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Pogba, anche a mezzo o ad un quarto di servizio, in verità avrebbe fatto comodo...perchè è uno dei pochissimi centrocampisti Juve ad avere una attitudine al goal...e, gestendolo (nel senso di metterlo dentro, che so, l'ultima mezz'ora) magari anche da pensionato un qualche colpo gli sarebbe uscito.
La Juve, al di là delle varie insufficienza in difesa e a centrocampo, non ha in attacco quello che ti inventa il goal risolvi partita. Manca la fantasia. Ha solo prime punte che devono essere servite (Vlahovic, Milik), un Kean che lo conosciamo, un Chiesa che deve partire in velocità...non hai il Dybala, che magari dorme per 80 minuti ma gliene bastano 5 di minuti per crearsi l'occasione da goal; non hai il Leao; non hai più nemmeno un Higuain che il goal se lo inventava.
Troppe pecche per sperare in altro che non la qualificazione in champions, che sarebbe molto importante...perchè pure per il quarto posto dovrai dare tutto - si è visto ieri con una diretta concorrente: non l'hai dominata, quindi sei lì in quel gruppo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Pogba, anche a mezzo o ad un quarto di servizio, in verità avrebbe fatto comodo...perchè è uno dei pochissimi centrocampisti Juve ad avere una attitudine al goal...e, gestendolo (nel senso di metterlo dentro, che so, l'ultima mezz'ora) magari anche da pensionato un qualche colpo gli sarebbe uscito.
La Juve, al di là delle varie insufficienza in difesa e a centrocampo, non ha in attacco quello che ti inventa il goal risolvi partita. Manca la fantasia. Ha solo prime punte che devono essere servite (Vlahovic, Milik), un Kean che lo conosciamo, un Chiesa che deve partire in velocità...non hai il Dybala, che magari dorme per 80 minuti ma gliene bastano 5 di minuti per crearsi l'occasione da goal; non hai il Leao; non hai più nemmeno un Higuain che il goal se lo inventava.
Troppe pecche per sperare in altro che non la qualificazione in champions, che sarebbe molto importante...perchè pure per il quarto posto dovrai dare tutto - si è visto ieri con una diretta concorrente: non l'hai dominata, quindi sei lì in quel gruppo.
non condivido sean
l'attacco è di alto livello.....vlahovic-chiesa per la serie A sono fortissimi
anche Milik è un ottimo terzo
ovviamente devono stare in salute
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Non mi volevo focalizzare su quello, ma sulla mancanza delle tipologia di calciatore che, in momenti di attacco asfittico, di manovra sterile, il goal se lo crea da solo. Sono una marcia in più quei giocatori.
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Per il Milan "uscire" da questo ottobre sará già una prova per vedere di che pasta realmente è fatta la squadra
Assolutamente non definitiva, ma sicuramente indirizzante.
Specie in CL
Potremo valutare anche quello che è mancato nel gennaio dell'anno scorso
Le rotazioni
Di conseguenza fare una prima analisi delle mosse di mercato, messe alla prova in partite probanti e ravvicinate in cui serviranno tutti
Le risposte al campo
il ritorno di Ibra
potrebbe dare quella carica emotiva in più
e che Pioli non riesce a trasmettere.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
osimehn a Napoli sta benissimo
è trattato come un Dio dai napoletani ed è il leader tecnico della squadra insieme a Kvara
ovvio che presto andrà a via perché a 10 milioni l'anno non rinuncia nessuno.
Ma problemi ambientali non ce ne sono
è stata la società a fare una follia con quei video
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
osimehn a Napoli sta benissimo
è trattato come un Dio dai napoletani ed è il leader tecnico della squadra insieme a Kvara
ovvio che presto andrà a via perché a 10 milioni l'anno non rinuncia nessuno.
Ma problemi ambientali non ce ne sono
è stata la società a fare una follia con quei video
Salvata a 3’ dalla fine da Lautaro Martinez nella trasferta di San Sebastian contro la Real Sociedad (1-1, 20 settembre), l’Inter prova a centrare il primo successo stagionale in Champions contro il Benfica. Simone Inzaghi non avrà a disposizione né Frattesi né Arnautovic, ma si affida all’argentino, che torna titolare dopo l’iniziale panchina contro la Salernitana, avversaria alla quale ha rifilato quattro gol (4-0, 30 settembre). Inoltre, il tecnico nerazzurro è orientato a confermare Dumfries e Dimarco sugli esterni. A centrocampo torna titolare Mkhitaryan, così come Bastoni in difesa. Da parte sua, il Benfica si vuole «vendicare» dell’eliminazione ai quarti della scorsa stagione. I lusitani hanno bisogno di punti: all’esordio hanno perso in casa contro il Salisburgo (2-0, 20 settembre) e proveranno a sorprendere i vice-campioni d’Europa.
Classifica girone D: Salisburgo 3 punti; Inter e Real Sociedad 1 punto; Benfica 0 punti.
È già uno scontro al vertice quello tra Napoli e Real Madrid al Diego Armando Maradona. La squadra di Rudi Garcia, in grande ripresa anche in campionato dopo un avvio complicato, ha vinto contro il Braga 2-1 (20 settembre), mentre la squadra dell’ex Carlo Ancelotti aveva espugnato Berlino, contro l’Union di Bonucci, soltanto nel recupero con Bellingham (al 94’ 1-0, 20 settembre). Come accaduto nell’ultimo turno di serie A, contro il Lecce (successo per 4-0, 30 settembre), il Napoli non avrà la coppia centrale di difesa Juan Jesus-Rrahmani: sono ancora pronti Natan e Ostigard. In attacco Kvaratskhelia e Osimhen sono in ripresa. Invece, i Blancos si affidano a Bellingham, mentre in mediana Modric e Kroos si giocano una maglia.
Classifica girone C: Napoli e Real Madrid 3 punti; Braga e Union Berlino 0 punti.
CorSera
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Una Superlega al posto della Champions: il progetto dell’Uefa
Ceferin, secondo le ricostruzioni di El Pais, starebbe pensando di rivoluzionare le competizioni europee, creando tre campionati da 18 squadre che andrebbero a sostituire Champions, Europa e Conference League
Si torna a parlare di Superlega ma stavolta nell’ambito di un clamoroso piano di Uefa ed Eca, stando a quanto rivelato dal quotidiano spagnolo «El Pais». Scenari ben diversi rispetto a quando ci fu l’ammutinamento — nell’aprile 2021 — di Real Madrid, Barcellona e Juventus, rimaste ancorate al progetto che allo stesso tempo portò, in una sola notte, a far fuggire i club inglesi, il Milan e l’Inter. Adesso questa nuova idea sembra un patto tra il massimo organismo continentale, guidato dal presidente Aleksander Ceferin, e l’Eca, la potente associazione dei club calcistici del Vecchio Continente guidata da Nasser Al Khelaifi, il numero uno del Psg (club rimasto fuori dal progetto iniziale portato avanti da Andrea Agnelli e Florentino Perez).
Quindi si parla sì di Superlega ma il format è diverso. In questa competizione ci sarebbero, sempre secondo quanto ha svelato «El Pais», tre divisioni da 18 squadre ciascuna con tanto di promozioni e retrocessioni. Tutto a partire dal 2027. Il motivo? Dalla prossima stagione entrerà in vigore la nuova Champions a 36 squadre, con l’addio alla tradizionale suddivisione in gironi e la disputa di otto incontri per squadra nella fase eliminatoria, due contro squadre di prima fascia, due contro club di seconda e così via fino alla quarta. Con le prime otto agli ottavi e dalla nona alla 24° ai playoff. Un format che non sarà toccato fino al 2027. Successivamente potrebbe essere stravolto tutto. L’rgomento sarà discusso già nella riunione del prossimo Comitato Esecutivo dell’Uefa, il 10 ottobre a Nyon.
Ma di che progetto si tratta? Come detto ci sarebbero tre divisioni: Super League, Europa League e Aspirant League. Ognuna metterebbe in palio un trofeo, con un sistema di promozioni e retrocessioni tra una lega e l’altra. In sostanza, dalla Super League retrocederebbero due squadre, con promozione delle prime due dell’Europa League; tra Europa e Aspirant League, invece, sarebbero quattro le retrocessioni/promozioni. Però, al momento, non sono ancora chiari i criteri di ammissione e i dubbi sono tanti. È un mistero pure il numero di partite che le partecipanti giocherebbero, anche perché il calendario è già fitto di impegni. In Europa le lamentele sulla questione stanno aumentando sempre di più. Solo per restare in Italia, l’ultimo a denunciare questa situazione delicata è stato Maurizio Sarri al termine della gara persa contro il Milan a San Siro (2-0, 30 settembre). Il tecnico biancoceleste ha alzato la voce sui tanti infortuni e sul numero eccessivo di impegni ai quali sono costretti i calciatori.
Co9rSera
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