Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
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    • In piedi tra le rovine
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    Le scelte di Spalletti

    Il modulo è il 4-3-3, davanti a Donnarumma ci saranno Di Lorenzo, Mancini, Bastoni e Dimarco. Centrocampo a tre con Barella, Cristante e Tonali, in attacco il tridente formato da Politano, capitan Immobile e Zaccagni.

    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sghebs
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      • Jan 2021
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      Che tristezza il primo tempo.
      Originariamente Scritto da fedeita
      ma se io applicassi una pressione costante sul mio sterno sporgente, tipo con una cintura, riuscirei a rimodellare la cassa toracica e ad espanderla lateralmente?

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      • SimoneBW
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        Ma di Pellegrini e Chiesa non si dice nulla?



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        • sylvester
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          • Dec 2004
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          qual è stato il momento più basso
          nella storia della nostra nazionale?









          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

          (L. Pirandello)

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          • Irrlicht
            Bodyweb Senior
            • Aug 2021
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            Il pareggio è buono
            Smuove la classifica
            Last edited by Irrlicht; 10-09-2023, 06:41:34.
            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

            "Un acceso silenzio
            brucerà la campagna
            come i falò la sera."

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            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
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              • In piedi tra le rovine
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              Italia, che cosa non funziona: il primo problema è la lentezza

              Settembre è sempre un mese complicato per la nostra Nazionale, perché a ritmi bassi le differenze tecniche si annullano e gli avversari scappano via.

              Pensare che Spalletti risolvesse tutto era una pia illusione La vita è spesso uno slalom tra i dubbi, ma ci sono anche solide certezze: 1) Settembre è sempre un mese complicato per la nostra Nazionale; 2) La Macedonia non sarà un granché ma sa come mandarci in confusione. Ieri una terza certezza è caduta, ma non è bastato.

              Con un nuovo c.t. e la fascia di capitano Immobile non sarà letale come quando gioca nella Lazio ma ha segnato il suo 17° gol in Nazionale. Peccato non sia bastato perché una punizione di Bardhi (nata da una leggerezza di Zaniolo) a una decina di minuti dalla fine ha rovinato tutto complicando la corsa alla prossima fase finale degli Europei. Non è arrivata la vittoria, della quale non si poteva fare a meno, ma un pareggio che inguaia pesantemente il nuovo c.t. Pensare però che Spalletti potesse in quattro e quattr’otto sistemare tutto quanto era una speranza, condivisa, auspicata dai più e anche un po’ pia. Le difficoltà ci sono, sono note e non si risolvono in una notte.

              Il problema numero uno è la velocità, della palla e dei giocatori.
              A ritmi bassi le differenze tecniche si annullano e gli avversari scappano via, e qui si rientra nella certezza numero 1. Gli esterni non hanno lasciato buoni ricordi, meglio le due mezzali. La difesa ha corso rischi su errori individuali ma nel finale, quando la squadra si è colpevolmente ritirata dalle parti di Donnarumma, ha cominciato a sbandare. È andata male, si è vista qualche buona intenzione, ma niente di più.

              E martedì a San Siro, contro l’Ucraina che ha pareggiato con l’Inghilterra salendo a quota 7 (contro i nostri 4 punti), potrebbe essere anche più complicata. Considerando, tra l’altro, che martedì sarà sempre settembre.

              CorSera
















              ...ma di noi
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Sean
                Csar
                • Sep 2007
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                • In piedi tra le rovine
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                Nazionale, Spalletti la fatica e la speranza Europeo: perché è andata male

                Cosa è successo nella notte mortificante del debutto di Luciano Spalletti, la Macedonia resta l’incubo dell’Italia: non è colpa di Luciano, il suo gioco richiede più sedute tattiche. Al gol di Immobile non ha esultato

                Lasciate stare Luciano Spalletti.
                Sono questi i giocatori che abbiamo.
                Li conoscete, li avete visti, no?

                Se vogliamo restare dentro la speranza di andare ai prossimi Europei, dobbiamo essere consapevoli della loro sostanziale modestia tecnica. E non scandalizzarci perché la Macedonia del Nord, dopo averci sbattuto fuori dai Mondiali, ora ci mette in ginocchio con un pareggio assolutamente meritato. Punto. Non ci sono altre riflessioni da fare, in questa ennesima notte mortificante per il calcio italiano. L’unica speranza da alimentare — ma dev’essere forte, fortissima — è che il nuovo c.t. riesca ad allestire presto qualcosa di simile a una squadra. Poi possiamo passare alla lettura degli appunti.

                Il primo scarabocchio — così la prendiamo alla larga, e un po’ di amarezza magari evapora — è puro colore: stadio mezzo vuoto e rugginoso, sudicio, con la tribuna stampa allestita nel punto più alto, i tavoli pieni di ragnatele, le sedie sbilenche, e zanzare e strani calabroni che si buttano in picchiata sul prato — chiamiamolo così, anche se è molto spelacchiato: guardiamo la partita con i calciatori che, laggiù, sembrano i pupazzetti del Subbuteo.

                Però una cosa s’intuisce, subito: gli azzurri, appena possono, verticalizzano. È la grande novità tattica, dopo anni di palleggio ostinato, e presuntuoso. Ma è chiaro che cercare questo tipo di giocata richiede prove quotidiane, addestramento ossessivo. Io so dove stai, ti cerco ad occhi chiusi, e se non trovo te, a destra o a sinistra sono sicuro di trovare un altro che aspetta il mio passaggio. I registi delle squadre allenate da Spalletti, di solito, hanno sempre almeno tre opzioni. Stasera per Cristante è più complicata. Il c.t. ha dovuto spiegare tutto a tutti in poche sedute. Così, adesso, è costretto a fare il vigile. Vai là, sali, entra, torna, spostati. Quando i suoi sbagliano, e sbagliano abbastanza, non ha un ciuffo da accarezzarsi con disgusto, come faceva quell’altro. Ma occhiate piene di brace viva, quelle sì.

                Palo di Tonali. È vero che poco fa i macedoni si sono mangiati un gol. Però siamo in partita. Proviamo a metterci ritmo, agonismo, convinzione. Molti tiri, molti rimpalli. Alessandro Bocci, seduto qui accanto: «Ricordati che questa partita l’abbiamo già vista a Palermo. Solo che, alla fine, segnarono loro». Si lavora dentro botte di notevole situazionismo. Un bambino macedone scavalca la balaustra e viene a chiedere una bottiglietta d’acqua. Poi arriva il padre, con una pancia gelatinosa, un Kalashnikov tatuato sull’avambraccio, e fa segno che ha fame, mimando un panino da addentare. Anche no, abbia pazienza.

                Piuttosto: lì sotto c’è Spalletti che sta chiedendo a Barella e Tonali di buttarsi dentro con maggior convinzione. Dovrebbero farlo a turno. Un paio di volte vanno però insieme e, nella ripartenza, la Macedonia rischia di farci male, trovando a centrocampo trenta metri di zolle libere. Zolle non è una forma retorica: il campo, alla fine del primo tempo, è arato.

                Nemmeno a scriverlo quanto e come i signori dell’Uefa dovrebbero vergognarsi. Meglio la cronaca battente. Anche perché gli azzurri, al secondo minuto della ripresa, segnano. Legnata da fuori area di Barella, traversa, e Immobile — il peggiore fin qui — che piomba e la butta dentro di testa. Dovrebbe essere andata, più o meno, proprio così: ci arrangiamo con un i-Pad collegato alla tv macedone, tipo zona di guerra.

                E Spalletti?
                Non ha esultato. Ha visto troppo calcio e si porta addosso troppa vita per sospettare che la partita si sia messa bene. A lui, per lui, niente è facile. Piccoli segnali lugubri: gli azzurri abbassano i giri. Le linee di passaggio sono diventate vaghe. Diventiamo fallosi. Il c.t. ha le mani in tasca. E china la testa. È la classica postura spallettiana, di quando ha i neuroni alla ricerca di una buona idea. Guarda l’orologio. Sa che deve giocarsela fino alla fine. Soprattutto, sa che la fortuna non guarda mai le sue partite. Infatti.

                Il pareggio della Macedonia è annunciato da una vibrazione negativa. Quel genere di cose che si avvertono dentro uno stadio. L’altra cosa che si avverte, nei lunghi minuti che seguono, è un senso di cupa ansia calcistica. Anzi, no: è qualcosa — come scritto all’inizio del pezzo — che lambisce la rassegnazione.
                Luciano, aiutaci tu.

                CorSera











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                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • Irrlicht
                  Bodyweb Senior
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                  Dentro Vicario.

                  Ottime le note di colore sul secondo articolo.
                  Ne avrai messe di più, tanto sulla partita non è che c'era da raccontare poi molto.
                  Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                  "Un acceso silenzio
                  brucerà la campagna
                  come i falò la sera."

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                  • germanomosconi
                    Bodyweb Senior
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                    • pordenone
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                    purtroppo la situazione è drammatica e con il senno di poi Mancini andava mandato via dopo la tragedia della mancata qualificazione, adesso non è che Spalletti possa fare miracoli con così poco tempo
                    Originariamente Scritto da Marco pl
                    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    IO? Mai masturbato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    Io sono drogato..

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                    • Irrlicht
                      Bodyweb Senior
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                      Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                      purtroppo la situazione è drammatica e con il senno di poi Mancini andava mandato via dopo la tragedia della mancata qualificazione, adesso non è che Spalletti possa fare miracoli con così poco tempo
                      Ma infatti nessuno imputerá nulla a lui, ci mancherebbe altro
                      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                      "Un acceso silenzio
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                      • Sean
                        Csar
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                        • In piedi tra le rovine
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                        Chiesa è infortunato, in teoria ci sarebbe anche lui...poi in effetti pure Berardi e Scamacca, che all'Atalanta sta segnando.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
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                        forse, tra mille inverni
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                        nella necropoli deserta»

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                        • Sean
                          Csar
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                          Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                          qual è stato il momento più basso
                          nella storia della nostra nazionale?
                          E' questo periodo qua, che dura praticamente da dopo il titolo del 2006, quindi un periodo lunghissimo e senza precedenti (con due mondiali saltati).

                          Ci fu a fine anni '40 una crisi del movimento, ma dovuta al fatto che la spina dorsale della nazionale, cioè il Grande Torino, sparì nel disastro aereo...invece qui siamo proprio dentro ad una crisi di sistema, di talenti, di linfa che non si rinnova, come se si fosse esaurita la sorgente che aveva sempre permesso di sfornare campioni e/o anche solo ottimi giocatori.

                          In questa fase siamo una ex grande nazionale, una nobile decaduta. Stiamo alle nazionali come il Genoa sta al calcio nostrano.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

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                          • Irrlicht
                            Bodyweb Senior
                            • Aug 2021
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                            Manca roba in mezzo (mezz'ali ok), difesa ci può stare (anche se direi che manca un elemento) ma devono mangiare pagnotte e collaudarsi rapidamente, davanti il buio più profondo e nulla in prospettiva. Mettici Donnarumma che è buono ma ieri ha balbettato e siamo al rien va plus
                            Last edited by Irrlicht; 10-09-2023, 11:53:18.
                            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                            "Un acceso silenzio
                            brucerà la campagna
                            come i falò la sera."

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                            • robybaggio10
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                              Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio

                              Ma infatti nessuno imputerá nulla a lui, ci mancherebbe altro
                              E a chi vuoi imputare la sconfitta se non a lui, che e' il comandante del gruppo?
                              La nazionale non e' un club, non ci sono schemi complicati da imparare e robe cosi'. L'unica cosa che fa il ct e' convocare i giocatori e metterli in campo...fornendo loro le motivazioni e l'entusiasmo necessario. Questo si puo' fare anche alla prima convocazione...non servono mesi!
                              I SUOI goals:
                              -Serie A: 189
                              -Serie B: 6
                              -Super League: 5
                              -Coppa Italia: 13
                              -Chinese FA Cup: 1
                              -Coppa UEFA: 5
                              -Champions League: 13
                              -Nazionale Under 21: 19
                              -Nazionale: 19
                              TOTALE: 270

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                              • Irrlicht
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                                Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                                E a chi vuoi imputare la sconfitta se non a lui, che e' il comandante del gruppo?
                                La nazionale non e' un club, non ci sono schemi complicati da imparare e robe cosi'. L'unica cosa che fa il ct e' convocare i giocatori e metterli in campo...fornendo loro le motivazioni e l'entusiasmo necessario. Questo si puo' fare anche alla prima convocazione...non servono mesi!
                                Che ci sia il compromesso tra il "non essere al top" e pareggiare o perdere con la Macedonia, ok

                                Per il resto, e' come se mi dessi una pentola di zuppa che al momento non è commestibile.
                                La puoi girare col mestolo di legno, di ferro, con le mani, rimane sempre non mangiabile.

                                In 10 giorni non inculchi nulla, non cambi un trend
                                In teoria quello che dici rimane comunque vero
                                Quando la prestazione non è all'altezza, ci deve mettere la faccia chi è in panchina, per primo.
                                Ma la situazione presente (e passata fino a pochi giorni fa) è da valutare nel complesso, su
                                Last edited by Irrlicht; 10-09-2023, 13:36:51.
                                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                                "Un acceso silenzio
                                brucerà la campagna
                                come i falò la sera."

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