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Germà, lo so bene che su Allegri eravamo io e te a dire ciò che poi è ovvio...
Su Rabiot, è bastato che riavesse un tecnico degno di questo nome... è dallo scorso anno che fa prestazioni sopra la media. Comunque il punto non è tanto il francese, quanto Max, che era da buttare nell'umido per la maggior parte dei tifosi juventini.
e ancora oggi per molti è scarso....
parliamo di uno che ha raggiunto 2 finali di champions con una squadra che il tanto osannato Conte faceva sempre uscire ai gironi
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Lukaku ha dato nuova conferma di sparire nei big match
Su Lukaku ha fatto una gran partita Bremer, che ha il fisico per contrastare il belga. Bremer non aveva iniziato benissimo l'anno scorso ma, superata la fase di ambientamento, adesso sta mostrando di essere un difensore roccioso e tignoso. Pure Gatti sta crescendo e Danilo è esperto. Insomma il reparto per la A va più che bene.
Mi aspetto molto di più da Vlahovic e Chiesa. Il girone di ritorno dipenderà da quei due. Se resteranno quelli dell'andata, Inzaghi avrà lo scudetto in tasca; se si dovessero svegliare, allora il campionato potrebbe prendere una piega scoppiettante.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Anche per me l'Inter è avvantaggiata nella corsa scudetto, ma vedo la Juve ad un passo.
Ad ogni partita, si vede come l'Inter abbia necessità di giocare ad alti ritmi, per portarla a casa.
La Juve ha un gioco diverso, meno dipendente dall'intensità.
Alla lunga, potrebbe essere un vantaggio per i bianconeri.
Poi, il campionato è solo a metà e può succedere di tutto.
come un vecchio elettrodomestico che ti rifiuti di portare all'isola ecologica
finchè ancora riesce a dire la sua.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Affare in definizione e presto l’arrivo a Milano. L'Inter ha programmato di chiudere subito dopo Capodanno per Tajon Buchanan, l’esterno canadese ventiquattrenne rivelazione del Bruges, su cui si era mossa da tempo. Nella giornata di oggi, domenica 31 dicembre, è stato trovato l’accordo con i belgi: 7 milioni di euro più bonus che potranno arrivare fino a 3 milioni, per un totale quindi di 10 milioni. Ora è questione di dettagli.
CorSera
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Da gennaio ci si aspetta che si inizi a fare sul serio, si va verso la parte stretta dell'imbuto dove i punti, le partite, gli inciampi o le vittorie peseranno via via di più.
La classifica dice che è tutto aperto: aperta la lotta per il vertice, aperta quella per le qualificazioni nelle coppe, quindi da questo punto di vista non mancherà la curiosità di vedere come andrà a finire.
Si pensi al quarto posto per la champions ad esempio: dai 27 punti della Lazio ai 33 (attuale quarto posto) della Fiorentina, in quei 6 punti ci sono 6 squadre, per cui il campionato davvero inizia adesso direi per tutti.
...ma di noi
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Metterei anche il Milan in lotta per la 4ta piazza.
Nel senso, è tutto da scrivere.
Il Milan ha del margine ed ha qualcosa in più rispetto a chi insegue. Se Pioli rimarrà concentrato, francamente perdere due posizioni sarà difficile, anche perchè dietro dovrebbero correre e non mi pare corrano...nel senso che se il Milan non è perfetto, chi insegue lo è ancora meno...però certo, sono previsioni, nessuno in verità può dormire sugli allori facendo sogni d'oro.
...ma di noi
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come un vecchio elettrodomestico che ti rifiuti di portare all'isola ecologica
finchè ancora riesce a dire la sua.
Io sono un conservatore, lo sono anche nel calcio...e nel calcio sono pure risultatista, ma non perchè non mi piacciano le squadre che giocano bene, che corrono, che cercano il raddoppio dopo essere andate in vantaggio, che comandano il gioco, che insomma si impongono per via delle trame, della intensità, degli schemi...mammagari ad avercene...
...E' che però il piedistallo anche di quel tipo di mentalità e di gioco è sempre il risultato, tutto nel calcio parte e arriva lì, alfa ed omega di questo sport.
Non dimentichiamoci che anche i grandi allenatori che hanno fatto dell'estetica la propria etica (Sacchi e suoi epigoni, Guardiola e suoi epigoni, e prima di quelli la scuola olandese ecc...) senza vittorie, senza risultati sarebbero stati abortiti. E' il risultato che ti conferma di essere nel giusto e sono le vittorie che danno il sigillo a tutto un lavoro: risultati e vittorie sono il raggiungimento di una meta - in questo senso nel calcio in verità sono tutti "risultatisti".
Allegri è un eclettico, uno che ha la grande, grandissima qualità di adattarsi - sia caratterialmente che come impostazione ed uso delle risorse - a quello che ha.
E' un grande pregio quello, in specie in tempi di vita grama come quelli che stanno passando i club italiani. Ha i campioni? Schiera i campioni. Ha i giovani? Usa quelli. Ha un attacco che (non lo dice pubblicamente ma magari lo pensa) non rende molto, un centrocampo che non illumina? Imposta la stagione tutta sulla difesa, ovviamente con i rischi e pericoli connessi.
E' un allenatore che più che a Sacchi e Guardiola e quel filone lì, certamente, per mentalità, si immette nel filone dei Rocco e dei Trapattoni (io lo definisco il Trapattoni degli anni 2010), insomma la schietta scuola italiana, che poi è quella del nostro calcio, perchè in Italia la tensione verso il risultato è feroce: la storia del calcio italiano più che ai riguardi dell'estetica è presso la centralità del risultato, della vittoria, che si è sempre indirizzata...e in fondo anche Sacchi, se non avesse vinto subito, avrebbe terminato la sua carriera tornando in Romagna, perchè pure l'esteta Berlusconi voleva godere sì della piacevolezza del Giuoco ma prima ancora lucidarsi l'oro dei trofei...perchè alla fine che resta nel calcio o nello sport, ma di sicuro nel calcio? Restano le vittorie, se condite da una bella cornice ancora meglio, ma la ciccia, lo sbocco, la risoluzione della difficilissima quadratura alchemica (mettere al posto giusto dirigenti, allenatore, giocatori) è l'aureo metallo.
Allegri non è un genio del calcio, però è un realista ed un pratico: poche cose fatte bene, questa la sua filosofia...e dove non c'è l'aroma occorre adattarsi.
E' chiaramente nella sua parte finale di carriera, ma in questo finale è ancora uno che potrebbe portare a scuola i vari presunti "eredi" (vedi Inzaghi) e che, messo nell'attuale Milan, nell'attuale Napoli, sono convinto che avrebbe portato quei punti "in più", proprio per la sua capacità di capire, e dunque piegare alla ricerca del risultato, i punti di forza e soprattutto di debolezza delle rose a disposizione (non si dimentichi che pure nel Milan declinante dell'ultimo Berlusconi, riuscì a superare i gironi di champions e quasi beffava il Barcellona agli ottavi...).
Ad avercene di Allegri...magari a trovarne di nuovi...
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Iniziano ad animarsi le trattative della finestra di mercato invernale: il centrocampista dell’Udinese e l’esterno della Salernitana vicini al club azzurro
Lazar Samardzic si avvicina sempre di più al Napoli: il serbo ha già una bozza d’accordo con gli azzurri e le due società che cercheranno di chiudere l’affare nei prossimi giorni sulla base di 20 milioni di euro più bonus. La richiesta della famiglia Pozzo è di 25 milioni di euro. Un summit tra i due club è già stato fissato, Samardzic aspetta il via libera per volare a Napoli e sottoporsi alle visite mediche. De Laurentiis vuole regalare il calciatore a Mazzarri nelle prossime ore, per mettere il centrocampista subito a disposizione dell’allenatore. D'altronde il presidente, dopo il pareggio col Monza, aveva promesso che sarebbe subito intervenuto sul mercato per rinforzare la squadra.
Dopo Samardzic, toccherà a Pasquale Mazzocchi: anche il laterale della Salernitana è destinato a diventare un giocatore del Napoli. L’accordo con la non è lontano, i granata hanno abbassato la richiesta da 5 milioni a 3.5, mentre l'offerta del Napoli è ferma a 2.5. La cifra potrebbe salire con i bonus e avvicinarsi così alla cifra pretesa da Iervolino. Insomma De Laurentiis è pronto ad aggredire il mercato di gennaio. L’obiettivo è regalare tre calciatori a Mazzarri per centrare di nuovo l’obiettivo Champions League.
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Il piano di Zhang per tenersi l’Inter: entro febbraio serve un finanziatore
La proprietà cerca un partner in due mesi per un nuovo prestito con cui estinguere il debito verso Oaktree: strategie e prospettive per la capolista della Serie A
Due mesi per trovare un nuovo finanziamento, chiudere il prestito di Oaktree in scadenza a maggio, ed evitare di vendere il club. O peggio, di lasciarlo al fondo americano che ha in pegno le azioni. È fine febbraio la scadenza che hanno Steven Zhang — a Nanchino da giugno, ma in contatto quotidiano con i manager dell’Inter — e l’advisor Goldman Sachs.
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