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Per il Mazembe ora e' meglio perderle tutte e arrivare ultima del girone. Almeno potra' provare ad arrivare 4°.
Non ho capito perché dovrebbe pensare questo quando ancora si può qualificare.
Anche se non succedesse, finché è possibile, è un ragionamento da sconfitti.
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
Si complica la qualificazione dei rossoneri, ancora senza gol nel girone. Apre le marcature il fuoriclasse, raddoppia Kolo Muani e chiude Lee
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Milan, qualificazione Champions: tutte le possibili combinazioni per raggiungere gli ottavi di finale
La situazione della squadra di Pioli, le gare ancora da giocare e i punti delle avversarie
La terza giornata della fase a gironi di Champions League non sorride al Milan, ormai spalle al muro. Dopo la sconfitta sul campo del Psg, e la vittoria del Borussia Dortmund a Newcastle, i rossoneri vedono assottigliarsi le possibilità di superare il turno, a tre giornate dalla fine della fase a gironi.
Al momento nel gruppo F il Psg è primo con 6 punti, frutto di due vittorie e di una sconfitta (in Inghilterra). Poi con 4 punti il Borussia Dortmund e il Newcastle, con i tedeschi avanti in virtù dello scontro diretto vinto stasera. Infine con 2 punti il Milan. Nulla è compromesso, anche perché la squadra di Pioli ha dalla sua parte il fatto che due delle prossime tre partite ancora da giocare saranno a San Siro. Ma certo la situazione si fa complicata.
Il Milan giocherà il 7 novembre in casa contro il Psg, una partita probabilmente decisiva. Poi avrà un’altra gara al Meazza, il 28 novembre contro il Borussia Dortmund, prima della chiusura a Newcastle il 13 dicembre.
La classifica del Gruppo F
Psg 6 punti
Borussia Dortmund 4 punti
Newcastle 4 punti
Milan 2 punti
Il calendario
Martedì 7 novembre
Borussia Dortmund-Newcastle (ore 18.45)
Milan-Psg (ore 21)
Martedì 28 novembre
Milan-Borussia Dortmund (ore 21)
Psg-Newcastle (ore 21)
Mercoledì 13 dicembre
Newcastle-Milan (ore 21)
Borussia Dortmund-Psg (ore 21)
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
L’Atalanta vuole continuare a stupire anche in Europa League. Ma per Gian Piero Gasperini non arrivano buone notizie. Nuovo stop, infatti, per Palomino. Il difensore argentino è stato sottoposto a nuovi esami che hanno evidenziato una lesione di grado intermedio del muscolo semitendinoso della coscia sinistra. Palomino sarà fuori 40 giorni. La speranza della Dea, che quindi non lo avrà a disposizione della trasferta in Austria, è di recuperarlo in tempo utile per la sfida col Napoli in programma il prossimo 25 novembre o per quella di Europa League con lo Sporting Lisbona (30 novembre).
In vista della gara dell’Olimpico contro lo Slavia Praga, José Mourinho ritrova Smalling che andrà in panchina con la speranza che riesca a fare qualche minuto a partita in corso così da essere titolare con l’Inter. Al centro della difesa ci sarà Llorente con Ndicka e Mancini. In porta giocherà Svilar (Rui Patricio non si è allenato con gli altri portieri), mentre a centrocampo tornerà Cristante dopo aver tamponato l’emergenza difensiva nelle ultime cinque partite. Possibile un turno di riposo per Paredes. Sulla sinistra in dubbio El Shaarawy e Spinazzola, il titolare su quella fascia potrebbe essere Zalewski.
Classifica girone G
Roma 6 punti;
Slavia Praga 6 punti;
Sheriff 0 punti;
Servette 0 punti.
CorSera
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La sconfitta col PSG in ottica girone sarebbe inifluente, posto che fin dall'inizio si sapeva che il Milan non sul PSG avrebbe dovuto fare la corsa ma su Borussia e Newcastle...però siccome adesso Borussia e Newcastle stanno davanti, per passare il girone il Milan dovrà assolutamente battere il Borussia a Milano, fare almeno un punto col PSG a Milano e poi vedere come sarà messa la classifica per l'ultima partita a Newcastle.
Comunque, decisiva il Borussia a San Siro.
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La sconfitta col PSG in ottica girone sarebbe inifluente, posto che fin dall'inizio si sapeva che il Milan non sul PSG avrebbe dovuto fare la corsa ma su Borussia e Newcastle...però siccome adesso Borussia e Newcastle stanno davanti, per passare il girone il Milan dovrà assolutamente battere il Borussia a Milano, fare almeno un punto col PSG a Milano e poi vedere come sarà messa la classifica per l'ultima partita a Newcastle.
Comunque, decisiva il Borussia a San Siro.
Le batoste non sono mai ininfluenti
Che possiamo essere ancora dentro e che bisogna crederci è vero
Ma prendere 3/5 gol ogni volta che affronti un avversario che ti è indubbiamente superiore rilascia tossine
Stasera c'è Roma/Slavia Praga e se ripenso al precedente (il ritorno ovviamente) ho dei ricordi ancora vivi.
Il 2-0 soprattutto, la corsa sotto la Sud del Principe dopo il gol, la partita rimessa in piedi e un Olimpico che scoppiava per un quarto di finale di Coppa UEFA.
La delusione e il dispiacere che provai a fine partita, non l'ho mai più nemmeno sfiorato, nemmeno dopo Roma/Samp del 2010 o dopo la finale dello scorso anno per capirci.
Sarà che ero adolescente e momenti mi interessava più la Roma della fig@... Mazzone, la squadra piena di romani romanisti, non saprei.
Da anni provo più schifo che dispiacere.
Milan, Calabria-Pioli botta e risposta: «Chi non ci crede stia a casa». «Sbaglia a parlare così»
Molto duro il capitano del Milan nell’analisi sulla prestazione in Champions: «Non possiamo prendere gol come il secondo, dobbiamo essere già piazzati, dobbiamo cambiare tutto. Problemi sia psicologici che tattici»
Lo 0-3 di Parigi ha fatto male. C’è rabbia ed elettricità, nello spogliatoio del Milan. I rossoneri sono spalle al muro, la paura di un’eliminazione già nel girone (QUI le combinazioni) è forte. Così succede che il capitano Davide Calabria, entrato nel secondo tempo, se ne esce con una frase che fa arrabbiare il suo allenatore. Che gli replica secco. «Ci facciamo il c… a Milanello ogni giorno — l’affondo di Calabria a Mediaset Infinity — perché conoscevamo l’importanza della partita. Chi non ci crede, stia a casa. Noi ci crediamo».Pioli risponde: «Calabria? Ha sbagliato»
Pioli , sempre su Mediaset, ha replicato a tono. Interpellato a proposito delle parole del capitano, ha risposto così: «Ha sbagliato. Non c’è nessuno che lavora a Milanello con poca attenzione o poca disponibilità». Va ritrovata al più presto la giusta serenità: domenica c’è il Napoli al Maradona. Anche perché il capitano ai microfoni di Sky sembra chiedere correttivi tattici, non solo di atteggiamento: «C’è da cambiare tutto, non si può prendere un gol come il secondo, dobbiamo essere già piazzati. Il problema? Sia psicologico che tattico».
Pioli invece è deluso, ma non butta tutto: «È un risultato pesante, abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare. Hanno sfruttato bene le occasioni che hanno avuto, soprattutto nel primo tempo. Peccato, anche perché abbiamo avuto l’atteggiamento giusto». La situazione è complicata. Nelle ultime tre partite servirà un’impresa per centrare la qualificazione agli ottavi.
Ma anche Luis Enrique, tecnico del Psg, è convinto che non tutto sia ancora deciso: «È il gruppo della morte. Tutti possono ancora qualificarsi. Il Milan ha ancora chance? Come no? Penso che fino all’ultima giornata tutti avranno possibilità di passare. A Milano cercheremo di essere migliori di loro, anche se è in trasferta è difficile. Vogliamo diventare una squadra che gioca in modo uguale sia in casa che in trasferta».
CorSera
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Le batoste non sono mai ininfluenti
Che possiamo essere ancora dentro e che bisogna crederci è vero
Ma prendere 3/5 gol ogni volta che affronti un avversario che ti è indubbiamente superiore rilascia tossine
Come si vede dalle scintille post sconfitta, c'è turbolenza nella squadra...è anche ovvio dopo sconfitte simili e soprattutto una classifica di girone che piange.
Ora certe situazioni o ti deprimono o ti danno lo slancio per sistemare quello che non va, grazie proprio a questi "chiarimenti" interni, che qualche volta sono occasione per dire apertamente dove le cose non girano.
Domenica c'è il Napoli, giusto dopo il match col PSG. Occasione per vedere di che pasta è fatto il gruppo e se l'allenatore avrà messo in atto delle riflessioni sulla scorta della sconfitta e delle prestazioni in champions.
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«nessun vincolo univa questi morti
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Andassero a cagare sia Calabria che Pioli, entrambi non da Milan.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
La sconfitta rimediata contro l’Empoli (2-0, 23 ottobre) fa ancora male, ma la Fiorentina deve archiviare al più presto quel k.o. perché è già tempo di Conference League. A Firenze arriva il Cukaricki e Vincenzo Italiano, complici i tanti impegni, dovrebbe puntare sul turnover, su giocatori meno impiegati in campionato. Così non è da escludere che in difesa potrebbe esserci il rientro di Biraghi al posto di Parisi, così come Ranieri potrebbe rilevare Milenkovic. In avanti consueto ballottaggio Nzola-Beltran, ma stavolta sembra essere favorito l’argentino. A centrocampo si scalda Barak, mentre sugli esterni Kouamé scalpita. Da parte sua, il Cukaricki è un club rimasto nelle serie minori del calcio jugoslavo prima e serbo poi, fino all’arrivo in società nel 2012 di Dragan Obradovic, un costruttore proprietario di una delle più grandi imprese edili del Paese. È allora diventato il primo club serbo a essere completamente privatizzato, iniziando la sua ascesa tra i migliori club del calcio serbo, alle spalle delle due grandi della capitale, la Stella Rossa e il Partizan. Nel 2015 è arrivato in bacheca il primo trofeo e adesso sogna in questa fase a gironi.
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Articolo vomitevole del solito Cecchini (magari infarta):
Il destino a volte ha senso dell’umorismo. Se pensate che Romelu Lukaku abbia problemi con la fedeltà – chiedere ai tifosi dell’Inter per informazioni – sappiate che fra le decine di lussuosi hotel romani in cui poteva alloggiare, ne ha scelto uno a un centinaio di metri dalla basilica di S. Maria in Cosmedin, nota soprattutto perché contiene il celebre mascherone di pietra chiamato Bocca della Verità, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Ebbene, leggenda vuole che fosse stata costruita nel IV secolo d.C dall’erudito e mago Virgilio Marone Grammatico, ad uso dei mariti e delle mogli che avessero dubitato del coniuge. In realtà, più prosaicamente, era solo una sorta di tombino usato nella Roma antica, ma chissà che l’attaccante belga non scelga di raccontare la sua verità "scioccante" infilando la mano nella Bocca e sperando di ritrovarla intatta.
Certo, Trigoria è abbastanza lontana, ma gli autisti a disposizione non mancano, così come il portafoglio gonfio per permettersi ogni tipo di passaggio. In ogni caso, a volte va all’allenamento anche in auto, che in effetti non gli mancano. Nel suo parco ci sono (anche se non tutte qui) tre Maserati: la sportiva MC 20, la berlina Ghibli e un suv, la Levante Trofeo. In ogni caso, si dice che stia cercando una villa da affittare nella zona di Casal Palocco, magari con la possibilità di installare quella camera iperbarica che aveva anche a Milano, sempre che fra sette mesi non abbia già di nuovo la valigia pronta. L’impressione, comunque, è che al momento il centravanti sia vivendo la città come uno di passaggio. C’è da dire che il tempo finora non lo ha aiutato. Sbarcato a Roma il 30 agosto, è nella Capitale da appena 57 giorni, ma una ventina di questi li ha trascorsi in trasferta con la nazionale o con la Roma. Morale: per ora il suo soggiorno non è stato più lungo di un mese. In ogni caso, la sua finora è stata una vita molto riservata, se si pensa che invece Dybala, dopo solo una decina di giorni di Roma, era già taggato in alcune dei ristoranti cittadini. Segnali di scollamento? Prematuro dirlo.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
Ufficiale Tonali: 10 mesi di squalifica e 8 di attività socialmente utili per il calcio.
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Articolo vomitevole del solito Cecchini (magari infarta):
Cecchini da una veloce ricerca vedo che per la Gazzetta segue la Roma. Forse però è interista...allora si spiegherebbe questa monomania su Lukaku.
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Sta volta ha detto bene Mourinho, tutta sta rabbia nerazzurra verso Lukaku però Calhanoglu lo hanno accolto bene senza chiamarlo traditore. Detto che non assocerei questo termine per nessuno dei due giocatori
Articolo vomitevole del solito Cecchini (magari infarta):
Il destino a volte ha senso dell’umorismo. Se pensate che Romelu Lukaku abbia problemi con la fedeltà – chiedere ai tifosi dell’Inter per informazioni – sappiate che fra le decine di lussuosi hotel romani in cui poteva alloggiare, ne ha scelto uno a un centinaio di metri dalla basilica di S. Maria in Cosmedin, nota soprattutto perché contiene il celebre mascherone di pietra chiamato Bocca della Verità, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Ebbene, leggenda vuole che fosse stata costruita nel IV secolo d.C dall’erudito e mago Virgilio Marone Grammatico, ad uso dei mariti e delle mogli che avessero dubitato del coniuge. In realtà, più prosaicamente, era solo una sorta di tombino usato nella Roma antica, ma chissà che l’attaccante belga non scelga di raccontare la sua verità "scioccante" infilando la mano nella Bocca e sperando di ritrovarla intatta.
Certo, Trigoria è abbastanza lontana, ma gli autisti a disposizione non mancano, così come il portafoglio gonfio per permettersi ogni tipo di passaggio. In ogni caso, a volte va all’allenamento anche in auto, che in effetti non gli mancano. Nel suo parco ci sono (anche se non tutte qui) tre Maserati: la sportiva MC 20, la berlina Ghibli e un suv, la Levante Trofeo. In ogni caso, si dice che stia cercando una villa da affittare nella zona di Casal Palocco, magari con la possibilità di installare quella camera iperbarica che aveva anche a Milano, sempre che fra sette mesi non abbia già di nuovo la valigia pronta. L’impressione, comunque, è che al momento il centravanti sia vivendo la città come uno di passaggio. C’è da dire che il tempo finora non lo ha aiutato. Sbarcato a Roma il 30 agosto, è nella Capitale da appena 57 giorni, ma una ventina di questi li ha trascorsi in trasferta con la nazionale o con la Roma. Morale: per ora il suo soggiorno non è stato più lungo di un mese. In ogni caso, la sua finora è stata una vita molto riservata, se si pensa che invece Dybala, dopo solo una decina di giorni di Roma, era già taggato in alcune dei ristoranti cittadini. Segnali di scollamento? Prematuro dirlo.
Non sono dell'ambiente e non so chi è Cecchini
Ma semplicemente una persona che critica negativamente il lavoro che sta facendo attualmente Lukaku alla Roma deve essere influenzato da "qualcosa", perché non esiste
Lasciando perdere il passato
Non capisco cosa c'entri quello che ha fatto ieri rispetto al presente a Roma
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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