Garcia, tempo scaduto: De Laurentiis già pensa a Conte e Tudor
La fiducia esaurita, il tecnico per due giorni in Francia: esonero immediato o ultimaum di tre partite per cambiare rotta
_________________
Il Napoli pensa a Conte se esonera Garcia: De Laurentiis riflette
Garcia ha fornito le sue spiegazioni già la sera stessa della sconfitta e ieri c'è stato un altro incontro. L’eventuale esonero presuppone un esborso economico notevole: l'allenatore ha un contratto di 2 anni da 2,8 milioni a stagione
Aurelio De Laurentiis è amareggiato. Deluso dal progetto-francese affidato a Rudi Garcia per il Napoli del dopo Spalletti. L’allenatore non è stato esonerato ma il suo tempo sta per scadere. Paga la sconfitta con la Fiorentina di domenica, quasi una resa tecnico-tattica di fronte all’ottima squadra proposta invece al Maradona da Vincenzo Italiano.
L’aggravante: le due vittorie consecutive del Napoli contro Lecce e Udinese e anche la buona prestazione in Champions con il Real Madrid avevano rappresentato una svolta rispetto a un inizio di campionato non brillantissimo. Dato l’idea (solo illusoria) di un ammorbidimento delle posizioni intransigenti di Rudi che, arrivato a Napoli, ha scelto di non cavalcare l’onda vincente per imporre la sua impronta. Due passi in avanti e uno indietro: la posizione dell’allenatore è molto, molto in bilico. Antonio Conte è più di un pensiero stupendo. Se l’ex Tottenham dicesse di sì alle condizioni di Aurelio, potrebbe arrivare prestissimo.
Garcia ha fornito le sue spiegazioni già la sera stessa della sconfitta in un colloquio con lo stesso De Laurentiis negli uffici del Maradona. Si è assunto la responsabilità di certe scelte (i cambi inspiegabili con l’avvicendamento dei giocatori di maggiore qualità), ma ha difeso (ovviamente) la bontà del suo lavoro. Confuso, poi, in conferenza, ha attribuito alla mancanza di aggressività dei giocatori il corso imbarazzante della gara.
Ieri il discorso è continuato in un albergo del centro. Garcia, il ds Meluso, il capo scouting Micheli, il club manager Sinicropi e il vicepresidente Edo De Laurentiis hanno provato a capire se ci sono margini di recupero. Mentre i più aspettavano la scelta estrema del cambio in panchina, il patron ha deciso di temporeggiare. Osservare, riflettere, aspettare le gare di Verona e Berlino in Champions. L’eventuale esonero presuppone infatti un esborso economico notevole e Garcia ha un contratto di 2 anni da 2,8 milioni a stagione. Un licenziamento in giornata De Laurentiis lo ha comunque firmato, esonerando l’allenatore del Bari Raffaele Mignani.
Rudi su 10 partite ne ha perse tre e pareggiate due: se i numeri hanno un significato (e ce l’hanno) non ha vinto il 50% delle gare. De Laurentiis vede una squadra di giocatori scontenti e confusi (da Osimhen a Kvara a Politano che con gesti anche plateali hanno mostrato disappunto per le continue sostituzioni) di talenti (Raspadori) fuori ruolo. Vede un Napoli snaturato, fuori dalla zona Champions (-3) e in ritardo di 7 punti dal primo posto. Cos’altro?
La riflessione è ufficialmente cominciata. Se porterà alla rottura lo capiremo nei prossimi giorni. Sta di fatto che il Napoli di Garcia non si è mai espresso a livelli minimamente avvicinabili a quelli di Spalletti. La sosta allunga i tempi dei ragionamenti ma paradossalmente li rende più caldi. Il casting per la sostituzione è anche già cominciato. Conte il prescelto, ma anche Tudor: nomi da sempre sul taccuino ma finora proibitivi. Garcia ne è consapevole, è partito per Nizza alla ricerca di una serenità in famiglia
CorSera
La fiducia esaurita, il tecnico per due giorni in Francia: esonero immediato o ultimaum di tre partite per cambiare rotta
_________________
Il Napoli pensa a Conte se esonera Garcia: De Laurentiis riflette
Garcia ha fornito le sue spiegazioni già la sera stessa della sconfitta e ieri c'è stato un altro incontro. L’eventuale esonero presuppone un esborso economico notevole: l'allenatore ha un contratto di 2 anni da 2,8 milioni a stagione
Aurelio De Laurentiis è amareggiato. Deluso dal progetto-francese affidato a Rudi Garcia per il Napoli del dopo Spalletti. L’allenatore non è stato esonerato ma il suo tempo sta per scadere. Paga la sconfitta con la Fiorentina di domenica, quasi una resa tecnico-tattica di fronte all’ottima squadra proposta invece al Maradona da Vincenzo Italiano.
L’aggravante: le due vittorie consecutive del Napoli contro Lecce e Udinese e anche la buona prestazione in Champions con il Real Madrid avevano rappresentato una svolta rispetto a un inizio di campionato non brillantissimo. Dato l’idea (solo illusoria) di un ammorbidimento delle posizioni intransigenti di Rudi che, arrivato a Napoli, ha scelto di non cavalcare l’onda vincente per imporre la sua impronta. Due passi in avanti e uno indietro: la posizione dell’allenatore è molto, molto in bilico. Antonio Conte è più di un pensiero stupendo. Se l’ex Tottenham dicesse di sì alle condizioni di Aurelio, potrebbe arrivare prestissimo.
Garcia ha fornito le sue spiegazioni già la sera stessa della sconfitta in un colloquio con lo stesso De Laurentiis negli uffici del Maradona. Si è assunto la responsabilità di certe scelte (i cambi inspiegabili con l’avvicendamento dei giocatori di maggiore qualità), ma ha difeso (ovviamente) la bontà del suo lavoro. Confuso, poi, in conferenza, ha attribuito alla mancanza di aggressività dei giocatori il corso imbarazzante della gara.
Ieri il discorso è continuato in un albergo del centro. Garcia, il ds Meluso, il capo scouting Micheli, il club manager Sinicropi e il vicepresidente Edo De Laurentiis hanno provato a capire se ci sono margini di recupero. Mentre i più aspettavano la scelta estrema del cambio in panchina, il patron ha deciso di temporeggiare. Osservare, riflettere, aspettare le gare di Verona e Berlino in Champions. L’eventuale esonero presuppone infatti un esborso economico notevole e Garcia ha un contratto di 2 anni da 2,8 milioni a stagione. Un licenziamento in giornata De Laurentiis lo ha comunque firmato, esonerando l’allenatore del Bari Raffaele Mignani.
Rudi su 10 partite ne ha perse tre e pareggiate due: se i numeri hanno un significato (e ce l’hanno) non ha vinto il 50% delle gare. De Laurentiis vede una squadra di giocatori scontenti e confusi (da Osimhen a Kvara a Politano che con gesti anche plateali hanno mostrato disappunto per le continue sostituzioni) di talenti (Raspadori) fuori ruolo. Vede un Napoli snaturato, fuori dalla zona Champions (-3) e in ritardo di 7 punti dal primo posto. Cos’altro?
La riflessione è ufficialmente cominciata. Se porterà alla rottura lo capiremo nei prossimi giorni. Sta di fatto che il Napoli di Garcia non si è mai espresso a livelli minimamente avvicinabili a quelli di Spalletti. La sosta allunga i tempi dei ragionamenti ma paradossalmente li rende più caldi. Il casting per la sostituzione è anche già cominciato. Conte il prescelto, ma anche Tudor: nomi da sempre sul taccuino ma finora proibitivi. Garcia ne è consapevole, è partito per Nizza alla ricerca di una serenità in famiglia
CorSera
Commenta