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Corona e il calcioscommesse: «Ci sono altri 10 giocatori e 5 squadre coinvolte»
Da un loft milanese continua a far uscire nomi dei calciatori coinvolti nel nuovo ciclone scommesse. Parla Corona: «Siamo dei fuorilegge dell’informazione che rischiano la vita. Mi verranno a cercare le curve e i malavitosi ma il sito vale un sacco di soldi…»
«Vai vai vai con Zalewski, mettilo mettilo». «Un momento Fabrizio, sto potenziando il sito». «Muoviti Domenico!». «Luca, i pezzi… mi raccomando le storie in evidenza». Comanda, smanetta, scalpita. C’è da diffondere il nome del centrocampista della Roma coinvolto, tutti devono essere pronti allo scoop e lui, Fabrizio Corona, non sta nella pelle. «Sappi che sono coinvolti almeno altri 10 calciatori, 5-6 procuratori e ci sono pure le bische clandestine». Una bomba dietro l’altra. «Sto spaccando l’Italia». Ha finito di scontare la pena da una ventina di giorni ed è tornato più esagerato di prima. Corona gongola perché le prime notizie che ha dato su questo nuovo ciclone del calcio scommesse erano fondate e le sue quotazioni sono salite. «Domenico, ti prego, abbiamo cinque milioni di persone, attaccami quel sito», si scalda parlando con uno dei suoi uomini collegati dalla sede di Dillingernews, l’ultima creatura, dove lavorano in dodici fra giornalisti, dirigenti e segretarie. Siamo in questo loft milanese che è la sua casa.
Esce da una stanza una ragazza con due cerotti sulla faccia: «Questa è Sara, mia moglie, ha 23 anni, io 50, stiamo insieme da due». E lei: «Mi sembrano dieci». Quante squadre di calcio sono coinvolte? «Cinque sei». I nomi? «Non posso farli altrimenti vengo indagato». La polizia l’ha sentito giovedì come persona informata sui fatti e dopo qualche ora gli agenti si sono presentati a Coverciano a consegnare l’avviso di garanzia a Tonali e Zaniolo. «Non sarebbero mai andati lì se Dillinger non avesse fatto i nomi. Loro li sapevano ma avrebbero aspettato la partita dell’Italia. Stiamo facendo praticamente due inchieste parallele. Questa è la prima volta che lavoro con la Procura diciamo non da infame, ho fatto sette anni di galera...». Nessuna talpa, fra gli investigatori, assicura: «Solo lavoro giornalistico». Annuncia fuochi d’artificio per la settimana prossima. «Dirò tutto al programma di Nunzia Di Girolamo, subito dopo la partita. Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie… è lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli. Mario è un mio amico, è venuto tante volte qui da me, era scioccato dalle prove che gli ho dato… lo zio racconta che suo nipote si era trasferito a Roma e poi ha aperto una bisca».
Tutto verificato? «Tutto verificato… martedì manderemo l’intervista e faremo altri nomi... un po’ per volta». C’è qualcun altro della Nazionale? «Si, ci sono anche dei Presidenti… Sai qual è il problema? Che questi giocatori sono malati, la ludopatia è una dipendenza come la coca, sono sfruttati dal sistema… giocano prima alle slot, a black jack, poi le bische e diventano vittime della malavita. Io so di questi ma ce ne saranno molti altri, non parliamo poi della B».
Cosa ci guadagna Corona in tutto questo? «Christiaaan! Digli quanto vale ora il sito». «Un milione di euro», risponde l’altro. «In una settimana siamo diventati punto di riferimento per tutta l’informazione. Oggi in Italia ci sono solo due cose: Hamas e questa... e questa l’ha fatta la banda Dillinger... siamo dei fuorilegge dell’informazione che rischiano la vita». È spregiudicato, veloce, matto. «Mi verranno a cercare le curve e i malavitosi ma siamo riconosciuti e il sito vale un sacco di soldi… Questa settimana mi hanno cercato al telefono almeno 10 15 fra calciatori e amministratori. Non ho risposto. Oh , ragazzi, abbiamo postato?». «C’è un problema di server». «Basta, postiamo quel nome!».
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Fagioli pronto a patteggiare con la FIGC e tremano altri 10 giocatori. Il bianconero collabora, la squalifica ridotta già la prossima settimana?
Al momento chi si è mostrato più collaborativo è Fagioli, che si è autodenunciato ammettendo di aver scommesso sul calcio e ha fornitro in entrambe le procure elementi utili alle indagini. Per lui i tempi per arrivare alla squalifica potrebbero essere particolarmente stretti: proprio alla luce delle sue ammissioni e alla condivisione di informazioni utili, per ilò bianconero che è stato ascoltato dal procuratore federale e che sembra abbia mosso in pochi mesi cifre vicine a un milione di euro, si profila un patteggiamento già nel corso della prossima settimana.
Gazzetta
__________
Il padre di Fagioli: “Dubbi sulle accuse contro Nicolò. Dove sono i procuratori quando servono?”
Il papà del calciatore: “Col senno di poi posso dire che forse qualcosa lo turbava, ma non immaginavo niente del genere. Siamo vicini a nostro figlio, come lo siamo sempre stati”
Torna a casa con in mano il sacco del pranzo, comprato in trattoria. Lo fa spesso, dopo mattine di lavoro che cominciano presto e non si sa quando finiscono. «Non dico niente su quello che avrebbe fatto mio figlio. Non è il momento. Molto di quello che leggo su di lui non è vero, ma se provassi a spiegarlo adesso non mi ascolterebbe nessuno», dice Marco Fagioli, rappresentante di prodotti farmaceutici, papà di Nicolò.
Il papà del calciatore: “Col senno di poi posso dire che forse qualcosa lo turbava, ma non immaginavo niente del genere. Siamo vicini a nostro figli…
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Corona e il calcioscommesse: «Ci sono altri 10 giocatori e 5 squadre coinvolte»
Da un loft milanese continua a far uscire nomi dei calciatori coinvolti nel nuovo ciclone scommesse. Parla Corona: «Siamo dei fuorilegge dell’informazione che rischiano la vita. Mi verranno a cercare le curve e i malavitosi ma il sito vale un sacco di soldi…»
«Vai vai vai con Zalewski, mettilo mettilo». «Un momento Fabrizio, sto potenziando il sito». «Muoviti Domenico!». «Luca, i pezzi… mi raccomando le storie in evidenza». Comanda, smanetta, scalpita. C’è da diffondere il nome del centrocampista della Roma coinvolto, tutti devono essere pronti allo scoop e lui, Fabrizio Corona, non sta nella pelle. «Sappi che sono coinvolti almeno altri 10 calciatori, 5-6 procuratori e ci sono pure le bische clandestine». Una bomba dietro l’altra. «Sto spaccando l’Italia». Ha finito di scontare la pena da una ventina di giorni ed è tornato più esagerato di prima. Corona gongola perché le prime notizie che ha dato su questo nuovo ciclone del calcio scommesse erano fondate e le sue quotazioni sono salite. «Domenico, ti prego, abbiamo cinque milioni di persone, attaccami quel sito», si scalda parlando con uno dei suoi uomini collegati dalla sede di Dillingernews, l’ultima creatura, dove lavorano in dodici fra giornalisti, dirigenti e segretarie. Siamo in questo loft milanese che è la sua casa.
Esce da una stanza una ragazza con due cerotti sulla faccia: «Questa è Sara, mia moglie, ha 23 anni, io 50, stiamo insieme da due». E lei: «Mi sembrano dieci». Quante squadre di calcio sono coinvolte? «Cinque sei». I nomi? «Non posso farli altrimenti vengo indagato». La polizia l’ha sentito giovedì come persona informata sui fatti e dopo qualche ora gli agenti si sono presentati a Coverciano a consegnare l’avviso di garanzia a Tonali e Zaniolo. «Non sarebbero mai andati lì se Dillinger non avesse fatto i nomi. Loro li sapevano ma avrebbero aspettato la partita dell’Italia. Stiamo facendo praticamente due inchieste parallele. Questa è la prima volta che lavoro con la Procura diciamo non da infame, ho fatto sette anni di galera...». Nessuna talpa, fra gli investigatori, assicura: «Solo lavoro giornalistico». Annuncia fuochi d’artificio per la settimana prossima. «Dirò tutto al programma di Nunzia Di Girolamo, subito dopo la partita. Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie… è lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli. Mario è un mio amico, è venuto tante volte qui da me, era scioccato dalle prove che gli ho dato… lo zio racconta che suo nipote si era trasferito a Roma e poi ha aperto una bisca».
Tutto verificato? «Tutto verificato… martedì manderemo l’intervista e faremo altri nomi... un po’ per volta». C’è qualcun altro della Nazionale? «Si, ci sono anche dei Presidenti… Sai qual è il problema? Che questi giocatori sono malati, la ludopatia è una dipendenza come la coca, sono sfruttati dal sistema… giocano prima alle slot, a black jack, poi le bische e diventano vittime della malavita. Io so di questi ma ce ne saranno molti altri, non parliamo poi della B».
Cosa ci guadagna Corona in tutto questo? «Christiaaan! Digli quanto vale ora il sito». «Un milione di euro», risponde l’altro. «In una settimana siamo diventati punto di riferimento per tutta l’informazione. Oggi in Italia ci sono solo due cose: Hamas e questa... e questa l’ha fatta la banda Dillinger... siamo dei fuorilegge dell’informazione che rischiano la vita». È spregiudicato, veloce, matto. «Mi verranno a cercare le curve e i malavitosi ma siamo riconosciuti e il sito vale un sacco di soldi… Questa settimana mi hanno cercato al telefono almeno 10 15 fra calciatori e amministratori. Non ho risposto. Oh , ragazzi, abbiamo postato?». «C’è un problema di server». «Basta, postiamo quel nome!».
CorSera
A prescindere da come andrà, questo fuori dura poco.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
Fagioli scommesse per un milione su più piattaforme illegali
Il centrocampista della Juventus sembra intenzionato a chiedere il patteggiamento in sede sportiva. Prima di sentire Zaniolo e Tonali gli inquirenti della Procura vogliono esaminare il contenuto dei loro smartphone e tablet
Tutte le inchieste che scoperchiano un giro di scommesse clandestine, come quella della Procura di Torino, si portano dietro pure storie di puntate da film e, in certi casi, di debiti, grossi: per dire, in un periodo di pochi mesi, Nicolò Fagioli avrebbe fatto scommesse per oltre un milione di euro, su diverse piattaforme online. Anche su partite di calcio. Ma sono diversi, e tutti con i server all’estero, i portali digitali usati da diversi giocatori — oltre una decina — tra i quali, detto del centrocampista juventino, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, indagati da giovedì sera, come Fagioli. Ai tre viene contestato l’articolo 4 della legge sull’esercizio abusivo di scommesse (la 401 del 1989), al comma 3: dove viene punito chiunque «partecipa a concorsi, giochi o scommesse» illegali, condotta sanzionata con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda. Capitava, ad alcuni, anche di scommettere con «aperture di credito», vista la disponibilità finanziaria dei soggetti coinvolti.
La Procura: nessuna evidenza su Zalewski
Ieri pomeriggio intanto, l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona — che ha appena finito di scontare una condanna definitiva per un cumulo di pene, tra cui quella per l’estorsione ai danni di David Trezeguet — ha fatto anche il nome di Nicola Zalewski, esterno della Roma ora via con l’Under 21 polacca: al momento però, agli atti degli investigatori torinesi «non ci sono evidenze» sul giocatore giallorosso. Morale: nell’ambito dell’indagine della Squadra mobile, coordinata dal pubblico ministero Manuela Pedrotta, sono saltati fuori anche diversi altri nomi di calciatori (di altri club di A), sospetti scommettitori, ma non risultano iscritti sul registro degli indagati. E ora, l’impressione è che gli inquirenti della Procura — diretta dal vicario Enrica Gabetta — prima di sentire Zaniolo e Tonali, vogliano esaminare il contenuto di smartphone e tablet, per il quale ci vorrà almeno qualche giorno. In fondo, è dal cellulare di Fagioli che si è arrivati agli altri. Di certo, gli investigatori non hanno fretta, pure perché l’inchiesta mirava — e mira — a scoprire i personaggi che gestiscono il giro di scommesse e che si celano dietro le piattaforme online.
Sarà un lavoro lungo, se il fascicolo ha un numero di registro che risale al 2022, quando gli agenti della sezione criminalità organizzata incrociarono questo «filone», tra puntate e pallone. Dal loro punto di vista, il clamore mediatico per il coinvolgimento dei calciatori professionisti non è direttamente proporzionale all’importanza investigativa, orientata verso quelli che sembrano profili criminali di un certo rilievo: un po’ come tenere gli occhi sul dito dimenticandosi della luna.
Resta che l’indagine della Mobile, diretta da Luigi Mitola, rischia di avere un impatto sul mondo del calcio, specie per eventuali squalifiche dalla giustizia sportiva, alla quale gli atti penali saranno trasmessi, una volta chiusi gli accertamenti. Nell’attesa, Tonali ha chiesto di essere interrogato dagli inquirenti, mentre Fagioli — assistito dagli avvocati Luca Ferrari e Armando Simbari — sembra intenzionato a chiedere il patteggiamento in sede sportiva, prima che la Procura della Federcalcio lo deferisca: insomma, si cerca già di correre ai ripari
CorSera
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A prescindere da come andrà, questo fuori dura poco.
Speriamo. Soldi, soldi, soldi, "il sito adesso vale un milione"...vive solo per quello, la galera non l'ha cambiato per niente.
Soldi sulla pelle degli altri.
E' rivoltante essere appesi alle "rivelazioni di Corona": la procura di Torino dovrebbe indagarlo immediatamente; Corona sta facendo dei nomi che ad oggi non sono indagati e sui quali "non ci sono evidenze" circa queste scommesse online. Questa spettacolarizzazione di una inchiesta giudiziaria è rivoltante, Corona sta portando tutti (inquirenti in primis) per il naso, per una storia che magari inizia e finisce (lato calcio) solo su delle scommesse online.
Non si è mai fatto scrupoli di ricattare o voler rovinare la gente. Come ci si può fidare di Corona, un pluripregiudicato, un uomo senza alcuno scrupolo morale? Tutta questa storia è vomitevole, lo specchio peggiore dell'Italia, i giornalisti tutti dietro e, ripeto, da quanto emerge al più si tratta di scommesse online su siti non consentiti.
E' tutto allucinante. Corona si potrebbe inventare un nome al giorno, ci rendiamo conto? Ma cosa fa la procura? Il primo a dover essere indagato è lui.
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Zalewski cosa aspetta a denunciare Corona? Lo ha accusato non solo di scommettere illegalmente ma di scommettere anche sulle proprie ammonizioni, il che configurerebbe un illecito sportivo.
Per la procura di Torino, a quanto si legge, "non ci sarebbero evidenze" (ad oggi) di tutto questo. Zalewski denunci e così tutti coloro per cui non c'è nemmeno l'ombra di un avviso di garanzia ma che Corona sta sputt@nando su tutti i media.
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Zalewski cosa aspetta a denunciare Corona? Lo ha accusato non solo di scommettere illegalmente ma di scommettere anche sulle proprie ammonizioni, il che configurerebbe un illecito sportivo.
Per la procura di Torino, a quanto si legge, "non ci sarebbero evidenze" (ad oggi) di tutto questo. Zalewski denunci e così tutti coloro per cui non c'è nemmeno l'ombra di un avviso di garanzia ma che Corona sta sputt@nando su tutti i media.
Già, me lo chiedo anche io.
Al momento, se non è indagato, è un'infamia bella grossa...
Oppure ha la coscienza davvero sporca, chissà...
Fatto sta, che come scrivi, pendere dalla bocca di Corona è sintomatico di una pochezza umana con pochi precedenti.
Al limite di avere sintomi di ribrezzo fisico
Si fanno prendere per il culo anche gli organi di giustizia
Sembra Fiabilandia
E' un abominio civile e giuridico. Corona tiene per le p@lle il calcio italiano. Potrebbe anche minacciare alcune persone (lo ha già fatto in vita sua) di fare i loro i nomi (magar inventati) e farsi pagare per il silenzio. Potrebbe ricattare della gente minacciando di rovinarla.
...ma di noi
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Valgono gli atti della procura, solo quelli sono ufficiali...perchè derivano da indagini che hanno portato alla raccolta di indizi, prove, riscontri (intercettazioni, confessioni, analisi dei tablet/cellulari, analisi dei siti di scommesse ecc...).
Tutto il resto è calunnia. Corona può anche farne non 50 ma 100 di nomi, ma non valgono niente, anzi in mano sua possono diventare strumento ricattatorio, perchè nel passato già lo ha fatto.
Ad oggi ci sono 3 indagati: Fagioli, Tonali e Zaniolo. Stop. Corona continua a snocciolare nomi per tenere su il sito e aumentarne il valore e la visibilità, ma è un gioco al massacro sulla pelle e la carriera della gente. Questo a casa mia è un crimine...vediamo se lo sarà anche a casa della procura.
I calciatori lo denuncino.
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nella necropoli deserta»
-Si riferisce a un fantomatico procedimento iscritto a luglio 2023
-Gli interessati sono elencati a mo di biglietto di invito e manca data e luogo di nascita
Valgono gli atti della procura, solo quelli sono ufficiali...perchè derivano da indagini che hanno portato alla raccolta di indizi, prove, riscontri (intercettazioni, confessioni, analisi dei tablet/cellulari, analisi dei siti di scommesse ecc...).
Tutto il resto è calunnia. Corona può anche farne non 50 ma 100 di nomi, ma non valgono niente, anzi in mano sua possono diventare strumento ricattatorio, perchè nel passato già lo ha fatto.
Ad oggi ci sono 3 indagati: Fagioli, Tonali e Zaniolo. Stop. Corona continua a snocciolare nomi per tenere su il sito e aumentarne il valore e la visibilità, ma è un gioco al massacro sulla pelle e la carriera della gente. Questo a casa mia è un crimine...vediamo se lo sarà anche a casa della procura.
I calciatori lo denuncino.
Oltre l'infamia sta ostacolando anche tempi e modi della giustizia e delle indagini.
Pare normale che la Procura sia costretta ad accelerare un avviso di garanzia a Tonali e Zaniolo perché lui ha fatto i nomi?
Per non parlare degli ipotetici altri coinvolti che, sapendo dell'esistenza di questa lista, magari si sono potuti sbarazzare di prove che gli inquirenti avrebbero potuto trovare successivamente.
Anche se ci fosse il minimo dubbio, se sono contenti di farsi tenere in scacco così, buon per loro
La questione principale, comunque, rimane quella da te esposta.
Gli inquirenti per condannarti devono trovare correlazione tra la tua persona e l'infrazione deputata. Se non ce ne sono, non sei colpevole.
Siamo in uno stato garantista.
Lui facendo così butta (solo per lucro) accuse addosso a gente che finora non è indagata.
Se trovassero collegamenti è il male minore, ma se alla fine non ci fossero verrai marchiato a vita per una cosa di cui non c'è prova, se non per la parola di Corona ed una lista data da una talpa
Mi sembra di sognare.
Al di là della condotta etica del guadagnare sui "mali" altrui
Ma non ne disquisisco, vista la caratura del personaggio è il meno
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