Il psg ha pareggiato al 98 su rigore
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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che tristezza stasera
squallore totale
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioSe finisce cosi'...al 90% e' fuori pure il psg.
se lo meriterebbero
molto meglio il newcastle che pur essendo una squadra ricchissima spende in modo intelligenteOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Tutto corretto per quello che si è visto nel secondo tempo. Ho avuto sempre la sensazione di essere uno in meno con un'espulsione a carico. Direi ottimo viatico.
Forse nel primo avremmo meritato qualcosina in più, ma sono puri dettagli.
Non mi appiglio di certo agli infortuni, sarebbe un alibi puerile e non corrispondente a verità, ma la situazione sta tracimando ed urge una riflessione anche lì. Non può essere solo sfiga una roba del genere.
Per il resto, hai la maglia rosso e nera ed in Inghilterra devi cercare di fare il tuo, indipendentemente dagli altri.
Per quanto riguarda Pioli, è palese che qualcosa si sia rotto. Non solo a livello di risultati, che sono sotto gli occhi di tutti. Ma proprio come polso, atteggiamento di squadra e rapporti interni. È anche fisiologico.
Deciderà chi di dovere.
Penso che se riesca ad arrivare tra le prime 4 manterrà il posto fino a fine stagione.
Mi girano, oggi.
O non apro i social o se leggo qualcosa contro Giroud stavolta intervengo trasformandomi in Medioman per un quarto d'ora.
Eppure pensavo di essere zenLast edited by Irrlicht; 29-11-2023, 08:54:42.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Champions League, il Milan battuto seccamente a San Siro dal Borussia Dortmund. Giroud sbaglia un rigore, l’algoritmo di Cardinale ha completamente sbagliato la stagione e PIoli può pagare il conto. Insomma: crisi nera…
Milan – Borussia Dortmund 1-3, dal rigore sbagliato di Giroud a Pioli a rischio, la notte che apre la crisi
L’involuzione del Milan è inquietante. Rotto, pieno di infortunati, in affanno in campionato, addirittura ultimo in classifica nel girone di Champions League. Stefano Pioli in grande difficoltà, se si discuteva la possibilità di esonero prima, figuriamoci dopo che a San Siro il Borussia Dortmund ha passeggiato su un Milan fiacco, stanco e impotente.
Un Milan non all’altezza della situazione che in pochi minuti si gioca male le sue carte, Giroud sbaglia un rigore, Calabria subito dopo ne provoca un altro che quelli invece azzeccano e non lo sbagliano come i rossoneri e la frittata è fatta. Thiaw che fa una smorfia di dolore, comincia a zoppicare e salta via è forse la resa definitiva. Il momento in cui l’indicatore della stagione volge ufficialmente sulla crisi nera.
Leao di cui ci si lamenta sempre per la sua incostanza si fa notare per la sua assenza, si vede che manca uno che salti l’uomo, che prenda la squadra per mano e la trascini avanti. Il Milan ha tanti infortuni, troppi equivoci negli ultimi acquisti a cominciare da Loftus Cheek, continua a dover puntare in attacco su Giroud, che al Milan arrivò tre anni fa per fare la riserva a Ibrahimovic (in tribuna…).
Tre anni dopo, superato il traguardo dei 37 anni, Giroud è costretto a fare il titolare in tutte le partite ed è la chiara dimostrazione di una società che mostra tutti i suoi limiti a livello strategico, organizzativo e di mercato.
Insomma cento volte meglio Maldini, brutalmente licenziato dal proprietario Cardinale, dell’algoritmo americano che sceglie chi comprare e chi vendere. Oltre cento milioni di investimenti che hanno mancato l’obiettivo. Se non è un fallimento questo…
CHAMPIONS LEAGUE, RISULTATI E CLASSIFICHE
Resta solo pericolosamente allo scoperto Stefano Pioli, indifeso e indifendibile. Ha perso alleati e ascendente sui giocatori. L’involuzione del Milan, la gran quantità di infortuni, i gol che mancano in attacco e che si accumulano nella propria rete, è anche sua responsabilità. Quando poi, a giustificare il crollo di San Siro, uno dice “Non siamo riusciti a portare in positività l’inerzia della partita…” vuol dire che gira intorno ai problemi senza risolverli, farfugliando frasi che non dicono nulla.
Quanto durerà e chi potrebbe eventualmente sostituirlo? Il Conte che si aggira come un falco sul calcio italiano? Forse, si sa solo che certe situazioni non sono sopportabili troppo a lungo. Di certo il Milan è arrivato rapidamente e improvvisamente al limite e Pioli sta lì sospeso, a rischio di cadere dall’albero da un momento all’altro come una pera matura.
Ascolta "Povero Milan, come sei caduto in basso, PIoli a rischio (ep. 17, 29 nov 2023)" su Spreaker. Milan - Borussia Dortmund 1-3, dal rigore sbagliato di Giroud a Pioli a rischio, la notte che apre la crisi L’involuzione del Milan è inquietante. Rotto, pieno di infortunati, in affanno in campionato, addirittura ultimo in classifica
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Lazio-Celtic 2-0, Immobile simbolo dei rottamati che non ci stanno
Più che un centravanti di rango, Ciro Immobile, attaccante di Torre Annunziata ma di scuola juventina, la Lazio come domicilio praticamente definitivo e oltre 200 gol a saldarne il debito e i lauti ingaggi pagatigli dal senatore Lotito, 33 anni che ormai volgono verso i 34, capitano e bandiera biancoceleste, è un rappresentante sindacale, l’espressione di una categoria sociale. Quella dei rottamati, degli esodati e dei prepensionati.
L’uomo gol messo in un angolo e panchinato senza riconoscenza alcuna. Le due reti che ha segnato al Celtic hanno salvato la baracca in un periodo in cui tutto va praticamente a catafascio e anche il guru Maurizio Sarri non sa più che pesci prendere e a quale santo raccomandarsi. Ciro da rottamato ha salvato la squadra per cui lotta e fa gol da ormai otto anni. Per quegli strani e incomprensibili paradossi del pallone la Lazio fa meglio in Champions League, terreno sicuramente più accidentato e difficile, della Serie A, dove si dimena in una grigia e inconsistente metà classifica.
Incapace non solo di far gol ma anche di tirare in porta, la squadra di Sarri ha risolto il problema attaccandosi al suo uomo gol per eccellenza, quello delle quattro classifiche marcatori vinte andando sempre ben oltre i venti gol a stagione. E anzi nel 2020 addirittura ne fece 36.
Ciro ha attraversato un periodo difficile, molto complesso, persino un grave incidente a Roma a tutta velocità contro un tram. Un’esperienza traumatica, scioccante, i suoi bambini in auto, l’inchiesta della polizia stradale. Per ritrovarsi c’è voluto tempo e santa pazienza, anche l’andare da Sarri e chiedergli: “Cosa devo fare mister per tornare quello di prima?”. “Gioca come sai, non ti affannare a tornare indietro a difendere e cercare il pallone”. Però intanto solo i gol ti salvano il posto.
Quelli che dovevano prenderne il posto, gli improponibili Castellanos e Iskasen, si ritirano in buon ordine lasciando spazio a quello che conosce il mestiere del gol meglio di tutti. Insomma quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Un classico su questi schermi.
Ascolta "Ciro Immobile, il campione dei rottamati (ep. 16, 29 nov 2023)" su Spreaker. Lazio-Celtic 2-0, Immobile simbolo dei rottamati che non ci stanno Più che un centravanti di rango, Ciro Immobile, attaccante di Torre Annunziata ma di scuola juventina, la Lazio come domicilio praticamente definitivo e oltre 200 gol a saldarne il debito e
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Milan, c’è una sola strada per andare agli ottavi: deve vincere a Newcastle e tifare Borussia Dortmund
AI rossoneri tre punti potrebbero non bastare e sono costretti a sperare nella sconfitta del Psg. Con un pareggio o un ko in Inghilterra sarebbero fuori anche dall’Europa League. La Lazio qualificata va a Madrid per giocarsi il primo posto con l’Atletico
La Lazio è dunque la seconda squadra italiana qualificata agli ottavi di finale dopo l’Inter. Nel martedì di Champions si sono guadagnati il passaggio del turno anche Atletico Madrid, Borussia Dortmund e Barcellona (Manchester City e Lipsia ci erano già riusciti nella quarta giornata), mentre è quasi disperata la situazione del Milan, ormai non più padrone del proprio destino.
«Le classifiche»
Il destino del Milan dipende dal Borussia
I rossoneri hanno una sola possibilità per restare in Champions League: devono vincere il 13 dicembre a Newcastle, salire a 8 punti e sperare che contemporaneamente il Psg perda a Dortmund e rimanga a quota 7. In caso di arrivo in parità a 8 punti (successo del Milan, pari del Psg) passerebbero infatti i francesi, in vantaggio sui rossoneri a causa della differenza reti nei confronti diretti. Il Borussia è già qualificato, però il primo posto non è ancora al sicuro: per ottenerlo gli serve almeno un punto, mentre se perdesse con il Psg sarebbe certamente secondo. Improbabile un biscotto, perché con un pari i parigini rischierebbero: una vittoria del Newcastle li eliminerebbe. Se non vincesse al St. James' Park il Milan sarebbe escluso anche dall’Europa League, perché in caso di pareggio sarebbe dirimente la differenza generale, che premia gli inglesi.
Lazio testa di serie se batte l’Atletico Madrid
La Lazio deve dire grazie al vecchio amico Simeone che, vincendo a Rotterdam contro il Feyenoord, ha trainato agli ottavi di finale anche la formazione di Sarri. Resta da decidere il primo posto del Gruppo E, che vale un preziosissimo posto nell’urna delle teste di serie al sorteggio: per conquistarlo, la Lazio non ha altra scelta che battere l’Atletico a Madrid il 13 dicembre. Il Feyenoord retrocede in Europa League, eliminato da tutto il Celtic.
AI rossoneri tre punti potrebbero non bastare e sono costretti a sperare nella sconfitta del Psg. Con un pareggio o un ko in Inghilterra sarebbero fuori anche …
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Dico l'ultima cosetta, poi per oggi non ho più voglia di parlare di calcio.
Il frastornamento attuale di Pioli è evidente anche in conferenza stampa.
Nei periodi passati era sempre parso lucido nelle valutazioni, forse quando le cose vanno bene è anche più facile, ma sicuramente è questione pure di carattere.
Adesso è un momento molto prolungato che sembra peschi parole a caso da un cilindro.
Vedi assurde dichiarazioni "sui primi 5 minuti" o quello di cui parla l'articolo.
È fiaccato, non lo da troppo a vedere, ma si sente. Normale, eh.
Ripeto comunque che spero finisca la stagione in panchina arrivando tra le prime 4.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Benfica-Inter
(ore 18.45 su Sky Sport, Sky Sport Uno e in streaming su Mediaset Infinity, Sky Go e Now)
Con la qualificazione in tasca, e la gara di Napoli del 3 dicembre, Simone Inzaghi cambia l’Inter nella gara in casa del Benfica. Dumfries dovrebbe riposare e fare posto a Darmian. Se così sarà, Bisseck giocherà in difesa con Acerbi e de Vrij. In mezzo al campo spazio per Asllani e Frattesi che faranno rifiatare Calhanoglu e probabilmente Barella (Mkhitaryan durante la sosta è rimasto ad Appiano). A sinistra Dimarco rifiaterà e al suo posto giocherà Carlos Augusto. In attacco potrebbe giocare Arnautovic dall’inizio. Un turnover importante per far riposare la squadra in vista della delicata sfida al Diego Armando Maradona. Fondamentale per i nerazzurri dopo il pari in casa della Juventus (1-1, 26 novembre).
Classifica girone D: Real Sociedad e Inter 10 punti; Salisburgo 3 punti; Benfica 0 punti.
Real Madrid-Napoli
(ore 21 su Amazon Prime Video)
Dopo il battesimo con la vittoria in casa dell’Atalanta (2-1, 26 novembre), il Napoli di Walter Mazzarri cerca l’impresa al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. Mazzarri torna in panchina in Champions 12 anni dopo e lo fa in casa della squadra di Carlo Ancelotti. Dal k.o. per 4-1 ai supplementari con il Chelsea (ottavi di finale ritorno, 14 marzo 2012) alla capitale spagnola sono trascorsi 4.277 giorni. Per andare all’assalto dei Blancos si affiderà a Kvara e Osimhen, mentre a sinistra visti gli infortuni di Mario Rui e Olivera ci sarà Juan Jesus. Invece, nel Real Madrid non ci sarà Modric: «Ha un sovraccarico all’ischio, penso sia proprio questo. Ha giocato molto bene, in una posizione che non è la sua a livello difensivo», sono state le parole di Carlo Ancelotti al termine del 3-0 rifilato al Cadice in Liga.
Classifica girone C: Real Madrid 12 punti; Napoli 7 punti; Braga 3 punti; Union Berlino 1 punto.
CorSera
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C'è una crisi strisciante nel Milan di cui forse all'interno (della dirigenza e di Pioli e suoi collaboratori, ma non della rosa che è da tempo in posizione di pubblica critica) si fa fatica a prendere atto.
E' una crisi alla quale a volte si oppone uno scudo dopo risultati evidentemente estemporanei (qualche vittoria in campionato per "ripartire"; la vittoria sul PSG, fine a se stessa), una crisi che invece non bisogna più nascondersi, altrimenti si fa fatica anche a ricercarne e dunque risolverne le cause.
Non si può non partire dall'allenatore: Pioli pare come rintronato, va ripetendo sempre le stesse cose, è come scollegato dalle evidenze, come se ci fosse un rifiuto ad assumersi intera la realtà. D'altra parte non può accusare la società visto che è quella che sul mercato ha speso più di tutti e gli ha preso molti giocatori...e non può accusare se stesso perchè rifiuta di mettersi in discussione (come invece ultimamente, per esempio, ha fatto Sarri).
Pioli dopo lo scudetto ha perso smalto e lucidità. E' dall'anno scorso che va male: non dimentichiamoci che con la squadra campione è riuscito ad arrivare quinto (solo grazie alla squalifica a tavolino della Juventus si trova in champions), un risultato più unico che raro per chi ha appena vinto uno scudetto. Quest'anno fin dalle prime partite i giocatori hanno manifestato aperte critiche sul gioco e sulla gestione delle partite. Inoltre, si susseguono gli infortuni.
Posto che il girone era molto difficile (Newcastle, PSG, Borussia, un girone di ferro), posto che in teoria puoi ancora passare il turno, posto che in campionato ha piene chance di piazzarsi nelle prime 4, c'è comunque un problema, perchè partite mediocri e pessimi risultati si stanno ripetendo con sinistra frequenza.
Pioli deve svegliarsi, deve riacquistare lucidità, reattività, umiltà. Si ricordi che non è un genio, che prima di arrivare al Milan stava finendo al Genoa e che nel mentre era per via gli è arrivata la chiamata del destino da Milano. Deve quindi ritrovare quella capacità di fare lega col gruppo, ritornare dunque coi piedi per terra e sistemare dove va sistemato, non tirandosi fuori ma mettendo anche se stesso in discussione.Last edited by Sean; 29-11-2023, 09:58:28....ma di noi
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Contrariamente al sentire diffuso la Lazio invece si qualifica con un turno di anticipo agli ottavi, e quindi in questo caso la champions rappresenta una medicina per tirarsi su di morale dopo le recenti e pessime prestazioni in campionato, dove la classifica piange.
Questa qualificazione può quindi rappresentare una spinta che tira su il morale...anche se va tutto preso con le pinze perchè finora la Lazio non è riuscita a dare continuità ai risultati e permane quella sgradevole sensazione che sia troppo Immobile-dipendente, il che non è un bene....ma di noi
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Ottima disamina.
Non troppe pesanti croci addosso a buffo, ma critiche giuste da parte dei tifosi, dei media, ecc... sono naturalmente pertinenti. Doverose, direi.
La mancanza di risultati è dovuta in primis all'allenatore, come dall'alba dei tempi.
Siamo a galla in campionato perché di stampo mediocre, occorre cambiare passo.
Sono d'accordo sul fatto che debba fare una presa di coscienza e mettersi in discussione.
Quello che non sopporto è il rollercoaster.
Vinci 3-1 col PSG e sembri guarito.
Si va ad umore.
Leao una settimana è un genio, l'altra un demente.
Crocifiggiamo Giroud perché ha sbagliato un rigore...
Opinioni buttate la a seconda del piede con cui ci si alza dal letto.
Prendiamo atto che siamo in difficoltà palese SEMPRE, valutiamo le prestazioni in toto e non i singoli episodi o gli exploit estemporanei.
L'anno scorso fu a gennaio il down, quest'anno ancor prima.
Non soffermiamoci poi sul fatto di arrivare quarti in un campionato che puzza di decomposizione, se avessi giocato così in altre nazioni eri decimo.
Lo vedi in Europa contro un Dortmund che è tosto, ma non di certo un'armata.
Quindi torniamo a parlare di PROGETTO, oltre al minimo risultato utile della CL.
Fare quadrato e denti stretti, strettissimi.
E silenzio.
Last edited by Irrlicht; 29-11-2023, 09:58:04.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Non c'è alternativa al fare gruppo e cercare di sistemare tutto assieme...perchè se dovesse saltare Pioli chi prendi? Conte in corsa non ci viene; Motta sta al Bologna...in giro chi c'è? Tudor? Ma per 6 mesi non firma...e fargli un contratto più lungo significa tagliarsi la possibilità di prendere un allenatore da programma l'anno prossimo.
Finchè Pioli resta in zona champions non va cambiato. Solo in caso di crollo che rischi di distanziare la squadra dal quarto posto, ecco allora a quel punto si dovrebbe ricorrere agli estremi rimedi...ma la classifca è ancora dalla parte di Pioli.
Alla società interessa che ci si qualifichi per la prossima champions. Se in questa esci ai gironi, è un rospo che puoi ingoiare....ma di noi
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La società non ha sbagliato algoritmo.
ha sbagliato allenatore e staff tecnico
mi pare roba evidente oramai
non capisco il perché di questo doversi per forza autoflagellare fino a temrine stagione
siamo solamente a 6 punti dalla vetta
possiamo raddrizzare l'annata
possiamo dare una svolta
e volare verso la seconda stella,
quella a destra,
e poi dritti fino al mattino.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
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Circa la panchina della Juve la sensazione (supportata da certi spifferi) è che agli occhi della dirigenza Allegri rappresenti l'ultima coda della vecchia gestione: fu scelto difatti da Agnelli, mentre ora nessuno più di quella dirigenza è in società e forse all'attuale dirigenza (Giuntoli compreso) piacerebbe scegliersi il "suo" allenatore...quindi per queste ragioni si è forse davvero all'ultimo anno di Allegri, al quale comunque ovviamente tutti riconoscono di aver fatto e di star facendo il massimo in un periodo tra i più difficili di tutta la storia juventina.
Giuntoli vorrebbe scegliersi un nuovo allenatore e con quello mettere su il suo progetto e voltare dunque del tutto pagina.
A me dispiacerebbe molto perdere Allegri, anche se capisco che non si può restare a vita con un allenatore e che nel calcio bisogna sempre guardare avanti...certo, se cambi per portarmi Palladino, allora resto come sto....ma di noi
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