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È la notte dell'Ataturk Olympic Stadium di Istanbul. È la notte di Pep Guardiola e Simone Inzaghi, di Erling Braut Haaland e Lautaro Martinez. È la notte di Manchester City-Inter, della finale di Champions League, la partita più importante della stagione. Gli inglesi giocano la seconda della loro storia, dopo quella persa due anni fa nel derby britannico contro il Chelsea. Vincendo oggi, i Citizens conquisterebbero anche il "Treble", dopo i trionfi in Premier League e FA Cup.
I nerazzurri, invece, tornano in finale a tredici anni di distanza dalla serata del Santiago Bernabeu di Madrid, in cui la squadra di José Mourinho conquistò la Champions League che valse il Triplete battendo il Bayern Monaco. Quella di stasera contro il Manchester City è la sesta della storia nerazzurra, con tre successi (oltre a quello sopracitato, anche nel 1964 e nel 1965). Del 1967 e del 1972, invece, le sconfitte, rispettivamente contro Celtic e Ajax.
Repubblica
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Non la sto guardando, ma leggo di un'Inter messa bene in campo e di un City un pò incartato.
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Il loro portiere non mi sembra una cima. Per ora giocano alla pari.
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ogni volta che mi e’ capitato di vedere partite del City ho notato che sui palloni alti e spioventi tende ad andare a raccogliere il pallone invece che saltare a braccia stese.
E’ una vulnerabilita’ emersa anche prima, non ha saltato e ha tenuto basse le braccia.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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