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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Cosa farà nel futuro? “Vado in vacanza lunedì, poi se fino a lunedì abbiamo tempo di parlare… Sennò vado in vacanza e dopo si vedrà. Io devo lottare per loro e non dirti obiettivamente che rimango”. Parlerà con la società? “Ho detto alla società che la prima a sapere di un eventuale contatto con il club sarà lei. A dicembre ho parlato con lei quando c’era la nazionale portoghese. Dopo non ho più parlato perché non ci sono contatti. Ho un anno di contratto con la Roma e la situazione è questa”.
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Mourinho ai cronisti.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Io devo lottare per loro e non dirti obiettivamente che rimango
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Una frase importante di Mourinho, direi programmatica e indirizzata alla società: vuol dire: "lottare per la squadra significa che io resto solo se la società farà la sua parte" nel senso di accrescere il tasso tecnico, il mercato ecc...Ha praticamente passato la palla ai proprietari. Non ha detto addio, dice però che sarà addio se non verranno soddisfatte alcune condizioni.
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I rigoristi credo che i migliori fossero stati sostituiti per i vari accidenti occorsi durante la partita. Il Siviglia poi aveva il portiere che era un para rigori, avevo letto.
Comunque, per carità, se il Siviglia ha vinto la manifestazione qualche merito ce l'avrà avuto. In finale diciamo che la Roma è entrata meglio in partita, l'ha approcciata molto bene e Dybala ha giocato benissimo finchè ha retto.
I supplementari sono stati solo un lunghissimo tempo di confusione e nervosismo. I rigori sono invece questi qua...l'Italia ci ha perso un mondiale ai rigori. Il calcio lo hanno pensato così.
La Roma per la rosa che ha avuto ha fatto il massimo credo. Non è all'una di notte l'ora dei bilanci...ma di certo Mourinho ha puntato tutto sulla EL perchè sapeva che con quella rosa in campionato quarto non ci sarebbe arrivato o molto molto difficilmente.
Il punto è che la partita secca, la sfida secca è una grossa incognita. Può andare bene come no...ma fin lì la Roma ci è arrivata. Servirebbero dei Dybala anche a centrocampo e in difesa. La Roma deve alzare il suo tasso tecnico, che non significa spendere gli stramilioni sul mercato ma fare un pò come il Napoli che ha comunque scovato i Kvara e gli Anguissa senza svenarsi.
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Simo, stai a fa na figura da peracottaro di altri tempi
Ponno, in simpatia, pijatelanderculo eh. Evita di fare quello che non conosce come si vive il calcio a Roma. E se non lo sai davvero, chiudi la bocca. Sempre in simpatia.
Li però Sid manco è colpa di Mou
C’ha 4 paraplegici come giocatori
No ma certo, nulla da imputargli, mancavamo giusto io e te a tirare tra i primi 3
Giustamente senza Dybala, Pellegrini, Abraham e Matic…mi potevo giusto aspettare di vedere prima Belotti, ElSha e quel paracarro di Wijnaldum (stasera impietoso)
“Lunedì vado in vacanza e durante la vacanza sto in vacanza. Voglio rimanere però i miei giocatori meritano di più e anche io merito di più e voglio lottare per qualcosa in più. Sono stanco di essere allenatore, uomo della comunicazione, la faccia che dice 'siamo stati derubati'. Sono un po’ stanco di essere tanto, ma io voglio rimanere con determinate condizioni per dare di più. Prossima stagione non giochiamo la Champions e penso che sia una buona notizia perché non siamo ancora una squadra da Champions. Dobbiamo vincere domenica per giocare l’Europa League e vogliamo tornare in Europa. Speriamo che Taylor arbitri solo in Champions e faccia le c****e di oggi solamente lì. In Europa League siamo più umili di questo”.
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Spiace pure a me, per quanto valga.
Da tifoso comprendo che oggi per un giallorosso sarà duretta
A mente fredda, verrà fuori la consapevolezza che la squadra, per come l'ho vista, ha comunque spremuto tutto.
Non è che basti per togliere il "fastidio", ma è un dato da prendere in considerazione.
La Roma perde ai rigori la finale di Europa League contro il Siviglia e s’apre ufficialmente il caso Mourinho, costretto al suo stesso famigerato “zero tituli” e soprattutto separato in casa giallorossa. A Budapest c’era un entusiasmo enorme, il finale negativo questa storia proprio non l’aveva previsto, ma battere il quotatissimo e favorito Siviglia non era così scontato. Mourinho afferma di voler restare alla Roma ma dice anche “merito di più io e meritano di più i miei giocatori”. Agli invisibili e silenziosi Friedkin Mourinho chiede giocatori, ma anche una maggior responsabilizzazione e partecipazione al suo fianco. C’è tempo fino a lunedì per un incontro “poi dopo me ne andrò in vacanza”. In un calcio dove ormai nemmeno le vittorie riparano i guasti (vedi il Napoli), figuriamoci le sconfitte. Insomma non si escludono nemmeno altre sorprese…
Paulo Dybala piange e José Mourinho da solo in mezzo al prato verde della Puskas Arena applaude il pubblico. Finisce così, in maniera assai melanconica. Perdere ai rigori è la maniera più perfida di perdere, sei troppo vicino al successo per poterlo accettare, senza farti sconvolgere dentro insomma. L’avversario non dimostra particolare superiorità – se non una maggior capacità nel tirare i rigori – e mentre l’altro festeggia lo sconfitto resta lì solo con tutti i suoi rimpianti e i suoi guai. Ormai nemmeno le vittorie (vedi il Napoli) riparano i guasti, figuriamoci le sconfitte.
La Roma e i suoi tifosi si sono avvicinati a questa finale con un entusiasmo enorme, travolgente. Che non prevedeva quasi la sconfitta, nonostante il Siviglia fosse superiore e favorito. Squadra che vince 7 volte la Coppa Uefa /Europa League in altrettante finali: qualcosa vorrà dire. Aver portato il Siviglia fino ai rigori – con l’arbitro che ha sbagliato pesantemente in almeno un paio di occasioni, il rigore non dato per fallo di mano di Fernando e la mancata espulsione di Lamela – è già qualcosa, anche se poi, nella logica estrema di Mourinho stesso, non vai oltre e resti dunque con “zero tituli”. Insomma è la tua stessa filosofia che ti si rivolta contro.
Prima d’ora il nostro aveva vinto tutte le finali (5) delle principali Coppe Europee, adesso gli tocca sopportare questo subbuglio di nervi e rodimenti vari. Da una parte ce l’ha con l’arbitro (“speriamo che Taylor continui a fare le sue cagate in Champions League che noi non faremo”) e dall’altra con la società degli ineffabili Friedkin, gli invisibili – pure a José… – padroni americani della Roma.
Alla fine di una maratona estenuante di 146 minuti (pare sia record…) i due errori di Mancini – l’autogol dell’1-1 e il primo dei due rigori sbagliati (l’altro è di Ibanez) – chiudono una stagione sicuramente positiva in Europa, anche se il ko di Budapest non consente il recupero in Champions League. Mentre in campionato la Roma è rimasta ben al di sotto le sue possibilità. La vittoria in Europa League e l’accesso in Champions League avrebbe sicuramente compensato l’alto scalino, ma non è andata così. E lo stesso Mourinho alla fine resta con più tormenti che soddisfazioni.
Mourinho ha catalizzato le folle, solleticato l’orgoglio giallorosso, riempito lo stadio Olimpico per una trentina di partite consecutive. Ma ora l’allenatore portoghese si dichiara un separato in casa. “Lunedì andrò in vacanza, quindi fino a lunedì c’è tempo per parlare. Io voglio rimanere però i miei giocatori meritano di più e anche io meritò di più. Sono stanco di essere allenatore, uomo di comunicazione, essere la faccia di quello che va in tv e dice che siamo stati derubati. Voglio rimanere ma alla condizione di poter dare di più”.
Dice di voler restare Mourinho ma le sue sono parole di incomunicabilità, rottura e separazione. Così a caldo non si può entrare dentro la questione, sviscerando tutti i problemi della Roma, guardandoli dal lato di Mourinho e da quello dei Friedkin. Diciamo che la richiesta di Mourinho, che sostanzialmente chiede un alter ego, una specie di suo avatar, può avere un senso, ma al di là dei giocatori che chiede per fare un grande campionato e magari vincere addirittura lo scudetto, è curioso che chieda lui stesso una diminutio, una limatura del suo personaggio. Una specie di suo doppio che si lamenti degli arbitri e faccia un po’ di show post partita. Possiamo esser sicuri, a questo punto, che gli ineffabili Friedkin la pensino diversamente. Vista l’aria che tira nel calcio italiano io non escluderei ulteriori e velocissimi colpi di scena.
Paulo Dybala piange e José Mourinho da solo in mezzo al prato verde della Puskas Arena applaude il pubblico. Finisce così, in maniera assai melanconica. Perdere ai rigori è la maniera più perfida di perdere, sei troppo vicino al successo per poterlo accettare, senza farti sconvolgere dentro insomma. L’avversario non dimostra particolare superiorità - se
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