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La Meloni ci ha chiesto un diversivo per il caso Pozzolo. Purtroppo abbiamo dovuto obbedire
Quanto siamo invecchiati. Un tempo le sfarzose manifestazioni di giochi da caserma* erano permesse.
*
tradotto liberamente da "Stanze per la giostra, libro I verso 1, Poliziano Agnolo" che le nuove guidelines temo non permettano più di citare, se non in nota e per rimando.
Originariamente Scritto da Sean
mò sono cazzi questo è sicuro.
Originariamente Scritto da bertinho7
ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
Grande traguardo per Romelu Lukaku. Secondo la classifica stilata dall'International Federation of Football History & Statistics (IFFHS), il centravanti giallorosso è il miglior marcatore internazionale del 2023, posizionandosi davanti a Haaland e Taremi. Il bomber belga ha messo a segno 22 reti tra coppe europee (7, realizzati tra Inter e Roma) e nazionale (15).
La top 10
1) Romelu Lukaku 22 (7+15)
2) Erling Haaland 18 (12+6)
3) Mehdi Taremi 14 (2+12)
4) Kylian Mbappé 13 (3+10)
Cristiano Ronaldo 13 (3+10)
6) Harry Kane 13 (4+9)
7) Zeki Amdouni 13 (7+6)
8) German Cano 13 (0+13)
9) Shabaib Al-Khaldi 12 (0+12)
10) Rasmus Hojlunf 12 (5+7)
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
Purtroppo (per lui e per gli interisti) l'unico goal che avrebbe significato davvero qualcosa non l'ha segnato: quello in finale di coppa campioni.
La classifica dell'istituto di statistica calcistico è difatti un computare i puri e nudi numeri. Il calcio è qualcosina di più.
Detto questo in A almeno Lukaku ancora sposta.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
(Redazione gianlucadimarzio.com) Arrivano conferme intorno a un inserimento della Roma per Dean Huijsen, giovane talento olandese della Juventus che aveva già trovato un accordo per il prestito al Frosinone, solo da formalizzare. Nei giorni precedenti alla partita contro i bianconeri, Tiago Pinto si era però mosso per capire quali fossero le condizioni per far arrivare a Roma il difensore classe 2005, che Mourinho stima molto. I contatti sono proseguiti, tanto da essere stato trovato un accordo tra le parti che dovrà seguire, ora, a uno tra le società.
Il Frosinone attende, ma la volontà del giocatore sarebbe quella di trasferirsi a Roma, dove gli è stata garantita la possibilità di giocarsi più di una possibilità da titolare. Intanto, nel pomeriggio di oggi si è tenuto un incontro alla Continassa proprio tra l’entourage di Huijsen e la dirigenza juventina, che preferirebbe al momento non venire meno agli accordi presi con il Frosinone.
CorSera
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Albertosi lo ricordo anche io, anche se, iniziando a tifare alla fine dei '70, nella mia generazione tra i portieri il mito era ovviamente Zoff.
E' stato, come si evince anche dagli aneddoti che racconta, uno di quelli che hanno fatto onore alla nomea del portiere come ruolo da guascone o da "matto". Vinse lo scudetto con Riva a Cagliari, non pizze e fichi.
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Roma-Cremonese di Coppa Italia, il risultato 2-1: rimonta giallorossa grazie ai gol di Lukaku e Dybala su rigore
Nei quarti gli uomini di Mourinho giocheranno il derby con la Lazio. In svantaggio dopo il gol di Tsadjout al 37esimo, la formazione di casa fatica e vince grazie ad un rigore dubbio trasformato dall’argentino
La Coppa Italia regala il derby a Mourinho e la rivincita contro il Milan a De Ketelaere. Le due partite degli ottavi di finale — in attesa della chiusura con Juventus-Salernitana di giovedì — portano a due sfide molto interessanti da giocare la prossima settimana ma lo fanno in modo completamente diverso. L’Atalanta, nel pomeriggio, travolge il Sassuolo in crisi prolungata: finisce 3-1 ma il gol degli emiliani (Boloca) arriva al quinto minuto di recupero della ripresa, quando la partita è già finita da un pezzo. Merito principale di De Ketelaere, che segna una doppietta e serve l’assist per il 3-0 di Miranchuk. I bergamaschi, così, incontreranno il Milan dove il fantasista belga non ha trovato fortuna.
La Roma rivede invece i fantasmi della scorsa edizione contro la Cremonese che, se avesse sempre davanti i giallorossi sarebbe il Manchester City. L’anno scorso la Cremonese sbancò l’Olimpico in Coppa e conquistò sempre contro la Roma la sua prima vittoria in campionato dopo 24 giornate. Questa volta, invece, la squadra allenata da Stroppa passa in vantaggio con Tsadjout nel primo tempo e si difende bene e con un po’ di fortuna (traversa di Pellegrini e palo di El Shaarawy) fino al 77’, quando una bella combinazione Dybala-Azmoun-Lukaku porta al pareggio. L’all-in di Mourinho, in questo caso, raggiunge livelli da record mondiale perché la Roma finisce con un 2-4-4 (Cristante e Kristensen praticamente unici difensori). A cinque minuti dalla fine un intervento scomposto di Sernicola su Spinazzola convince l’arbitro Pairetto a fischiare un rigore molto contestato dai grigiorossi. Il Var non interviene, Dybala segna il 2-1 e la Roma trova la Lazio nei quarti di finale.
Ancora una volta i giallorossi ribaltano una partita nel finale ma ancora una volta Mou non può far riposare Dybala, costretto a entrare nel secondo tempo, e lancia un messaggio a Tiago Pinto e alla proprietà. La formazione che ha finito la partita non aveva in campo nemmeno un difensore centrale. Come dire: gli acquisti di mercato servono assolutamente subito.
CorSera
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Mourinho: “I Friedkin parlano con altri allenatori? Non voglio credere che non siano onesti con me...”
Il tecnico graffia: “Per me contano onestà e reciprocità. Prima di firmare per la Roma mi chiamò un club, ma avevo dato la mia parola...”
Sembra quasi che José Mourinho morisse dalla voglia di dirlo. Quando in conferenza stampa, anche la vittoria soffertissima sulla Cremonese, gli è stato chiesto se la Roma stesse cercando altri allenatori, lui ha messo i guantoni.
"La Roma cerca altri allenatori? Non credo che sia vero perché per me magari è una parolaccia ma l'onestà e la reciprocità sono importanti”, il primo affondo, come a dire che se fosse stato fatto non sarebbe stato onesto. Poi, va avanti a fare nomi: “Io mi fido e non ho motivi per pensare che i Friedkin non siano onesti come sono io. Io mi fido al 100% della loro onestà, non so se mi vogliono qua, ma non credo che sia vero che parlino con altri alle mie spalle”. Poi, una rivelazione: “La prossima settimana inizio a girare il mio documentario su Netflix, dirò cose che si sapranno solo lì perché mi pagano bene e tu saprai che sono un pazzo totale”, dice ridendo.
Mourinho approfitta quindi della domanda per raccontare un retroscena sui giorni tra l’accordo con la Roma e la firma, arrivata qualche tempo dopo: “Non avevo firmato, ma avevo dato alla Roma la mia parola: avevo un club che mi cercava, volevano che facessi retromarcia con la Roma, ma io non l'ho fatto. Quando uscirà il documentario su Netflix e saprete tutto mi direte che sono un pazzo. Io mi fido della loro onestà e del concetto della reciprocità”. La squadra sarebbe il Real, che poi virò su Ancelotti. Perché José mantenne la parola data. E ora si aspetta la stessa lealtà.
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Secondo Mourinho dunque la Roma, cioè la proprietà, dovrebbe tenerselo a vita, per lui sarebbe vietato anche solo sondaggiare qualcun altro o pensare in prospettiva, programmare il domani...quando nel calcio, come anch'egli sa benissimo, l'oggi è già ieri, visto che la ruota gira, i contatti (per giocatori, allenatori, manager) sono continui, perchè la gente non aspetta te e bisogna farsi trovare pronti per ogni evenienza e soprattutto per mettere in piedi le stagioni successive.
In questo momento, a carte coperte (nessuno sa come andrà a finire la stagione), i Friedkin non possono certo offrire un rinnovo a Mourinho...ed è quindi più che naturale che stiano nel frattempo guardandosi in giro, nel caso si decidesse un cambio a giugno...d'altra parte sono già 3 anni che Mourinho sta lì e 3 anni sono il tempo mediamente canonico per concludere un progetto (pure Pioli ad esempio è quasi sull'uscio e anche Inzaghi, se non vincerà il campionato, molto probabilmente saluterà...ma pure Allegri, al suo terzo anno, non si sa bene se resterà o no).
Ma poi non ci sono solo questioni calcistiche, ma anche di voglia di cambiare, di stanchezza, di rapporti che si usurano...Mourinho la mette sul fatto di rispettare la parola, ma non dice chiaramente se i Friedkin gliel'hanno data questa parola, se cioè gli hanno promesso che dopo questi 3 anni ne avrebbe fatti altri: si sono impegnati in quel senso? Sennò di che parliamo?
Ma poi che significa "concetto di reciprocità"? Cioè, nell'ambito lavorativo se io voglio restare vuol dire che tu sei obbligato a tenermi sennò non c'è "reciprocità"? Siamo nelle solite commedie dell'assurdo.
Mourinho, che ha sempre sulla bocca i suoi risultati colti in carriera, sa innazittutto che bisogna portare a casa dei risultati prima di pretendere qualcosa; nel frattempo un proprietario di un club ha tutto il diritto di guardarsi attorno, perchè certi contatti vanno presi per tempo visto che non sei l'unico attore sul mercato.
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Sono già promessi sposi, trattative iniziate ora che si concluderanno in estate. Ma non mancano gli intrighi: la Roma si inserisce per Huijsen della Juventus, il Napoli deve frenare per Samardzic
Intrighi e promesse. In una sessione di trattative dominata dalla capacità di spesa ridotta da parte dei club e dalla necessità di guardare più al mercato interno che a quello estero (a causa della cessazione dei benefici fiscali del Decreto Crescita), anche gli affari riguardanti i baby talenti diventano complicati. Per dire, la Juventus da tempo aveva promesso al Frosinone del ds Guido Angelozzi il prestito del promettente difensore, classe 2005, Dean Huijsen. Quando lo sbarco sembrava imminente, la Roma — alla disperata ricerca di un centrale — si è inserita nell’affare prospettando al giocatore la chance di una vetrina più prestigiosa. Gli agenti del difensore hanno incontrato alla Continassa i manager della Juve che pure restano orientati ad accontentare i ciociari, dove già giocano con continuità i valorizzati Kaio Jorge, Barrenechea e Soulé.
Napoli-Samardzic, frenata
Un altro nodo è rappresentato dai colloqui che ancora non hanno prodotto l’attesa fumata bianca fra il Napoli e l’Udinese, ma soprattutto con l’entourage di Samardzic. A rallentare l’intesa, che pareva dietro l’angolo per lo sbarco a Castel Volturno del centrocampista, è la complessa questione legata ai diritti di immagine, mai secondari quando è De Laurentiis a stilare i contratti.
Terracciano martedì era in apparenza a un soffio dal Milan, dopo la visita in sede del procuratore dell’esterno del Verona, Andrea D’Amico. Poi l’interesse in contemporanea di Fiorentina, Bologna e Juventus, oltre alle prestazioni promettenti in Coppa Italia dei baby rossoneri Simic e Jimenez, hanno indotto l’ad Furlani a togliere il piede dall’acceleratore (come peraltro per Brassier che il Brest valuta 10 milioni). È singolare che proprio mentre i rossoneri cercano rinforzi per puntellare la difesa, il Bayern Monaco si informi per Tomori, ora out a causa di una lesione al bicipite femorale. Ovviamente il corteggiamento dei bavaresi è stato fermamente respinto dal club. Torneranno alla carica in estate?
Inter-Zielinski
Così, mentre le risorse languono c’è chi si porta avanti. L’Inter (che oggi accoglierà Buchanan per le visite mediche) ha offerto a Zielinski un triennale da 3,5 milioni a stagione più bonus. Un argomento ritenuto sufficiente dal polacco per declinare la proposta di rinnovo prospettata dal Napoli (che rischia di perdere Politano, per cui l’Al Shabab offre 12 milioni al club e un ingaggio da 7 al giocatore). Non solo. Marotta e Ausilio (che spingono per sfoltire la rosa con le cessioni di Agoumé e Sensi) hanno prenotato per l’estate Tiago Djalò, in scadenza di contratto con il Lille.
Juve aspetta Felipe Anderson
Anche Felipe Anderson respinge i tentativi di Lotito di prolungare l’accordo in scadenza: 3,5 milioni fino al 2028. Molto meglio lasciarsi lusingare dai 4 milioni netti messi sul piatto dalla Juventus per giugno.
CorSera
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