L'Inter vince a Bergamo 2-1 e conquista 3 punti pesanti mantenendo la testa della classifica e aumentando il passo di marcia.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
Collapse
X
-
L'Inter non può non vincere questo campoionato. Il calendario sembra essere fatto di proposito. Tutti i big match in un'ottima posizione.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Commenta
-
-
Sconfitta pesante questaOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
Commenta
-
-
Voi continuate pure a non credere alle mie griglie. Lo scorso anno misi il Mazembe fuori dalla champions...ed arrivo' 5°. Quest'anno l'ho messo ancora fuori dalla champions...e vedrete che in champions non ci arriva.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza MessaggioHa meritato l'Udinese, e non lo dico solo perchè è la mia squadra.
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
Commenta
-
-
datemi torto pure stasera...
altri 2-3 infortuni a settimana
squadra senza la minima idea di che fare in campo.
facciamo cosi
ditelo voi quando deve essere mandato via un allenatore ed il suo staff
se non nel pieno di un disastro simile
ditemelo voi
quando lo mandereste via Pioli?
a che punto?
adesso che la stagione si può salvare o quando sarà ormai troppo tardi?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggiodatemi torto pure stasera...
altri 2-3 infortuni a settimana
squadra senza la minima idea di che fare in campo.
facciamo cosi
ditelo voi quando deve essere mandato via un allenatore ed il suo staff
se non nel pieno di un disastro simile
ditemelo voi
quando lo mandereste via Pioli?
a che punto?
adesso che la stagione si può salvare o quando sarà ormai troppo tardi?I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Commenta
-
-
Milan-Udinese 0-1: Pereyra decide su rigore, San Siro fischia e Pioli ora rischia
Parata miracolosa di Silvestri su Giroud allo scadere, ma la prestazione degli uomini di Pioli non è sufficiente. Jovic, partito titolare, stecca ancora. E martedì c’è il Psg
Parata miracolosa di Silvestri su Giroud allo scadere, ma la prestazione degli uomini di Pioli non è sufficiente. Jovic, partito titolare, stecca ancora. E mar…
________________
Milan Udinese risultato 0-1: gol di Pereyra, altra sconfitta a San Siro per Pioli
Ancora una sconfitta a San Siro per il Milan, che sprofonda a - 6 dall’Inter. Decide il rigore di Pereyra
Alla fine arrivano i fischi. Sacrosanti Perché anziché rialzare la testa, come doveva e poteva, il Milan finisce ancora più a fondo. A San Siro passa meritatamente l’Udinese, che in campionato non aveva mai vinto, mentre per i rossoneri la striscia choc di partite senza successi arriva a quattro. Il dato più inquietante è però un altro: dopo 11 giornate le sconfitte sono già 3, quando nell’anno dello scudetto furono 4 in tutto. Tradotto: con questo trend, la seconda stella resterà un miraggio lontano. L’Inter scappa via, 6 punti più avanti: a un quarto della stagione, è già un piccolo grande solco. L’emergenza infortuni, una decina, non basta come attenuante: troppa lo scarto tecnico per giustificare una serata così, la peggiore della stagione.
Due le considerazioni. La prima è che il piano del doppio centravanti è stato un fiasco. Per ovviare alle assenze per infortunio di Pulisic e Chukwueze, il tecnico rossonero ha scelto di dare l’ennesima chance al serbo ex Fiorentina, preso all’ultimo giorno di mercato: la prova di ieri, pessima, ha confermato lo status di oggetto misterioso. L’altra è che Leao continua la sua inspiegabile quarantena: non segna da 8 partite. Un paio d’ore prima della partita era arrivata la notizia dell’assenza di Theo Hernandez, colpito duro a una caviglia in allenamento. Al suo posto c’è il tuttofare Florenzi. Sotto una pioggia battente, per tutto il primo tempo il Milan combina poco o niente. Il muro dell’Udinese è solido, Cioffi col suo ritorno ha riacceso le motivazioni. All’intervallo fuori senza rimpianti l’inguardabile Jovic e dentro Okafor, disastroso pure lui. Delude anche Reijnders, irriconoscibile rispetto a inizio stagione. L’arbitro Sacchi assegna un rigore ai friulani fra le proteste dei rossoneri per un tocco di Adli su Ebosele: dal dischetto Pereyra non sbaglia. La reazione rossonera è tardiva. Anzi tocca a Maignan evitare il bis, su colpo di testa di Success, prima che il suo collega Silvestri dall’altra parte neghi al 90’ a Giroud un pari che il Milan non avrebbe meritato.
La verità è che la cosa migliore della sua partita, il Milan l’ha fatta prima di giocare: la foto di squadra prima con la maglia di Kalulu, operato ai tendini del ginocchio e fuori per quattro mesi. A gennaio servirà quindi tornare sul mercato. Moncada, capo scouting, non si è nascosto: «Abbiamo le idee chiare». Fra i nomi più caldi, Kelly del Bournemouth. Prima però c’è da mettere la testa sul Psg. Anche perché tutto è collegato, nel calcio-business: se nel portafogli hai 20 milioni di euro in più, vale a dire quanto si incassa col passaggio del turno, fare shopping è più semplice. Ma giocando così, anzi non giocando, sarà durissima.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Inter e Milan, l’analisi: la vittoria della maturità e la sconfitta del caos
Che succede al Milan? Brutta sensazione, pessima situazione. Pioli deve trovare le contromisure ma non è tempo di rivoluzioni anche se i cambiamenti di ieri non hanno portato nulla. Inzaghi incassa una vittoria faticosa grazie a Calhanoglu e Lautaro
Il caos. Brutta sensazione, pessima situazione. Che succede al Milan, se in casa, si fa bocciare dall’Udinese? Come uno studente impreparato, senza basi, quelle tecniche sicuramente, ma anche quelle umane, che si chiamano valori. Ecco, questi sono da recuperare subito, perché la situazione non precipiti nel burrone dell’irreparabile. Si affretti Pioli, non faccia incancrenire ferite aperte, le guarisca, è il primario giusto, conosce la malattia, siamo convinti che sia anche il migliore per formulare la giusta diagnosi e dosare la terapia ideale. Anche se ieri non lo ha dimostrato, tutt’altro, i cambiamenti fatti hanno portato il nulla.
Ma non è questo il tempo per rivoluzioni che guardino altrove: sei punti di distacco dall’Inter non sono una tragedia. Una tragedia è giocare così, come contro l’Udinese.
Maturità. È una dimensione che dà certezze, fa vivere bene, anche i momenti più delicati. Per l’Inter, in Italia e in Europa, ci saranno altre situazioni difficili, la vita è piena di esami, quindi meglio non esaltarsi, ma andare a Bergamo e vincere contro una signora squadra, l’Atalanta, rafforza non solo le ambizioni, a cominciare dalla leadership in classifica, ma conforta anche testa e fisico, soprattutto la prima, dei ragazzi di Simone Inzaghi. Per più di mezz’ora combinano poco e nulla, subendo la vivacità dell’Atalanta, poi si accende la luce, è Calhanoglu a illuminare l’Inter, soprattutto Darmian, con un passaggio, si chiama assist, che motiva Musso, portiere dell’Atalanta, a un intervento scomposto e disperato che porta al primo sorriso dell’Inter, il rigore vincente di Calhanoglu.
Al turco fa compagnia in modo spontaneo, con la naturalezza tipica del campione, Lautaro, autore di un capolavoro: impossibile per qualsiasi portiere capire e intercettare quel tiro gol. La differenza sta tutta qui: la vittoria dell’Inter si rivela alla fine faticosa, perché l’Atalanta reagisce con veemenza e organizzazione di gioco, Gasperini sotto questo aspetto non ha certo bisogno di conferme, ma il film della vittoria viene meglio se a recitarlo ci sono grandi attori, Calhanoglu e Lautaro, che sanno interpretare meglio di chiunque altro il ciak si gira di Simone Inzaghi.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
Commenta