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Sti articoli me fanno morì, me li ricordo anche per Giampaolo.
Visto che l'hai detto, confesso che pure a me il primo pensiero che m'è venuto stamattina prima di postarlo è andato proprio a Giampaolo
Però va detto che Motta è da qualche stagione che è in crescita e che non tutti gli oroscopi dedicati ai tecnici in rampa di lancio si risolvono poi in un Giampaolo...Ma tanto lo si scoprirà alla prova dei fatti, visto che di sicuro il prossimo anno qualcuno lo chiama e lo vedremo su piazze dove le presssioni e la ricerca del risultato sono preminenti rispetto ad ogni altra considerazione.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Motta e Giampaolo sono totalmente diversi. Giampaolo e' una mammoletta...un cagasotto...senza personalita'. Motta e' un duro. Sono caratteri proprio all'opposto. Occhio al PSG per Motta!
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Il nemmeno il giallo è un errore, non un metro di paragone Il rosso diretto per falli particolarmente pericolosi parte minimo da una giornata, quando scaturiscono da normali situazioni di gioco, dove cioè non c'è l'intenzione mirata di fare male...perchè questa sarebbe una aggravante che porterebbe a più giornate.
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Il nemmeno il giallo è un errore, non un metro di paragone Il rosso diretto per falli particolarmente pericolosi parte minimo da una giornata, quando scaturiscono da normali situazioni di gioco, dove cioè non c'è l'intenzione mirata di fare male...perchè questa sarebbe una aggravante che porterebbe a più giornate.
Partita ed arbitro erano gli stessi, cambia che Zalewski è stato ammonito (e dopo espulso), Kayode nemmeno ammonito.
Lukaku è stato espulso direttamente.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
La scorsa settimana, Boloca del Sassuolo ha fatto lo stesso intervento su Paredes: espulsione netta e 1 giornata.
Domenica sera Kayode fa la stessa entrata su Zalewski: nemmeno il giallo. Agevolo foto:
Per me Lukaku potrebbe aver avuto anche la maglia arcobaleno.
Preciso questo, perché sembra sia "interessato" quando in realtà non mi frega nulla.
Ma valuto solo ciò che vedo.
L'avesse fatto pure Alexi Lalas al Padova...
Appunto, sono esempi di difformità di valutazione in epoca VAR che si moltiplicano.
Un intervento del genere in ottica odierna si becca 2gg 9/10.
Poi ho detto subito come la penso io.
Per me ha fatto bene il giudice, vedo pericolosità ed un intervento scomposto dato da "poca lucidità" del momento, non dal fatto di voler ledere volontariamente al giocatore viola.
Ciò non toglie il discorso di cui sopra.
Il succo è che non ci si capisce una beneamata fava co sto arbitri.
Dall'avvento degli schermi mille volte peggio.
In tutto questo, faccio per parlare.
Se ne prendeva 1 o 7 non mi cambia nulla.
PS se poi ci mettessimo li con la lente, contento non ne uscirebbe mai nessuno.
Ed a me non verrà mai di farlo con la squadra che tifo.
La squadra di Mazzarri risolve la pratica nel primo tempo: autorete di Serdar, poi ci pensa il nigeriano
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Champions League, Inter-Real Sociedad 0-0 e Napoli-Braga 2-0: Inter e Napoli agli ottavi da secondi. La frenata inaspettata è quella dell’Inter
C’è secondo e secondo, secondo il Napoli e seconda pure l’Inter. Il Napoli arriva oggettivamente a distanza siderale dal Real Madrid (8 punti di meno in 6 partite, ma quello è DI un altro pianeta, la squadra di Ancelotti e Bellingham ha fatto l’en plein) però ha consegnato un compito non entusiasmante ma più che dignitoso.
Di riffa o di raffa con un autogol mandato dal cielo e una doppia pedata di Osimhen, fresco Pallone d’Oro Africano che la vigilia l’aveva trascorsa tutta sul jet privato che andava alla cerimonia di Marrakech in Marocco, ha battuto il Braga e fatto tirare un sospiro di sollievo a tutto il Maradona. Questa crisi insomma si può curare e non tutto deve andare per forza a rotoli. Considerato tutto quello che è successo, possiamo anche fare un applauso a Walter Mazzarri, che stavolta se lo merita tutto. “La mia preoccupazione stavolta era cercare soprattutto di non prendere gol” ha detto. E se non mi sono sbagliato m’è parso d’averlo visto persino sorridere dopo, infrangendo finalmente quell’espressione torva di ansia e di preoccupazione.
La delusione è quella dell’ Inter, seconda anch’essa, ma con un secondo posto di ben diversa sostanza e appeal: all’improvviso l’allegra fabbrica del gol s’inceppa proprio nella partita in cui non doveva farlo. In Champions League il livello sale e capita di poter lasciare il passo anche alla Real Sociedad, che appunto non è il Real Madrid e che l’Inter a San Siro ha persino stupidamente snobbato non mettendo per intero la squadra titolare e più forte.
Lautaro Martinez, ohibò, è rimasto in panchina, l’Inter ha rinunciato al suo giocatore leader e più potente in zona gol nel momento in cui bisognava vincere per conquistare il primo posto nel girone, e andare a un sorteggio meno esposto a rischi e un po’ meno batticuore. Anzi nell’alternarsi delle sostituzioni la coppia Lautaro-Thuram, per tutti la migliore, non si è vista proprio .
Simone Inzaghi che è un fissato dei calcoli, dell’organizzazione assoluta della partita, dei minutaggi e del pelo nell’uovo, per cui poi alla fine paga un prezzo a questa assurda maniacalità, s’affretta subito a dire: “Anche lo scorso anno passammo il girone da secondi e poi arrivammo fino alla finale. Thuram e Lautaro non hanno giocato insieme, perché siamo a dicembre e cerchiamo di arrivare a giugno nelle migliori condizioni”. Siamo alle solite, c’è chi le squadre le fa di pancia per cui pensa al tutto e subito, a vincere e a evitarsi prima di tutto i maggiori rischi e c’è chi si mette lì con algoritmi e “match analyst” per cui alla fine controlla perfettamente la partita ma non la vince per cervelloticità.
Nemmeno il Napoli migliore, con lo scudetto sul petto poteva forse sperare di arrivare primo, avendo il Real nel proprio girone. Ma l’Inter si, avrebbe potuto farcela e proprio alla Real Sociedad tra andata e ritorno ha lasciato quei gol e quei punti che adesso la espongono al Bayern o all’ Arsenal, al Real Madrid o al Manchester City, al Barcellona o ad altri possibili avversari molto tosti.
Detto questo abbiamo due squadre italiane che vanno avanti e tutto sommato dobbiamo farcela andar bene così. Anche perché al momento abbiamo almeno 3 squadre su 4 che avanzano, mentre ad esempio il Manchester United, sconfitto all’Old Trafford dal Bayern Monaco, corazzata del football europeo e club dalla potenza economica eccezionale, resta addirittura fuori da tutto. Col guru Ten Hag sotto processo e a questo punto nemmeno sicuro della conferma in panchina.
La stagione degli inglesi è stata finora un festival delle sconfitte ma soprattutto dello spreco e dei soldi buttati al vento: 203 milioni spesi sul mercato, di cui 75 per Højlund (l’Atalanta ringrazia), 64 per Mason Mount, i famigerati 50 per il portiere Onana, portatogli subito dall’ Inter in carrozzella prima che ci ripensassero e via così. Insomma dei ricconi benefattori mandati dal cielo e da ringraziare sempre. Anzi se ne volessero altri…
Ascolta "Champions League, Inter e Napoli agli ottavi. Ma Inzaghi sbaglia... (ep. 35, 13 dic 2023)" su Spreaker. C’è secondo e secondo, secondo il Napoli e seconda pure l’Inter. Il Napoli arriva oggettivamente a distanza siderale dal Real Madrid (8 punti di meno in 6 partite, ma quella è un’entità di un altro pianeta, la
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