Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Sean]

marco 83
Che hai scritto a Teleroma56?
Ahahahahahahah se si, sei un grandissimo.

Il Marco nostro è questo marco83

[Fabi Stone]

Il Marco nostro è questo marco83

Si si, lo so.
Era per mettere il nickname così come veniva.
Sto seguendo la partita su Teleroma56 e Lambertone Giorgi ha salutato un Marco83 ahahahahahahah.
Ho pensato a lui.

[Fabi Stone]

Mi punto di essere stato un No Var della prima ora. Le polemiche che la Tecnologia avrebbe dovuto sopire sono sempre lì più vive che mai. La presunta "giustizia" che avrebbe dovuto portare 'ndo sta?

Ha ammazzato il tifo: si segna un goal, ti cacciano in gola l'esultanza per minuti in attesa di una convalida, andando magari a riavvolgere il nastro dell'azione di partenza a mezz'ora prima; si va o non si va al video secondo incomprensibili decisioni.

Qualche volta regolarità vengono annullate perchè "non si hanno le immagini/le telecamere non coprivano quello spicchio di campo"; si sta intere giornate a colloquio arbitro-Var e poi si prende la decisione sbagliata ecc...ecc...Inoltre gli arbitri sono in completa confusione, lo strumento invece di schiarire le idee gliele ha confuse.

Abolire.

Su fuorigioco e rigori per me è imprescindibile.
Per i penalty ovviamente DEVE andare il primo arbitro al monitor, SEMPRE.

[Sean]

Dybala per la Roma è imprescindibile.

[Irrlicht]

Fuorigioco e gol fantasma.
Palla dentro/fuori.

Il resto decide l'arbitro
Sempre sostenuto

Non sanno come funziona manco loro

[Sean]

La Roma batte il Lecce 2-1 in rimonta nei minuti finali. Vittoria preziosa e tonico in vista del derby.

[Sean]

Chiesa non brilla ancora in questa stagione.

[marco83]

La Roma batte il Lecce 2-1 in rimonta nei minuti finali. Vittoria preziosa e tonico in vista del derby.

Ogni partita della Roma quest' anno è un mezzo infarto. In due minuti siamo passati da campionato praticamente finito, a rimanere in scia per un posto in Champions.

[fede79]

Chiesa non brilla ancora in questa stagione.

E’ l’anno della Juve.

[Sean]

Per la Juve Firenze è sempre un campo ostico, quindi enumero questi 3 tra i punti importanti.

Speriamo che Vlahovic e Chiesa si diano una svegliata, stiamo giocando in pratica coi soli Milik e Kean in avanti.

[Venkman85]

Tre punti a Firenze sono sempre importanti. Dopo il gol
di Miretti abbiamo fatto un discreto catenaccio lasciando l'iniziativa ai padroni di casa, anche se durante la partita ho avuto la sensazione che se fosse anche durata il doppio la Fiorentina non avrebbe segnato lo stesso, mentre noi con le pochissime occasioni avute nel secondo tempo siamo stati più pericolosi di loro. Godo per i giocatori viola che ogni volta che venivano sfiorati volavano per aria e rantolavano per terra

[Sean]

Per combinare qualcosa ti serve un attaccante che segni con una certa regolarità. L'Inter ha Lautaro per esempio. Vlahovic (e mi spiace tantissimo dirlo perchè sono stato uno di quelli che stappò quando arrivò alla Juve) ad oggi non è a quei livelli (dei Lautaro, Osimehn, Lukaku ecc...) e non sta apportando niente. In questa fase addirittura Kean si sbatte di più.

Da Chiesa ci si aspetta dell'altro. Ci servono questi due giocatori, perchè il corto muso dura finchè non ti pareggiano o quando non vai sotto...ma se in una partita dovessi essere tu a dover recuperare, come fai se non segni?

Comunque andiamo avanti una partita per volta.

[marcu9]

Fiorentina-Juventus in pillole:

Tiri totali: 25-4
Possesso palla: 68%-32%
Parate: 2-4
Calci d’angolo: 9-2
Passaggi completati: 448-177
Risultato finale: 0-1

[KURTANGLE]

Su fuorigioco e rigori per me è imprescindibile.
.

esatto

[Sean]

Milan, Cardinale arriva per la Champions: fiducia a Pioli e nodo Ibrahimovic

Dopo la sconfitta-choc contro l’Udinese, i rossoneri devono rialzare la testa col Psg martedì a San Siro: serve vincere per continuare a credere negli ottavi

Il Diavolo è già spalle al muro. E poco importa se siamo solo a novembre, quindi con tutta una stagione ancora da giocare. Perché dopo quattro partite senza vittorie, e per di più alla vigilia della notte da dentro o fuori col Psg in Champions, la sensazione è quella di una squadra in crisi profonda. Tattica e mentale. Occorre una svolta immediata, prima che sia troppo tardi, prima che gli obiettivi stagionali — scudetto e ottavi di Champions — svaniscano già in autunno. La verità è che il tracollo casalingo con l’Udinese, accompagnato dai fischi meritatissimi di un San Siro spazientito, come spazientiti sono tutti i tifosi rossoneri, è stato solo l’ennesimo indizio. Il Milan si è perso già da qualche settimana: dopo la sosta di ottobre, non è più stato lo stesso. Il pari di Napoli è stato un’illusione. E bene ha fatto Pioli ieri dopo la figuraccia a non accampare scuse in pubblico: «Non siamo mai stati all’altezza». Di tutto questa squadra ha bisogno tranne che di raccontarsi balle. Il tecnico rossonero è sul banco degli imputati. Ed è giusto così.

La società al momento gli conferma la fiducia, ma ora tocca anche a lui. Le scelte tattiche di sabato sono state un flop completo, a partire dalla soluzione del doppio centravanti, che ha avuto il solo effetto di allontanare Giroud dalla porta. Jovic è impresentabile: insistere su di lui, oggi come oggi, sembra un’operazione autolesionistica. La questione però è ovviamente più ampia. I problemi sono molti e vari: l’attacco che non segna più, la difesa che fa acqua, la personalità che manca, i nuovi arrivati che dopo l’avvio incoraggiante ora sono in chiara regressione, gli infortuni in serie che sono un’attenuante parziale. Ma anche i leader che stanno clamorosamente latitando: Leao, sette milioni di stipendio, non può restare a secco per otto partite consecutive.

Il patron Cardinale è in arrivo oggi pomeriggio dagli Stati Uniti e domani sera sarà in tribuna a San Siro. Chiaramente nemmeno lui è contento. Non sarà un mese senza vittorie a mettere in dubbio il progetto complessivo, non è così che ragiona il manager americano, ma è chiaro che il patron di RedBird è il primo a pretendere una reazione netta. Da tutti. Al momento non sono previsti incontri con Ibrahimovic, ma l’agenda potrebbe cambiare. La posizione di Cardinale è chiara: porte non aperte ma apertissime. Il nodo al momento non è né il ruolo né lo stipendio, ma la scelta di vita che Zlatan non ha ancora preso.

Una cosa è certa: la vicinanza anche fisica della proprietà in un momento così delicato sarà d’aiuto, ma è chiaro che il Milan dovrà uscire da solo dal tunnel nel quale si è ficcato. «Dobbiamo fare qualcosa in più tutti, dal primo all’ultimo» ha ammesso Florenzi, che contro l’Udinese ha rimpiazzato Theo Hernandez, rimasto fuori per un problema risolto alla caviglia. La buona notizia è che domani sera sarà in campo: è pienamente guarito e ha recuperato le energie che nelle ultime settimane gli erano mancate.

La scelta di lasciarlo riposare includeva un po’ tutto, vedremo se pagherà. Torna anche Krunic, uscito dal campo per precauzione, ma di fatto arruolabile, così come Chukwueze e soprattutto Pulisic. Sorride Loftus-Cheek: non sente più dolore sopra l’osso pubico. L’infermeria si sta pian piano svuotando, ma resta un tema da approfondire: ventuno infortuni in stagione sono troppi.

Due retroscena. Il primo riguarda il decisivo rigore di Pereyra, contestato dal Milan. La valutazione di campo dell’arbitro Sacchi, secondo i vertici, è stata complessivamente corretta: non un contatto clamoroso quello fra Adli ed Ebosele, ma sufficiente per fischiare. Tradotto: sfuma anche quell’alibi. L’altro retroscena riguarda l’accoglienza speciale che i tifosi milanisti riserveranno domani a Donnarumma: del lancio di dollari finti si è detto, dei fischietti «Lukaku style» pure, ma pare che in più ci sarà anche una t-shirt speciale col numero 71 che molti indosseranno in Curva. Nella smorfia napoletana rappresenta, diciamo, l’uomo senza valori.

Per battere il Psg e tornare in corsa per gli ottavi servirà però di più. Servirà vincere.

CorSera