Tra difficoltà e partite giocate sempre soffrendo il più alto livello del calcio europeo, cosa ci sta dicendo oggi la Champions League per le italiane? Che l’Inter oggi è la squadra migliore, che ha mantenuto lo stesso spirito della finalista dello scorso anno, e che ha anche uno sguardo più lungo delle altre (Napoli, Milan, Lazio). Che invece, possono anche giocar bene, ma questa Champions la vivono fatalmente alla giornata.
L’Inter che va lontano. L’impressione più forte che si ricava dai primi assaggi di Champions League, è questa. L’Inter è la squadra che ha mantenuto un certo spirito della finale dell’anno precedente, mentre le altre – Napoli, Lazio e Milan – più o meno, si tengono a galla, e affrontano la Champions giornata per giornata. Sfruttano le occasioni e hanno anche sprazzi di gioco – vedi il Napoli contro il Real – ma non credo abbiano prospettive a lungo termine. L’Inter no, nonostante sia imperfetta, e abbia addirittura subìto delle menomazioni rispetto allo scorso anno. In attacco è fortissima con la coppia Lautaro-Thuram, ma è anche vero che è contaissima e non ha quasi alternative.
Per carità, sono impressioni dettate da una partita, quella col Benfica, letteralmente dominata, ma l’Inter è sicuramente in cammino verso grandi traguardi. Che poi li raggiunga o meno lo vedremo, ma si vede che ha lo scudetto e anche la Champions in testa. L’Inter gioca bene perché Marotta fuori campo e Inzaghi in campo ha saputo modellare bene il gruppo, entrare nella testa dei giocatori e dar loro un senso. Cosa che, ad esempio, non succede al Paris Saint Germain, dove il fallimento è di giorno in giorno sempre più mortificante. Dover fare i conti con i soldi e le ristrettezze di bilancio alla fine ti allena alla pratica di un calcio migliore e più volitivo.
L’Inter che va lontano. L’impressione più forte che si ricava dai primi assaggi di Champions League, è questa. L’Inter è la squadra che ha mantenuto un certo spirito della finale dell’anno precedente, mentre le altre – Napoli, Lazio e Milan – più o meno, si tengono a galla, e affrontano la Champions giornata per giornata. Sfruttano le occasioni e hanno anche sprazzi di gioco – vedi il Napoli contro il Real – ma non credo abbiano prospettive a lungo termine. L’Inter no, nonostante sia imperfetta, e abbia addirittura subìto delle menomazioni rispetto allo scorso anno. In attacco è fortissima con la coppia Lautaro-Thuram, ma è anche vero che è contaissima e non ha quasi alternative.
Per carità, sono impressioni dettate da una partita, quella col Benfica, letteralmente dominata, ma l’Inter è sicuramente in cammino verso grandi traguardi. Che poi li raggiunga o meno lo vedremo, ma si vede che ha lo scudetto e anche la Champions in testa. L’Inter gioca bene perché Marotta fuori campo e Inzaghi in campo ha saputo modellare bene il gruppo, entrare nella testa dei giocatori e dar loro un senso. Cosa che, ad esempio, non succede al Paris Saint Germain, dove il fallimento è di giorno in giorno sempre più mortificante. Dover fare i conti con i soldi e le ristrettezze di bilancio alla fine ti allena alla pratica di un calcio migliore e più volitivo.
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