Genoa-Napoli 2-2. Pure il Napoli devi registrare qualcosa (ad esempio la difesa)...il che è normale ad inizio stagione.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da INCULAMELO Visualizza Messaggio
Ma vaffankulo sylvester
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da INCULAMELO Visualizza MessaggioIl napoli di Garcia gioca un calcio veramente osceno
in kulo glielo metto il violino a sto cojone
ahahahahhahah
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioPioli ha detto "I primi 4 minuti la palla l'abbiamo tenuta sempre noi!" Hahahahahahhaahah...questa è una dichiarazione da esonero immediato!
ma io.lo dico da anni.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza MessaggioDai Sylvester che fino alla settimana scorsa eri euforico per 3 vittorie in fila... Non fare l'umorale.
Perdere un derby così fa girare i coglioni, ok.
Ma pensavi veramente di vincere lo scudetto?
Su, piedi per terra.
PS ripeto. Da qui a perdere un derby 5-1 ce ne passa, eh.
Ma bisogna essere lucidi.
Non siamo mai stati candidati a vincere il campionato.
sempre sostenuto che Piolo non sia da Milan...
a te piace???
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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noj mi lamento per il calciomercato
ma non.aver fatto nulla in difesa è stato un delitto.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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si vocifera di un esonero di Pioli
durante la prossima pausa per le nazionali...
andava fatto a giugno
ma vabbè
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
sempre sostenuto che Piolo non sia da Milan...
a te piace???
E sia stato un buon artefice del progetto.
Un derby perso così, fa male, inutile negarlo.
Non devo spiegare cos'è
Vanno sicuramente posti degli interrogativi, anche perché stanno arrivando settimane delicate sotto il punto di vista del calendario e non vorrei che avesse ripercussioni anche in testa
Con Pioli ASSOLUTAMENTE al timone.
Ripeto, da tifoso mi girano a mille.
Sono brutti e prendere una scoppola nel derby fa male.
Chi può viverli sa che sono partite oltre
Ma se entro in modalità asettica, hai perso (ok, MOLTO MOLTO MALE) con una squadra che ti è superiore 3 punti a settembre
Fatti i conti finali, vedremo
Su tutto, Pioli compreso
Last edited by Irrlicht; 17-09-2023, 07:09:04.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Cinque schiaffi a un Milan irriconoscibile e frastornato, il derby di San Siro incorona un’Inter spietata, ora rimasta sola in testa alla classifica (feat l’interista Adriano Celentano…). Mkhtaryan protagonista assoluto con due gol, anche Thuram fa la sua figura, mentre Frattesi torna a fare la riserva di Barella ma poi va in gol anche lui dopo i due segnati in settimana con la Nazionale sempre a San Siro. Lo show promuove il gran lavoro di costruzione continua sul mercato di Marotta & C. E soprattutto di Simone Inzaghi che sta dando continuità alla finale di Champions League 2023. E se fosse lui lo Spalletti dello scorso anno?
Inter – Milan 5-1: Mkhtaryan protagonista, Marotta creativo e Inzaghi lo Spalletti di quest’anno
Umiliato il Milan, cui tanti strizzavamo l’occhio per gioco e potenza, in un derby tutto merazzurro. Alla quarta giornata di campionato abbiamo l’Inter sola in testa alla classifica. Non vuol dire nulla – ci manca ancora un intero campionato davanti – ma è anche un risultato che lascia parecchio indizi sul terreno.
L’Inter ha chiuso la stagione da finalista di Champions League e adesso sta dando continuità a quel risultato. E’ la squadra che cresce con più costanza e con più certezze, nonostante le continue rivoluzioni di mercato e le acrobazie che l’ad creativo Marotta (vedi l’ingaggio di Thuram da mettere al fianco di Lautaro), al lavoro con la briglia tiratissima di Zhang, deve inventarsi per tenere il bilancio sotto controllo e anzi cercare di alleggerirlo il più possibile.
L’Inter ha perso Lukaku, rinunciato a Dzeko, al portiere Onana, Brozovic, Skriniar, Correa e via così. I rinforzi sono stati mirati e centellinati, l’investimento forte è stato fatto su Frattesi che in nazionale è esploso, ma Inzaghi gli preferisce Mkhtaryan e lo utilizza al momento solo come riserva di Barella. Se Mkhtaryan fa due gol al Milan e si rivela il mattatore del derby, ha indubbiamente ragione l’allenatore. Che negli anni si è conquistato credito, apprezzamento, fiducia con maggiore fatica degli altri. Lo scorso anno ha trascorso l’intera stagione stanno in bilico sulla panchina, quest’anno potrebbe anche fare lo Spalletti di un anno fa col Napoli. E’ tutto molto prematuro, ma intanto la buttiamo lì…
Inter - Milan 5-1: Mkhtaryan protagonista, Marotta creativo e Inzaghi lo Spalletti di quest'anno Umiliato il Milan, cui tanti strizzavamo l'occhio per gioco e potenza, in un derby tutto merazzurro. Alla quarta giornata di campionato abbiamo l’Inter sola in testa alla classifica. Non vuol dire nulla - ci manca ancora un intero campionato davanti -...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Sorpresa in zona scudetto e soprattutto dal fronte calciomercato: Vlahovic e Chiesa sono i nuovi acquisti della Juventus. Il problema adesso è: alla Juventus dobbiamo affidare il compito di vincere il campionato oppure no?. Sopporterà il fardello o, come è capitato negli ultimi anni, tradirà le promesse? Intanto Allegri sembra aver cominciato a maneggiare con una certa sicurezza quella saponetta bagnata che è la Juventus degli ultimi anni
Juventus – Lazio 3-1: Vlahovic & Chiesa, i nuovi acquisti della Juventus “saponetta”
Nessuno, forse nemmeno noi, ha il coraggio di dare un ruolo preciso alla Juventus. Per prudenza, per paura di restare col cerino in mano, perché la Juventus degli ultimi anni è un oggetto particolarmente scivoloso, praticamente una saponetta bagnata. Ne sa qualcosa Massimiliano Allegri che ha faticato a tenerla in mano in maniera salda e corretta.
Il risveglio di Vlahovic e Chiesa ad esempio è un fatto occasionale e illusorio o duraturo e concreto? Quanto dobbiamo fidarci di loro e della loro intesa? L’infortunio, la lunga assenza e le difficoltà a ritrovare un buono stato di forma hanno impedito a Chiesa finora di costruire una reale intesa non solo con Vlahovic ma con l’intero resto della Juve. Che nella sostanza è rimasta uguale a se stessa: nella partita vinta brillantemente contro la Lazio è scesa in campo la stessa identica squadra di un anno fa. Chiesa, a voler proprio essere pignoli, non avrebbe dovuto nemmeno esserci visto che ha lasciato la Nazionale immediatamente alla vigilia delle due partite con Macedonia del Nord e Ucraina. Ma questi sono i miracoli del riposo e della medicina.
Detto questo, dobbiamo caricare adesso sulla Juventus il fardello del compito di vincere lo scudetto? Reggerà tale peso e darà un seguito agli aggettivi ottimisti che si spendono sui bianconeri? Per il momento possiamo aggiornare con Vlahovic e Chiesa, la casella dei nuovi acquisti. Ne sarà contento Allegri che si era già rassegnato a un mercato lacrime e sangue. E invece ohibò, ha una squadra fortissima.
Inter - Milan 5-1: Mkhtaryan protagonista, Marotta creativo e Inzaghi lo Spalletti di quest'anno Umiliato il Milan, cui tanti strizzavamo l'occhio per gioco e potenza, in un derby tutto merazzurro. Alla quarta giornata di campionato abbiamo l’Inter sola in testa alla classifica. Non vuol dire nulla - ci manca ancora un intero campionato davanti -...ma di noi
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Inter-Milan, Pioli: "Abbiamo giocato solo noi, nei primi 4’…". Inzaghi: "Gara perfetta, sotto tutti gli aspetti"
Il tecnico rossonero prova a prendere con filosofia la pesante sconfitta: “Siamo stati disattenti sulle ripartenze e siamo stati puniti. Usciamo battuti, ma siamo una squadra forte che si può giocare il campionato”. L’allenatore nerazzurro applaude tutti: “Anche chi è subentrato ha dato il suo contributo determinante”
"Nei primi 4’ abbiamo tenuto palla solo noi. Poi l’Inter è stata più brava". Stefano Pioli prova a prendere con un pizzico d’ironia l’amara batosta (5-1) nel derby. "Dispiace perdere così, ma siamo stati in partita fino al terzo gol che ci ha tagliato le gambe. L'Inter in alcune occasioni è stata più scaltra, più furba. E’ chiaro che possiamo fare meglio, è normale in un inizio di stagione avere qualche difficoltà. Usciamo battuti, ma siamo una squadra forte che si può giocare il campionato. Non è andata come volevamo, ora dobbiamo fare bene martedì sera contro il Newcastle".
"Brutto come abbiamo preso il secondo gol, disattenti sulle ripartenze"
Entrando nello specifico il tecnico rossonero evidenzia: "Le proteste sul primo gol? Nessun commento, l'arbitro ha deciso così, pazienza. Il secondo gol è brutto per come lo abbiamo preso. Sulle ripartenze siamo stati disattenti, è stata così un po' tutta la partita. Dovevamo stare più larghi con gli esterni, la partita si è indirizzata come volevano loro. Nelle situazioni che abbiamo creato non siamo stati efficaci mentre loro hanno avuto una capacità realizzativa maggiore".
Inzaghi: "Perfetti nei tempi, nelle distanze e nella concentrazione"
Sul fronte opposto Simone Inzaghi, naturalmente, è felicissimo: "Abbiamo disputato un grande derby: siamo sempre rimasti concentrati, distanze giuste, abbiamo segnato nei momenti giusti, i subentrati sono stati bravissimi in un momento in cui avevamo preso il 2-1. Ero un po' preoccupato perché nelle prime tre partite avevamo avuto una settimana intera mentre ora ne avevamo prestati tanti alle Nazionali e i sudamericani sono rientrati solo da 24 ore, ma tutti mi hanno dimostrato di saper giocare queste partite. Complimenti ai ragazzi, c'è grande soddisfazione ma è solo l'inizio. Grande Mkhitaryan? Conosciamo tutti le sue qualità, non c’era bisogno di questo derby per scoprirlo".
"Io re dei derby? Sono sempre importanti, contento per i nostri tifosi"
Inzaghi si è tolto la soddisfazione di battere il Milan per la quinta volta di fila: "Io re dei derby? Mi fa piacere per la nostra gente, la nostra società, sapevamo che era importantissimo, 4 derby vinti ci hanno portato un trofeo e a giocare una finale di Champions, e questa vittoria oggi ci dà il momentaneo primato in classifica ma siamo solo alla quarta giornata. La profondità di panchina è importante, ora giocheremo ogni 3 giorni e ci sarà spazio per tutti, ho fatto i complimenti anche a chi non è potuto entrare. Avevamo bisogno di forze fresche anche se al gol di Leao non c'erano avvisaglie, potevamo fare meglio ma sappiamo che i derby sono particolari, avevamo giocatori che avevano speso tanto in Nazionale, quando è stato il momento i subentrati ci hanno dato un grandissimo aiuto".
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L’Inter e la lezione al Milan: su cosa deve riflettere Pioli. L’analisi
Nerazzurri perfetti, rossoneri troppo inermi per essere reali. Le rimonte hanno bisogno di buoni propositi, altre intenzioni, mai viste sabato. Anche di ottime difese, che non incassino 5 gol in un derby
Le facce, gli occhi, atteggiamenti, movimenti, magari frenetici, addirittura scomposti, fa niente, non importa, perché rivolti a un obiettivo, un traguardo, la vittoria, svelano verità e sentimenti nascosti. Dal primo minuto si capisce che l’Inter, basta guardare Thuram, Lautaro, Mkhitaryan, ha voglie e idee diverse da quelle del Milan. I nerazzurri vanno su ogni palla con uno spirito guerriero, non solo eseguono alla perfezione il mandato affidato loro da Simone Inzaghi.
I rossoneri pare quasi che abbiano bigiato le sedute tecniche in preparazione del derby, una cosa è sicura: non sono stati attenti alle lezioni sicuramente scrupolose della loro guida, Stefano Pioli. Thuram è travolgente, fisicamente e in corsa esprime potenza allo stato puro. Mkhitaryan vuol dire intelligenza, capisce prima degli altri gli spazi da occupare, sfruttare e inventare, anche così nasce una doppietta. Calhanoglu vede Milan e si sente felice. Tre giocatori arrivati all’Inter a costo zero, anche Marotta & Ausilio hanno fatto un’ottima partita oltre che una efficace operazione di mercato. Una prestazione prepotente quella dell’Inter, mai messa in dubbio dal Milan, nemmeno quando Leao ha regalato un sorriso ai rossoneri, debole illusione di una serata da dimenticare in fretta: non può essere certo questo il Milan.
L’Inter si ritrova sola in testa, alla quarta giornata, da capire il significato, il valore, la dimensione di questa leadership: certo che anche la partecipazione straordinaria a questo capolavoro chiamato derby di Frattesi (meglio evitare l’inutile spogliarello, scontato e fuori tempo, del dopo gol) regala altre certezze che fanno pensare bene. Al Milan non resta che riflettere su una lezione di calcio subita: le rimonte hanno bisogno di buoni propositi, altre intenzioni, mai viste ieri. Anche di ottime difese, che non incassino 5 gol in un derby.
CorSera
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Fiorentina-Atalanta (ore 18 su Dazn)
Dopo la sosta per le Nazionali, la Fiorentina torna in campo per cancellare il pesante k.o. contro l’Inter a San Siro (4-0, 3 settembre). Per la squadra di Vincenzo Italiano c’è un altro avversario ostico da affrontare, l’Atalanta. I viola potrebbero puntare su Nzola in attacco con Bonaventura alle sue spalle. In difesa Parisi è in vantaggio su Biraghi e Dodo su Kayode. Invece, l’Atalanta vuole dare continuità al 3-0 rifilato al Monza (2 settembre). Gian Piero Gasperini ha qualche dubbio: tre tra Scalvini, Djimsiti e Kolasinac si giocano due maglie con Toloi titolare. Invece, davanti De Ketelaere sembra favorito su Lookman.
Roma-Empoli (ore 20.45 su Dazn)
L’inizio della Roma non è stato esaltante. José Mourinho sa che non può sbagliare ancora. In vista della gara dell’Olimpico contro l’Empoli preoccupano le condizioni di Smalling. In attacco, invece lo Special One si affiderà a Dybala e Lukaku. Quest’ultimo rientrato galvanizzato e in forma dalle gare disputate con il Belgio, valide per le qualificazioni a Euro 2024. Invece, l’Empoli deve svoltare dopo tre sconfitte su tre senza fare un gol (Verona, Monza e Juventus): «Non mi fido del momento dei giallorossi», ha detto Paolo Zanetti. E ancora: «Se la Roma ha un punto ci fa capire che non è difficile solo per noi partire. Hanno giocatori diversi eppure sono partiti male. Per noi è difficilissima, l’ambiente sarà caldissimo e questo deve essere per noi la grande motivazione».
CorSera
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Le prime giornate del campionato possono solo offrire impressioni, sensazioni e giammai un che di più analitico, prospettico, conclusivo.
Questi primissimi sguardi confermano quanto si ipotizzava in sede estiva: l'Inter che, al terzo anno di Inzaghi, pare stavolta ben attrezzata (anche dal punto di vista psicologico) a puntare dritta allo scudetto; il Milan che ha fatto una grossa campagna acquisti con però forse qualche buco importante che la mette un gradino sotto all'Inter; il Napoli di Garcia del quale non convince ad oggi la tenuta difensiva (va spesso in svantaggio anche con squadre minori).
La Juventus era altamente probabile che avrebbe ritrovato Chiesa e Vlahovic, in specie quest'ultimo lo scorso anno frenato dalla pubalgia.
Inter molto robusta e quadrata e con due acquisti centratissimi come Thuram (sul quale difatti c'era anche il Milan) e Frattesi, un centrocampista che segna moltissimo. Ha alternative in panchina che le permetteranno di affrontare la doppia competizione campionato-champions. E' la favorita numero uno, perchè, se il bis del Napoli non è certo impossibile, è anche vero che da dopo l'epopea del Grande Torino (1949) nessuna squadra al di fuori di Juve, Inter e Milan è mai riuscita a bissare uno scudetto...quindi Garcia dovrà ribaltare una tradizione contraria di 7 decenni.
Il Milan deve ricavare da questa tombola una lezione su cosa migliorare per sopperire a certuni limiti strutturali e anche di approccio, perchè ieri è entrata in campo con un certo timore, come se si aspettasse la sconfitta: su questo c'è da lavorare.
La Lazio in queste prime partite è troppo altalenante per rappresentare un test circa la reale sostanza della Juve: in 4 partite Sarri ne ha già perse due, ci sono dei problemi, e per la Juve bisognerà attendere qualche match con avversari più rodati....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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La valutazione inerente al fatto che la finale di Champions dell'anno scorso gli abbia trasmesso ancor più consapevolezza la trovo molto veritiera.
A malincuore, devo constatare la continua crescita sul campo e caratteriale di un giocatore che è diventato per loro fondamentale: Calhanoglu.
Al momento insostituibile.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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