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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Milan, Cardinale arriva per la Champions: fiducia a Pioli e nodo Ibrahimovic

    Dopo la sconfitta-choc contro l’Udinese, i rossoneri devono rialzare la testa col Psg martedì a San Siro: serve vincere per continuare a credere negli ottavi

    Il Diavolo è già spalle al muro. E poco importa se siamo solo a novembre, quindi con tutta una stagione ancora da giocare. Perché dopo quattro partite senza vittorie, e per di più alla vigilia della notte da dentro o fuori col Psg in Champions, la sensazione è quella di una squadra in crisi profonda. Tattica e mentale. Occorre una svolta immediata, prima che sia troppo tardi, prima che gli obiettivi stagionali — scudetto e ottavi di Champions — svaniscano già in autunno. La verità è che il tracollo casalingo con l’Udinese, accompagnato dai fischi meritatissimi di un San Siro spazientito, come spazientiti sono tutti i tifosi rossoneri, è stato solo l’ennesimo indizio. Il Milan si è perso già da qualche settimana: dopo la sosta di ottobre, non è più stato lo stesso. Il pari di Napoli è stato un’illusione. E bene ha fatto Pioli ieri dopo la figuraccia a non accampare scuse in pubblico: «Non siamo mai stati all’altezza». Di tutto questa squadra ha bisogno tranne che di raccontarsi balle. Il tecnico rossonero è sul banco degli imputati. Ed è giusto così.

    La società al momento gli conferma la fiducia, ma ora tocca anche a lui. Le scelte tattiche di sabato sono state un flop completo, a partire dalla soluzione del doppio centravanti, che ha avuto il solo effetto di allontanare Giroud dalla porta. Jovic è impresentabile: insistere su di lui, oggi come oggi, sembra un’operazione autolesionistica. La questione però è ovviamente più ampia. I problemi sono molti e vari: l’attacco che non segna più, la difesa che fa acqua, la personalità che manca, i nuovi arrivati che dopo l’avvio incoraggiante ora sono in chiara regressione, gli infortuni in serie che sono un’attenuante parziale. Ma anche i leader che stanno clamorosamente latitando: Leao, sette milioni di stipendio, non può restare a secco per otto partite consecutive.

    Il patron Cardinale è in arrivo oggi pomeriggio dagli Stati Uniti e domani sera sarà in tribuna a San Siro. Chiaramente nemmeno lui è contento. Non sarà un mese senza vittorie a mettere in dubbio il progetto complessivo, non è così che ragiona il manager americano, ma è chiaro che il patron di RedBird è il primo a pretendere una reazione netta. Da tutti. Al momento non sono previsti incontri con Ibrahimovic, ma l’agenda potrebbe cambiare. La posizione di Cardinale è chiara: porte non aperte ma apertissime. Il nodo al momento non è né il ruolo né lo stipendio, ma la scelta di vita che Zlatan non ha ancora preso.

    Una cosa è certa: la vicinanza anche fisica della proprietà in un momento così delicato sarà d’aiuto, ma è chiaro che il Milan dovrà uscire da solo dal tunnel nel quale si è ficcato. «Dobbiamo fare qualcosa in più tutti, dal primo all’ultimo» ha ammesso Florenzi, che contro l’Udinese ha rimpiazzato Theo Hernandez, rimasto fuori per un problema risolto alla caviglia. La buona notizia è che domani sera sarà in campo: è pienamente guarito e ha recuperato le energie che nelle ultime settimane gli erano mancate.

    La scelta di lasciarlo riposare includeva un po’ tutto, vedremo se pagherà. Torna anche Krunic, uscito dal campo per precauzione, ma di fatto arruolabile, così come Chukwueze e soprattutto Pulisic. Sorride Loftus-Cheek: non sente più dolore sopra l’osso pubico. L’infermeria si sta pian piano svuotando, ma resta un tema da approfondire: ventuno infortuni in stagione sono troppi.

    Due retroscena. Il primo riguarda il decisivo rigore di Pereyra, contestato dal Milan. La valutazione di campo dell’arbitro Sacchi, secondo i vertici, è stata complessivamente corretta: non un contatto clamoroso quello fra Adli ed Ebosele, ma sufficiente per fischiare. Tradotto: sfuma anche quell’alibi. L’altro retroscena riguarda l’accoglienza speciale che i tifosi milanisti riserveranno domani a Donnarumma: del lancio di dollari finti si è detto, dei fischietti «Lukaku style» pure, ma pare che in più ci sarà anche una t-shirt speciale col numero 71 che molti indosseranno in Curva. Nella smorfia napoletana rappresenta, diciamo, l’uomo senza valori.

    Per battere il Psg e tornare in corsa per gli ottavi servirà però di più. Servirà vincere.

    CorSera












    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      1-0 al Franchi dopo aver difeso 89 minuti e protetto il minimo vantaggio: la summa della filosofia dell'Allegri bis, che dopo la partita deve essere intimamente stato al settimo cielo.

      Premesso che per la verità in quegli 89 minuti la Fiorentina non ha mai dato la sensazione di essere realmente pericolosa, resta che Allegri si conferma come il re dell'utilitarismo, facendo di necessità virtù, smentendo ulteriormente quel luogo comune che lo vorrebbero come tecnico "gestore" e non costruttore: quello forse era il primo Allegri: questo Allegri è un tecnico che invece con pochi o nulli campioni in rosa (è una Juve senza stelle, si pensi alla poveraggine del centrocampo) ha messo su una difesa coriacea, buttato dentro tanti giovani, cercato, e spesso riuscendo, a far quadrare i conti in campo.

      La forza di Allegri è nella sua tranquillità interiore: fa con quello che ha e nelle condizioni in cui è, ovvero lavora in ricchezza o povertà, cercando di portare comunque a casa i risultati. Impermeabile ad ogni sconvolgimento esterno (si pensi alla bufera dell'anno scorso), alle assenze, al mercato (quest'anno assente), per i presidenti sarebbe il ritratto del tecnico ideale, se non fosse che la proposta di gioco non è di quelle scintillanti, ma, come recita la sua massima: "per lo spettacolo c'è il circo".

      L'Inter veleggia sicura e a passo di marcia in testa: è la rosa più pronta, più matura, con più alternative per il campionato, e ad oggi non ha mostrato nessun segno, nemmeno minimo, che possa far presagire un qualche passaggio a vuoto.

      I passaggi a vuoto li ha invece avuti Pioli: le critiche interne, gli infortuni, una certa mancanza di lucidità e forse una supponenza eccessiva (vinto uno scudetto, che si creda ora un "grande" allenatore, uno di quelli che "so tutto io"?) hanno prodotto questa partenza claudicante. C'è tempo e modo per sistemare la rotta, ma l'allenatore deve ritrovare quella umiltà capace di riconnetterlo col gruppo, perchè lo scudetto fu opera di una squadra che pensava leggero e remava tutta nella stessa direzione.

      La Roma acciuffa la vittoria col Lecce nei minuti di recupero: un'infusione di adrenalina in vista del derby. Il derby di andata non sarà decisivo per gli obiettivi nè della Roma e nè della Lazio ma avrà però un suo peso a livello psicologico, perchè la Lazio e anche la Roma non sono riuscite fin qui a darsi continuità una volta vinte delle partite: una vittoria in una partita storicamente sentitissima darebbe ad una delle due compagini quelle certezze che si vanno cercando da inizio stagione.
      Last edited by Sean; 06-11-2023, 08:29:33.
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        Una Juve di lotta, corsa a due con l’Inter. Roma, il coraggio di Mourinho. Leao con una offerta va venduto

        ​Bianconeri di ferro, sfida scudetto con i nerazzurri. Può rientrare il Napoli

        di Massimo Mauro

        La Juventus a Firenze ha fatto quello che doveva fare. Tre contropiede e un gol meraviglioso: sembrava una azione da rugby, ma fatta da quelli veramente bravi. La Fiorentina ha buttato la palla in mezzo ma non ha fatto molto altro, trovando Rugani e Bremer semplicemente perfetti. Una Juve di lotta, che non ha mai tirato il piede indietro anche se nel secondo tempo ha fatto fatica a uscire. L’assedio della Fiorentina però è stato più che altro scenico. La Juve poteva arrotondare, ma lì ci vuole la vena degli attaccanti: e qui Vlahovic e Chiesa non hanno incantato. Ma gli altri hanno dato tutto, perché se una squadra difende così bassa, non prende gol e rischia poco, il merito è anche dei centrocampisti. Insomma, una Juve che non molla, forgiata dalle difficoltà, che sa gestire le situazioni come questa.​

        Per ora è corsa a due, ma il Napoli può rientrare

        L’Inter però gioca meglio e sembra la più accreditata, anche per qualità della rosa, a durare in testa. Poi però faccio un’altra considerazione: la Juve ha perso in corso d’opera due centrocampisti importantissimi come Pogba e Fagioli. E’ come se all’Inter togliessimo Calhanoglu e Barella e al Napoli Anguissa e Zielinski. Almeno un centrocampista a gennaio Allegri lo meriterebbe, perché anche se non hanno le coppe i vari Rabiot e Locatelli devono pur rifiatare. Per ora è corsa a due, ma se il Napoli riprende la forma di tutti potrà rientrare, vista la rosa lunga e qualitativamente fortissima.

        Brava la Roma

        Mi è piaciuta molto la partita della Roma. Mourinho ha coraggio, lo dimostra la sua storia e lo ha dimostrato il finale della gara con il Lecce. Soprattutto l’azione del primo gol è una cosa eccezionale: dal cross di Zalewski al colpo di testa di Azmoun. Lukaku non era in serata, d’accordo, ma l’ha risolta.

        Il Milan sembra aver mollato

        Chiudo con il Milan, che sembra aver mollato di schianto. Del resto non puoi affidarti a Giroud per vincere lo scudetto e andare in Champions. Non puoi basarti su uno scarto Premier, anche se è un grande scarto. Leao inoltre è uno di quelli che se hai una grande offerta lo devi vendere immediatamente, perché le partite che ti fa vincere sono pari a quelle che fa perdere con il suo atteggiamento.

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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Da quei dati sulla partita si capisce che il catenaccio fatto abbia reso sterilissimo il possesso palla della Fiorentina. Hanno fatto 25 tiri di cui solo 4 nello specchio della porta, a dimostrazione di quanto fossero tiri velleitari fatti perché non trovavano spazi. Tra l'altro se guardiamo nello specifico le occasioni abbiamo rischiato più noi di fare il raddoppio che loro di pareggiare

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            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              Con un baricentro della squadra così basso è difficile pretendere che uno dei nostri attaccanti segni con continuità

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                Lo so, ma occorrerà pure passare ad una fase ulteriore dove iniziare ad innescare gli attaccanti...perchè, contro squadre superiori alla Fiorentina, non potrai far conto sul minimo vantaggio.
                ...ma di noi
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                popoli studiosi scriveranno
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Se prendessimo gol, invece di farlo noi per primi, probabilmente giocheremmo con piglio più offensivo.

                  Speriamo nel futuro di subire più gol.
                  Originariamente Scritto da Sean
                  mò sono cazzi questo è sicuro.
                  Originariamente Scritto da bertinho7
                  ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  A me fai venire in mente il compianto bertigno
                  Originariamente Scritto da huntermaster
                  Bignèw

                  Commenta


                    hahaha
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                      Dopo il botta e risposta al miele dei giorni scorsi, Luciano Spalletti e Francesco Totti si parlano a voce nel corso di una telefonata andata in onda su Viva Rai 2, nel programma condotto da Fiorello.




                      Lo showman e conduttore radiofonico ha messo in contatto l’ex capitano della Roma e l’attuale commissario tecnico della Nazionale, e il dialogo si apre con le parole di Fiorello: “Pronto Luciano? Qui con noi abbiamo Francesco Totti, ce l’hai presente?”.




                      La risposta di Spalletti: “Totti ce l’ho presentissimo, era un falso nueve e anche un 10. Poi il botta e risposta con Totti che apre: “Ciao mister, come stai?”. La replica: Sto abbastanza bene, ora che ti sento anche meglio”.




                      L’intervento è proseguito con un lungo applauso del pubblico. Poi i due si sono dati appuntamento a Roma, dove, l’Italia affronterà la Macedonia del Nord nelle qualificazioni agli Europei 2024.

                      “Ora verrà a Roma e penso ci rivedremo”, le parole dell’ex capitano a cui Spalletti ha replicato: “Sarebbe bello se venisse insieme a me a trovare questi amici in comune al Bambin Gesù. Mi sembrerebbe brutto andare solo io e lui soltanto, meglio donare quel momento lì a tanti bambini, con le emozioni che abbiamo condiviso con la Roma”.

                      Fonte: Viva Rai Due
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                      Free at last, they took your life
                      They could not take your PRIDE

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                        Spalletti ormai lo vedo nella pace dei sensi. Totti se sta nella pace dei sensi non lo so, in fondo non ha l'età e forse nemmeno la maturità da Spalletti finalmente e faticosamente raggiunta, smussando o addolcendo tanti lati di quel carattere che spesso gli era anche stato di ostacolo nella carriera, perchè grande conoscitore di calcio e del suo mestiere lo era sempre stato, ma con quella nevrastenia che lo perdeva...ma che l'età tarda gli ha fatto evaporare, come abbiamo anche visto a Napoli dove, in un ambiente e con un presidente difficilissimi, ha finalmente vinto il tanto sospirato campionato - per inciso, lo ha vinto Pioli, forse lo vincerà Inzaghi...che non l'avesse ancora vinto Spalletti era uno scandalo, visto che i Pioli e gli Inzaghi se li mette in saccoccia.

                        Quindi non a caso a mio giudizio arriva ora questa pacificazione tra Spalletti e Totti, direi finalmente. Arriva in un momento in cui forse anche Totti, lontano dal mondo del calcio, ha messo da parte parecchie spigolature del suo carattere e forse riflettuto che sì, magari quando accadde la frizione tra i due, quello era comunque il tempo giusto per dire addio al calcio, ma standovi dentro lui non lo vedeva e non lo capiva.
                        ...ma di noi
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                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          per inciso, lo ha vinto Pioli, forse lo vincerà Inzaghi...che non l'avesse ancora vinto Spalletti era uno scandalo, visto che i Pioli e gli Inzaghi se li mette in saccoccia.

                          .

                          questo ci fa capire che i numeri non sono tutto nel calcio
                          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                          Originariamente Scritto da GoodBoy!
                          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                          grazie.




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                            Last edited by germanomosconi; 06-11-2023, 20:12:54.
                            Originariamente Scritto da Marco pl
                            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                            Originariamente Scritto da master wallace
                            IO? Mai masturbato.
                            Originariamente Scritto da master wallace
                            Io sono drogato..

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                              Ibra
                              IZ
                              Back
                              !!!









                              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                              (L. Pirandello)

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                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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