Originariamente Scritto da fede79
Visualizza Messaggio
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
Collapse
X
-
Mancini, la Figc vuol fare causa e chiedere un risarcimento danni all’ex ct della Nazionale
La Figc ha dato mandato a un avvocato di capire se esistono gli estremi per chiedere un risarcimento danni all’ex ct della Nazionale che ha lasciato per allenare l’Arabia Saudita
La decisione è presa: il Consiglio Federale ha deciso di dare mandato a uno studio legale per verificare la fattibilità di una causa per danni a Roberto Mancini. Al momento del traumatico divorzio con l’ex c.t. il presidente Gravina, anche per un senso di riconoscenza nei confronti del Mancio, che sulla panchina azzurra c’è stato cinque anni e ci ha regalato il secondo titolo europeo della nostra storia, aveva scelto di non procedere con un’azione legale.
Ma il caso è stato troppo grosso e durante la seconda metà di agosto ha messo in subbuglio l’intera Federazione e rischiato di mettere in crisi la Nazionale, impegnata in un complicato girone di qualificazione all’Europeo 2024 in Germania.
Così Gravina ha deciso di porre la questione al Consiglio Federale. Ieri mattina ha ripercorso, punto per punto, la questione durante la riunione. E alla fine i Consiglieri hanno votato per chiedere un parere terzo. Gravina, più che il divorzio, non ha gradito i tempi e il modo. Mancini se n’è andato, annunciando le sue dimissioni con una mail certificata e nelle successive interviste non ha risparmiato le critiche: «Non può dire certe cose, noi sappiamo come sono andate le cose», la replica del presidente della Figc proprio al Corriere. I rapporti sono diventati tesi. E adesso c’è di finire in tribunale.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Napoli, il comunicato dopo il video Tik Tok su Osimhen: «Mai voluto offenderlo»
Il Napoli esce allo scoperto sul caso del video TikTok da cui Victor Osimhen si è sentito deriso dopo il rigore fallito a Bologna: «Lui patrimonio della società»
Dopo i quattro gol segnati all’Udinese e il ritorno alla vittoria in campionato, il Napoli torna ad affrontare il caso Osimhen, con l’attaccante nigeriano che si è sentito «deriso» dal video postato sulla pagina TikTok del club, una clip sarcastica sul rigore fallito da Victor a Bologna: «Il Calcio Napoli, onde evitare qualsivoglia strumentalizzazione sul tema, precisa di non avere mai voluto offendere o prendere in giro Victor Osimhen, patrimonio tecnico della società», si legge nel comunicato ufficiale pubblicato dagli azzurri. E che Osimhen sia al centro del progetto, lo dimostra anche il mercato estivo del Napoli, quando aveva comunicato che «il Club ha fermamente respinto ogni offerta ricevuta per il trasferimento all’estero dell’attaccante».
Infine una sorta di «lezione» social da parte degli azzurri, che spiegano: «Rappresenta dato di esperienza comune il fatto che sui social, in particolare su TikTok, da sempre, il linguaggio espressivo viene realizzato con leggerezza e creatività, senza avere avuto, nel caso che ha visto protagonista Osimhen, alcuna intenzione di dileggio o di derisione. Comunque se Victor avesse percepito una qualsiasi offesa nei suoi confronti questa era estranea a qualsivoglia volontà della società».
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
"Linguaggio espressivo realizzato con leggerezza e creatività"...e beh, ritrarre un nero con una noce di cocco è proprio il ritratto sputato della "leggerezza" e della "creatività"...e continuano a chiedersi anche come mai Osimehn si sia un attimo risentito......ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
La Roma ne sta prendendo 4 (a 1) a Genova. E' la terza sconfitta su 6 partite giocate. Mourinho dovrà rivedere parecchie cose, in specie in difesa (11 goal incassati)....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLa Roma ne sta prendendo 4 (a 1) a Genova. E' la terza sconfitta su 6 partite giocate. Mourinho dovrà rivedere parecchie cose, in specie in difesa (11 goal incassati).
Togliamo definitivamente l’alibi a questi pseudo-calciatori e società.sigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
Commenta
-
-
Ci sarà tempo per le analisi relative a questo inizio, ma Ndika non mi pare una diga comunque...e pure circa Matic, che comunque diga a centrocampo lo era, forse pesa la sua assenza...ma domani a mente fresca i discorsi saranno più articolati....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Ma quand'è che licenziamo Mou?Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Commenta
-
-
Mamma mia...intervista postpartita di Sky a LUI da sturbo! LUI impeccabile. Chiaro...preciso...umile! Una proprieta' di linguaggio notevole. E' un fuoriclasse assoluto anche in panchina! Il futuro e' SUO!I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Commenta
-
-
Roma, Mourinho: “È il peggior inizio della mia carriera, ma non c’è tempo per piangere”
L’allenatore dei giallorossi: “La gente parlava degli errori di Ibanez, però ci dava una solidità incredibile a livello difensivo...”
“Non c’è tempo per piangere. Ma fa male al cuore, per il mio rapporto con il romanismo fa ancora più male”, ha detto José Mourinho, allenatore della Roma, dopo la terribile serata a Marassi. Un 4-1 contro il Genoa firmato da Gudmundsson, Retegui, Thorsby e Messias, in cui il gol di Cristante non è servito nemmeno a rendere la sconfitta meno amara. “Ogni tiro in porta è gol, il momento è così. Succede praticamente lo stesso in tutte le partite. Il momento è questo”, ha detto sbuffando il tecnico, che fra le differenze con gli avversari ha anche citato che “loro hanno giocato 48 ore prima di noi”.
Considerata l’ultima sconfitta, la Roma è 16ª a soli 5 punti, appena 2 sopra la zona retrocessione. Il peggior inizio in campionato dei giallorossi nell’era dei tre punti per vittoria: “È anche il peggior inizio della mia carriera, però è pure la prima volta della storia della Roma in cui si gioca due finali europee di fila”, si è difeso il portoghese. Ma bisogna guardare avanti, non solo indietro. I giocatori saranno pronti per farlo dopo una batosta del genere? “È il gruppo che abbiamo ed è con questo gruppo che dobbiamo uscirne. Non c’è mercato, non entra nessuno e non va via nessuno. È la rosa che abbiamo, con i suoi problemi”, ha risposto Mourinho.
“La gente parlava degli errori di Ibanez con la palla in qualche situazione iconica, però ci dava una solidità incredibile a livello difensivo. Abbiamo una storia con Smalling, guardate quante partite abbiamo vinto con lui e senza di lui. Quando ci mancano i giocatori ci manca solidità, ma non è corretto dire che ci manca solidità perché ci mancano loro”, ha ammesso l’allenatore della Roma.
“Abbiamo iniziato male per varie ragioni”, ha esordito Mourinho analizzando la gara. “Abbiamo avuto una reazione. Dopo il pareggio c’è stato l’infortunio di Diego (Llorente, ndr) e la squadra ha iniziato a peggiorare. Con il 2-1, con Mancini con un cartellino giallo e con il profilo di questo arbitro abbiamo deciso di cambiare sistema. Quando è arrivato il gol in fuorigioco sentivo che il pareggio sarebbe potuto arrivare, anche non in fuorigioco. Loro erano bassi, noi avevamo il dominio della palla anche se senza qualità. Dopo il 3-1 la partita finita e in queste partite a volte arriva anche il disastro totale”.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Pioli bravo con il turnover, Inzaghi usi tutta la rosa. La felicità di Berardi, il Napoli deve confermarsi, la Juve crescere
di Massimo Mauro
La cosa meravigliosa non è tanto la vittoria del Sassuolo in casa dell’Inter, ma la maniera nella quale lo ha fatto. La squadra di Dionisi non fa giocare le grandi e pratica un grande calcio, perché quando ha palla mostra tecnica e personalità, Sommer sul primo gol non è stato attento ma è un dettaglio, la vittoria è strameritata. Nelle partite contro Juve e Inter questo gruppo di ragazzotti ha dato veramente l’impressione di essere grande. Mi soffermo su Berardi: mi sembra uno di quei giocatori che ha bisogno dell’ambiente che lo coccoli, in cui si trovi bene. Mi ricorda Palanca del Catanzaro, che quando è andato a Napoli è stato un pesce fuor d’acqua. Berardi il grande salto ancora non lo ha fatto, ma è talmente felice in campo con il Sassuolo che sarebbe un peccato non vederlo più a questi livelli. L’Inter non era in una serata brillante fisicamente: con senno del poi, Inzaghi avrebbe dovuto fare più turnover. Il tecnico si deve preoccupare meno delle critiche e usare tutta la rosa che ha, perché i suoi mi sono sembrati scarichi.
Il contrario del Milan che ha vinto a Cagliari. Pioli quando ha un gruppo così sa fare il lavoro di portare tutti ad alto livello e il suo turnover ha pagato. Certo, avrà qualche battuta d’arresto, ma il parco giocatori è da approdo sicuro tra le prime quattro. Ci sarà solo fa vedere se sarà al primo posto o altrove. Il Napoli ha incontrato una Udinese che non conosce una idea di difesa, e poi Kvaratskhelia era in una grande serata. E Garcia ha fatto bene a sostituire Osimhen, anche perché in panchina c’è un grande centravanti come Simeone.
Insomma, fa bene Osimhen a esternare (l’ho già scritto, non ci vedo nulla di strano) ma fa bene anche Garcia a far capire chi comanda. L’avversario comunque non era probante, attendiamo altre verifiche. Anche la Juve è da rivedere. Per arrivare tra le prime quattro c’è bisogno di giocare bene e la squadra di Allegri non lo sta facendo. La vittoria con il Lecce non fa eccezione.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Inizio di campionato horror per la Roma: 3 sconfitte in 6 partite, con un calendario abbordabile (Salernitana, Verona, Milan, Empoli, Torino, Genoa: unica big appunto il Milan) raccolti solo 5 punti.
Cosa succede? La squadra gioca male, prende troppi goal, la concentrazione e la voglia latinano: in questo non si può non mettere sul banco degli imputati l'allenatore, perchè quelli sono tutti aspetti che competono a chi prepara e allena la squadra.
Mourinho cita l'assenza di Ibanez, quindi il mercato: è chiaro che, quando le cose vanno male, non un singolo è colpevole ma concorrono una pluralità di persone e di cause.
Al posto di Ibanez è stato preso Ndika, un giocatore che non apporta niente, nel senso che sta pure sotto a chi è partito. A centrocampo la grande scommessa che Pinto ha rivendicato nel dopo mercato: Sanches - che dovrebbe coprire il vuoto lasciato da Matic...perchè però si parla di scommessa? Perchè il giocatore è incline agli infortuni, quindi un pò ti gioca e un pò no...per cui il centrocampo non è che abbia fatto un salto di qualità rispetto all'anno scorso.
L'unico vero miglioramento che ha portato il mercato è in attacco con Lukaku...ma Lukaku gioca davanti, non in mezzo o dietro, non è uno e trino, non può coprire tutti i ruoli.
Siccome la Roma viene da stagioni da sesti posti, la domanda da porsi è se è stata davvero migliorata la rosa, nel senso di colmare quel gap che ti divide dalla qualificazione in champions. Lukaku è un attaccante che ti migliora, un attaccante "da champions"...ma il resto?
Posto che Mourinho non è un allenatore che fa del gioco il suo principio primo, il problema si fa cornuto, perchè o gli dai la rosa pronta o si rischiano problemi: Mourinho dal 24 aprile, da cioè Atalanta-Roma del campionato scorso, ha giocato in campionato 14 partite: ne ha vinte solo due, ne ha perse 5, pareggiate 7...è quindi un trend, questo attuale, che si trascina uguale a se stesso da mesi.
La stagione è appena iniziata e tutto si può recuperare, è talmente lunga ancora che è come se si fosse a tavola agli antipasti...ma è una stagione che va ripensata in toto da parte dell'allenatore, visto che si trascina uguale a se stesso da partite e partite, da mesi e mesi.
La rosa è o non è da champions questo lo dirà il campo, ma è inutile tirare in ballo la rosa o gli assenti quando si parla di Genoa, Verona, Salernitana e simili...è qui che i discorsi di Mourinho mostrano la corda.Last edited by Sean; 29-09-2023, 09:34:13....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Finché la gente riempie lo stadio e inneggia al Condottiero Mourinho "che vorrei tutta la vita sulla nostra panchina" che "seguirei ovunque"...la società del silenzio e del fair play finanziario, non avrà di che preoccuparsi.
La dignità non fa parte del mondo del calcio e a Roma sponda giallorossa, "Nun c'è problema" (cit).
Commenta
-
Commenta