ai calciatori in specie quelli giovani...che se fanno un goal già si guadagnano i titoli listati di alloro, ma insomma il gioco è questo.

                Gli allenatori come Motta vanno sempre visti alla conferma nelle grandi piazze, cioè alla prova delle pressioni e dell'obbligo di raggiungere certi risultati e certe posizioni di classifica...è pure vero che ogni futuro bravo allenatore ha avuto un passato di novizio, da "scommessa" (mi viene in mente Allegri che Galliani prese dal Cagliari per dire...)...ecco, e allora vedremo se qualcuno punterà su di lui per una panchina importante.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Al giro di boa, direi che questo è 3/4 di un segnale
                  Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                    2-1 Inter con qualche patema di troppo contro il Verona in casa. Goal nel recupero.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      2-1 Inter con qualche patema di troppo contro il Verona in casa. Goal nel recupero.
                      Attenzione, ho parlato presto
                      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                        Ora è più di 3/4
                        Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                          Non me la voglio prendere col Verona perchè è una squadra a pezzi ed oggi ha però fatto il suo dovere. Il rigore sbagliato...e niente, pazienza. Inutile farsi prendere una fitta al fegato.

                          In questo momento gli dei del calcio sono con Inzaghi.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            E' l'anno dell'inda

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                              madonna che cu.lo oggi questi sono segnali
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                                ma non può mica durare per sempre la fortuna...
                                prima o poi girerà.









                                "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                                Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                                vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                                (L. Pirandello)

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