«Innovazione e nuove prospettive»: è il titolo dell'evento che ha riunito i vertici dello sport italiano nella sede del Corriere della Sera. Un appuntamento che si rinnova: quella di ieri è stata la quinta edizione di «Sport Industry Talk» di Rcs Academy; le riforme del calcio, motore principale dell'industria, sono state l'argomento più discusso. Urbano Cairo, presidente del Torino e padrone di casa come numero uno di Rcs MediaGroup, ha elencato i quattro punti principali necessari al rilancio del sistema. Primo, in assoluto il più urgente: «Per il grande contributo che l'industria del pallone dà allo stato in termini di imposte, un aiuto gli si deve. Siamo in una fase post pandemia che ancora deprime i conti delle società.» […] Stadi nuovi e aiuti fiscali: i due fronti più discussi. Il primo è attuale a Milano. Paolo Scaroni, presidente Milan: «Dispiace non aver potuto costruire a Milano lo stadio più bello del mondo con investimenti privati. Il tema dei nuovi impianti si lega a un'altra urgenza, quella dell'aumento dei diritti tv esteri». Beppe Marotta, a.d. Inter: «Parliamo di un fenomeno di interesse nazionale, bisognerebbe rendere il processo per la realizzazione degli impianti più fluido. Il Decreto Crescita? Se si elimina, De Zerbi o altri non tornano...». Rapidità è la parola chiave per il presidente Figc Gabriele Gravina: «E' arrivato il momento di migliorare le norme, renderle più efficaci. Ognuno deve fare la sua parte». Chiede di fare in fretta anche il vertice della Lega di A, Lorenzo Casini: «Il governo aiuti le amministrazioni locali a risolvere la burocrazia. Cancellare il Decreto Crescita con i contratti in essere sarebbe irragionevole». Sulla stessa linea d'intervento il presidente del Coni Giovanni Malagò: «Questo governo ha tutto per mettere il privato nelle condizioni di realizzare le opere».
(Gasport)
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