Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[sylvester]

alla fine nessuno che abbia risposto...

[sylvester]

alla fine sconterà una pena simile a quella di fagioli...

[KURTANGLE]

l'aggravante di scomettere sulla propria squadra in che consisterebbe se non si è condizionato il risultato del match?

Maledetto HANDICAPPATO che non sei altro!!!!!!

[Sean]

De Laurentiis, il Napoli, Garcia e il contratto di Osimhen

Il presidente del Napoli a tutto tondo sul momento della squadra: «Sono stati fatti errori che non vanno ripetuti. A Garcia ho teso la mano, ai giocatori che protestano per i cambi ho detto che li multerò»

Ci sono momenti «no» e momenti «sì», De Laurentiis li ha attraversati entrambi con il suo allenatore Garcia («sono in sella e conosco i rischi»). Dieci giorni fa la sconfitta del Napoli con la Fiorentina (quello «no»), oggi vigilia della trasferta a Verona (quello «sì»). Dice Aurelio: «Tutto passa». E tutto resta, evidentemente: Rudi è al suo posto, con la forza del club. «Va rispettato — insiste il presidente —. È l’unico che ha avuto il coraggio di venire a Napoli dopo uno scudetto. Gli altri, stupidelli, non sanno cosa si sono persi». Anche Conte? La domanda è d’obbligo, la risposta (unica che concede sul tema) non così scontata: «Con lui mi sento spesso, lo conobbi durante una vacanza alle Maldive. Ma anche con Ancelotti, con Mazzarri, Benitez, Reja ci sono contatti. Il resto sono pettegolezzi, azioni di disturbo che mi infastidiscono».

L’imprenditore De Laurentiis è accorso a Castel Volturno al capezzale della sua azienda e si è accorto che forse non era già bronchite ma solo un forte raffreddore. Il tempo per le cure c'è stato. Complice la sosta di campionato per le Nazionali («dovremmo essere noi a decidere se e come mandare i nostri giocatori e soprattutto esser risarciti adeguatamente in caso di infortuni» dice a proposito di Osimhen ma cita anche il caso più grave di Neymar) ma è ovvio che sarà il campo a stabilire a che punto è la convalescenza del Napoli. Intanto, Aurelio è stato vicino alla squadra, nello spogliatoio. Ha parlato col suo management, con Garcia e soprattutto con i calciatori, uno ad uno. «La squadra è con l’allenatore — ha rimarcato — ma sono stato chiaro: Garcia ha tutto il diritto di fare i cambi che vuole (riferendosi alle proteste plateali di Osimhen, Kvara e Politano, ndr) finora non ho multato nessuno, ma se ricapita lo farò. Pagheranno anche per le volte precedenti». Il monito è perentorio. Così come deciso è stato il tono con Garcia, finito presto nel mirino delle critiche («pensate che gli allenatori siano fatti con lo stampino? Che si possa riprodurre la stagione dello scorso anno?») al quale ha ribadito l’obiettivo 4° posto.

«È ciò che avevo chiesto anche a Spalletti il primo anno» aggiunge. Sottolinea gli errori, Aurelio. I suoi («Sono stato distratto dalla serie tv di Verdone e dal trasferimento della mia sede a Roma») e quelli dell’allenatore («si è ritrovato solo, gli ho teso la mano. Gli errori non vanno ripetuti») e dei giocatori («difendano lo scudetto, mica sono andati in pensione?»). A loro riconosce lealtà («li scelgo osservando anche le loro famiglie, i luoghi in cui sono cresciuti. Quello che sta accadendo con le scommesse ci dice tanto sulla provenienza e sui soldi facili. Noi facciamo azione di sorveglianza»). Ma sull’impegno sul campo insiste: «Ho parlato con i giocatori singolarmente nel tentativo di farli aprire di più. Ho spiegato loro che lo scudetto sulla maglia è una responsabilità in più. Non si possono rilassare. È necessario continuare a giocare anche per lui. E ho detto: «Mica vi siete messi in pensione?».

Chiarisce il rapporto con Osimhen: «Sono sereno e lo sono sempre stato, avevamo una stretta di mano sul rinnovo, si è tirato indietro. Prendo atto e vado avanti. Tra noi i rapporti sono ottimi e c’è un altro anno. Ma se dipendesse da me non faccio crescere i giocatori per poi rivenderli. Il Napoli è il Napoli. C’è comunque un altro anno, ho venduto Koulibaly all’ultimo momento!». Capitolo procuratori: «Il problema del calcio, ma non per le commissioni che prendono. Dovremmo portare i contratti dei calciatori a 8 anni, così non vengono a fare i disturbatori ogni due anni. Se fossero le società a esercitare la procura la musica cambierebbe».

De Laurentiis sarà a Verona con la squadra, poi lunedì la riunione di Lega per i diritti tv. Sul tema la posizione è chiara: « Lo stadio virtuale porta i soldi e noi li diamo ad altri che abbinano il calcio ad altri eventi, mettono orari delle gare incompatibili per le famiglie e i bambini tipo la domenica alle 20.45. Partiamo da più di 1 miliardo e mezzo, devo assecondare chi al massimo ci dà 800 milioni? Il calcio in Italia si vende male».

CorSera

[Venkman85]

De Laurentis ne ha avute anche per Giuntoli. Ha detto che da sei mesi gli diceva di voler andare alla Juve, non ha meriti per Kvara che lo hanno segnalato a suo figlio Edoardo, che Giuntoli ha indovinato tanti giocatori e che altrettanti li ha sbagliati.

[Sean]

Non esiste dirigente nel calcio che non ne abbia indovinati tanti di calciatori e altrettanti sbagliati...ma quello che conta è che la differenza dei giocatori indovinati porti a vincere: quelli sbagliati te li ricordi solo se non vinci...e Giuntoli ha vinto.

[sylvester]

Maledetto HANDICAPPATO che non sei altro!!!!!!

ma se non ha condizionato l'esito della partita...

[germanomosconi]

De Laurentis ne ha avute anche per Giuntoli. Ha detto che da sei mesi gli diceva di voler andare alla Juve, non ha meriti per Kvara che lo hanno segnalato a suo figlio Edoardo, che Giuntoli ha indovinato tanti giocatori e che altrettanti li ha sbagliati.

se ci mettiamo anche a discutere il lavoro di Giuntoli al napoli siamo a posto...
vedremo quanti scudetti vinceranno i prossimi anni

[Sean]

alla fine nessuno che abbia risposto...

Ma è molto semplice. A parte la rilevanza etica di scommettere sulla propria squadra, il che è tutto dire...ma se scommetti sulla tua squadra è una anticamera dell'illecito, perchè non sto scommettendo su qualcosa in cui non sono coinvolto ma su di una squadra dove gioco (per cui potresti direttamente o indirettamente influenzare un risultato, una ammonizione, una espulsione, una segnatura ecc...) per questo la sanzione è più alta.

[marcu9]

Ma perché la Juve dovrebbe continuare a pagare lo stipendio a Fagioli ? mi pare assurdo.

[Sean]

Ma perché la Juve dovrebbe continuare a pagare lo stipendio a Fagioli ? mi pare assurdo.

Forse perchè è giovane e si spera di recuperarlo. La squalifica non pregiudicherà la sua carriera, come invece accadrà a Pogba...Inoltre, se vogliamo fare i conti della serva, con Pogba risparmi 9 milioni (al lordo quasi 18) per anno, con Fagioli un paio di milioni...e allora fai più bella figura se quel milioncino glielo lasci, anche perchè è in una difficoltà estrema, pieno di debiti, situazione psicologica delicatissima...se gli togli anche i soldi lo distruggi.

[Irrlicht]

Ma perché la Juve dovrebbe continuare a pagare lo stipendio a Fagioli ? mi pare assurdo.

Si può dire in estrema sintesi per "visibilità mediatica" (tra milioni di virgolette) cercando di recuperare la pecorella che ha smarrito il gregge senza sembrare indelicati?

No giudizi, eh
Ma neppure ipocrisia

[Sean]

Corona e le scommesse. «Zaniolo puntava anche sulla Roma»: gli audio in una chiavetta usb

Maurizio Petra, informatore di Fabrizio Corona, avrebbe consegnato questa memoria elettronica (legata al suo testamento) a uno studio legale di La Spezia

Una chiavetta usb con registrazioni audio che potrebbero far aprire nuovi scenari nel caso calcioscommesse sarebbe al momento custodita in uno studio legale di La Spezia. A rivelarlo — all’indomani dell’ufficialità della squalifica di Fagioli — è Maurizio Petra, 55enne «talpa» di Fabrizio Corona e zio dell’ex giocatore dell’Inter Antonio Esposito , in un’intervista a La Verità in cui parla di questa memoria elettronica con dialoghi (di calciatori) su delle scommesse effettuate. «In uno si sente chiaramente la voce di Antonio e di Zaniolo che conversano, secondo mio nipote, con altri calciatori di serie A. Uno ha un accento che sembra portoghese… parlano chiaramente di scommesse fatte, di somme vinte e perse (57.000 euro, 30.000, 6.000), di importi consistenti. Su specifica domanda di Antonio i presenti rispondono menzionando i nomi di Lamela, Gyasi, Barella, lo stesso Niccolò. Si sente Antonio dire: “State attenti, se vi beccano vi inc…” o qualcosa del genere. Mio nipote chiede anche: “Ma dove vi mettete a giocare?”. E, non ricordo chi, risponde: “Nelle stanze”, senza specificare a quali stanze si riferisse». Questo il presunto contenuto delle registrazioni presenti sulla chiavetta che è collegata a un testamento e che ora Petra ha consegnato a un avvocato spezzino. In caso di decesso dello stesso Petra, questa memoria elettronica finirebbe alla Procura di Torino.

Zaniolo e il ruolo di Antonio come «banco» per le scommesse

L'informatore dell’ex paparazzo ha poi spiegato il tipo di coinvolgimento del nipote in questa vicenda e il rapporto in particolare con Nicolò Zaniolo: «Antonio mi ha detto che scommetteva per sé e per Nicolò e quando gli ho chiesto se l’amico fosse così stupido da puntare sulla Roma, mi ha mostrato una chat con Nicolò in cui lo stesso lo invitava a giocare su una partita di Coppa Italia dei giallorossi, non ricordo contro chi. Gli ha inviato gli estremi della scommessa e del sito e lo ha invitato a prelevare con il suo (di Zaniolo, ndr) bancomat il denaro contante. Per questo gli ha inviato anche il pin della carta».

Su cosa facesse effettivamente Antonio a Roma, lo zio risponde così: «Mi ha detto che era finito in questa situazione perché oltre a scommettere, “avevano fatto il banco”, ma non mi ha mai detto se con quel plurale si rifrisse anche a Nicolò — ha proseguito Petra —. Ho cercato di capire chi fosse coinvolto e lui non mi ha fatto nomi, ma mi ha detto: “Zio, giocano tutti!”». E ancora, riguardo che fine abbia fatto suo nipote: «Mi ha solo confessato di essersi rovinato per far fronte al pagamento delle vincite perché i giocatori pretendono il pagamento immediato. E per saldare la parte di sua competenza sarebbe stato costretto a mettersi nelle mani degli strozzini accumulando debiti su debiti. La cosa che mi ha fatto più schifo è stato costretto a nascondersi in un paesino sperduto, è dovuto scappare da Roma [...]».

CorSera

[Zbigniew]

Continuare a pagare Fagioli è anche una forma di assicurazione.

[germanomosconi]

Ma perché la Juve dovrebbe continuare a pagare lo stipendio a Fagioli ? mi pare assurdo.

perchè se torna in qua domani ha un valore, pogba invece è finito non avrebbe proprio senso