CORSPORT - L'ex arbitro e designatore Paolo Casarin, con più di trent'anni di carriera alle spalle, ha rilasciato un'intervista esclusiva sull'edizione odierna del quotidiano. Tra i tanti argomenti trattati Casarin ha parlato anche dell'attuale tecnico giallorosso José Mourinho. Queste le sue parole: "Quando lui ricorda quello che ha vinto vuol farti sapere che ha lavorato, bene e tanto. Non fa il buffone e non ha voglia di perder tempo. Non gli puoi dire "stai zitto", lui ti sovrasta. È un uomo intelligentissimo. Bisogna parlargli con rispetto. E poi ha una dozzina di persone dietro di lui che lo pressano... Garcia, col gesto del violino, mi piacque tanto, pura creatività".
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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A parte che Casarin ha ormai tipo 120 anni...e quindi forse ha perduto un pò di lucidità ma non si capisce che vuol dire: chi è che fa stare zitto Mourinho? E' che se insulta gli arbitri o le istituzioni calcistiche si prende le sue giornate di squalifica o le sue ammende, questo vale per tutti.
Idem Garcia: il gesto del violino se lo avesse fatto a Casarin, Casarin lo avrebbe espulso: ogni arbitro su questa Terra avrebbe sventolato il rosso per quel gesto plateale.
Il campo di calcio ha un regolamento, altrimenti diventa avanspettacolo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioA parte che Casarin ha ormai tipo 120 anni...e quindi forse ha perduto un pò di lucidità ma non si capisce che vuol dire: chi è che fa stare zitto Mourinho? E' che se insulta gli arbitri o le istituzioni calcistiche si prende le sue giornate di squalifica o le sue ammende, questo vale per tutti.
Idem Garcia: il gesto del violino se lo avesse fatto a Casarin, Casarin lo avrebbe espulso: ogni arbitro su questa Terra avrebbe sventolato il rosso per quel gesto plateale.
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Milan, il quindicenne Camarda in panchina con la Fiorentina: emergenza in attacco, si fa male anche Okafor
Lesione muscolare per l’attaccante svizzero, uno stop che si aggiunge a quelli di Leao e Giroud (squalificato)
Senza Leao e Giroud, con Pulisic non al massimo fisicamente e Jovic bocciato per il rendimento finora insufficiente, il Milan contro la Fiorentina è in totale emergenza attacco. Si è infatti infortunato Okafor, che era il candidato al ruolo di centravanti. E il suo non sembra un guaio leggero, in una stagione per il momento sfortunata (al rientro dalla trasferta di Genova l'infortunio era stato un taglio alla testa in un piccolo incidente d'auto nel parcheggio dell'aeroporto di Malpensa).
Okafor, infortunio in nazionale
Va ancora valutata la prognosi dell'infortunio, che l'esterno svizzero ha subito nell'ultima partita delle qualificazioni a Euro 2024 con la Romania, ma Okafor non sarà comunque a disposizione, come Leao, per Milan-Dortmund di Champions, martedì 28 novembre a San Siro
Anche Loftus-Cheek in dubbio
È in bilico per la Fiorentina anche Loftus-Cheek, alle prese con la pubalgia ma in fase di miglioramento: la presenza del centrocampista inglese è fondamentale col Dortmund, quando Pioli riavrà Giroud, che in campionato è fermo per squalifica dopo l'espulsione di Lecce.
Camarda (15 anni) in panchina
L'emergenza schiude le porte della prima squadra a Francesco Camarda, giovane talento della Primavera di Abate. Il centravanti classe 2008 andrà in panchina con la Fiorentina, pronto a entrare, e intanto nelle prove a Milanello ha segnato due gol. Pioli, che ha pranzato col neoct della Nazionale di volley femminile, Julio Velasco, ha una risorsa inattesa.
Lesione muscolare per l’attaccante svizzero, uno stop che si aggiunge a quelli di Leao e Giroud (squalificato)
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Sarri a Repubblica:
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I CALENDARI AFFOLLATI
"Ne parlo da cinque anni, eppure mi accusano di cercare alibi e basta. In questi giorni in Spagna sta venendo giù il mondo per l’infortunio di Gavi, lo chiamano Uefa Virus: spero che qualcuno abbia l’onestà intellettuale per riconoscermi che certe cose io le dico da una vita.
L’unico calcio sostenibile è quello inglese, il più tradizionalista, dove il sabato pomeriggio non c’è nessuna partita in tv perché la gente affolla gli stadi delle categorie minori. La finale di FA Cup è il match più visto al mondo dopo quella di Champions, eppure da cent’anni ha sempre gli stessi riti e si gioca a Wembley, mica in Arabia. Vorrà dire qualcosa?
Lì c’è il tentativo di non fare cadere il movimento nella globalità. Così loro sono tutti ricchi, mentre i nostri ricchi sono i poveri d’Europa. Il calcio è uno sport emozionale: se gli togli l’emozione, a livello televisivo non è certo il migliore spettacolo del mondo. L’emozione la tiene viva il bambino che va allo stadio, ma non c’è futuro se si mira al pubblico degli highlights".
"COPPA ITALIA EVENTO CLANDESTINO"
"Quante partite dovrebbe giocare un calciatore in un anno? Al massimo 50. Si potrebbe almeno cominciare dalle piccole cose, tipo rinunciare alle tournée estive e riportare la Coppa Italia ad agosto anche per le grandi, facendole giocare sui campi delle squadre di Serie C, che così farebbero incassi per campare tutto l’anno. Ma di sicuro ci direbbero che c’è un problema di ordine pubblico per cui la Juve non può andare a Campobasso.
La Coppa Italia è un evento clandestino cucito su misura per l’audience televisiva degli ultimi turni. Ma il calcio non è questo, è il Bayern che perde con una squadra di C".
"UN ERRORE TORNARE IN ITALIA"
"Alla Juventus non mi sono divertito? Tutto era dovuto e dovevamo solo vincere la Champions, ma era un messaggio inquinato. Ho vinto lo scudetto con un gruppo a fine ciclo e una società che ha preso me perché aveva la voglia ma non la convinzione di cambiare stile.
Nel Chelsea ho fatto fatica io a calarmi in un club atipico, senza ds, dove nessun allenatore riusciva a resistere due anni. Però poi negli ultimi mesi mi sono divertito e ho sbagliato a voler venire via, non tanto dal Chelsea, che mi avrebbe anche tenuto, ma dalla Premier, un contesto di bellezza unica. Tornare in Italia è stato un errore".
TRA LA LAZIO E L'ARABIA
"Se allenerò la Lazio e poi basta? Mi piacerebbe che fosse così. Non metto limiti temporali, perciò non dipende solo da me.
L'Arabia? Si può fumare lì? Allora vedremo. Comunque non è una cosa programmabile oggi. Se penso al futuro, mi piacerebbe essere l’allenatore della Lazio al Flaminio. È un progetto in cui Lotito crede, anche se ovviamente vuole delle garanzie: non è che si possa fermare tutto se scavando salta fuori un’anfora".
https://www.goal.com/it/liste/sarri-...aa9abb07aa99c4
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Sarri dice anche delle cose giuste, è chiaro che i mali del calcio, che si sono moltiplicati da quando si è presa la direzione dello show e del business famelico all'americana, i mali del calcio sono noti a tutti gli addetti ai lavori...ma la direzione mi pare segnata.
Le competizioni si sono moltiplicate ed allargate (vedi buon'ultima il mondiale per club o da noi l'assurdità della supercoppa a 4 squadre), i calendari stritolano gli atleti, tra club e nazionali...ma la qualità generale non va di pari passo a questo gigantismo e anzi crolla ovunque, salvandosi solo la Premier.
La coppa Italia è un evento prettamente televisivo, difatti potrebbero farla iniziare direttamente dai quarti a gennaio, cancellando l'ipocrisia dei turni di qualificazione estivi, visto che poi le piccole devono andare al massacro in partite a turno secco a casa delle big già qualificate di diritto...quando invece dovrebbe essere tutto il contrario: le big dovrebbero entrare in scena in estate, come dice Sarri, magari dai sedicesimi a qualificarsi in turno secco a casa delle squadre di B o C...ecco allora che si darebbe un senso anche calcistico alla competizione e non solo televisivo. Questa sarebbe l'unica formula sensata, se si vuol pensare calcisticamente.
Comunque occorre ormai mettersi l'animo in pace: la direzione è bella che avviata, anzi molto in là e in fondo di questo sistema i club non possono fare a meno perchè hanno bisogno dei soldi delle tv e sono disposti a giocarne anche 100 di partite all'anno....ma di noi
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Balotelli, incidente a Brescia: va fuori strada, auto distrutta. Rifiuta l’alcol test, patente ritirata
Tutti gli airbag sono scoppiati, l’attaccante è uscito barcollando e ha rifiutato di sottoporsi all’alcol test
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C'è chi per tutta la vita replica lo stesso stampo di se stesso, senza il minimo tentativo di cambiare, correggere le storture, raddrizzare il percorso....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSarri a Repubblica:
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"Ne parlo da cinque anni, eppure mi accusano di cercare alibi e basta. In questi giorni in Spagna sta venendo giù il mondo per l’infortunio di Gavi, lo chiamano Uefa Virus: spero che qualcuno abbia l’onestà intellettuale per riconoscermi che certe cose io le dico da una vita.
L’unico calcio sostenibile è quello inglese, il più tradizionalista, dove il sabato pomeriggio non c’è nessuna partita in tv perché la gente affolla gli stadi delle categorie minori. La finale di FA Cup è il match più visto al mondo dopo quella di Champions, eppure da cent’anni ha sempre gli stessi riti e si gioca a Wembley, mica in Arabia. Vorrà dire qualcosa?
Lì c’è il tentativo di non fare cadere il movimento nella globalità. Così loro sono tutti ricchi, mentre i nostri ricchi sono i poveri d’Europa. Il calcio è uno sport emozionale: se gli togli l’emozione, a livello televisivo non è certo il migliore spettacolo del mondo. L’emozione la tiene viva il bambino che va allo stadio, ma non c’è futuro se si mira al pubblico degli highlights".
"COPPA ITALIA EVENTO CLANDESTINO"
"Quante partite dovrebbe giocare un calciatore in un anno? Al massimo 50. Si potrebbe almeno cominciare dalle piccole cose, tipo rinunciare alle tournée estive e riportare la Coppa Italia ad agosto anche per le grandi, facendole giocare sui campi delle squadre di Serie C, che così farebbero incassi per campare tutto l’anno. Ma di sicuro ci direbbero che c’è un problema di ordine pubblico per cui la Juve non può andare a Campobasso.
La Coppa Italia è un evento clandestino cucito su misura per l’audience televisiva degli ultimi turni. Ma il calcio non è questo, è il Bayern che perde con una squadra di C".
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"Alla Juventus non mi sono divertito? Tutto era dovuto e dovevamo solo vincere la Champions, ma era un messaggio inquinato. Ho vinto lo scudetto con un gruppo a fine ciclo e una società che ha preso me perché aveva la voglia ma non la convinzione di cambiare stile.
Nel Chelsea ho fatto fatica io a calarmi in un club atipico, senza ds, dove nessun allenatore riusciva a resistere due anni. Però poi negli ultimi mesi mi sono divertito e ho sbagliato a voler venire via, non tanto dal Chelsea, che mi avrebbe anche tenuto, ma dalla Premier, un contesto di bellezza unica. Tornare in Italia è stato un errore".
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"Se allenerò la Lazio e poi basta? Mi piacerebbe che fosse così. Non metto limiti temporali, perciò non dipende solo da me.
L'Arabia? Si può fumare lì? Allora vedremo. Comunque non è una cosa programmabile oggi. Se penso al futuro, mi piacerebbe essere l’allenatore della Lazio al Flaminio. È un progetto in cui Lotito crede, anche se ovviamente vuole delle garanzie: non è che si possa fermare tutto se scavando salta fuori un’anfora".
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L'alto numero di partite di un giocatore è una cosa di cui Sarri non può lamentarsi e ritenere di aver ragione, visto che è nella posizione di eliminare il problema, se è un problema.
Originariamente Scritto da Seanmò sono cazzi questo è sicuro.Originariamente Scritto da bertinho7ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
Originariamente Scritto da Giampo93A me fai venire in mente il compianto bertignoOriginariamente Scritto da huntermasterBignèw
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioC'è chi per tutta la vita replica lo stesso stampo di se stesso, senza il minimo tentativo di cambiare, correggere le storture, raddrizzare il percorso.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Antonio Conte, accostato alla Roma in caso di addio di José Mourinho al termine della stagione, è intervenuto nell'aula magna dell'UniSalento, dove ha ricevuto il premio "Sport, Soft, Skill". Tra i vari temi trattati, il tecnico pugliese, attualmente senza squadra, ha aperto alla possibilità di un ritorno alla Juventus: "I matrimoni si fanno sempre in due, puoi sempre sognare e sperare di sposarti un’altra volta. L’importante è che ci sia condivisione di pensiero. In questo momento mi sto godendo il tempo libero che ho, continuo a studiare e guardarmi intorno per ampliare le mie conoscenze".
Il futuro?
"Dovesse capitare qualcosa di importante, che mi dà le emozioni di cui ho bisogno, certamente tornerò a lavorare".
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