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Bologna-Napoli 0-0. Osimehn ha sbagliato un rigore, ma per il resto Napoli male.
Francamente non so se scommetterei su di una permanenza serena di Garcia fino a Natale.
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sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
1-1 il finale tra Torino e Roma. Nella Roma ancora a segno Lukaku...che evidentemente la forma che la Gazzetta prevedeva avrebbe dovuto trovare "dopo mesi" l'ha già trovata dopo pochi giorni.
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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
La grande impresa di Rudi Garcia che può essere orgoglioso di essersi fatto mandare a quel paese da Kvaratskhelia e Osimhen, e cioè entrambi gli uomini bandiera del Napoli scudetto. Capitan Fracassa ha rifiutato di condurre il Napoli nella stessa direzione di Spalletti e ha fatto le cose a modo suo. I 7 punti dall’Inter sono il problema minore, l’ammutinamento è ben più preoccupante e costringerà presto De Laurentiis a rimangiarsi la sua scelta, e magari abbandonarlo solo su una barca in mare aperto.
Il MASOCHISMO ESTREMO DI RUDI GARCIA E CIOE’ IL PIACERE DI FARSI MANDARE A QUEL PAESE DAGLI UOMINI BANDIERA DEL NAPOLI SCUDETTO ANCORA UN PO’ E DELA LO ABBANDONERA’ IN MARE COME DA COPIONE
Sostituire i due giocatori principali della tua squadra e farsi mandare a quel paese da entrambi è qualcosa di ancor più preoccupante del grigiore dei risultati ottenuti dalla squadra campione d’Italia. Non vorremmo essere nei panni del barcollante e tremebondo Capitan Fracassa che sta guidando il Napoli, non tanto per i 7 punti che lo separano dall’ Inter – un bel guaio anche quello, comunque, anche se a Napoli il bis non lo chiede nessuno – quanto per la sua incoscienza e la velleità del suo operato.
La presunzione di Rudi Garcia è stata quella di non voler fare il semplice “staffettista” della situazione prendendo il Napoli dall’allenatore precedente e portandolo il più in là possibile, semplicemente continuando a correre nella stessa direzione. Ma di voler andare a zig zag, cambiare strada e mettere il naso negli ingranaggi più interni e più automatici, non solo tecnici ma anche umani, condannando la macchina a perdere mestamente colpi, a ingolfarsi, fino a tossire un calcio irriconoscibile, modesto e senza paragone con quello di un anno fa.
Le perplessità ovviamente ce le avevamo tutti, ma nessuno pensava di arrivare così presto a questo punto. Ancora un po’ e bisognerà decidere: che si fa del tipo? Il Napoli e Rudi Garcia sono già in clamoroso e anticipatissimo conflitto se non addirittura in fase di respingimento reciproco e l’incompatibilità con i due uomini bandiera – Kvaratskhelia e Osimhen – la sceneggiatura già pronta per una ”Famiglia Addams” già bella e impacchettata per De Laurentiis. Che essendo di fondo un convinto assertore di un calcio personalistico, non avrà problema alcuno ben presto a stritolare e divorare l’allenatore che lui stesso ha scelto dopo un casting di ben 40 allenatori diversi (così disse). Ovviamente, quando accadrà, ometterà il particolare.
Garcia sta banalmente peccando d’orgoglio, è entrato rischiosamente in conflitto con i principali protagonisti del Napoli scudetto. Scatenando la zizzania e venendone ripagato con un ammutinamento, fatto non del tutto nuovo da quelle parti, che potrebbe costargli l’esser spedito da solo su una barca a remi alla deriva in pieno mare. Non si sa perché e per come Capitan Fracassa Rudi Garcia faccia tutto questo, probabilmente per affermare ,sulla soglia dei 60 anni, di avere anche lui un ego debordante con cui fare i conti. E non solo il suo presidente e i suoi principali campioni. O forse semplicemente per puro masochismo.
Il MASOCHISMO ESTREMO DI RUDI GARCIA E CIOE' IL PIACERE DI FARSI MANDARE A QUEL PAESE DAGLI UOMINI BANDIERA DEL NAPOLI SCUDETTO ANCORA UN PO' E DELA LO ABBANDONERA' IN MARE COME DA COPIONE Sostituire i due giocatori principali della tua squadra e farsi mandare a quel paese da entrambi è qualcosa di ancor più
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Napoli, cosa ha detto Garcia a Osimhen dopo la partita con il Bologna
Il tecnico si è fermato a lungo negli spogliatoi al termine della gara pareggiata con i felsinei. Il nervosismo latente dei giocatori trasmette sensazioni brutte, di una squadra e un allenatore non in sintonia
Il Napoli scintillante che aveva vinto lo scudetto dominando è finito dentro un buco nero e Rudi Garcia sta contribuendo a spingerlo sempre più giù. La terza partita consecutiva senza vittoria, come non succedeva da 17 mesi, certifica che difendere lo scudetto è al momento una missione impossibile. Manca tutto, agli azzurri: il gioco, il morale, l’armonia. Anche la freddezza. La squadra campione, ingabbiata dal Bologna, sempre accorto, attento, applicato, ha la migliore delle occasioni per risolvere la sua domenica di passione nel cuore del secondo tempo, ma Osimhen calcia fuori il rigore generoso concesso per un fallo di mano di Calafiori.
Garcia decide di complicare la sua già complicata partita e toglie prima Kvaratskhelia nel suo momento migliore, provocando lo stupore del georgiano e poi, quando il tempo sta per finire e bisogna spingere sull’acceleratore, richiama Osimhen per Simeone. Il nigeriano è una furia, sbraita e indica con la mano la volontà di finire con due punte per giocarsi il tutto per tutto. Il pari, in questa situazione, è una mezza sconfitta. Aurelio De Laurentiis, che l’ha vista da lontano, twitta «Bravi tutti», ma l’atmosfera è di diverso tenore.
Il Napoli non va. Sul piano del ritmo cresce un po’, ritrova Anguissa, le geometrie di Lobotka e il dinamismo di Kvara, ma è una squadra frenata e preoccupata, che nel passaggio tra Spalletti e Garcia si è smarrita. Il vecchio Napoli non esiste più e quello nuovo è pieno di incertezze.La classifica, dopo appena 5 giornate, è impietosa: gli azzurri sono lontani 7 punti dal primo posto dell’Inter e fuori non solo dalla zona Champions, ma dall’Europa. La difesa, sconvolta dagli infortuni di Rrahmani e Juan Jesus, resta imbattuta perché il Bologna gioca per lunghi tratti una partita difensiva e tira verso la porta di Meret solo due volte, sempre con Zirzkzee, il migliore tra i rossoblù, «il simbolo del mio Bologna», enfatizza Thiago Motta. Ma in generale poco funziona tra i campioni d’Italia.
A parte il palo di Osimhen, imbeccato da un superbo suggerimento di Raspadori dopo appena cinque minuti, il Napoli non riesce a fare breccia nell’attenta difesa rossoblu. Lo 0-0 è la logica conclusione di una partita molto tattica, che si accende nel finale. Garcia dopo la gara resta lungamente negli spogliatoi, c’è molto da chiarire, soprattutto il nervosismo latente dei giocatori che trasmette sensazioni brutte, di una squadra e un allenatore non in sintonia. «Quello che ci siamo detti resta tra di noi», racconta Rudi, che festeggia nel peggiore dei modi la centesima in serie A e prova a difendersi e spiegare: «Dovete chiedere ai ragazzi se hanno fiducia in me. Kvara ha fatto un’ottima partita, ma aveva un sovraccarico a entrambi i polpacci e non ho voluto rischiare di perderlo. Quanto a Osimhen deve accettare un cambio all’83’. Cosa rispondo a chi scrive sui social che devo andarmene? Non dobbiamo ascoltare una minoranza urlante. Gli uomini si vedono nelle difficoltà. Servono carattere, coraggio e una striscia di vittorie».
CorSera
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Se non si vuol pensare che De Laurentiis, con la scelta di Garcia, abbia voluto programmaticamente sabotare e diminuire il Napoli, è chiaro che non potrà non prendere atto della scelta sbagliata, del rigetto da parte dei giocatori di quel tecnico e iniziare a ragionarci sopra circa le possibili alternative...perchè se continua così Garci, per amore o per forza, non arriverà a dicembre...ma a quel punto la stagione lato campionato potrebbe essere già compromessa, per cui certe scelte vanno fatte presto (tra due partite c'è un'altra sosta).
E' evidente lo scollamento tra squadra e allenatore. Ieri alla domanda se la squadra lo seguisse ancora, Garcia ha risposto: "chiedete ai giocatori"...una risposta che non si premura nemmeno di salvare le apparenze.
Circa il campionato, queste 5 giornate hanno mostrato una serie di squadre con parecchi limiti e difetti. L'unica che sta facendo un percorso lineare, corrispondente al suo valore tecnico su carta, è l'Inter: 5 vittorie su 5 e già dei distacchi su tutte le altre.
Non sappiamo se l'Inter alla fine vincerà il campionato, ma di certo, se le avversarie sono queste, il campionato può perderlo solo lei.
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Anche l'Inter più avanti avrà una serie di big match con la champions di mezzo, quindi vedremo se manterrà questo ritmo...ma il discorso non è tanto o solo la forza della squadra (si sapeva che sarebbero stati quelli da battere) ma anche sulla pochezza o insufficienza o deficienza delle altre, perchè, a parte il Milan che comunque si tiene su, ma il resto della truppa è assai misera...quindi ad oggi non vedo come il vantaggio non possa ampliarsi.
Il Napoli occorre invece aprire un capitolo a parte, perchè la squadra in teoria ce l'ha...ma sono la tenuta nervosa e la coesione interna e di gruppo che stanno andando a putt@ne, a causa di quello stoccafisso di Garcia (e di chi l'ha preso).
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Osimhen contro Garcia non è lesa maestà, ma il Napoli deve stare più tranquillo. Inter in stato di grazia, la Juve non ha la qualità delle grandi
di Massimo Mauro
Il Napoli a Bologna la partita l’ha fatta e il gol lo meritava. Però c’è un malessere latente, generato secondo me dal non trovare il gol con la facilità dell’anno scorso: il gioco ne soffre, e poi le altre squadre giocano in maniera tale da non concedere campo. I giocatori inoltre sono preda di un nervosismo che non ha ragion d’essere: vero, sono un po’ indietro, ma gli atteggiamenti sono troppo negativi e la gestione di Garcia diventa complicata anche nelle cose più semplici. Mi soffermo su Osimhen: non era neanche brutta l’idea di giocare a due davanti, e poi dire qualcosa all’allenatore non è lesa maestà, finiamola con questo perbenismo. Però pure lui se avesse segnato il rigore avrebbe avuto più titoli per parlare… Per contro, bello il Bologna e neanche l’arbitro mi è dispiaciuto anche se l’interpretazione sul rigore penso sia sbagliata.
L’Inter si è confermata una schiacciasassi, a Empoli è stata ad aspettare una giocata dei suoi campioni e non ha sofferto quasi niente. La squadra di Inzaghivive da sei mesi uno stato di grazia e la finale di Champions ha dato grande consapevolezza. Poi certo, l’organico è tecnicamente migliore rispetto alle altre: forse un ritocchino in una difesa comunque sempre all’altezza.
La Juve non ha la qualità delle grandi squadre, la continuità. Fa gli stessi errori dell’anno scorso, con il Sassuolo chi aveva la palla non sapeva a chi darla. Anche perché Chiesa è l’unico che salta l’uomo. Sarei curioso vedere Allegri provare Weah terzino destro e Cambiaso sul versante opposto facendo un 4-4-2 di grande spinta. I centrali certamente dovrebbero stare molto alti e comandare la squadra, e penso che Bremer e Danilo avrebbero le qualità per farlo. Meriti però doverosi per il Sassuolo. Ha fatto la partita senza paura di difendere, sia alto che basso. Bravo Dionisi, una squadra di provincia che gioca così con la Juve è uno spettacolo.
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