Questo campionato e' piu' scontato delle proteine Pharmapure al black friday!
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
Seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee
Tornate nell' anonimato, stronzi!!!
Festeggiate, festeggiate!!! Sei mesi a festeggiare, che tanto n fate mai ncazz0 a Napoli...festeggiatece pure no?
Ahahahahahahah ahahahahahahah ahahahahahahah ahahahahahahah ahahahahahahah ahahahahahahah
Seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee
hahahahahahahahahaOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Rudi Garcia, le liti e le nuove regole: perché il Napoli non funziona?
L’allenatore del Napoli non ha cavalcato l’onda vincente dello scorso anno: staff «chiuso», riunioni in francese, relazioni con i calciatori limitate. Duro faccia a faccia con Osimhen
Rudi Garcia non difetta in personalità, del suo credo — calcistico ma anche comportamentale — ne ha fatto un vessillo sin dai primi giorni a Napoli. Lo scudetto sulla maglia è un’eredità pesante, l’allenatore francese ha però scelto di non cavalcare l’onda. Tanta la fretta di mettere la propria firma sulla nuova era, ha delegittimato gli «eroi» dell’impresa spallettiana. L’idea può esser valida se assistita dai risultati, ma finora, complice anche un po’ di sfortuna, così non è stato. Cinque gare di campionato sono poche per dare qualsiasi giudizio sul suo operato, i numeri (8 punti) indicano però almeno un ritardo. Giusta l’idea della nuova era da battezzare subito?
La lite con Osimhen
Questo sono io e si fa come dico io: ha ribadito più o meno così domenica sera a Osimhen al termine della gara col Bologna. Il nigeriano, sostituito, ha protestato in campo, a telecamere accese. Nello spogliatoio il confronto è stato ancora più forte. Il calciatore che in un primo momento non voleva parlargli, quando i toni della discussione si sono alzati ha accettato il faccia a faccia. Ciascuno è rimasto sulle proprie posizioni, ieri mattina a mente fredda, il centravanti ha chiesto scusa. L’allenatore gli ha sottolineato la mancanza di rispetto nei suoi confronti (sacrosanta) ma anche verso la squadra e quel compagno (Simeone) subentrato al suo posto. Giusto. Qualche scambio lo ha avuto anche con Kvaratskhelia (più mite ma con un muso lungo così) sostituito ancora una volta e demoralizzato.
Il metodo Garcia
Il credo Garcia, per ora, non trova consensi. Una via d’uscita va individuata. Non sono in discussione le sue teorie tecniche o tattiche, quanto invece le relazioni che l’allenatore ha volutamente trascurato. Il calcio, quello vincente di una stagione fa, è stato anche chimica, empatia. Forza d’insieme, sacrificio totale, oltre che forza dei singoli. Garcia ha scelto un’altra via: riunioni a porte chiuse, spesso in francese (e chi non lo capisce?) e una linea di demarcazione tra gruppo tecnico e il resto della dirigenza del club. Uno stravolgimento, insomma. Quante volte Osimhen si è ribellato a Spalletti? Tante, la forza del rapporto umano ha trasformato però le liti in motivazioni. Il Napoli non si lascia condizionare dal rumoreggiare della tifoseria («una minoranza», dice Rudi) nei confronti dell’allenatore, gioca per vincere. Garcia qualcosa deve cedere, per avvicinarsi a un mondo che non è un lavoro e basta e per sostenere l’eredità-scudetto.
La posizione di De Laurentiis
De Laurentiis prova a dare le sue motivazioni. Alla vigilia della sfida a Bologna si è fatto sentire con una chiamata in viva voce; dopo la gara e i malumori con un tweet: «Si riparte da Bologna. Bravi tutti». Cosa significa? Interventismo e anche sarcasmo. C’è, il presidente. Udinese e Lecce, le prossime gare, saranno attenzionate: niente e nessuno è in discussione, ma serve una via d’uscita.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Corvino prima di Juventus-Lecce: «Idee e creatività, così siamo diventati la squadra rivelazione»
Il responsabile dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, racconta cosa c’è dietro l’avvio top in campionato prima della sfida con la Juve: «Intravedere è un’arte»
Quando Pantaleo Corvino racconta il suo Lecce usa una parola specifica: «Intravedere». Un termine che racchiude concetto, metodo, competenza. La squadra rivelazione della serie A è anche quella più giovane, con il monte ingaggi più basso (17 milioni di euro lordi), che lancia senza paura sette ragazzi della Primavera. E gli altri li va a pescare affidandosi al genio di un guru del pallone (e del suo braccio destro, Stefano Trinchera), che guarda oltre quello che è sotto gli occhi di tutti. «Idee e creatività, è l’unico modo», ci spiega Corvino, 74 anni a dicembre ma nessuna voglia di rallentare («Amo troppo questo lavoro»).
«Chi mostra subito qualità importanti ha costi proibitivi — aggiunge —. Andiamo oltre, proviamo a capire le potenzialità di un ragazzo. Intravedere è un’arte». Così nasce il Lecce terzo in classifica, imbattuto, 11 punti in 5 giornate come mai aveva fatto nella sua storia in serie A. Al Via del Mare sono cadute Lazio, Salernitana e Genoa: tre vittorie in casa come in tutta la passata stagione. «Sono risultati frutto del lavoro fatto dalla società e da mister D’Aversa», spiega Corvino.
I segreti di Corvino, guru del Lecce dei miracoli
È tornato al Lecce tre anni fa, chiamato dal presidente Sticchi Damiani. La crescita è stata costante. Dalla B alla A, una salvezza tranquilla e in estate un mercato sostenibile: confermata in blocco la difesa della scorsa stagione (al netto di Umtiti), investimenti mirati su centrocampo e attacco. Ecco allora in mediana Ramadani, Kaba e Rafia, sull’esterno Almqvist e come punta Krstovic (totale speso poco più di 7 milioni), che ha già segnato tre reti: «Ha il senso del gol di Vlahovic», dice Corvino, ricordando una delle sue intuizioni, il 9 oggi alla Juve, che lui acquistò per 1,5 milioni ai tempi della Fiorentina. Il segreto? «Ho i miei parametri. Quando osservo un ragazzo guardo la sua destrezza con la palla. La facilità con cui gli riescono le giocate». Studio e intuito, lo stesso che lo ha portato a mettere D’Aversa sulla panchina lasciata libera da Baroni: «Conoscevo la sua cultura del lavoro, sceglierlo è stato facile. È l’uomo giusto al posto giusto».
Sfidare la Juve da terzo è un premio per chi ha scalato tutti i gradini del pallone, gli manca solo lo scudetto, l’unico cruccio. Ritroverà oltre a Vlahovic anche Chiesa: «Federico ce lo portarono che aveva 12 anni. Penso di essere stato importante per la sua crescita. A lui e a Dusan voglio molto bene. Loro me ne vogliono meno, ogni volta che li affronto segnano sempre!». Farlo anche stasera non sarà facile.
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In estate si era giusto detto che il Napoli sarebbe stata la favorita assieme all'Inter se Garcia non avesse fatto danni e si fosse limitato al semplice (apparentemente) compito di limitarsi a gestire la situazione data...le ultime parole famose.
Garcia, l'ennesimo "so tutto io", uno che "la mia impronta"...questi sono gli allenatori più pericolosi. Garcia, l'ennesimo genio incompreso, talmente tanto incompreso da essere finito pure in Arabia.
Ci ha messo 3 mesi scarsi per sfasciare una macchina perfetta con tanto di scudetto sul petto. 3 mesi scarsi per rovinare lo spogliatoio e mettersi contro i giocatori.
Tra la miriade di allenatori possibili e prendibili sul continente europeo, De Laurentiis è andato a pescare un ex tecnico che svernava nel deserto arabo. Oltre agli allenatori, anche i presidenti sono tra quelli che possono fare danni - quando si puntano di dover dare anch'essi "la mia impronta"....ma di noi
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Come esempio opposto ricordiamo invece la delicatezza di Allegri nel sostituire Conte, nel solco della continuità del precedente mister e solo nel tempo ha apportato modifiche (oltre a un modo di fare meno ansiogeno che ha dato tranquillità alla squadra anche in Champions)
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Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza MessaggioCome esempio opposto ricordiamo invece la delicatezza di Allegri nel sostituire Conte, nel solco della continuità del precedente mister e solo nel tempo ha apportato modifiche (oltre a un modo di fare meno ansiogeno che ha dato tranquillità alla squadra anche in Champions)
Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza MessaggioCome esempio opposto ricordiamo invece la delicatezza di Allegri nel sostituire Conte, nel solco della continuità del precedente mister e solo nel tempo ha apportato modifiche (oltre a un modo di fare meno ansiogeno che ha dato tranquillità alla squadra anche in Champions)
va anche detto che la squadra che allegri ereditò era nettamente la più forte di Italia
il Napoli dell'anno scorso non aveva una rosa superiore all'Inter......era proprio il gioco di spalletti a renderla taleOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
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Ma Allegri quando si presentò disse proprio: "sono qui per fare meno danni possibili" e si inserì pian piano e col tempo dentro ad un meccanismo già funzionante ai massimi, dando in verità la versa svolta sul lato coppe (dove Conte era carente).
Quello che è lunare è come un tecnico, a cui viene affidata una macchina vincente, gli venga in testa di smontarla e rimontarla, come se arrivasse dove tutto è sottosopra e non in una squadra con lo scudetto fresco e croccante. Questo già fa capire la testa di Garcia...mentre invece resta più difficile da capire il perchè De Laurentiis lo abbia scelto.
A sto punto prendi Italiano no? Almeno non ha staccato dal calcio vero, è giovane, affamato, la sua Fiorentina bene o male va....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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forse, tra mille inverni
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza MessaggioProvo a spostare un pò il punto di vista: e se la rosa del Napoli l'anno scorso abbia "over-performato" tipo il Milan l'anno precedente?
Unico tecnico al mondo ad aver reso calciatori Mario Rui e Juan Jesus.
Anguissa è questo, non la belva dello scorso anno, se non lo metti in condizione di rendere oltre il suo massimo...idem Lobotka, reso novello Modric perché esaltato da un sistema perfetto, che ti dà pure fiducia e sicurezza.
I campioni veri sono altri e il Napoli ne ha pochi, se presi da soli.
Ripeto, Luciano ha influito in maniera decisiva e probabilmente era sfinito a fine anno.
Riguardo il paragone col Milan, non credo possa reggere, perché i due tecnici giocano in categorie differenti.
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Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
Spalletti trasforma in oro lammerda, Fede.
Unico tecnico al mondo ad aver reso calciatori Mario Rui e Juan Jesus.
Anguissa è questo, non la belva dello scorso anno, se non lo metti in condizione di rendere oltre il suo massimo...idem Lobotka, reso novello Modric perché esaltato da un sistema perfetto, che ti dà pure fiducia e sicurezza.
I campioni veri sono altri e il Napoli ne ha pochi, se presi da soli.
Ripeto, Luciano ha influito in maniera decisiva e probabilmente era sfinito a fine anno.
Riguardo il paragone col Milan, non credo possa reggere, perché i due tecnici giocano in categorie differenti.
Dico solamente che dopo un anno in cui hai fatto l'exploit, i tecnici, e i giocatori con cui giochi contro, ti prendono le misure, anche a livello individuale (ti fanno proprio le pulci su ogni aspetto).sigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
Che Spalletti sia un ottimo tecnico posso concordare, ma Kvara non segna in campionato da Marzo.
Dico solamente che dopo un anno in cui hai fatto l'exploit, i tecnici, e i giocatori con cui giochi contro, ti prendono le misure, anche a livello individuale (ti fanno proprio le pulci su ogni aspetto).
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