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Sicuramente uno si fa due domande, ma non è detto che la risposta a cui si arrivi sia: "Probabilmente questo scommette sulle partite di calcio attraverso siti illegali".
Uno sospetta che qualcuno sia entrato in brutti giri se ha dei sentori precedenti, senza quelli non è che vai a colpo sicuro come se avessi letto la notizia sul giornale.
Se un amico venisse da me a chiedermi delle cifre che, proporzionatamente sia chiaro, siano considerevoli, molto prima di pensare alle scommesse - e sempre che mi venga in mente che quel che mi si racconta sia una fregnaccia - in base ai miei amici e alle loro storie penserei, in ordine, che magari si sono infognati nella droga, che hanno messo incinta qualcuna, che devono andare a Casablanca a operarsi per un cambio di sesso, che hanno problemi in famiglia, etc.
Alle scommesse ci penserei dopo tante altre cose.
Si ma i calciatori, Zibbo, la droga è da escludere per ovvi motivi...e visti i precedenti famosissimi di calcio scommesse e totonero...non è poi così remota come prima considerazione.
Fermo restando che per me, Gatti sapesse, ovviamente senza prove alcune ed è quindi salvo per la dichiarazione di Facioli che lo scagiona sulla parola.
Quell' autogol poi...dopo ste storie... mmmmmmmmmmm
ma quindi pare certo che Tonali abbia scommesso anche sul milan....
stento a credere che uno possa essere così idiota per non dire altro
Tonali rischia qualche mese in più di Fagioli.
Intanto da alcune agenzie pare che la procura di Torino non abbia riscontri sui nuovi nomi fatti da Corona, cioè Gatti, Casale, El Shaarawy.
L'avvocato di Casale ha detto che denuncerà Corona. Speriamo che sia solo la prima di una serie di denunce.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
ma in quale circostanza casale, gatti ed elsharawy si sarebbero allenati insieme ? Elsha poi erano due anni e mezzo che non metteva piede in nazionale
Pare non si tratti di un video ma di un fila audio, per cui poi verificare chi siano quelli che parlano e in quale occasione...vattelapesca...ma in buona sostanza Corona ad oggi in mano non ha niente.
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Sandrino mio
io ti ho già perdonato...
torna a casa.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
ma secondo voi
non vi è alcun legame tra le scommesse di Sandrino e la cessione proprio in questa estate??
ammetto che mi sembra una curiosa coincidenza.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
ma secondo voi
non vi è alcun legame tra le scommesse di Sandrino e la cessione proprio in questa estate??
ammetto che mi sembra una curiosa coincidenza.
Fosse partito per una cifra non elevata potrei pensare male, ma visto che è stato strapagato il Milan lo avrebbe ceduto in qualsiasi caso
Anche intercettazioni nell’indagine scommesse. Dopo Tonali e Fagioli in arrivo altri nomi
Indagine sulle chat e i messaggi. calciatori non sono al centro di un’indagine che pare ben più vasta e complessa e che coinvolge altri personaggi di rilievo criminale
Ci sono chat e messaggi ricavati dai «supporti informatici sequestrati», come telefonini e tablet dei giocatori, verbali di interrogatorio e, soprattutto, intercettazioni, nell’inchiesta della Squadra mobile e della Procura di Torino che ha scoperto un giro di scommesse su siti illegali. E se Nicolò Fagioli, già a fine giugno, e Sandro Tonali, due giorni fa, hanno ammesso le puntate davanti al pubblico ministero Manuela Pedrotta, l’impressione è che altri nomi verranno. Anche se i calciatori non sono al centro di un’indagine che pare vasta e complessa, e che era partita stando dietro a personaggi di un certo rilievo criminale.
Del resto, è una storia che gli investigatori seguono da tempo, visto che il fascicolo (numero 12.793) è stato iscritto nel 2022. Siamo davvero davanti alla punta dell’iceberg, per quel che si potrà sapere e per gli accertamenti investigativi fin qui fatti: per dire, in poco più di cinque pagine del verbale reso da Fagioli — davanti al pm e a tre poliziotti della Mobile — e trasmesso alla Procura della Federcalcio ci sono altrettanti «omissis», lunghe parti cancellate. Tracce analitiche e fili logici da seguire, per gli agenti diretti da Luigi Mitola. In particolare, bisogna capire se dal groviglio di account e password recuperati dagli smartphone salteranno fuori anche profili di frode sportiva: non solo per i calciatori, ma anche per le altre persone che si servivano delle piattaforme non autorizzate. Un conto, per un atleta professionista, è infatti scommettere sulla vittoria della propria squadra, un altro è puntare su un risultato negativo. Per non parlare delle giocate su falli, ammonizioni, calci d’angolo, autoreti: tutti elementi sospetti, in caso di un risultato alterato. Elementi che però, al momento, non sono stati trovati: morale, si indaga anche in quella direzione, ma non c’è alcuna contestazione in merito, per adesso.
C’è una differenza pure sulle deposizioni fin qui fatte: se Fagioli e Tonali hanno entrambi ammesso puntate sul calcio, il primo sostiene di non aver mai scommesso su Cremonese e Juve, nelle stagioni in cui ci giocava; mentre l’ex rossonero avrebbe fatto qualche giocata sul Milan. Senza però mai influire sull’andamento della gara: come dire, ci ho scommesso quando ero in tribuna. Nega invece di aver puntato sul calcio Nicolò Zaniolo, il terzo calciatore indagato, che deve ancora essere sentito.
Ieri in Procura è stata una giornata di studio, dopo aver raccolto la deposizione di Tonali: «Che ha fornito piena collaborazione alle autorità inquirenti chiarendo in modo esauriente la sua posizione», spiegano i suoi difensori, gli avvocati Marco Feno e Maurizio Scaccabarozzi. Mentre, con un comunicato, arriva anche il «pieno sostegno» del Newcastle, suo attuale club. E già la prossima settimana potrebbe patteggiare con la giustizia sportiva: un anno lontano dai campi e qualche mese di riabilitazione.
Tra Procura e Squadra mobile continua pure l’analisi dei supporti elettronici sequestrati. Fagioli, per esempio, aveva due smartphone, uno utilizzato per le scommesse: «Facevano credito e, quindi, non dovevo anticipare denaro». Un mondo sommerso scoperto grazie a Tonali, amico e compagno di Under 21. Nel ritiro della quale, «giocavano» anche «gli altri»: plurale. A proposito della punta dell’iceberg. Dall’altra sera, l’ex paparazzo Fabrizio Corona ha tirato in ballo i nomi di altri tre giocatori di A, sui quali, per ora, non risultano evidenze negli atti delle indagini. Che restano comunque coperte da segreto investigativo. Nel dubbio, i legali di uno di questi giocatori (laziale) hanno le idee già piuttosto chiare: porteremo in tribunale Corona.
CorSera
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Parla Fagioli: «Perché scommettevo su siti illegali: usavo il nome XFarenz e un’app per non essere tracciato»
Il centrocampista della Juventus rivela al procuratore Figc Giuseppe Chine: «La app si chiama Treema, li arrivavano le ricevute delle giocate». Lo strano furto dell’iPhone
Si può raccontare la storia di Nicolò Fagioli anche partendo dalla fine, da quella che per lui è stata una liberazione. Quando il 28 settembre, accompagnato dai suoi legali Luca Ferrari e Armando Simbari, si è seduto di fronte al procuratore Figc Giuseppe Chiné, sarebbe ipocrita dire che non sapesse che, collaborando, avrebbe potuto accedere a uno sconto di pena, ma sarebbe altrettanto ingiusto non riconoscere in quel momento uno sfogo liberatorio, un grido d’aiuto, di sicuro la voglia di voltare pagina, di lasciarsi alle spalle le minacce («Ti spezzo le gambe»), le angosce («Durante la notte pensavo di giocare solo per tentare di recuperare il mio debito»), le lacrime, come quelle viste in campo in Sassuolo-Juventus e che tutti avevano ricondotto a un errore tecnico e invece, racconta, «ho pianto, pensando ai miei debiti legati alle scommesse».
Ma già il 23 giugno quando si siede davanti alla pm di Torino Manuela Pedrotta, il percorso di recupero è iniziato.
Prima, ci sono tentativi di uscirne, poi abortiti. La madre Laura dopo avergli consigliato «di rivolgersi al Sert di Cremona» (ci andai qualche volta»), ha preso il controllo dei suoi conti (ed è per questo che lui racconta di aver chiesto in prestito «40 mila euro ai suoi compagni Gatti e Dragusin»), ma Nicolò si ribella e le revoca la firma, deve ripagare i debiti. Agli atti c’è anche lo strano furto di un iPhone, nell’estate 2022, «ma per le scommesse usavo un secondo cellulare».
La app e il nick name
Ormai si sa tutto del vortice in cui era precipitato. A Torino Nicolò spiega che in campo lo chiamano tutti «Fagio», ma sulla piattaforma Treema era «XFarenz» e «XFarenz0!». Così coltiva la convinzione di non essere tracciabile. «Le ricevute delle singole giocate pervenivano sul mio cellulare da parte del referente della piattaforma, legale o illegale. Mi arrivavano tramite un’app Treema, che, per quanto mi avevano detto, garantiva al mittente la riservatezza nelle trasmissioni». Guadagni zero: «Non ho mai percepito un euro perché un’eventuale vincita andava a compensare i debiti». Ed è così che, dal tennis, passa a scommettere sul calcio.
Le partite su cui scommette
Qualche limite però se lo pone. A Torino precisa: «Esistono le scommesse sui falli e ammonizioni, mi è stato proposto ma io assolutamente non ho accettato perché contrario alle mia etica e comunque sarei stato scoperto perché esistono delle segnalazioni rispetto ai picchi di scommesse». In Figc precisa di aver scommesso «su Torino-Milan del 30 ottobre 2022»: «si è trattato di una scommessa live. In quell’occasione puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché finì 2-1 per il Torino». E poi «nelle partite di Champions Porto-Atletico e Real Madrid-lnter ho scommesso che avrebbero segnato meno di 3 o 4 gol. La mia scommessa tipo era sulla vincente e/o su under-over. Non ho mai scommesso sul nome del marcatore o sul risultato esatto», che sono in genere gli indizi che ci si trova di fronte a frodi sportive.
L’alleanza con Tonali
Non è questo il caso. Questa è una storia di una malattia che, racconta Nicolò, parte «dalla noia», prosegue con il «divertimento» e finisce in un’«ossessione». E se c’era stato un disagio prima, l’origine del male è un giorno del 2021, quando in ritiro a Tirrenia vide il compagno di U21 Sandro Tonali scommettere su un sito illegale e decise di imitarlo. «Fu Tonali stesso a farmi registrare tramite un account al sito. Non ricordo se fu Tonali a darmi le credenziali per scommettere o se fui io a farlo direttamente contattando un referente, via Whatsapp».
I Rolex e i bonifici
L’ingresso è facile facile: «Scommettevo sui siti illegali perché, all’inizio, facevano credito». «A settembre 2022», quindi in un solo anno, «avevo accumulato un debito di 250mila euro». Destinati ad arrivare a 3 milioni. Nicolò e Sandro, i due volti della Meglio gioventù del calcio, hanno preso una strada (a precipizio) simile: l’accumulo di debiti («Non so dire se Tonali avesse accumulato ingenti debiti, posso dire che in ambiente ho sentito dire che aveva molti debiti di gioco», mette a verbale Fagioli), il tentativo di rifarsi giocando sempre di più, e probabilmente gli stessi metodi di rimborso, almeno a giudicare dalle foto social che vedono Tonali e Fagioli clienti della stessa gioielleria milanese. «Ogni tanto, per restituire almeno in parte queste somme provvedevo ad acquistare a Milano degli orologi Rolex. Pagavo con bonifico. Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, altre volte passavano i titolari delle piattaforme e li ritiravano presso la gioielleria». Le strade poi un po’ si dividono: Tonali ha ammesso di aver scommesso anche sulla sua squadra, Fagioli no: «Mai su Cremonese o Juventus». È la fine che deve essere uguale: assieme devono dimostrare che da questa malattia si può guarire. «Adesso mi sento molto meglio», dice Nicolò.
CorSera
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